Questa intervista vi metterà fame, siete tutti avvisati! Cristina di DTailsLab stampa su tessuto tortellini e altre bontà che poi trasforma in accessori moda e casa.
Ci ha aperto il suo cuore e ha raccontato con tanta enfasi il suo percorso.. noi ci siamo emozionati e siamo certi che anche voi lo farete. Buona lettura!
“Ciao, sono la Cri e disegno praticamente da sempre. Dopo l’Università mi sono dedicata per molti anni all’illustrazione medico-scientifica come freelance. Un’attività meravigliosa che mi ha dato enormi soddisfazioni e che nonostante le difficoltà ho svolto con grande passione e tenacia.
Grazie all’impostazione da illustratrice, negli anni ho imparato soprattutto a guardare le cose per conoscerle nel loro profondo prima di poterle disegnare. Questo è il mestiere dell’illustratore: non puoi disegnare ciò che non conosci nei dettagli. E nei dettagli ho trovato la bellezza.

Poi nel 2016, ho provato un grande spavento. Ho rischiato di perdere tutto nel giro di poche ore e mentre ero ancora in ospedale pensavo che una volta uscita di lì, mi sarei meritata un regalo. Non sapevo cosa, come, quando, ma sapevo che doveva essere veramente bello. Qualcosa di unico in grado di regalarmi energia positiva in quantità tale da contrastare e annullare quello che di brutto mi era accaduto.
Le cose nella vita non ti succedono per caso, e quando finalmente sono tornata a casa ho capito che non mi era possibile proseguire per la mia strada facendo finta di niente. C’era bisogno di un cambio di rotta.
L’idea è arrivata, nel giro di qualche mese: aprire uno shop su Etsy! Quello era il regalo che avrei fatto a me stessa, uno spazio tutto mio, un contenitore in cui mettere quello che di meglio sapevo fare e una vetrina per condividere i miei lavori con gli altri.
Ho voluto darmi un tema ed è stato naturale pensare alla cucina e al cibo, altra mia grande passione. Se in quel contenitore dovevo mettere me stessa, il tema era perfetto.
Ho avuto la certezza che il negozio su Etsy fosse stata la scelta giusta, quando mi sono resa conto che come d’incanto, tutte le tessere disordinate del mosaico che fino a quel momento avevano composto la mia vita (persone incontrate, esperienze vissute, oggetti conservati) trovavano all’improvviso una loro collocazione. Tutto acquistava un senso. Fantastico! Una sensazione di gioia e stupore insieme, molto appagante.
Risultato? Entusiasmo a mille!
Il nome dello shop online? “DTailsLab”come details perché se è nei dettagli che ho trovato la bellezza, voglio che il mio negozio sia un laboratorio, una fucina di belle cose!”
Dal disegno fatto a mano nasce “il cibo disegnato”, spiegaci meglio la tua tecnica
“Oggi in molti fotografano il cibo, io sono voluta andare oltre. Si disegna quello che attrae, quello che si ama e io per non tradire le radici emiliane provo un grandissimo interesse per il mangiare. Da quando poi, una decina di anni fa, mi sono trasferita a vivere dalla città, Bologna, a Zocca, piccolo paese dell’Appennino modenese, la cosa si è addirittura amplificata. Qui il legame con le tradizioni è molto forte, la cultura della buona cucina, delle materie prime eccellenti è tangibile ovunque. Un piatto ben cucinato è un’opera d’arte come lo è un quadro d’autore.
Io parto proprio da lì, dal piacere del palato e non solo: in cucina si lavora con le mani, si impasta, si mescola, ci si sporca. Ci sono profumi, colori e poi c’è anche la vista. Un cibo è destinato ad essere consumato, sparisce, ma se io lo disegno lo fisso per sempre e rivederlo evocherà sapori, odori, situazioni, compagnie, emozioni. Le emozioni vanno condivise altrimenti che senso ha provarle? Io con i disegni sul cibo racconto chi sono e condivido con chi vuole le emozioni che il cibo mi scatena.

