Asymétrie è prima di tutto una storia di passioni. Una storia che iniziò qualche anno fa, quando scoprii intorno a me un mondo fantastico nel quale iniziare a giocare con forbici, avanzi di tessuti e bottoni. Era un piccolo universo fatto di fantasia che, con le stagioni, cambiava nei colori e nelle consistenze: d’inverno tessuti morbidi e caldi dai colori scuri, d’estate stoffe leggere e colorate. Mentre crescevo le ore di gioco pian piano venivano sostituite dalle ore di studio, e con l’inizio dell’università il tempo da dedicare a questo mondo svanì. Ma, come si suole dire, al cuore non si comanda. E così, dopo una laurea in ingegneria civile, scelsi l’accademia di moda, dove imparai la tecnica del moulage, un antico metodo sartoriale che permette di realizzare i modelli in carta direttamente sul manichino. Così gli avanzi di stoffa lasciarono il posto alla carta da modello e io, mano a mano, mi dedicai alla splendida arte di vestire le persone con grazia e tecnica. È stato così che ho realizzato la mia prima blusa, fatta di linee geometriche e volumi ampi, che ha dato il nome al mio progetto Asymétrie, nel quale ho fuso le conoscenze acquisite nel periodo universitario con la mia passione per la moda. Il cavallo di battaglia di Asymétrie sono le bluse, caratterizzate da linee geometriche e ampi volumi che seguono il corpo nella sinuosità dei suoi movimenti. Possono esserci linee curve o rette ma l’obiettivo è sempre quello di rendere omaggio alla bellezza delle donne che vesto, senza tralasciare la cura del particolare, dalle cuciture rifinite in modo sartoriale alla realizzazione dei bottoni fatti artigianalmente in stoffa. Blusa rosa e nera: questo è il modello della prima blusa che realizzai, caratterizzata da una manica kimono corta e da una stondatura sul davanti. Ormai mi accompagna in ogni collezione e quest’anno ho voluto proporla in chiave estiva, arricchendola di un ulteriore valore: la stoffa dal pattern esclusivo, progettato da me e stampato da thecolorsoup. Questo esperimento non potevo non farlo che con questa blusa, ogni innovazione parte da lei. Ho studiato quindi un motivo geometrico e al tempo stesso sinuoso, che seguisse quella che è la filosofia di Asymétrie. Anche nei colori ho scelto un contrasto tra la delicatezza del rosa e la durezza del nero. Vestito: anche il vestito nasce da una variazione della blusa, ho voluto infatti proporla allungata e così è nato questo abito. Anche per questo capo il tessuto utilizzato è stato stampato da thecolorsoup, utilizzando lo stesso pattern della blusa, accostando però dei colori più delicati e sicuramente più caldi. Cosa non puoi mai tralasciare quando prepari una collezione? Gli elementi che caratterizzano ogni collezione di Asymétrie sono sicuramente il comfort, l'eleganza e la cura delle rifiniture perchè l'obiettivo è offrire capi ricercati facili da indossare per poter accompagnare la cliente in ogni momento della giornata. Puoi definire l'importanza per te di vestire e creare pezzi unici in Italia? Per me è molto importante questo legame con l'italianità per la grande tradizione che abbiamo in questo settore e perchè ho studiato moda in Italia. Inoltre i miei capi sono realizzati artigianalmente con rifiniture sartoriali e come molti sanno l'Italia è il luogo per eccellenza dell'alta moda e delle grandi sartorie che durante il boom economico hanno vestito le donne più famose di tutto il mondo. Cosa pensi dell'utilizzo di fibre sostenibili nella moda? Ci troviamo a vivere in un periodo storico in cui l'essere umano ha una profonda consapevolezza di come le proprie azione si ripercuotono sul nostro ecosistema. Per questo trovo di assoluta importanza oggi poter disporre di tessuti sostenibili, utilizzandoli abbiamo la possibilità nel nostro piccolo di offrire un valido contributo per la salvaguardia del pianeta. Web site: www.asymetrie.clothing
"Ho un background dal mondo dei graffiti e street art nel periodo universitario con cui ho partecipato a delle mostre e delle collettive. Quindi negli anni dell’università mentre studiavo product design mi sono specializzato anche in metodi virali di comunicazione e grafica. Mi piace fare delle illustrazioni e sono appassionato di disegno e di strumenti per disegnare (vecchie matite con mine, squadre, cerchiometro, e quant’altro serva a disegnare...) Ho sempre avuto una doppia anima visiva e quindi sono appassionato di illustrazione e fumetti, design vintage, infatti mi piace andare nei mercatini vintage a cercare pezzi di design dei maestri e memorabilia - oggetti particolari. Faccio meditazione e sto cercando di ampliare i miei orizzonti, pilates e piscina (anche se ultimamente e già tanto se riesco ad andarci una volta a settimana)." Come è nata l'idea di stampare i tuoi disegni sul tessuto? "L’idea é nata dalla passione del disegno e l’unione con il design per la casa. Diciamo che mi piacerebbe applicare il mio segno anche su altre superfici come ceramica… sicuramente il tessuto ha grandi potenzialità per la precisione, facilità, complessità del disegno e la facilità di essere poi applicata nella casa per tende, tessuti per la casa e imbottiti." Quali maestri del design ammiri di più? Le tue fonti d'ispirazione? "La fonte di ispirazione sono si alcuni grandi maestri come Ettore Sottsass, Enzo Mari, ma sono molto affezionato a Gio Ponti e ad il suo modo di essere un disegnatore nei più svariati ambiti, dall’architettura, all’arredo, ai decori per la Richard Ginori, piastrelle. Quello che mi piace in lui é trasformare la bidimensionali in tridimensionalità e viceversa, cioè una sintesi visiva e nel linguaggio in tutti e due i sensi e in questo creare un concetto di modo di vivere l’ambiente domestico." Giò Ponti è un dei temi della nuova collezione, quali altri elementi hai inserito e come sei riuscito a fonderli? "Gio Ponti faceva parte della Collezione Man de Milan sulla mia città di Milano, dove ho disegnato arredi di massello, piastrelle in cotto, un salvadanaio, un tappeto e i tessuti. Miraiblis la collezione presentata nel 2019 (fuori salone di Milano) invece tratta il tema del decoro classico naturale delle carte da parati riatualizzato con un linguaggio contemporaneo." Come pensi cambierà il design italiano nei prossimi anni? "E’ difficile dire cosa succederà. Sicuramente c’è un panorama progettuale più mutevole e non solo legato alle aziende, anzi queste hanno difficoltà a stare dietro alla grande velocità della comunicazione che oggi pervade tutto. Oggi per esempio grazie ai social é possibile creare nuovi brand e cercare di vendere i propri prodotti direttamente al pubblico. Questo permette ai designer di provare a ritornare a fare una ricerca non solo rivolta alle aziende ma più libera. Da un altro lato il design sta diventando sempre più specifico, come negli Stati Uniti dove al Mit dei Boston si studia la biologia degli organismi e si cerca di imitarla per progettare e innovare. Tutto questo sta portando nel mondo del design a una grande energia nei temi che oggi sono più urgenti e quindi ad una maggiore energia creativa ed espressiva molto forte, che si esprime nei più innovativi campi. D’altro canto i social stanno rendendo tutto più veloce e non sempre questa é una buona cosa per l’approfondimento progettuale e della lettura del pubblico." Seguilo anche tu su Instagram
"Ta Petite nasce dopo essermi licenziata da un tempo indeterminato in azienda, 7 anni che mi hanno fatto capire cosa non avrei voluto fare assolutamente nella mia vita." Il bisogno di riprendermi i miei spazi, il mio tempo e le mie energie mi ha portata alla macchina da cucire e a un mondo pastello di soggetti dormienti e sognanti. Al di là del rappresentare quello che gironzola nella mia testa (poichè, purtroppo, nonostante la mia età anagrafica, continuo a sentirmi una bambina di 6 anni) Ta Petite col tempo ha assunto una forma ben precisa e con questo brand porto avanti dei valori che vorrei appartenessero a tutti, perchè parlano di futuro. I punti focali del brand sono la valorizzazione del processo di crescita cognitiva del bambino, attraverso la proposta di giochi didattici sensoriali di ispirazione Montessoriana, e l’attenzione alla sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale, attraverso l’utilizzo di tessuti certificati GOTS. Da una parte i bambini, dall’altra la salvaguardia dell’ambiente naturale e sociale, a cos’altro dobbiamo pensare? Per me sta tutto qui, è questo l’oceano che voglio navigare. Si, poi condisco tutto con animaletti goffi, colori tenui, morbidezza e ironia, del resto anche sorridere e prendersi poco sul serio è importante." I tessuti che utilizzi sono a basso impatto ambientale e certificati, cosa ti piace del nostro cotone GOTS? "Quando ho iniziato nel 2014 non si trovava quasi nulla in Italia, era difficile reperire tessuti con questa certificazione e se si trovava qualcosa era a tinta unita. Quando ho visto tra le vostre proposte il cotone GOTS ho avuto un mancamento per la felicità! Avere la possibilità di reperire questo tessuto in Italia, di poterlo stampare con delle grafiche personalizzate senza un aumento dei costi e riceverlo a casa in poco tempo è stata per me un’Epifania! Contando che la maggior parte dei miei tessuti venivano dall’America, quindi immaginate i costi e i tempi di spedizione! Quello che vorrei per il prossimo anno, se tutto va bene, è realizzare delle grafiche mie e continuare a collaborare con degli illustratori per poter stampare solo tessuti che siano “miei”, veramente unici, ma certificati GOTS. Dirlo ad alta voce mi emoziona! Quindi un grazie gigantesco a voi!" Come cerchi di rendere unico il tuo prodotto e la tua comunicazione? "Credo che raccontarsi sia l’arma vincente. Ho sempre cercato di essere onesta e sincera e non solo di offrire un prodotto che mi piace, ma un prodotto che mi rappresenti, che parli di me, di come i colori pastello plachino il mio animo, di come gli animali buffi e un po’ sfigati mi strappino un sorriso sempre, di come la morbidezza del tessuto e l’attenzione all’ambiente e al futuro sia importante per me. Poi la comunicazione è un altro bel paio di maniche, raccontare un brand, comunicarne i valori non è affatto semplice, ma se non si perde di vista il focus su quello che vogliamo a volte diventa anche semplice capire cosa fare e come parlarne. A novembre del 2018 ho fatto un rebranding completo della mia immagine, sentivo di non essere più rappresentata dai colori e dal logo scelti ormai 5 anni prima, senza consapevolezza di quello che sarei diventata. E posso urlare a gran voce che questo processo di autoanalisi, guidato da una bravissima Brand & Web Stylist, mi ha aiutata enormemente a tirar fuori tutto quello che volevo essere e soprattutto cosa e come volevo dire agli altri, con l’aiuto professionale di chi ha saputo come tradurre il tutto in immagini, colori, font e loghi. Ora Ta Petite sono proprio io." Raccontaci tutto su i tappeti sensoriali, siamo molto curiosi del progetto dedicato ai più piccoli "Il progetto dei tappeti sensoriali è venuto fuori da sé, a settembre 2018, quando l’unica cosa che sapevo era che avrei voluto collaborare con i miei illustratori preferiti per stampare dei tessuti personalizzati e unici. Ho iniziato a contattare e a parlare con chi volevo coinvolgere nel mio progetto senza ancora saperne definire i dettagli, ero solo sicura di volerlo. Poi pensando a cosa, tra i miei prodotti, avrebbe reso giustizia alle illustrazioni che questi 8 eroi mi avrebbero proposto, il tappeto sensoriale ha avuto la meglio, per tanti motivi, ma soprattutto perchè è grande 115x115 cm e perchè si può appendere alla parete. Era perfetto per incorniciare dei capolavori come quelli che sono venuti fuori! Alcuni degli illustratori scelti li conoscevo personalmente, mentre altri li seguivo semplicemente su Instagram, ma mi sono detta “Perchè non provare? Non c’è niente da perdere”, ed ho fatto benissimo perchè si sono rivelate persone magnifiche. Una volta dati loro tutti i dettagli su cosa volevo fare, ho lasciato completa libertà nella scelta dei soggetti e delle grafiche da realizzare, volevo farmi sorprendere anche io! Il mio lavoro sarebbe poi consistito nell’aggiungere degli elementi sensoriali senza però andare ad alterare la grafica in alcun modo, una bella sfida! Il risultato sono stati 8 tappeti sensoriali di una bellezza unica, paesaggi e scenari da favola e una delicatezza e ricerca che non poteva che essere coronata dalla vostra stampa su tessuto GOTS, ineguagliabile come sempre! Immaginare un bambino immerso in una foresta o in mezzo all’acqua accanto ad un elefante che fa il bagnetto per me è il massimo! Una gioia per gli occhi e per il cuore!" Le esperienze in fiere come Abilmente a Vicenza, cosa ti lasciano? e come trasformi le energie al tuo rientro? "Abilmente a Vicenza è stata un’esperienza fuori dal normale, non il solito market.Al di là dell’esposizione, che forse ricopriva un ruolo secondario, quello che è stato nuovissimo per me è stato partecipare ai Live Show (piccole dimostrazioni di mezz’ora su come realizzare qualcosa di tuo), con tanto di maxi schermo e microfono! Il solo pensiero di parlare in pubblico mi terrorizzava, ma l’ho preso come uno stimolo per superare un’insicurezza che adesso si fa sentire certamente di meno. Ogni esperienza di questo tipo ti mette di fronte a situazioni che non avevi mai gestito o non avresti mai pensato di dover gestire (compresi i confronti con i clienti); questa per me è una ricchezza enorme e ora, con tanta più consapevolezza rispetto a 5 anni fa, mi impongo di rispondere sempre di SI a tutto ciò che non ho mai fatto, non conosco e non so come affrontare, perchè non può che aggiungere farina al mio sacco. Quando torno sono più carica che mai, soddisfatta per non essermi tirata indietro e doppiamente orgogliosa di me per i quasi sempre ottimi risultati che porto a casa!" Prossimi eventi in cui sarai impegnata? "Il prossimo evento in programma è WeekHand a Foligno, o meglio, il prossimo evento a cui invierò la mia candidatura sperando di poter partecipare anche quest’anno poichè Ta Petite è nato prorio lì, è stato il primo market a cui ho partecipato e mi ricordo di aver fatto nottate a preparare sito web, grafiche per i biglietti da visita e foto! Lo considero praticamente come un compleanno, quindi dita incrociate!" Seguila sul suo profilo social: Instagram Shop online Tapetite.it
