Oggi ospitiamo nel nostro salotto virtuale Simone Villa, un artigiano, sarto, creativo di cui già vi abbiamo già presentato alcuni suoi coloratissimi progetti.
Nel suo shop trovate abbigliamento ed accessori streetstyle, orientato verso una ricerca stilistica originale. L’idea nasce in un’ottica green di riuso, basata sull’upcycle di materiali più disparati e dalla voglia di mischiare le epoche e le culture attraverso delle scelte di combinazioni materiche.
Simone: “La mia filosofia di lavoro è basata sull’idea che la moda non ha nè sesso nè età, ma sia solo una questione di vestibilità.”

Qual è il tuo primo ricordo legato al cucito?
“Qui si va sul sentimentale… la mia passione per il cucito è nata guardando mia nonna che lavorava con la sua macchina da cucire, mi affascinava vedere come un capo prendesse forma e come le mie idee o desideri divenissero realtà.”
Ci racconti in 5 passi come hai fatto questa creazione?
“Lo zaino nella foto nasce dalla collaborazione con un marchio milanese FoofishStyle, che ha come simbolo un pesciolino. Mi hanno mandato il disegno del pesce che ho elaborato fino a creare un modulo di stampa che poi vi ho inviato da stampare su tela di microfibra. Il tessuto una volta ricevuto è stato lavato (lavo tutti i tessuti con cui lavoro a prescindere dalla composizione e dalla provenienza), in seguito ho scelto i materiali che andavano a comporre tutto l’accessorio (la fodera è in cordura di poliestere gessata, le cerniere sono arancioni fluorescenti come su tutti i miei zaini, gli spallacci sono realizzati con delle vecchie cinture da karate insieme a del nastro che ho fatto realizzare su mia fantasia, il fondo e la schiena sono imbottiti con dell’ovatta di poliestere recuperata riutilizzando delle giacche di seconda mano).”
Beh che dire qui c’è fantasia, ricerca e riciclo di materiali! Simone sei un vulcano di idee e qual è la tua icona di stile? “
Non una icona definitiva, ho tante icone. Preferisco ispirarmi e progettare le mie idee pensando a delle persone con cui, in qualche modo, riesco ad interfacciarmi; penso a Gaia Segattini, penso alla Pina, penso alle mie attuali clienti o a quelle che mi seguono da molto tempo…”
Cosa fai quando sei a corto di ispirazione?
“Difficilmente sono a corto di ispirazione, sono costantemente in cerca di novità, mi tengo aggiornato su cosa fanno gli altri. Viviamo in un’epoca in cui tutto è stato fatto noi possiamo solo reinterpretarlo dandogli la nostra verve; per cui giro per mercatini, leggo riviste, libri, sono costantemente online per scoprire ed allo stesso tempo entrare in connessione con persone che hanno qualcosa da raccontare.”
Che cos’è per te il cucito? “
Per me il cucito è un mezzo, uno dei tanti mezzi che ho a disposizione per esprimere un messaggio che racconta chi sono e come la penso!”
Qual è la creazione più difficile che hai fatto?
“Questo zaino è uno tra i modelli più complicati, elaborati e lunghi da realizzare, ma il risultato paga sempre!”
Ti ricordi qual è stata la tua prima creazione?
“Certo che si! Avevo decorato un gilet applicandoci sopra un sacco di roba, da delle vecchie cravatte, patch ricamati, bottoni, si va indietro di più di 20 anni (ahimè).”
Vi è piaciuta questa intervista? Allora eccovi i contatti per ogni informazione o acquisto di Simone riot clothing space oppure se siete di Verona passate in negozio in Via Filippini 10.
Ecco una foto sul suo spazio, con gli zaini esposti, belli vero?

Vogliamo continuare a conoscere sempre nuove realtà e vedere come vengono utilizzati i nostri tessuti dando vita a prodotti unici, per cui scriveteci e racconteremo anche la vostra storia nel nostro blog!
Alla prossima! 🙂
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