Tante volte parto proprio dal cucinare il piatto, poi lo fotografo e in un secondo tempo comincio a disegnare. Traccio le linee fondamentali a matita e passo subito al chiaro scuro. La tecnica che utilizzo è quella che mi viene più spontanea, il tratto in bianco e nero. Forse perché mi ci sono allenata davvero tanto, fin dai tempi della Scuola Media quando la Professoressa di disegno ci faceva copiare le acqueforti di Giorgio Morandi. Ma l’ho utilizzata soprattutto nei tre anni che dopo il liceo ho trascorso a Firenze frequentando un corso di grafica artistica. In quel periodo la mia passione era appunto l’incisione, in particolare l’acquaforte.
Al momento è la tecnica che preferisco, la trovo originale per i soggetti che ritraggo, mi permette di concentrarmi sulle forme e credo mi renda riconoscibile.
Una volta terminato il disegno, decido come utilizzarlo. Può diventare il pattern per una stampa su tessuto o un poster da parete o il decoro per un cuscino o per una shopper. Ho intenzione poco per volta, di realizzare tutto quello che ho in mente, al momento tengo nota delle idee in un taqquino perché ho paura di dimenticarmele!”

Cosa preferisci tra cucinare, cucire e disegnare?
“Accidenti…mi chiedete di sistemarle sul podio? Beh, vediamo, l’oro lo darei assolutamente al disegno. Chiedermi di smettere di disegnare è come chiedermi di smettere di respirare, non so se ho reso l’idea.
Non potrei mai farne a meno. Quando disegno entro in un’altra dimensione, molto intima e chi fa il mio mestiere credo possa capirmi. Mi isolo a tal punto che perdo la percezione del tempo, non sento più il caldo, il freddo, la fame. Io non lo so dove vado, ma vi assicuro che è un posto bellissimo! E questo è il motivo per cui ci torno tutte le volte che posso.
Al secondo posto metterei la cucina per i motivi che vi ho raccontato sopra e poi perché coinvolge gran parte della mia vita di relazione. E’ bello cucinare per prepararsi qualcosa di buono da mangiare, ma è bello anche farlo per gli altri, famigliari e amici.
Infine direi che il cucito rappresenta la parte ludica. I tessuti sono un’altra cosa meravigliosa, mi hanno sempre attratta moltissimo. Immaginatevi quando ho capito che in questo meraviglioso mondo digitale, esisteva la possibilità di stamparne con i miei disegni! Fantastico.”

Qualcuno ti ha trasmesso queste passioni?
“Se sei nata in Emila Romagna mangiare è un culto, quindi mi verrebbe da dire che la passione per la cucina è nel nostro patrimonio genetico, non c’è via di scampo. Poi è ovvio, la mamma, la nonna, la tata, ognuna di loro ha lasciato un segno.
La “mano felice” l’ho ereditata dalla parte materna, nonna e zio avevano entrambe una certa propensione per le belle arti. Il cromosoma in famiglia gira e posso affermare con certezza che ha colpito ancora: mia figlia promette bene.
Per quanto riguarda il cucito, devo dire che in casa ho sempre visto lavorare delle macchine da cucire, la nonna paterna era sarta ma soprattutto direi che la mamma ha lasciato il segno: oltre a farmi qualche vestito, quando ero piccola si divertiva a cucirmi i pupazzi e a me piacevano un sacco.”
Cosa hai appezzato dei nostri prodotti?
“Ho conosciuto TheColorSoup per caso, facendo una ricerca sul web per un mio cliente che mi aveva fatto una richiesta specifica. Non era quello che cercavo in quell’occasione, ma ho subito capito che poteva interessarmi per altri progetti e non vedevo l’ora di mettervi alla prova. Sono stata attratta da quello che il sito trasmetteva: la qualità delle grandi stamperie, ma allo stesso tempo un contatto umano, vero, reale che da altre parti manca. Diciamo che mi ci sono sentita subito comoda. Ed è stato proprio così, ho trovato professionalità e persone, persone con dell’entusiasmo e un sacco di belle idee per la testa. Dire che poi ho apprezzato la qualità dei tessuti è scontato, sono bellissimi, ma ne ho ancora tanti da testare. Eccezionale la possibilità di avere a casa in un tempo brevissimo il campionario dei colori e quello delle stoffe.”

I buoni propositi per il 2018, legati al tuo brand?
“Voglio studiare per diventare più brava! Finora ho un po’ improvvisato, ma adesso voglio procedere con più consapevolezza. Parlo di marketing, branding, gestione dei social, etc etc
E poi voglio sperimentare nuovi canali di vendita. Etsy va benissimo per cominciare, ma penso che se ti muovi in più direzioni hai più possibilità di raggiungere le persone. Mi riferisco ad esempio ai mercatini, negli ultimi anni ne sono nati di quelli veramente interessanti e potrebbe essere un bel banco di prova.
Voglio farmi conoscere da più gente possibile, quindi se vi piace quello che faccio spargete la voce e seguitemi su Instagram e Facebook, ho tante idee da mostrarvi!”
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