"Ciao, sono Flavia, vivo in Umbria e ho 33 anni ma la mia passione per il cucito nasce da lontano. Avrei tanto voluto frequentare gli studi ad indirizzo moda ma mia madre non era molto d'accordo, ho fatto tutti altri studi ma l'amore per le stoffe non mi ha mai lasciata. Ho avuto modo di conoscere dapprima il vostro materiale e la vostra qualità: ho lavorato per un pò di tempo nei negozi Motivi e Oltre della Miroglio Fashion come addetta alle vendite, mi divertivo a leggere le etichette di composizione, a guardare le cuciture, a sentire la mano del tessuto, poi circa 12 anni fa ho acquistato un libro di cucito creativo e il mio allora fidanzato mi regalò la mia prima macchina da cucire. Esigenze di vita mi hanno portata a cambiare città e lavoro, non sono più in Miroglio ma le devo molto in termini di esperienza acquisita e non sarei qui a produrre articoli con la massima attenzione alla qualità dei tessuti se così non fosse. Per questo molto spesso scelgo il vostro prodotto per le mie creazioni ma anche per produrre abbigliamento per me stessa. Inizio a cucire da autodidatta tutto ciò che mi passa per la mente: cuscini, pupazzi, bomboniere... e cerco di affinare le mie abilità attraverso prove ed errori e libri e tutorial... creo qualche abito semplice per me... e tutto ciò che mi va... magari mi lascio ispirare da una stoffa che trovo e che mi piace, e nei ritagli di tempo curo il mio hobby. Poi due anni e mezzo fa nasce mia figlia: Lavinia, che avrete avuto modo di vedere nelle foto che pubblico, è una modella formidabile e fondamentalmente la mia musa ispiratrice nonchè severa addetta al controllo qualità!!! Quali sono i tessuti che preferisci utilizzare? Il tipo di materiale che preferisco è sicuramente la tela di cotone, anche se con Voi ho sperimentato pure il jersey, il tessuto in felpa... questo perchè amo provare sempre nuovi materiali e imparare a conoscere cose nuove. Seguo anche un pò l'esigenza: adoro fare cose per mia figlia a mio e soprattutto suo gusto, perciò se le servono tute per l'asilo acquisto e lavoro con la felpa ma se abbiamo esigenza di capi diversi proviamo a fare anche altro con altri tessuti, questo è un pò il fondamento del mio piccolissimo brand. Perchè hai scelto di realizzare principalmente abiti per bambini? Lei ha dato il via al prodotto di punta del COTTAGE, per lei ho iniziato a focalizzare la mia attenzione su articoli per bimbi: giocattoli, oggetti di varia utilità e abbigliamento. Tutto quello che faccio per lei mi diverte e lo condivido sui social in modo spensierato, a volte anche disattento per il troppo entusiasmo! Ma non perdo mai di vista la qualità! Tutto ciò che faccio per lei lo faccio da mamma, una mamma che per la sua bimba vuole il meglio, e allora prediligo materie prime naturali e magari certificate. Questo sia per l'abbigliamento sia per tutto il resto. Faccio anche molta attenzione alla sicurezza, specie sui giochi, e alcune buone nozioni le ho acquisite lavorando in un negozio specializzato in prima infanzia, dove tutt'ora opero. I corsi alla Miroglio e i corsi in questa nuova azienda del bambino sono un quid perfetto per il mio hobby: articoli fatti a mano per bambini! Il mio gusto è decisamente anticonvenzionale, un pò country, un pò vintage, come me, e forse non sempre compreso, ma il mio piccolo brand è solo un secondo lavoro perciò questo mi permette di continuare a creare tutto ciò che mi piace e mi rispecchia senza seguire mode o tendenze del momento. Il bello è che mia figlia è come me!!! Questo rende tutto molto divertente. Succede spesso che le faccia scegliere le grafiche tra quelle che avete nella Vostra piattaforma, è così lei che sceglie cosa la mamma le fa indossare. Ed ha un gusto davvero personale! Pensate alla tuta con la grafica delle uova al tegamino! Penso che sia giusto che sin da piccola anche lei sviluppi il suo gusto personale nel vestire, ce l'ha, va solo lasciato uscire e sono felice di assecondare il suo stile, ma alla qualità penso io! Come stai promuovendo la tua attività e i tuoi lavori? Attraverso le pagine dei social facebook e instagram condivido le mie creazioni, sono una preziosa fonte di consigli, a volte ricevo critiche, a volte apprezzamenti, tutto mi aiuta a migliorare sempre di più, sono pur sempre un'autodidatta, anche se faccio molta attenzione a fare tutto al meglio c'è sempre da imparare e migliorare. Se pensiamo alla prima foto che avete pubblicato nella vostra pagina (la t shirt con le api), ha ricevuto molte critiche, giustamente, era il primo pezzo di jersey cucito con la macchina tradizionale e le cuciture non erano affatto ben fatte anche se mia figlia l'ha amata lo stesso (cuore di mamma!), ma i vari commenti hanno portato all'acquisto della mia prima taglia e cuci e ora il jersey mi viene decisamente meglio! Non sarebbe stato possibile se non avessi ricevuto quel feedback dal social, dunque pubblicare le foto in questi canali è per me fonte di arricchimento esperenziale ma anche un modo per acquisire nuovi clienti che attraverso la pagina, la promozione, il passa parola, vengono a conoscenza del COTTAGE. Per le vendite, per un mercato anche estero, ma anche per le informazioni dettagliate di un articolo o per conoscerne il prezzo, ho creato un negozio on line su etsy che curo personalmente, dove racconto anche chi sono e come è nato il COTTAGE FLORA, dove FLORA è non altro che il mio soprannome e COTTAGE sicuramente un sogno, poter vivere in un'abitazione così, magari con un gran giardino e un bello spazio di laboratorio tutto mio con vetrate vista prato fiorito. E' la mia passione, lasciatemi sognare un pò! COTTAGE in fondo da anche un'immagine immediata del prodotto che creo, che somiglia molto a uno stile nord europeo, un pò country. Cosa ne pensi del fast fashion per bimbi? FAST FASHION? Dico che piace anche a me, anche se preferisco creare di persona i capi di mia figlia, non ho una chiusura totale verso la moda del bambino e se trovo qualcosa che gradisco, anche a buon prezzo, acquisto. Guardando sempre l'etichetta...!!! E se anche la qualità non è sempre eccellente, per far contenta mia figlia, uno strappo alla regola si può fare di tanto in tanto. Perchè lei sceglie anche se andiamo in un negozio eh, e Minnie e le principesse cominciano ad avere il loro fascino anche ai suoi piccoli occhi! Il mio prodotto si discosta però dai capi forse più sintetici ma di moda, ci sono talmente tante aziende che li fanno a buon prezzo... non voglio competere, semmai acquisto da loro. La mia passione mi piace coltivarla ancora con tessuti di qualità. Spesso mi costa di più produrre un vestito a mia figlia che acquistarlo bello e fatto ma che volete... l'amore per le stoffe buone è più forte di me!!! Con affetto, Flavia COTTAGE FLORA
Matilla nasce dalla fusione dei nomi delle mie due bambine, Matilde e Camilla, il mio brand le mie idee le mie creazioni, nascono con loro, mi ispirò ogni giorno a loro a seconda delle esigenze cercando di creare qualcosa che possa essere bello colorato e sopratutto comodo. L'idea dei tuoi quiet book è molto originale: quando e come è nata? I Quiet book nascono per intrattenere le bambine durante gli spostamenti in auto posso o tenerlo in mano mentre stanno sul seggiolone e far scorrere il viaggio senza annoiarsi troppo, visto che un libro può contenere diverse attività, per lo stesso motivo diventa utile al ristorante piuttosto che al bar durante un aperitivo o una merenda! Sono libri interamente di stoffa di un formato giusto, che può stare comodamente in borsa e allo stesso tempo non è troppo piccolo ma giusto per contenere attività divertenti ed educative allo stesso tempo! Secondo te, perchè i libri in tessuto piacciono così tanto ai bambini? I libri piacciono perché il bambino può giocare ma usando le manine per raggiungere l'obiettivo, sono colorati e interattivi, e sopratutto essendo interamente personalizzabili la mamma, o chi farà questo bellissimo regalo, potrà selezionare le cose, i personaggi, i colori che il bambino/a ama maggiormente per rendere il libro ancora più intrigante per lui/lei. Come utilizzi il tessuto? Riutilizzo sempre gli scampoli, se posso cerco di buttare via il meno possibile! Dagli scampoli nascono i pupazzi Matilla Rabbit e Mouse o i fiocchi per i capelli! Cosa ne pensi delle fiere e dell'attività di artigianato in Italia? Le fiere le adoro, per me sono il paese dei balocchi, organizzo le gite con 2 amiche creative dove per 2 giorni ci facciamo assorbire da ogni workshop e acquisti di qualsiasi genere. Le attività di artigianato per i bambini le reputo essenziali, io nel mio piccolo cerco sempre di coinvolgere e vedo che loro apprezzano davvero tantissimo si sentono utili ed entusiaste nel vedere qualcosa realizzato dalle loro manine. Penso che dovrebbero esserci più momenti di attività di artigianato anche nelle scuole, apre la mente a aiuta sicuramente nella vita di tutti i giorni a essere pratici e manuali. Seguitela sul suo profilo instagram
"The ASPs è un brand che nasce dalla mia particolare visione del mondo; un mondo in cui tutti abbiamo il diritto e il dovere di esprimere le nostre unicità, differenze, eccentricità e idee. E' una Rivoluzione Agitata ma anche Gentile contenuta all'interno di un fiore di camomilla. Con The ASPs vorrei dare il mio contributo a rendere migliore la società in cui viviamo; è per questo che tutti i prodotti che realizzo portano con sé i concetti che più mi stanno a cuore, alcuno più esplicitamente, altri più simbolicamente. L'aspetto sociale del mio brand per me è di primaria importanza, per questo nella realizzazione dei prodotti ho coinvolto la Sartoria sociale “Il Ditale” di Monza, che ha selezionato per me alcune delle ragazze che hanno frequentato i loro corsi, con l’intento di poter trovare una propria indipendenza sia personale che economica. Allo stesso tempo è per me fondamentale il tema della sostenibilità ambientale, ogni mia proposta viene prodotta in modo da ridurre al minimo l'impatto sul pianeta. Per questo ho scelto di collaborare con voi per la stampa dei miei tessuti personalizzati, di utilizzare tessuti di alta qualità provenienti da rimanenze di magazzino di aziende Italiane per la collezione basica, tessuti vintage o reperibili in piccoli quantitativi di rimanenza per la realizzazione dei pezzi unici e su misura e t-shirts in cotone organico certificate “FairTradeFoundation” nel caso della linea di maglie. Ho scelto di personalizzare il tessuto proprio perché volevo che i miei prodotti potessero comunicare un pensiero, attraverso l'utilizzo di parole ed immagini." La collezione Melbag come è nata? Ci racconti i dettagli di questo progetto? "MelBag è stata il primissimo progetto realizzato, quello con cui è nato il brand in poche parole e quest'anno siamo già alla seconda edizione. L'idea che sta alla base è il messaggio che volevo che venisse portato in giro per il mondo: “Pratico Gentilezza Compulsiva”. Il mio desiderio è che questo messaggio venga diffuso il più possibile attraverso qualcosa che si porta in giro nella vita di tutti i giorni. Ho pensato di realizzare un oggetto che potesse essere utilizzato indistintamente da uomini e donne, che fosse pratico, utile e naturalmente bello! Quindi nulla di meglio di una borsa! Credo che per praticare gentilezza ci sia bisogno di molta calma. In quest’epoca in cui la maggior parte delle persone è sempre di corsa, fa sì che non si abbia più il tempo né di guardarsi dentro, né di guardare fuori, così che alla fine risulta facile dimenticarsi di prendersi cura di noi stessi e di chi ci sta attorno. MelBag è di fatto la metafora di una persona in carne ed ossa, una sorta di grillo parlante sempre pronta a ricordarci di fare ciò che ci fa stare bene (è provato scientificamente che praticare o ricevere gentilezza stimola lo produzione degli ormoni della felicità!). Viene prodotta in edizione limitata: per ogni modello ne vengono realizzati 60 pezzi, (infatti su ogni