“Ho un background dal mondo dei graffiti e street art nel periodo universitario con cui ho partecipato a delle mostre e delle collettive. Quindi negli anni dell’università mentre studiavo product design mi sono specializzato anche in metodi virali di comunicazione e grafica. Mi piace fare delle illustrazioni e sono appassionato di disegno e di strumenti per disegnare (vecchie matite con mine, squadre, cerchiometro, e quant’altro serva a disegnare…)
Ho sempre avuto una doppia anima visiva e quindi sono appassionato di illustrazione e fumetti, design vintage, infatti mi piace andare nei mercatini vintage a cercare pezzi di design dei maestri e memorabilia – oggetti particolari. Faccio meditazione e sto cercando di ampliare i miei orizzonti, pilates e piscina (anche se ultimamente e già tanto se riesco ad andarci una volta a settimana).”

Come è nata l’idea di stampare i tuoi disegni sul tessuto?
“L’idea é nata dalla passione del disegno e l’unione con il design per la casa. Diciamo che mi piacerebbe applicare il mio segno anche su altre superfici come ceramica… sicuramente il tessuto ha grandi potenzialità per la precisione, facilità, complessità del disegno e la facilità di essere poi applicata nella casa per tende, tessuti per la casa e imbottiti.”

Quali maestri del design ammiri di più? Le tue fonti d’ispirazione?
“La fonte di ispirazione sono si alcuni grandi maestri come Ettore Sottsass, Enzo Mari, ma sono molto affezionato a Gio Ponti e ad il suo modo di essere un disegnatore nei più svariati ambiti, dall’architettura, all’arredo, ai decori per la Richard Ginori, piastrelle. Quello che mi piace in lui é trasformare la bidimensionali in tridimensionalità e viceversa, cioè una sintesi visiva e nel linguaggio in tutti e due i sensi e in questo creare un concetto di modo di vivere l’ambiente domestico.”

Giò Ponti è un dei temi della nuova collezione, quali altri elementi hai inserito e come sei riuscito a fonderli?
“Gio Ponti faceva parte della Collezione Man de Milan sulla mia città di Milano, dove ho disegnato arredi di massello, piastrelle in cotto, un salvadanaio, un tappeto e i tessuti.
Miraiblis la collezione presentata nel 2019 (fuori salone di Milano) invece tratta il tema del decoro classico naturale delle carte da parati riatualizzato con un linguaggio contemporaneo.“

Come pensi cambierà il design italiano nei prossimi anni?
“E’ difficile dire cosa succederà. Sicuramente c’è un panorama progettuale più mutevole e non solo legato alle aziende, anzi queste hanno difficoltà a stare dietro alla grande velocità della comunicazione che oggi pervade tutto. Oggi per esempio grazie ai social é possibile creare nuovi brand e cercare di vendere i propri prodotti direttamente al pubblico. Questo permette ai designer di provare a ritornare a fare una ricerca non solo rivolta alle aziende ma più libera. Da un altro lato il design sta diventando sempre più specifico, come negli Stati Uniti dove al Mit dei Boston si studia la biologia degli organismi e si cerca di imitarla per progettare e innovare.
Tutto questo sta portando nel mondo del design a una grande energia nei temi che oggi sono più urgenti e quindi ad una maggiore energia creativa ed espressiva molto forte, che si esprime nei più innovativi campi. D’altro canto i social stanno rendendo tutto più veloce e non sempre questa é una buona cosa per l’approfondimento progettuale e della lettura del pubblico.”

Seguilo anche tu su Instagram
Lascia un commento