Eccoci con una nuova intervista, oggi presentiamo una donna che è architetto, mamma e crafter: Paola conosciuta come Smartmama. Una donna speciale del Sud con tanta voglia di raccontare se stessa, in tutto quello che fa.
“Mi chiamo Paola, sono una crafter compulsiva, una persona molto curiosa, per natura capace di “fare le cose con le mani”, figlia di operai artigiani e architetto per passione. Mia madre era sarta mi ha insegnato a cucire a 3 anni. Da mio padre, che sa fare tutto dalla ceramica alla carpenteria all’intaglio del legno, tutto insomma, ho ereditato il senso pratico e la testardaggine di capire come funzionano le cose e come si possono fare.
Sono salentina doc, ma vivo in Campania con mio marito e mia figlia. Ho vissuto un po’ ovunque e il mio lavoro di architetto, in 10 anni, mi ha portato in paesi lontani. Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con persone molto diverse da me che mi hanno arricchito moltissimo con le loro culture ma alla fine sono tornata a vivere al Sud dove trovo maggiore respiro e ispirazione. Quello che amo fare è poter dare forma a qualcosa che porti il mio sguardo del mondo e che condivido con le altre donne (principalmente). E’ cosi che sono nati i miei papaveri, un disegno bidimensionale che trova una forma semplice ed immediata e che può colorarsi di tessuti, disegni e colori diversi a seconda della persona che lo indossa.
E così parto dall’idea, dal disegno e lo trasformo in oggetti tridimensionali, che siano papaveri, borse o semplici miniature dipinte. Sono alla ricerca di una parte che parli senza filtri di me, del mio modo di sentire il mondo e di raccontarlo.”


Da architetto ad “artigiana di idee” ..come è avvenuto questo processo?
“Dopo 10 anni di professione, amata e scelta tra mille sacrifici, ho sentito la fatica non nel trovare stimoli nuovi, ma nel poter realizzare pochissimi dei progetti fatti in tanti anni. Questo è coinciso con il diventare mamma e poco dopo con un incidente a mio marito, che ci ha reclusi in casa per mesi. E lì, come una terapia antidepressiva è tornata la mia voglia di cucire e dipingere.
Ho iniziato con i libri tattili per bambini per poi tornare al mio grande amore: quello del disegno e del cucito creativo. E’ qualcosa che ho sempre fatto, ma sempre e solo per me stessa. Sono state le amiche a iniziare a chiedermi di “aiutarle” a risolvere dei problemi realizzando per loro di volta in volta qualcosa di speciale, creato ad hoc per le loro esigenze. Loro arrivano mi espongono il problema e io “architetto” un’idea su misura. Loro hanno creduto in me, vedendo qualcosa ed io ho voluto dare loro fiducia. E così ho scoperto un modo nuovo per realizzare e portare a termine progetti che possano rendere felici le persone.”

“Smartmama” quando e come è nato?
“SmartMama è nato in quel momento di transizione. Smart è legato al mio modo di pensare: architetto si nasce e si diventa ed è davvero un modo di affrontare problemi e cercare di risolverli, un modo di pensare la vita.
Mama è la donna che sono diventata, che vorrei essere. E ho capito che le due cose insieme rappresentano un modo di essere non solo mio, ma di molte donne: donne toste, che si vogliono bene anche quando non si sopportano, che convivono con i propri limiti cercando ogni giorno di andare più in là, che si abbattono ma subito si slanciano per rialzarsi. Che guardano il mondo in un modo più intelligente, fuori dai clichè e dallo standard che ci è stato inculcato. Donne che sanno amarsi a tutte le età, pratiche e originali allo stesso tempo.”

Disegni, tagli e cuci le borse create con il nostro tessuto, cosa ti stimola e carica a fare tutto questo gran lavoro di artigianato?
“Disegno e cucio da sempre, fin da bambina, ed è tutto molto naturale per me. Le borse in particolare nascono da una necessità: ho iniziato a cucirle in stoffa a 25 anni per un problema alla schiena, avevo bisogno di borse leggere e resistenti allo stesso tempo, e risolto il problema tecnico ho trovato il piacere di poter avere una borsa per ogni outfit o stato d’animo.
La scelta dei materiali viene dal mio backgroung professionale. È un’aspetto molto importante, un percorso di ricerca responsabile, sostenibile. Nei miei prodotti ci sono il sughero, le pelli ecologiche e tessuti che vengono dagli scarti di produzione.
Nel caso degli accessori dipingo a mano il feltro o il tessuto di scarto (come il twill bianco di risulta dalle vostre stampe!), questo processo mi permette di innalzare la qualità di un materiale molto semplice che insieme all’atto stesso di essere realizzato a mano rende il prodotto davvero esclusivo.
La possibilità di avere tessuti unici che parlano di me, dei miei luoghi, delle miei passioni per me è la quadratura del cerchio, un po’ come aver trovato il mio reale genius loci, aprendo una porta su infinite possibilità espressive e creative.”

Cosa ti piace del tuo hobby/lavoro, quale il valore aggiunto?
“Sono come un jukebox, da un input ti regalo una melodia nuova, ti aiuto a legare tra loro le cose che ti piacciono, e a sentirti speciale, smart.
Il valore aggiunto è “dall’idea al prodotto finito”, come quando devo progettare un parco, recuperare una vecchia stalla o ristrutturare una casa. Si parte da zero, si studiano potenzialità e problemi e si trova una soluzione unica per quella situazione, si progetta, si scelgono i materiali, si realizza e si confeziona. Tutto è curato nel dettaglio: l’idea, il prodotto, la grafica ed il packaging, 100% SmartMama. E il risultato è unico e speciale, come lo è ognuno di noi.
E’ un lavoro in continua evoluzione che non mi annoia mai, anche se costa fatica so che è condiviso con tantissime donne di talento e tantissime donne che si riconoscono in quello che faccio. E non si sa mai cosa di nuovo può venirmi in mente, o cosa domani mi verrà chiesto di risolvere.”

Abbiamo apprezzato le parole di Paola e siamo convinti che faccia il suo lavoro con tantissima passione, i suoi prodotti parlano da soli. Se vi hanno colpito, potete trovarli sullo shop a Little Market, le grafiche sono bellissime e super attuali.
Avanti correte a far shopping! 😉
Lascia un commento