borsa viene applicato il suo numero di serie), terminati i quali penso ad una nuova versione, come fosse una reincarnazione. La Gentilezza può essere espressa in millemila modi diversi e senza ombra di dubbio praticarla ci fa evolvere. Per questa edizione ho scelto che il messaggio venisse impresso su una cartolina d’altri tempi: sono un’inguaribile romantica e inviare una cartolina è per me uno dei gesti più gentili che si possa compiere. Ogni MelBag viene realizzata con un grosso lavoro di squadra, per questa edizione 5 persone hanno/stanno lavorando insieme a me: Clara Dubbioso, che aveva collaborato fin dalla realizzazione della prima edizione, alla quale ho chiesto di realizzare un pattern che potesse rafforzare questo concetto, una distesa di camomille, che ho battezzato #Chamotage, che poi è la fusione di due bellissime parole: Chamomile e Vintage - la gentilezza porta con sé sempre una nota dei cari vecchi tempi passati. Federica Vergani e Riccardo Arzu che hanno realizzato mischiando tecniche analogiche e digitali l’illustrazione della cartolina vintage, stampata su canvas di cotone sulla tasca esterna. Armela e Jasmin, le ragazze che si occupano della manifattura e che la Sartoria sociale “Il Ditale” di Monza ha scelto per affiancarmi nella realizzazione materiale di questo progetto. Ho studiato un modello pratico e robusto, che ricorda molto la classica borsa del postino e che possa contenere tutto ciò che ci passa per la mente, dal necessario per un pic nic, ai libri da leggere in spiaggia, dai giochini per i bambini ai fiori per la fidanzata, o semplicemente portafoglio, chiavi, occhiali da sole! Al suo interno questa volta, c'è anche un messaggio nascosto: un "VA BEH" molto ironico da tirar fuori ogni qualvolta siamo stati gentili ma non abbiamo ricevuto lo stesso trattamento :)" Cosa è per te la sostenibilità? Come viene trasmessa nei tuoi prodotti? "Il tema della sostenibilità è centrale nel mio progetto; ritengo di vitale importanza che ogni persona possa essere più consapevole su quale impatto hanno le proprie scelte da consumatore e il proprio stile di vita sul pianeta. La moda è uno dei settori che impatta maggiormente sia per quanto riguarda l'inquinamento sia per quanto riguarda lo sfruttamento del lavoro. Personalmente già da anni evito di fare acquisti nel cosiddetto "Fast Fashion" e compro solo da artigiani, brand VERAMENTE sostenibili o Vintage/Second hand e questo è ciò consiglio a chi mi sta intorno. Nel mio lavoro utilizzo sempre tessuti di eccedenza, vintage o cotoni biologici, evito l'utilizzo di plastica nelle confezioni che realizzo." Qual'è il tuo target? E cosa apprezza del tuo brand? "Il motto di The ASPs è “Kind, Sustainable and Foolish stuff for ALL THOSE WHO DRESS TO EXPRESS” quindi The ASPs è un brand per chi apprezza la particolarità delle cose, chi non ama conformarsi a ciò che viene più comunemente utilizzato, chi ama i colori e fa della propria diversità il proprio punto di forza, per chi tende ad affezionarsi ad un capo e quindi ricerca qualità nella manifattura perché lo possa portare con sé il più a lungo possibile e magari tramandarlo negli anni." Hai già altri progetti che riguardano anche il tessuto? "Ho qualcosa che mi gira in mente, ma è ancora tutto in fase embrionale :)" Seguila sui social, clicca qui
Il nome Bibibaby nasce da mia figlia Beatrice (bibi) che adesso ha 3 anni. Quando ero incinta e preparavo la sua cameretta mi sono messa alla ricerca di illustrazioni da appendere ma non riuscivo a trovare niente di davvero speciale. Parallelamente dovevo trovare un regalino di Natale per tutte le mie amiche che erano in dolce attesa come me, volevo regalare qualche cosa di originale, personalizzato e che durasse nel tempo...da lì è venuta l'idea di disegnare un animaletto per ciascuna di loro che potesse rappresentare i loro bambini. Visto il successo ottenuto da quel regalo ho iniziato a vendere i miei quadretti e da li è nato tutto! Sono una mamma di due bambini, Beatrice appunto, e Tommi di due anni (hanno 14 mesi di differenza). Sono una libera professionista nell'ambito grafico che lavora da casa e gestisce i vari clienti...mamma quasi a tempo pieno... ma appena ho la possibilità sviluppo quello che spero un giorno possa diventare la mia attività principale, la mia azienda! tela di cotone 125gr Come intendi differenziare il tuo brand? "Molti dicono che le mie illustrazioni sono tenere ed eleganti, ed è quello che cerco di trasmettere in tutti gli articoli che propongo. In questo spero di essere e continuare ad essere diversa." Come nasce la linea mare in cotone? E' una scelta dettata dall’esigenza di avere tessuti naturali a contatto con la pelle dei bambini? "Ho sempre usato costumi di cotone per i miei bambini e li ho sempre trovati molto comodi, facili da far asciugare e soprattutto delicati per la loro pelle. Poi ho scoperto sul vostro sito questo cotone leggero, ideale per i miei costumini. La linea mare nasce dal mio desiderio di stampare su stoffa le mie illustrazioni. Sono venuti proprio come volevo!! Sono molto contenta del successo che hanno avuto e devo ringraziare le "mani" di Monica del negozio di "Mimì e Cocò" di Genova che li confeziona." E’ la prima volta che stampi su stoffa le tue illustrazioni? "Con questa tecnica sì è la prima volta. Stampo i miei animaletti su zainetti e magliette in cotone ma con un metodo e una resa diversi." Ci sono altre creazioni che hai in mente ma che non sei ancora riuscita a realizzare? "Tantissime, ogni giorno mi vengono in mente mille idee... spero pian piano di poterle realizzare. Sicuramente proverò qualche altra vostra base sulla quale stampare!!" Come fai a conciliare il tempo tra figli, lavoro e i tuoi hobby? "Il tempo non è mai abbastanza, ma se ti piace quello che fai riesci a fare tutto, o almeno ci provo!" Che consiglio daresti a chi vuole iniziare una propria attività? "Credo di essere io ad aver bisogno di molti consigli per far diventare questa mia passione una vera e propria attività. Alcune idee nascono per caso, a volte semplicemente da un momento della vita che stai attraversando e il mio consiglio potrebbe essere quello di cogliere questi momenti senza esitare." Instagram
"Sono Chiara, vivo a Calvatone, in provincia di Cremona e il mio marchio si chiama KIARIS, come il mio soprannome. Ho iniziato a cucire all'età di 14 anni nella ditta di mio padre specializzata in confezioni sportive, in particolare nell'abbigliamento per ciclismo. Cinque anni fa ho aperto la mia attività lavorando conto terzi, ma da tempo avevo in mente di creare qualcosa di solo mio. L'occasione è arrivata a Natale 2018, quando ho progettato e realizzato le mie prime idee regalo a tema." Le tue borse sono diverse..perche'? Cosa le differenzia dalle solite bags handmade? "Sono diverse perché si tratta di piccole pochette focalizzate sulla praticità e la comodità di portarle al polso ovunque si voglia. Le bags sono inoltre dotate di un taschino interno dove mettere oggetti importanti come chiavi o denaro. Ho ideato numerose varianti in primis perché mi diverto ad abbinare colori e tessuti, e poi per cercare di accontentare un po' tutti i gusti." Come hai progettato la nuova collezione primavera/estate, quali sono le tue tendenze? "La nuova collezione primavera estate è nata scegliendo innanzitutto fantasie e colori prettamente primaverili (le grafiche provengono dallo catalogo), alle quali abbino diverse tinte di eco pelle. In più utilizzo il jeans come tessuto per il retro pochette, per dare un tocco più leggero ed estivo." pochette con stampa tropicale su twill di cotone Come ti sei avvicinata a questo "mondo creativo"? "Mi sono avvicinata al mondo delle bags handmade pensando di creare idee regalo natalizie, utilizzando quindi tessuti caldi e morbidi come il pile e trame natalizie. Mi sono accorta poi nel cucire questi pezzi, che l'idea di creare un progetto più elaborato e personalizzato mi allettava non poco, quindi eccomi qui." tessuto pile Quali progetti vorresti realizzare in futuro? "Ho già tante idee in testa in realtà, quindi mi impegnerò per realizzarle nel più breve tempo possibile. Potrete comunque seguire tutti i progressi nel mio sito che è prossimo all'apertura, oppure su instagram.
Un progetto nuovo e speciale per donne cool e divertenti...non sono solo gonne, non è il solito tessuto e questo non ha la solita grafica. In questa primavera pazzerella Paola e Fabia, hanno personalizzato il nostro tessuto double jersey per voi :) Buona lettura... Nevelo e Pollaz, vi presentate alla nostra community.. come è nata la vostra collaborazione? "Ciao! Noi siamo Fabia (Nevelo) e Paola (Pollaz). Ci siamo conosciute di persona per caso un paio di anni fa poi il destino ci ha portato ad essere quasi vicine di casa nel quartiere più bello di Verona: Veronetta. La nostra collaborazione é nata grazie alle mille passioni che abbiamo in comune e le colazioni nel quartiere." Come sono state scelte le volpine come pattern per la vostra collezione? "É stata una richiesta specifica di Nevelo ed io (Pollaz) l’ho accolta con piacere creando un pattern." Chi ha creato i modelli e scelto il materiale? "I modelli sono stati creati da Nevelo mentre la stoffa é stata scelta insieme in base alla vestibilitá e alla stagione." Suggerimenti per il giusto outfit da indossare con le volpine? "La gonna con le volpine sta bene con tutto! Per essere un po’ elegante è perfetta con delle ballerine e una camicia, oppure con delle sneakers abbinandoci per esempio la t-shirt con la stessa grafica volpina." Dove, come e quando per poter avere uno dei vostri capi? "Sullo shop di Nevelo si può acquistare la gonna in jersey e la camicetta con volants sulle spalle, potete invece trovare la t-shirt in cotone con la stampa volpina serigrafata sullo shop di Pollaz." Seguitele sui loro profili instagram :) Nevelo e Pollaz
"Siamo Francesca ed Elena e abbiamo un sogno: quello di far cucire il mondo! Cinque anni fa abbiamo dato vita a questo spazio, si chiama République Fabrique ed è la nostra Repubblica Indipendente di Cucito. Creiamo collezioni slow fashion e organizziamo corsi di cucito indipendente, per condividere e trasmettere la nostra visione. Al momento seguiamo a 360° tutto ciò che riguarda Fabrique e ci occupiamo di tante cose molto diverse tra loro: le sintetizzeremo dicendovi che si tratta dell’ideazione e confezione delle collezioni, dell’organizzazione dei corsi e di tutte le attività di cucito che proponiamo e di tutto ciò che riguarda l’aspetto promozionale. É un bel “frullato”, ma è molto divertente." I primi ricordi sul cucito "Il nostro legame con questo mondo è sempre stato molto forte. Essendo in due, abbiamo esperienze molto diverse, accomunate sempre da un grande amore: Elena disegnava outfit lunari ispirati a Sailor Moon, ancora prima di imparare a scrivere, mentre io dai 5 anni ho iniziato a confezionare abiti deturpando tovaglie e lenzuola a casa di mia nonna. E è iniziata la nostra storia…" Cosa c'è di diverso nei vostri corsi di cucito? "Ad oggi abbiamo insegnato a cucire a più di 650 ragazze e siamo fiere di ognuna di loro. La visione Fabrique è guidata da quello che sentiamo per questa materia e, nel nostro caso l’emozione gioca un ruolo molto forte. Il cucito, se ben trasmesso, è qualcosa che, oltre alla tecnica, può portare forza, luce, fiducia ed entusiasmo perché la creazione di qualcosa da zero è sempre un momento speciale. La differenza tra noi e il resto è proprio questa, anche se ci rendiamo conto che sia difficile da spiegare a parole." La vostra collezione, il vostro mood. "Il mood di questa collezione è la fusione perfetta dei nostri due caratteri: quello più lineare di Elena, e la mia vocazione pop con accenni retrò. Negli anni abbiamo perfezionato questo mélange e ne sono usciti dieci modelli, dalla linea giapponese nella sostanza e le sfumature pop nella forma, nella cartella colori e nelle stampe. L’ispirazione di questa collezione è stata soprattutto “sensoriale” e potremmo definirla come un collage dei dolci momenti del passato, quando il tuo pensiero più complesso è quello di fare un pallone enorme con la Big Babol, una discesa veloce in bicicletta o mangiare una montagna di gelato." Cosa amate della personalizzazione sui capi "Nel nostro servizio di personalizzazione le esigenze della clientela si fondono con la nostra visione stilistica. Ci piace l’idea di esplorare terreni nuovi, di uscire dai binari della collezione e di poter sviluppare soluzioni nuove, alle quali non avevamo ancora pensato. Quello dei lavori su commissione è sempre “dialogo” molto stimolante!" Le coordinate per trovare République Fabrique "Al momento siamo a Brescia, nel nostro store in centro storico (Corso Mameli 2/G) e online, con lo shop sul nostro sito www.republiquefabrique.com dove stiamo aprendo anche una sezione dedicata al cucito con una collezione esclusiva di cartamodelli da confezionare a casa seguendo le nostre istruzioni, per tutte le aspiranti sartine che ancora non riusciamo a raggiungere. Per l'estate rimanete collegate ai nostri canali, ci saranno diversi eventi ed entro il 2020, abbiamo in progetto un tour di cucito che toccherà tutta Italia."
"Ciao! Sono Anita, da sempre amo gli animali, pattinare e disegnare! Dal mio amore per il disegno nasce AnitArt, un brand che racconta me stessa attraverso le mie illustrazioni e creazioni. Non ricordo quando ho iniziato a disegnare, ma non ho ricordi in cui non disegnavo. Da piccola, a scuola, mi rimproveravano sempre "Anita, hai sempre la testa tra le nuvole" o ancora "scendi dalle nuvole Anita!", quindi ecco la nuvola come simbolo del mio brand, la nuvola che esprime leggerezza, fantasia, sogno e, perché no, una piccola e distratta fuga dalla realtà senza la quale non sarebbe possibile sognare." "Trovo bello poter dar vita ai miei disegni realizzando oggetti con illustrazioni uniche che le persone possono usare nella loro quotidianità e quindi viverle. Le mie collezioni adottano uno stile pulito e diretto, con illustrazioni che vanno da soggetti dinamici e longilinei, come i circensi, a gattini tondi e morbidissimi. Mi piace pensare che le mie illustrazioni e i miei prodotti possano far sognare le persone che li ricevono strappandogli un sorriso." Quale tecnica preferisci usare per i disegni che produci? "Solitamente parto da un bozzetto a matita che sviluppo successivamente con artpen, pittura acrilico o tecnica digitale con pennelli photoshop. Nel caso delle stoffe prediligo i disegni realizzati in digitale, sono perfetti per dare ai miei prodotti un design chiaro e pulito, posso modificare i colori, lo sfondo e la distribuzione del pattern ogni volta che voglio. Ma non è mancata l'occasione di realizzare tessuti con disegni realizzati con tecnica tradizionale ad acrilico o con art pen. In questo caso i disegni vengono scansionati e lavorati al computer per adattarli alla superficie di stampa." Come è nata la collezione di artigianato illustrato su stoffa? "Dopo aver frequentato il corso di Illustrazione Digitale alla Scuola Internazionale di Comics, a Padova, mi sono chiesta come sfruttare al meglio questa mia passione. Mi capitava spesso di vagare per i negozi in cerca di quel preciso prodotto che non riuscivo mai a trovare, tornavo a casa delusa e senza prodotto e mi chiedevo: perché? La risposta era semplice, partivo da casa con un'idea che mi ero fatta completamente da sola e che, ovviamente, non esisteva. Grazie a TheColorSoup e 'alla mia mano' posso ora realizzare i miei accessori in stoffa esattamente come me li immaginavo! Con il mio computer realizzo le grafiche e i pattern da stampare su stoffa. Grazie ad una macchina da cucire di mia mamma, tornata operativa dopo anni, e all'aiuto di una sarta, realizzo copertine in pile, shopper, zainetti a coulisse, beauty, astucci e portamonete, tutti rigorosamente Handmade!" Hai dei nuovi progetti per la primavera? "Certamente! Lavoro continuamente a nuovi progetti selezionando le idee che ritengo migliori. Per la primavera, a breve arriveranno nuove dolcissime e simpatiche fantasie per chi, come me, ama gli animali e la "casa dolce casa", con nuovi prodotti per gli amanti delle passeggiate, dei parchi e del sole e per affrontare al meglio l'arietta primaverile. Ma non vi voglio svelare troppo! Vi mostrerò tutte le novità non appena saranno pronte!" Sei una ragazza giovane, credi che questo sarà il tuo futuro? "Lavoro con passione ogni giorno per far crescere questo mio piccolo mondo e far si che diventi il mio futuro. AnitArt è un brand per chi crede nei sogni, ogni prodotto è frutto della mia fantasia e delle mie emozioni, è uno di quei mattoncini che, piano piano, danno vita al mio sogno." Se vuoi acquistare i suoi prodotti, visita il suo Etsy Shop. Instagram
"Mi chiamo Angela, ho 30 anni e sono una designer pugliese. Da sempre amo l'arte, il disegno, i colori e tutto ciò che riguarda il mondo della creatività. Infatti il mio percorso di studi a seguito queste mie attitudini. Mi sono diplomata in Grafica Pubblicitaria e siccome non avevo nessuna intenzione di fermarmi, ho studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, laureandomi a pieni voti in Decorazione e Storia dell'Illustrazione e della Pubblicità. Dopo gli studi, ho cominciato a dedicarmi a pieno a ciò che amavo. Innanzitutto, ho realizzato il portfolio dei miei lavori, dedicato alle illustrazioni e ai disegni per supporti come: carte da parati e tessuti, che ho utilizzato per presentarmi alle aziende. Infatti, dopo un po' di attesa i primi risultati sono arrivati, perchè sono partite diverse collaborazioni con aziende che lavorano nel campo dell'arredamento e dell'abbigliamento." Quando hai capito che le arti decorative erano la tua strada? "Sono sempre stata creativa, portata per il disegno. Da bambina non facevo altro che disegnare e a scuola l'arte e il disegno erano le mie materie preferite, poi col tempo e con la formazione, il talento si affina e le idee diventano più chiare. Penso che sia stata proprio il momento post laurea a farmi capire il campo in cui volevo lavorare. Ho concluso gli studi nel mese di Aprile di tre anni fa, perciò ho avuto la bella pausa estiva per mettere a punto ciò che volevo fare, quindi organizzarmi ed è stata una grande e bellissima occasione." Come nasce un pattern, le tue tecniche che preferisci usare? "Adoro realizzare pattern sia piazzati che all over. Per crearli cerco ispirazioni da ciò che mi circonda, da un particolare che fa parte di un vestito, ma anche di un dipinto e dal web. Successivamente, rielaboro gli elementi che più mi hanno colpita e inizio a disporli, fino ad arrivare al risultato finale. Li realizzo sia con la tecnica pittorica e sia con quella digitale e possono essere molto semplici o più elaborati." I tuoi disegni hanno preso forma dal carta alla stoffa, quale è stata la tua reazione nel momento in cui hai visto il risultato finale? "Che dire, un emozione unica! Vedere la propria idea prima disegnata e poi stampata su tessuto, con un risultato ottimo mi ha dato molta soddisfazione." Quali nuovi progetti stai portando avanti? "I progetti che sto portando avanti riguardano le illustrazioni dal tocco retrò e romantico, i tessuti stampati e le carte da parati. Infine sto dando una rinfrescata al mio sito." Quali colori consiglieresti di usare per una collezione primavera estate 2019? "I colori che consiglierei sono l'arancio, il magenta, ma anche i toni pastello." I suoi contatti: Portfolio Instagram I pattern di Angela sono in vendita sul nostro sito, clicca qui per scoprirli. Crea anche tu qualcosa per te con i suoi disegni! gonna in piquè, realizzata da @filomoon
Le mie Pezze di Sicilia sono pezzi di cuore. Sono PEZZI DI SICILIA FATTI DI PEZZA! Sono storie. Non sono oggetti. Le mie Pezze di Sicilia si trasformano in qualcosa di più profondo come il legame che c'è tra quest'isola e i suoi figli. Nascono infatti dall'esigenza di colmare, in qualche modo, la mancanza e la distanza. Così per esempio, un siciliano all'estero potrà consumare la propria colazione su una tovaglietta a forma di Sicilia, o rilassarsi sul divano stretto ad un cuscino..a forma di Sicilia o ancora, potrà andare in giro con la sua borsa OVVIAMENTE a forma di Sicilia. Palermo è stata lo scorso anno capitale della cultura, con il vostro handmade come avete contribuito? "L'anno scorso, ho avuto il piacere di iniziare una collaborazione con Malastrella. Collaborazione che continua e di cui vado molto fiera. Il nostro primo progetto è stato dedicato a Palermo proprio nell'anno in cui è stata Capitale della Cultura. Il #PalermoProject è nato dall'unione dei pattern meravigliosi di Malastrella e delle mia pochette Sicilia. In questo progetto si racconta la Palermo araba da un punto di vista storico e architettonico (Come le Cupole di San Giovanni degli Eremiti e di San Cataldo), la Palermo naturalistica che vede come protagonista l'Orto Botanico, e la Palermo della tradizione che si ispira ai dolci tipici locali." Le tue borse ad oggi, sono volate anche oltre oceano o fuori italia? "Posso dire con grande orgoglio che le mie borse stanno viaggiando tantissimo. Ma la cosa più bella è che piacciono ai siciliano nel mondo, ma anche ai siciliani in Sicilia, cosa che non davo molto per scontata." Cosa apprezzi del mondo creativo e artigianale? "Del mondo creativo apprezzo sempre l'originalità e l'unicità. Ma soprattutto, credo che ogni prodotto con il suo stile riesca a dire tanto della persona che lo realizza. Quindi conoscere nuovi brand, in qualche modo significa guardare il mondo della creatività attraverso altri occhi. Questo mi piace tantissimo." Personalizzare un tessuto per te conta molto? "La personalizzazione di un tessuto all'interno del mio progetto sta diventando davvero basilare ed essenziale. Adoro collaborare con altri artisti, ecco perché vorrei utilizzare sempre più grafiche nuove ed uniche, così da far diventare le Pochette, vere e proprie opere d'arte. Direi Pochette d'autore!" Hai nuovi progetti per la stagione estiva? "Per l'estate 2019 ho già dei progetti in mente, altri sono in corso d'opera, altri ancora probabilmente non li ho ancora elaborati! Di sicuro sappiamo che la nuova collezione promavera/estate è ispirata ai motivi liberty e all'art Nouveau. Poi, ci sarà un prodotto nuovo, ancora in fase di progettazione. Una nuova collaborazione con una grande illustratrice, e ovviamente nuove stoffe e grafiche firmate Pezze Di Sicilia e stampate da TheColorSoup! ?" Segui le pezze di Sicilia su instagram
"Mi chiamo Clarissa, abito e lavoro in una cittadina affacciata sul lago Maggiore, Intra, ho un piccolo atelier in una corte del centro dove disegno, produco e vendo gran parte dei miei articoli. Ho frequentato una scuola di moda nell'87, e finalmente un anno fa sono riuscita ad aprire un piccolo shop-laboratorio creativo nel mio paese." Il disegno o il cucito cosa conta di più nella tua vita? "Ma credo il disegno, infatti nel mio atelier vendo t-shirt e gadget con le mie illustrazioni. Disegno su commissione anche loghi, portrait o quant'altro." La personalizzazione delle borsette vintage in jacquard come è nata, ci racconti questo progetto? "Amo questo tipo di chiusura, da sempre, in particolar modo da quando una decina i anni fa regalarono a mia figlia un portamonete in stile vintage, che ovviamente smontai per studiarne la fattura. Li faccio con tutte le stoffe, ovviamente rigorosamente illustrate da me, se l'illustrazione non c'é all'esterno la cucio come fodera. Il jacquard è stato un'esperimento, per avvicinare ancora di più la borsa allo stile romantico e vintage lasciando sempre un pò di modernità in essa." visita il suo shop Quando crei un pattern, quali tecniche usi? "Uso diversi programmi di disegno per Ipad, ma per i pattern utilizzo procreate spostando i livelli, certo avendo studiato così tanti anni fa e non essendoci stata la tecnologia di adesso, mi ritrovo a fare tutto da autodidatta." Cosa non deve mancare nel tuo processo creativo? "Ovviamente l'idea giusta...la tranquillità mentale e il mio lago, che mi da serenità e felicità!" Nuovi progetti per la primavera/estate? "Generalmente non programmo mai niente, credo sia un difetto per chi ha un lavoro come il mio, per poter organizzare il lavoro, ma sono una creativa e devo fare quello che mi va al momento, per cui non saprei...ovviamente le borse vintage non mancheranno di sicuro :)" I suoi contatti: sito web Instagram
Maria Elisa e Laura sorelle gemelle e crafter ma non solo, ci raccontate il vostro mondo? Siamo da sempre appassionate di artigianato e fai da te, con una predilezione per tutto ciò che ha un design kawaii, un aggettivo della lingua giapponese che indica tutto ciò che può essere considerato carino e adorabile. Laura è fashion designer, mentre Maria Elisa è architetto e unendo le nostre conoscenze e passioni abbiamo creato il blog www.thellamasblog.com. Inizialmente il blog era incentrato soprattutto sull’uncinetto, l’hobby che ha scatenato la creatività di Maria Elisa, ma piano piano si è trasformato in uno spazio sempre più nostro e sempre più simile alle nostre personalità in cui parliamo di creatività e handmade, condividiamo le nostre creazioni e pubblichiamo pattern gratuiti di uncinetto, illustrazioni, DIY e sfondi scaricabili. In seguito è nata l’idea di dare vita al nostro piccolo brand The Llamas, per il quale realizziamo oggetti dal design semplice, pulito e decisamente tondeggiante, come le nostre borse in ecopelle a forma di animali, una delle nostre prime creazioni. Negli ultimi mesi abbiamo deciso di focalizzare la nostra produzione su accessori e tessuti, è infatti nata una collezione di tessuti che vendiamo in fat quarter e una linea di bigiotteria ispirata ai tessuti stessi, con protagonisti lama, gatti, cani e panda rossi, ovviamente sempre nello stile tondeggiante che ci contraddistingue! Ci piace pensare che le nostre creazioni kawaii possano portare un po’ di buonumore a chi le riceve, nello stesso modo in cui lo porta a noi il crearle! Chi ama di più il cucito e chi la parte marketing comunicazione? Il nostro è un piccolo brand, tutto quello che vedete è realizzato da noi, quindi anche se cerchiamo di dividerci i compiti ci diamo sempre una mano a vicenda! Laura ha una formazione da fashion designer e quindi è tendenzialmente lei ad occuparsi del cucito, inoltre realizza le illustrazioni che personalizzano blog e prodotti. Maria Elisa si occupa più della parte grafica e di comunicazione: è lei che ha realizzato il sito, i biglietti da visita e le grafiche, e che solitamente scatta le foto delle nostre creazioni. Entrambe cerchiamo di occuparci dei social, in particolare instagram, e di scrivere gli articoli per il blog. Inoltre progettiamo insieme le nostre collezioni, a partire dall’idea iniziale, e ne curiamo il design. I lama quest'anno sono super trendy, siete state precursori del mood, ci raccontate la collezione stampata con noi? Si può dire che lo siamo state grazie al destino! Il nome The Llamas nasce dall’unione delle prime due lettere dei nostri nomi e il caso ha voluto che coincidesse con quello del buffo camelide. Il lama è un animale che ci è sempre piaciuto, sa essere dolce ma è anche incredibilmente bizzarro, e da questo ultimo aggettivo siamo partite con lo sviluppare la nostra collezione, Quirky Animals (letteralmente animali strambi!). I protagonisti sono infatti animali che hanno in comune il fatto di avere delle caratteristiche piuttosto eccentriche: il gatto nero (che si crede porti sfortuna), il lama (un animale che sputa sulla gente), il panda rosso (un panda che non sembra un panda) e il cane corgi (che sembra una pagnotta con le zampe). Ci piaceva l’idea di realizzare la nostra prima collezione ispirandoci proprio alla nostra mascotte! Siete anche blogger di casa facile, cosa ricercate per i vostri articoli? Con i nostri articoli per CasaFacile vogliamo trasmettere la passione per il fatto a mano e come utilizzare questa passione per personalizzare lo spazio in cui si vive, che sia la casa, il proprio negozio, o semplicemente la scrivania del proprio ufficio! Quello che cerchiamo spesso di consigliare è di non seguire i trend del momento in modo fedele e compulsivo, ma di trovare sempre il modo per adattarli alla propria personalità. La personalizzazione è l’unico modo per far sì che una moda non muoia con il passare della stagione e questo allunga la vita degli oggetti. Inoltre non mancano consigli su dove poter trovare o come poter realizzare creazioni tenere e coccolose, a volte dal gusto ironico, restando fedeli al nostro stile. Cosa avete apprezzato nel personalizzare il tessuto? Preferite tessuti naturali o sintetici? Avere la possibilità di utilizzare dei tessuti personalizzati con le proprie illustrazioni, anche se si è un piccolo brand, è una cosa fantastica! Esistono tantissimi bei tessuti in commercio, ma facevamo fatica a percepire un prodotto come fosse veramente nostro senza averlo progettato dal principio, tessuto compreso. Per i nostri prodotti preferiamo utilizzare i tessuti naturali, in particolare il cotone, ma non ci dispiacerebbe in futuro utilizzare qualcosa di diverso come la viscosa, che è un tessuto che parte comunque da una base naturale e del quale apprezziamo la morbidezza e la fluidità. Prossimamente potremmo aver in programma di utilizzare un tessuto elastico, ma questo si collega alla prossima domanda! Progetti futuri, ci potete svelare qualcosa? Ci saranno altri animali presto da stampare? Diciamo che presto potremmo iniziare a mettere a frutto la formazione di Laura come fashion designer, per dare la possibilità a chi apprezza i nostri pattern di poterli sfruttare anche senza saper cucire. Inoltre la prossima collezione potrebbe avere una ispirazione più esotica ma non temete, gli animali non mancheranno!
Ciao Cristina, raccontaci la filosofia e la storia del tuo brand Liberi Tutti! "Vi racconto brevemente la mia storia: sono Architetto e mamma di due gemelline e mi sono innamorata della pedagogia montessoriana quando, alla ricerca di una didattica alternativa a quella tradizionale, mi sono avvicinata ai testi di Maria Montessori. L'amore e l'ammirazione per il pensiero di Maria Montessori mi hanno portato a frequentare come Uditrice le lezioni del Corso di Differenziazione Didattica 6/11 organizzato nel 2017 dall'Opera Nazionale Montessori a Milano, ossia il corso che forma le maestre della scuola primaria secondo il metodo Montessori. In questo periodo ho maturato la convinzione che la visione del Bambino di Maria Montessori non abbia perso la sua portata rivoluzionaria e si è in me generato il desiderio di contribuire con la mia personale interpretazione alla progettazione di quello che la Dottoressa chiamava l'Ambiente Preparato. Ho quindi deciso di aprire, all'inizio del 2018, Liberi tutti! in cui mi dedico, con passione, alla progettazione di arredi artigianali di ispirazione montessoriana." "Gli arredi che progetto vogliono essere in linea con l'obbiettivo fondamentale del pensiero pedagogico di Maria Montessori, ossia ottenere l'autonomia del bambino. Un bambino autonomo è un bambino che si realizza, che conosce le proprie capacità e che ha stima di se stesso, che facendo da solo sostenuto dalla presenza dell'adulto, ma senza che quest'ultimo si sostituisca a lui, impara anche a strutturare il proprio pensiero in modo autonomo. Per poter aiutare il Bambino in questo processo è di primaria importanza l'ambiente che lo circonda, il quale non deve in primo luogo, rappresentare un ostacolo e in secondo luogo deve facilitare al bambino lo svolgimento di semplici azioni quotidiane senza dover dipendere dall'adulto. Per questo gli arredi che progetto rendono semplice al bambino prendere gli oggetti che vuole utilizzare e poi facilmente riporli o decidere quando è stanco di andare a dormire nel suo lettino basso e senza sbarre. Sono arredi pensati per rispettare la dignità del bambino e per genitori che pongono fiducia in lui, che lo educano al rispetto e alla libertà. Il design degli arredi è semplice e lineare, e accompagnato a materiali e colori luminosi, dona ordine e allegria agli ambienti dei piccoli." Gli imbottiti realizzati con il nostro tessuto come possono essere usati? "Ho scelto TheColorSoup perchè mi ha dato la possibilità di avere un tessuto di qualità certificata con una fantasia esclusiva disegnata ad hoc, due aspetti fondamentali per me che miro ad offrire un prodotto artigianale ma di qualità e fatto in Italia. Al momento ho messo sul mercato il set di cuscini Divo rivestito con il disegno Tr-ois di triangoli bianchi su sfondo grigio sasso chiaro. Questo set di cuscini viene utilizzato sia nel letto montessoriano trasformabile Elfo, che accompagna il bambino dagli 8 mesi agli 8 anni circa, che nel divanetto Nano che ha la particolarità di essere ribaltabile e trasformarsi in una panca." Presto arriverà anche la fascia paracolpi Morbida per i lettini montessoriani Gnomo e Elfo. Anche questa fascia verrà realizzata con il vostro tessuto di twill 290gr di cotone 100% in due fantasie disegnate da me e un nuovo pattern disegnato da una bravissima artista e illustratrice Alessandra Nardotto!" Per te, cosa rende unico un pezzo d'artigiano? "Un pezzo di artigianato, nel mio caso, è reso unico dall'essere il risultato di un lavoro manuale pensato e realizzato con fatica, ma anche con tanta cura avendo sempre come obbiettivo, sia nel momento del progetto che in quello della lavorazione, il soddisfacimento di un bisogno ma anche la pura gioia che un prodotto Liberi tutti! può portare ad un bimbo e ad una famiglia. I messaggi che ho ricevuto da alcuni clienti poi mi hanno talmente riempito di orgoglio e soddisfazione che non vedo l'ora di poter vedere realizzate anche le altre idee che ho in mente per un ambiente domestico a misura di bambino." Cosa ricercate nei materiali? "Per le stoffe dei prodotti imbottiti, così come per il legno scelto o le vernici, le mie scelte si sono indirizzate verso prodotti il più possibile rispettosi dell'ambiente, sopratutto quello interno domestico. Ho voluto quindi prodotti sostenibili e certificati come lo sono le vernici all'acqua che utilizzo che sono Bio, ossia prodotte con materie prime vegetali "di scarto" non competitive con l'alimentazione umana e classificate A+ al test per le emissioni in ambienti interni, e come lo sono le vostre stoffe in quanto azienda certificata Standard 100 Oeko-Tex. L'aspetto della sostenibilità ovviamente abbinato all'alta qualità della materia prima e del processo di stampa: il vostro twill 290 gr di cotone 100% mi ha subito conquistato perchè molto resistente e morbidissimo allo stesso tempo, quindi ideale per prodotti che si rivolgono al mondo dell'infanzia e la vostra alta qualità di stampa personalizzabile con disegni esclusivi mi ha definitivamente convinto a collaborare con voi." Progetti futuri? "Liberi tutti! è davvero una piccola realtà artigiana, molti prodotti devono ancora uscire sul mercato, di alcuni abbiamo già realizzato i prototipi, altri sono ancora idee da sviluppare, ma a piccoli passi e con duro lavoro mi auguro che cresca e realizzi il sogno di un ambiente a misura di bambino piacevole e naturale come un nido. Se volete vedere i prodotti Liberi tutti! venite a trovarmi alla mostra di Alto Artigianato Fashion in Flair for Fico che si terrà a Bologna il 27/28 aprile." Liberi tutti! Sono Cristina Silverii e mi avvalgo della collaborazione di artigiani di fiducia, falegnami e tappezzieri che mi aiutano nella realizzazione dei prodotti che progetto. La finitura degli arredi invece è realizzata interamente da me a pennello. instagram
Due anime artistiche si sono unite, per creare una linea d'abbigliamento tutta handmade. Dal dipinto alla stoffa, in pochi click, vi raccontiamo la storia di "Chiboo Hot Couture". Chiboo nasce dall'unione di due teste e due cuori, quelli di Chiara e Andrea. "Siamo due giovani ragazzi, cresciuti nel Pescarese, con la passione per l'arte in comune, abbiamo studiato al Liceo Artistico per poi prendere due strade differenti, Andrea ha continuato a studiare Grafica e Fotografia a Roma e Chiara , Fashion Design e sartoria a Pescara. L'amore per l'arte e la condivisione di ideali e pensieri ci ha unito ancora di più fino a diventare una coppia sia nell'arte che nella vita, trasferendoci a Roma. Due anni fa nasce l'idea di creare qualcosa che unisse le nostre passioni, il nostro amore e sopratutto il nostro punto di vista, e durante una vacanza in Calabria nasce il nome del nostro nuovo progetto: Chiboo. Ci piace raccontarci attraverso le nostre creazioni, che sono il connubio delle nostre passioni e del nostro stile." "Ci piace disegnare a mano libera, colorare e dipingere di getto, e l'idea di poter indossare le nostre creazioni ci sembrava un sogno e cercando sul web abbiamo trovato TheColor Soup, che ci ha permesso di realizzare l'idea che avevamo da tantissimo tempo ovvero quella di personalizzare le nostre creazioni con i nostri designs. All'inizio l'idea fu quella di pitturare direttamente sul tessuto, ma facendo delle prove di stampa con TheColorSoup capimmo che avremmo potuto ottenere un risultato ottimale anche con la stampa. Quando siamo finiti sul loro sito ci ha colpito vedere come poter personalizzare il tessuto, e l'idea di poterlo vedere un giorno realizzato ci ha entusiasmato, ed effettivamente la prima stampa ricevuta è stata una vera e propria emozione, la qualità e i colori sul tessuto erano impeccabili, e poter vedere anche la minima pennellata stampata su stoffa ci ha emozionato e riempito di gioia." La nostra prima collezione vede come protagonista l'arte sacra messicana e l'amore, e stiamo lavorando alla realizzazione della seconda collezione, quella primaverile, che prende sempre spunto dall'arte e dalle nostre passioni. Abbiamo in mente tantissime idee che speriamo di concretizzare, e siamo fieri di essere arrivati al cuore di persone belle e che hanno tanto da raccontare insieme a noi. "Tutti i nostri capi vengono realizzati a mano da noi, e ogni singola cucitura è un passo per realizzare i nostri sogni, che rincorriamo da sempre, per questo Chiboo nasce per tutti gli amanti,e i sognatori, per chi se ne frega di quello che pensano gli altri e che indossano quello che vogliono senza se e senza ma." Instagram Etsy shop
"Ciao, sono Wanessa e vivo in Brianza. Le mie passioni sono da sempre il disegno e i colori. L'interesse per il cucito è arrivato dopo, esattamente mentre frequentavo l'Accademia di Belle Arti di Brera. Mi sono subito appassionata alla storia del costume, a come venivano realizzati gli abiti, allo studio dei tessuti, alla tintura delle stoffe e al ricamo. Due anni fa circa ho deciso di unire tutto ciò nel mio brand "Wanessa, abiti illustrati". I disegni sono frutto dei tuoi studi, quale parte preferisci disegnare pattern o confezionare abiti? "È difficile scegliere quale parte preferisco, ogni aspetto del mio lavoro è stimolante, dal disegno del modello alla sua realizzazione. Mentre la progettazione dei pattern mi da la possibilità di coltivare collaborazioni meravigliose." La moda come viene interpretata da te? Cosa ti caratterizza? "I miei modelli sono il frutto delle mie passioni. Parto da un'idea, un pensiero, da un film che ho visto oppure da un libro appena letto. Semplicemente mi faccio ispirare da quello che mi sta attorno." Ci racconti la collezione primavera? Temi, colori, materiali scelti... "Sicuramente la collezione primavera-estate rispecchia a pieno ciò che sono e ciò che amo. Amo la tranquillità, la natura, gli animali e ancora di più il mio cane. Il nuovo pattern è un inno all'amore, a quanto dobbiamo essere grati a ricevere l'affetto di un amico a quattro zampe. Ho scelto dei colori pastello che vanno dal rosa al carta da zucchero, colori che associo agli affetti e ai dolci ricordi. Non vedo l'ora di mostrarvela." Come hai scoperto il nostro servizio di stampa, quali vantaggi ha portato al tuo brand? "Ho scoperto TheColorSoup dopo una ricerca sul web. Il primo tessuto che ho provato è stata la viscosa, leggera e morbida, ma anche i cotoni dai più leggeri per gli abiti a quelli più pesanti, come il canvas di cotone, ideale per realizzare tutta la parte di accessori che ho introdotto dall'anno scorso. La scelta del tessuto è sicuramente importante, ma vedere i propri disegni stampati ti regala emozioni indescrivibili... Un misto tra agitazione, sorpresa, eccitazione e infine un gran sollievo per il risultato finale." Come vedi il tuo brand tra qualche anno? "Semplicemente spero di poter portare avanti il mio progetto, di idee ne ho tantissime e non vedo l'ora di poterle realizzare tutte." Potete seguirla su: Instagram shop online
Il nostro servizio di stampa personalizzata è proprio per tutti, sapete che possiamo stamparvi la foto, il disegno del vostro bambino ma anche pattern fatti da professionisti del settore textile design come illustratori e grafici. Oggi vi presentiamo Francesca, una giovane ragazza, che propone i suoi pattern colorati sul nostro catalogo, alcuni di voi hanno già comprato i suoi disegni per trasformarli in abiti, gonne e accessori di moda. Se siete curiosi di conoscerla meglio e avete qualche domanda per lei, commentate sui nostri social :) Raccontaci chi sei e come è nata la passione per il disegno "Sono Francesca e ho avuto la fortuna di nascere vicino a Venezia. Studiare in una città piena di arte è molto stimolante. Disegno da sempre e ho scelto il mio percorso formativo e poi lavorativo in base alla mia più grande passione. Inoltre, a casa mi hanno sempre incoraggiata. Ricordo di aver partecipato a molti workshop e ho visitato mostre/musei sin da molto piccola." I pattern come nascono, consigli per realizzarli? "Nascono abbastanza dalla mia fantasia ma anche da cosa mi piacerebbe trovare sul mercato. Guardo molto le pagine Instagram dell'alta moda. Dolce e Gabbana e Miu Miu sono i miei preferiti." Quando elabori un disegno da dove parti, quali sono i tuoi step di lavorazione? "Li disegno a mano e poi li ri-traccio sul computer o sul tablet. Spesso nascono anche dalle mie foto. Mi piace molto la parte in cui coloro. Mi soddisfa riuscire a trovare accostamenti di colori efficaci e anche un po' pop." Per scoprire il catalogo delle grafiche proposte per la stampa sul tessuto, clicca qui. Tramite il nostro sito i pattern vengono stampati, prima di proporli, immagini cosa diventeranno? "Osservo le gallerie dei tessuti realizzati e cerco di immaginare la resa dei miei. Ci sono delle cose davvero spettacolari!" Quali saranno i temi e i colori proposti prossimamente, hai già delle idee? "Mi piacciono i contrasti di colore. Andando verso la primavera mi piacerebbe realizzare qualcosa di solare, che emani felicità!" Seguila sulla sua pagina Instagram
Alle volte ci sono progetti veramente speciali, che ti permettono di far un regalo differente dal solito, voi conoscete le box di Re-Belle? Abbiamo potuto collaborare con loro, fornendo tessuto personalizzato da illustratrici sparse in tutta Italia, è stata un'emozione poi vedere confezionata la box unica e in edizione limitata. Vi invitiamo a scoprire questo progetto di artigianato italiano e totalmente femminile! Al motto: "Girls can do anything" correte a leggere la nuova intervista... Cuscino in microfibra Cos’è RE- BELLE box? "È un contenitore di cretività, arte, condivisione, storie, progetti indipendenti e idee tutto al femminile! Un bauletto carico di meraviglie e di sorprese fatto dalle donne - per le donne, che arriva ogni mese a casa tua." In ogni scatola ci sono 5/6 prodotti e per ogni prodotto una scheda abbinata, con la storia e i contatti dell’artista che l‘ha realizzato. Sono progetti indipendenti di donne da ogni parte del mondo e di ogni tipo: illustrazione, moda, letteratura, fumetto, musica, beauty, home-design. Progetti e storie di cui ci siamo innamorati e che vogliamo condividere e far conoscere. Prodotti particolari e di qualità, a volte esclusivi, ideati da artigiane e creative... per donne curiose, sognatrici, uniche. Il contenuto dei cofanetti è ogni mese misterioso, ma sui nostri social diamo indizi, anticipazioni e sconti. Ritrova il piacere di scartare una sorpresa tutta per te, ogni volta. Con Re-Belle Box ogni mese è Natale! Porta libro in twill di cotone Chi siamo? Re-Belle Box non è una grande azienda, ma un progetto nato da poco e gestito da due sole persone. Le box sono assemblate a mano, una per una da noi e ci occupiamo di tutto, dalla scelta dei progetti da presentare, alla grafica di schede e scatole, dalla logistica, all’amministrazione e così via. È nato tutto per amore perchè siamo due creativi anche noi. Innamorati di questo mondo e della passione che c’è dietro, lo conosciamo bene e riusciamo a capire subito se un progetto è valido o meno. La scelta dei prodotti che inseriamo è dettata davvero dal gusto personale, ci innamoriamo di qualcosa e vogliamo condividerla… tutto qui! Come facciamo a fare tutto? Non lo sappiamo bene neanche noi! Ma questo progetto ci sta dando tantissime soddisfazioni e soprattutto ci sta dando la possibilità di conoscere donne meravigliose che ci ispirano e che ammiriamo da tempo. Tutto questo ci da la carica per continuare a fare meglio e impegnarci al massimo. Come funziona? Ci sono 2 diverse modalità d’acquisto: la scatola singola del mese oppure l’abbonamento a 3 o 6 mesi che permette di risparmiare sul prezzo delle scatole singole e da diritto ad un regalo extra a scelta. Le Re-Belle Box sono ogni mese in tiratura limitata, quindi prenotabili fino ad esaurimento scorte e per un periodo limitato di tempo. Se vuoi seguire il progetto su Instagram, clicca qui.
"Tutto è iniziato 9 anni fa, proprio in questo periodo dell'anno, con la decisione di lasciare il lavoro nel mondo del turismo, per il quale avevo studiato, e realizzare il desiderio di prendere in mano la mia vita seguendo l'istinto e dando sfogo alla mia creatività. E' nato e cresciuto così Parpaja, piccolo brand di abbigliamento. Parpaja significa farfalla, in lingua occitana, simbolo per me del desiderio di uscire dal "bozzolo" in cui mi trovavo e spalancare le ali. Artigiana e mamma per due, una vita sempre di corsa, sì, ma immersa tra tutto ciò che amo di più." Elisa, ci ricorda con questa frase che oggi è il 14 Febbraio, San Valentino! Si festeggia l'amore non solo quello tra due amanti, anche quello per la famiglia, i figli e il proprio lavoro, non potevamo non raccontarvi una bella storia di successi e passione per l'artigianato, quello che ci piace a noi, tutto made in Italy! Parpaja cosa produce e quali sono i suoi principi? "Parpaja è una linea di abbigliamento comoda e colorata. Cercando in un'ottica di sostenibilità ambientale di ottimizzare l'utilizzo del tessuto e di re-impiegare gli scarti di lavorazione è nato lo stile che caratterizza Parpaja...dove gli scampoli, anche i più piccoli, diventano il punto di forza dei capi, trasformandosi in inserti, applicazioni, tasche, spille..." La scelta di personalizzare con i nostri tessuti i capi, quale plus vi ha dato? "Adoro perdermi nel sito di Color Soup, tra la vastissima scelta di pattern stupendi. Ho apprezzato moltissimo l'introduzione del nuovo tessuto certificato GOTS, che sarà presente nella nuova collezione. Trovo vincente la possibilità di poter stampare la quantità esatta di tessuto necessario, sapendo che non ci sarà così spreco o rimanenze di stoffa inutilizzata... tenuto conto che il mondo della moda produce spesso e volentieri in eccesso creando giacenze di tessuto che da una stagione all'altra passano di moda..." Cosa ti piace del creare a mano capi unici? "Amo moltissimo il mio lavoro, l'energia che viene fuori quando finalmente dopo tanto impegno una nuova collezione nasce. Dopo anni ancora non mi sono abituata all'emozione di sapere che i miei capi, disegnati, tagliati e cuciti uno per uno, siano là fuori a portare in giro un pezzo di me, del mio tempo, della mia creatività e che facciano sentire bene chi li indossa." Hai già pensato ad idee nuove, colori e tendenze per la primavera? "La nuova collezione è quasi pronta... tutti gli anni do uno sguardo a cosa andrà di moda, colori, forme, trend...ma poi faccio sempre di testa mia...ci sarà un pizzico del tanto atteso Living Coral, fiori, fiori e pois e naturalmente i tessuti Color Soup...a breve vi svelerò tutte le novità! Corro a cucire!" Instagram Etsy shop
Marta, raccontaci chi sei e come e nato il brand "Il brand Marta Jane Alesiani nasce due anni fa, precedentemente ho sempre lavorato per grandi marchi della moda Italiana ed Internazionale, quando ho compreso di essere pronta per iniziare il mio percorso come casa di moda indipendente, tutto si è generato con totale naturalezza. Ho un background che mi ha formata professionalmente sia nella parte stilistica, sia nella chimica tessile che nella gestione produttiva e questo è stato fondamentale per l'avvio dell'attività. Il mondo di questo brand è visionario, è un po come entrare nel paese delle meraviglie passando da Mary Poppins alle icone dei film anni 40 per poi attraversare le terre antiche egiziane e bizantine vivendo avventure degne dei libri di Jules Verne. Il tutto sempre rivisitato in chiave elegante, vittoriana, magica e gitana." Come nasce una collezione, quali schemi o passi fai per creare i tuoi capi? "Tutto prende forma da un'idea, unita all'emozione che si è generata in me. Parto sempre dalla storia, dalle antiche civiltà e soltanto quando un quadro, un viaggio, un suono o un concetto diviene parte integrante del mio mondo interiore, allora diviene forma. Inizio a disegnare seguendo esclusivamente il mio sentire ed unisco a questo l'anatomia e il colore. Sono da tanti anni immersa nel mondo della cromoterapia, ogni colore volge un ruolo fondamentale nelle mie collezioni e spesso diviene il portavoce di aforismi di pura positività. Amo la Vita e nelle mie collezioni cerco di trasmettere il mio messaggio di energia, il colore giusto rende giusta la giornata. Una volta selezionati i bozzetti passo alla ricerca del tessuto giusto, delle tecniche artigianali di ricamo più adeguate ed unisco il calore della mia terra, le Marche. Realizzo molti capi prova prima di trovare la forma giusta. Quando il capo finito mi emoziona, capisco che è quello giusto. E' un viaggio, composto da tanti fattori: colore, forma, energia, tessuti, il tutto volto ad un unico scopo: donare energia alla persona che indosserà i miei capi." I disegni e tessuti stampati con noi, dove hanno tratto ispirazione? "Ogni stampa realizzata viene ricavata dai miei quadri oppure dalle mie illustrazioni grafiche. Spesso le mie intere collezioni prendono vita dopo un disegno fuso con pigmenti accesi e forme eclettiche. Sono frutto dei miei viaggi, delle mie sensazioni ed emozioni e nulla è mai lasciato al caso nelle mie visioni creative. Trovo sia bellissimo riuscire a fermare un concetto in un disegno di segni ed energia." Cosa ti piace di più del tuo mestiere? "E' una risposta banale forse, ma TUTTO. Amo la costante ricerca delle innovazioni, la continua fame della creatività, il procedimento che passa da una semplice idea alla realizzazione tangibile che ne possiede la stessa forza. Ovviamente i sacrifici da fare sono tanti, soprattutto per chi, come me, desidera restare nel proprio paese d'origine, ma sono fermamente convinta che ne valga la pena. Lottare per i propri sogni è una delle battaglie più belle." L'unicità dei tuoi capi, personalizzati con la nostra stampa, quali reazioni hanno destato? "Molto interesse e soprattutto curiosità, sia in passerella sia nei vari shooting pubblicitari e fotografici. I colori risultano sgargianti e pieni di vita." Progetti futuri per la prossima stagione? "Tanti, la prossima collezione sarà una fusione di eleganza e divertimento. Sono mesi che la sto preparando, con me ci saranno due giovani artigiani del mio paese d'origine, Force, Stefano Testa e Remigio Greci, che realizzeranno opere in Rame. Inoltre la parte fotografica verrà curata dal grande fotografo di Moda Gabriele Vinciguerra. E' davvero il caso di dire, che l'unione fa la forza." MARTA JANE ALESIANI Collection www.martajanealesiani.com photo by Gabriele Vinciguerra MUA Stefania Molon Hair Alessandro Torti
"Mi chiamo Martina Veneziani Loreto, ho 27 anni e sono nata e cresciuta in Sicilia, nella meravigliosa città di Catania. Amo il cibo, il vino bianco ghiacciato e passare le mie estati in Croazia, nel paesino di origine di parte della mia famiglia. Ma le mie passioni più grandi sono due: la natura e la moda. Mi viene istintivo fonderle, sin dalla prima collezione la natura è stata fonte d'ispirazione, le fantasie, i nomi dei modelli e il logo del brand sono rappresentati da fiori e piante. Ho sempre vissuto in campagna, mi alzo la mattina e ho la fortuna di ammirare piante, fiori ed alberi dalla mia finestra, è una delle cose alle quali non potrei mai rinunciare." Lovemà è nato nel 2015, cosa ti ha spinto a buttarti in questo mondo del fashion personalizzato? "Il mio percorso è iniziato nel 2013 quando trattavo vintage ed usato di lusso, facevo tantissima ricerca ed organizzavo una volta al mese, nella mia città, un evento per esporre i capi ed accessori che recuperavo in giro per l'Italia. Poi nel 2015 ho deciso di creare il mio brand, mi sono dovuta rimboccare le maniche, avevo tantissime idee ma non sapevo come gestirle e dargli forma. Le cose che mi sono successe, le casualità, i treni che mi sono passati davanti e che ho avuto la prontezza di prendere, non li posso e saprei neanche raccontare. So però che lanciarmi in questo progetto è stata sicuramente la cosa più giusta che potessi fare tre anni fa." La scelta del tessuto e la grafica, come avviene quando crei la collezione? "Lovemà sono io, sono le iniziali dei miei cognomi e del mio nome, il mio mondo, il mio gusto e la mia personalità. La scelta dei tessuti e delle grafiche avviene un po' per caso, non ci penso troppo, appena mi viene un'idea inizio a lavorarci e il tutto il resto vien da sé.... Intuito creativo!" Raccontaci il progetto "The future is female" "Il progetto THE FUTURE IS FEMALE è nato anche questo per caso, nella mia testa, non è stato per nulla facile dargli forma, ci sono voluti mesi e tanto lavoro da parte mia e del mio piccolo team. Ho cercato e radunato textile designer da tutta Italia per far creare loro delle fantasie UNICHE, poi Olga (illustratrice toscana, trasferita in Sicilia per amore, e grafica del mio brand) ha creato i bozzetti sui quali abbiamo applicato le fantasie, ultimo ma non per importanza, Claudio si è occupato di inserire il tutto sul sito. In questo modo siamo riusciti a creare una parte del sito personalizzabile, dov'è possibile creare il proprio abito dei sogni. Tramite un manichino virtuale, infatti, è possibile scegliere: - la fantasia, - la lunghezza della gonna o abito, - la lunghezza della manica, - la lunghezza del pantalone, - scrivere nell'apposito spazio NOTE tutte le altre modifiche (scollo sul seno, scollo sulla schiena, aggiungere o levare i dettagli già presenti sul capo) - di alcuni capi potete scegliere anche la tipologia di stoffa! Insomma è un momento creativo per tutte le "fashion addicted"! Ed è proprio qui che entra in gioco THECOLORSOUP.COM, che ci date la possibilità di stampare le fantasie sui tessuti e creare qualcosa di UNICO!" Oltre ai pezzi unici anche i disegni sono nati in esclusiva, c'è un bel team dietro questo marchio, vero? Come lavori con chi ti crea le grafiche? "Dietro Lovemà principalmente ci sono io, disegno, scelgo i tessuti, creo i modelli e sto attenta a tutti i dettagli. Per la confezione mi aiutano le mie "fatine" Santina e Nerina, che non smetterò mai di ringraziare, in questi anni mi hanno insegnato un sacco di cose e sono sempre pronte ad aiutarmi. Il resto del mio piccolo team è composto da: Olga, lei cura il reparto grafico ed è fondamentale per la creazione delle fantasie di collezione, riesce a leggermi nella mente, a disegnare tutto ciò mi passa per la testa... e credetemi non è semplice; Claudio, gestisce ed ha creato il mio sito, lui dice di no, ma certe volte lo faccio impazzire, sono testarda e puntigliosa, tutto dev'essere fatto come dico io; Fabio, mi aiuta a creare i dettagli, che per me sono fondamentali, come le buste, i cartellini, l'etichette, i quaderni e tutto ciò che fa contorno, ma che per me è parte integrante del brand e di quello che voglio trasmettere; Giuseppe e Salvo, fotografo e videomaker di fiducia che mi accompagnano in quest'avventura sin dall'inizio. Sono tutte persone di cui provo stima e fiducia, amici e colleghi, che mi aiutano con il loro lavoro a portare avanti il mio progetto, ci credono quanto me e non potrei essere più fiera di crescere con loro, la strada è lunga e soprattutto in salita...speriamo bene! Oltre ai pezzi unici anche i disegni sono nati in esclusiva, c'è un bel team dietro questo marchio, vero? Come lavori con chi ti crea le grafiche? "La nuova collezione uscirà tra marzo/aprile, come tutte le collezioni la chiave sarà la "versatilità", amo creare abiti da indossare in qualsiasi occasione, freschi e le fantasie vi faranno voglia di viaggiare. Non posso dire altro per il momento." Per scoprire il mondo Lovemà Collection: Sito e shop clicca qui Instagram Facebook
Siamo tornati al pieno della nostra routine tra stampe e disegni unici, e voi? Lo scorso 2018 ci ha fatto incontrare tante nuove promesse del mondo dell'arte e dell'illustrazione oggi, vi presentiamo: Alessandra. Tra tele, pennelli e colori ci è nata e cresciuta, pensate nel suo sangue scorre "la linfa del disegno" da molte generazioni, curiosi di sapere chi fosse il suo antenato? Non vi resta che proseguire nella lettura... "Ciao, sono Alessandra, una giovane illustratrice vicentina ma che vive nella bellissima Bologna." “Ogni mia illustrazione nasce da un ricordo, da un amore verso piccole situazioni e luoghi che mi si presentano davanti come un bosco o una cucina con una torta appena sfornata. Un mondo vissuto da animali che si comportano come esseri umani." Quando hai scoperto di avere "il dono del disegno"? "Il dono del disegno l’ho fin da bambina... ho sempre amato disegnare e colorare. La mia nonna era pittrice e discendente di un grande pittore del ‘600: Guercino. Con gli anni ho voluto approfondire questa mia passione iscrivendomi al liceo artistico, proseguendo poi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e finire a Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna." Cosa hai provato la prima volta che hai ricevuto i nostri tessuti stampati con i tuoi acquarelli? "Era da molto tempo che cercavo un’azienda che stampasse le mie illustrazioni su stoffa. Appena vi ho trovato, ho voluto subito testare. Devo dire che ricevere la prima stoffa è stata un’emozione, perché sembrava che io avessi dipinto direttamente sul tessuto: i colori , i dettagli sono venuti davvero stupendi. E ora non riesco a smettere, ho già in mente altri tessuti da stampare =)" Cosa ti aspetti dalla tua attività handmade nel 2019? "Mi aspetto di riuscire a trasmettere attraverso le mie illustrazioni ciò che sono io, ciò che è la mia vita e la mia visione del mondo. Mi aspetto che ogni persona che acquista qualcosa di mio, lo faccia proprio, lo addotti e se ne prenda cura.. proprio con la stessa cura e amore che ci metto io nel realizzare le mie illustrazioni." Hai già nuovi market da affrontare in primavera? "Assolutamente si! Sono già pronta a mandare molte candidature per una primavera super fiorita. Tante nuove idee in arrivo! Quindi continuate a seguirmi per sapere tutte le mie novità e spostamenti =)" Per non perdere di vista Alessandra, ecco i suoi contatti: Instagram Facebook Web site
"Ciao! Io sono Roberta, ho 24 anni e vivo nella bellissima Puglia. Da sempre amante della comunicazione e del web ho conseguito una laurea in Scienze della Comunicazione nel 2016 e nello stesso anno ho dato vita a Qualcosa di Erre, un contenitore virtuale in cui poter parlare delle mie passioni a 360 gradi. Dal 2017 ho deciso di unire il mio amore per il disegno a quello per la cancelleria: così sono nati gli astucci personalizzati con le mie illustrazioni. Ad oggi è un sogno diventato realtà quello di vedere tra le mani delle mie clienti quelle che sono le creazioni che realizziamo a mano io e mia mamma." Come descrivi il tuo lavoro e la tua arte? "Non sono un'illustratrice professionista, amo semplicemente disegnare da quando sono piccola. Ci sono stati anni in cui non ho toccato matite colorate nemmeno per un giorno e altri in cui non facevo altro che disegnare da mattina a sera. Non ho ancora raggiunto uno stile preciso, mi faccio semplicemente ispirare da quello che mi circonda, dalle mie passioni, da ciò che in quel momento mi va di esprimere. Disegnare, creare in generale è per me un bisogno quasi fisico e ogni volta che bussa alla porta del mio cuore non posso far altro che ascoltare." Quale sensazione hai provato a vedere le tue illustrazioni stampate sul canvas di cotone? "Il primo tessuto provato su TheColorSoup è stato il poly spazzolato che rimarrà sempre nel mio cuore per la sua incredibile morbidezza, ma stampare le mie ultime illustrazioni sul canvas di cotone ha reso perfettamente quella che era la mia idea di astucci per quest'ultima collezione. Impazzisco per l'effetto "corda", quasi rustico del canvas di cotone. Indipendentemente dal tessuto però, vedere stampato quello che crei è sempre una forte emozione. Un misto tra sorpresa e sollievo." Quali consigli daresti a chi approccia all'arte dell'illustrazione da stampare anche su stoffa? "Consiglio di investire in un dispositivo per il disegno in digitale così da risparmiare tempo e carta. Da non dimenticare anche l'importanza della resa dei colori su tessuto: ordinate la cartella colori così da non avere più nessun dubbio sul risultato." Quali sono i tuoi colori e temi, che più ami rappresentare? "Amo i colori accesi, vivi. Amo creare situazioni oniriche con i miei disegni, amo dare spazio ai personaggi che più mi ispirano proprio come ho fatto con l'ultima collezione intitolata "TheFavorites": un'intera linea di prodotti di cartoleria dedicata alle mie serie tv preferite e ai miei artisti del cuore. Da Van Gogh a Breaking Bad, da Sherlock a Stranger Things, da Frida Kahlo a Doctor Who." [gallery size="full" ids="187356,187355,187354"] Nuovi progetti per il 2019? "Da qualche settimana sto buttando giù delle idee per i prossimi progetti. Ci vorrà del tempo perché saranno sempre articoli di cancelleria ma più elaborati. Voglio salire di livello, voglio creare qualcosa di ancora più studiato e per quanto riguarda i disegni di concettuale. Ho in mente alcuni temi da trattare e non vedo l'ora di mostrarvi il risultato finale." I contatti per scoprire il mondo di ERRE: Instagram Facebook Etsy shop
Partiamo in questo freddo gennaio 2019 con il parlarvi di Stefania, una textile designer attenta e scrupolosa nelle sue scelte nella moda e nell'arte. I suoi disegni ricchi di elementi naturali, dettagli e colori accesi si sono trasformati nelle sue mani in abiti, foulard e accessori unici. Cosa aspettate? Non vi resta che leggere...alla prossima settimana! "Sono un'artista multidisciplinare che spazia dal design per i tessuti al motion design fino all’illustrazione. Mi sono laureata all’Accademia di Moda e Costume di Roma in Grafica con 110 cum laude. Ho passato più di 15 anni a lavorare come Graphic e Motion designer per la Tv, fino a quando mi sono trasferita nella campagna sabina con marito cani e gatti per vivere una vita più in linea con l’etica ambientale che permea tutta la mia produzione artistica. Nel cuore della sabina, circondata da boschi di querce e oliveti sviluppo la mia arte che è un’espressione dell’amore per la natura, l’arte e l’artigianato. Il cerchio si è così chiuso quando sono tornata al design per il tessile qualche anno fa." Come nascono i tuoi disegni per stoffa, quale tecniche utilizzi? "I miei disegni, sono realizzati prima a mano, usando inchiostro acquerelli o tecniche miste poi rielaborati e ridisegnati digitalmente per permetterne la massima versatilità. Sono create pensando a cose belle, infuse di amore, felicità e cinguettare di uccelli. Sono profondamente convinta che tutte le cose belle abbiano un'anima e che possano contribuire a far vivere una vita più felice in armonia con tutto ciò che ci circonda." Ci parli del progetto della Venice fashion week "Quando Maria Antonietta D’Onghia la fondatrice del brand, mi ha proposto di partecipare alla sfilata di Imamaproject e Poethica non ho avuto esitazioni ad accettare la collaborazione con dei progetti che come il mio ricercano insieme alla bellezza una sostenibilità ambientale e sociale. Imama-Project di Mariantonietta D’Onghia infatti nasce come associazione no-profit per essere generatore d’opportunità e motore finanziario di realtà in ombra in diverse parti del mondo che hanno bisogno di una possibilità, di una scintilla per accendersi e rendere possibile il cambiamento. I miei disegni di tessuti sono ispirati alla natura e creati nell’ambiente in cui vivo, tra boschi e uliveti e infusi dello stato di grazia che ne deriva, ma allo stesso tempo da una ferma volontà nel voler contribuire a produrre un consumismo attivo, perchè ogni azione, anche la più piccola, può fare la differenza nel cambiare le cose in meglio. Ed è così che grazie a Venezia da Vivere e è nato, per la Venice Fashion Week nella splendida cornice del Ca’ Sagredo Hotel con la collaborazione dell’Istituto Europeo di Design un giorno dedicato alla moda etica, con al centro la Sfilata di Imamaproject e Poetica insieme ai miei disegni di tessuti, che si sono sposati in magica sintonia con i tessuti africani in un risultato unico, meraviglioso. I ragazzi dell’Istituto Europeo di Design poi hanno realizzato alcuni capi interamente con la mia collezione “Tra Gli Ulivi”, adattata nei colori per amalgamarsi con la seta ahimsa, cruelty free e tinta a mano, usata da Poethica. Non c’è niente di più bello che poter condividere un sogno con dei sognatori e vederlo pian piano realizzarsi ed è quello che è accaduto con Imama-Project. Un’ esperienza magnifica che ha rafforzato la mia convinzione che insieme si può fare meglio." Quali sono le ispirazioni che fanno nascere i tuoi disegni? "Come ho già detto l’ispirazione dei miei design è la natura che mi circonda. Le mie creazioni rispettano l’etica del lavoro e delle mani di chi li fabbrica e rifinisce. Moda etica per me è anche etica del lavoro, dove il profitto non è fatto alle spese di nessun essere vivente e dell’ambiente, ma realizzato con una produzione responsabile; dove la scelta della qualità invece della quantità, getta i semi per un consumismo consapevole dove la trasparenza è al primo posto. Recuperare, riciclare e avanguardia nella produzione sono fondamentali per una moda davvero etica. Non si può e non si deve fermare il progresso, ma si può deciderne la direzione: consumare meno per consumare meglio è il suo mantra da sempre. Non possiamo aspettarci di cambiare il mondo con un solo gesto, ma ognuna delle piccole scelte di ognuno di noi fa la differenza: per salire una scala si inizia sempre con il primo gradino." Progetti futuri per la nuova stagione? "Ho sempre progetti in essere, ma sicuramente il prossimo è riuscire a organizzare una sfilata con le mie creazioni slowfashion, gli accessori e le mie stole illustrate, una capsule collection che unisce design unici, illustrazione e artigianato sartoriale, passione e amore per la natura e a breve un nuovo shop online." Se volete personalizzare i tessuti con i suoi disegni, alcuni sono disponibili online sul nostro marketplace, basta un click. Sito web Etsy shop Le foto del casting sono state fatte da Riccardo Cavallari. ImamaProject Aspettiamo i vostri commenti e se anche voi avete una bella storia da raccontarci, nata tra i vostri disegni e i nostri tessuti, contattateci a info@thecolorsoup.com
Bebuù è il primo marketplace italiano dedicato al mondo della Mamma e del Bambino, nel quale è possibile vendere e comprare oggetti unici fatti a mano. Amiamo definire Bebuù come un luogo "magico" dove far incontrare coloro che hanno ricevuto il dono del “saper fare handmade” con coloro che, pur non avendolo ricevuto, non vogliano rinunciare ad un prodotto unico, originale, personalizzato, realizzato e pensato per sé e per il proprio bambino! Sulla scia di tale idea, a Il Mondo Creativo abbiamo presentato anche il nostro nuovo servizio, ovvero la lista regali. Finalmente tutte le Mamme e Neo Mamme appassionate di creazioni handmade possono creare- gratuitamente- su Bebuù la propria lista dei desideri, con creazioni d’artigianato di alta qualità, originali e personalizzabili, da condividere con amici e parenti. Bebuù si differenza da altre piattaforme, innanzitutto, perché ha deciso di rivolgersi solo ad una parte dei potenziali clienti (donna e bambino), e poi perché, nella maggioranza dei casi, i creativi non riescono ad avere un rapporto diretto con i responsabili del portale e capita che si perdano tra le funzioni ed i meccanismi dello stesso. Bebuù è una piattaforma a misura di Makers, dove ci si conosce un po’ tutti! I creativi iscritti su Bebuù sanno di poter contare sull’assistenza, H24 o quasi, per risolvere qualsiasi dubbio o problema. Qualche volta capita che siano proprio i nostri Makers a suggerirci nuove funzionalità o implementazioni. Su Bebuù gli artigiani e makers sono i veri protagonisti! Li supportiamo al meglio nell’utilizzo della piattaforma, con consigli anche legati alla fiscalità, grazie alla presenza di Giusy, Commercialista; con consulenze legali da parte di esperti, come il caso della certificazione CE dei giocattoli handmade ed ancora collaborazioni con partner per l’acquisto scontato di materiale utile alla realizzazione delle creazioni. Infine, ma non per ultimo, li coinvolgiamo in tutte le nostre iniziative e nella partecipazione delle fiere, con vantaggi esclusivi loro riservati. Chi ha avuto modo di venirci a trovare durante gli eventi, avrà di sicuro notato che allestiamo lo stand con le foto di alcune nostri creativi. Questo, che può sembrare a primo impatto privo di considerazione, per noi ha un significato profondo: Bebuù sono loro! Bebuù è, grazie ai creativi che ne fanno parte! Insomma, decidere di aprire un shop su Bebuù equivale ad entrare a far parte di una unica grande famiglia. Crediamo tanto nei rapporti umani perché solo l’attenzione dell’altro permette lo sviluppo di basi solide. Quale artigiane e creative, sono già presenti nel vostro sito? Quali sono le caratteristiche per farne parte? Le creative presenti su Bebuù sono più di mille. Siamo diventanti in tanti e la crescita è esponenziale. Per aprire uno shop su Bebuù, è necessario essere un creativo (con o senza partita iva) dedicato alle creazioni handmade per Mamma e Bambino: dal fiocco nascita al set asilo, dai bijoux all’abbigliamento, insomma tutto ciò che può riguardare la donna ed il bambino può essere venduto su Bebuù. Il progetto Mamma portami a sfilar, come è nato? Parlateci un po’ del dietro le quinte e di quanto è stato apprezzato al mondo creativo di Bologna. Mamma portami a sfilar era un progetto-sognante. Era nella nostra mente già da qualche anno, ed avevamo idea di realizzarlo per uno dei nostri primi eventi, Mondo Bebuù, tenutosi nella fascinosa città di Pompei a maggio del 2016. Entrando però nella vera e propria fase organizzativa, ci rendemmo presto conto che i tempi erano ancora prematuri per riuscire ad organizzare un evento come da noi immaginato. “La nostra idea è quella di ricercare e realizzare eventi che possano dare la giusta visibilità all’handmade, lanciando lo sguardo oltre il classico banchetto espositivo”. E’ trascorso qualche anno, poi all’edizione invernale 2017 de Il Mondo Creativo di Bologna, parlammo della nostra idea ad alcuni dei responsabili della Fiera e a Monica, cuore pulsante dell’area CraftYourParty. Finalmente ricevemmo l’entusiasmo che cercavamo. Tornammo a casa con tanta positività e carichi già per la successiva edizione (quella di primavera 2018) della Fiera, durante la quale iniziammo il contest dedicato alle Mamme che poi hanno sfilato il 24 novembre. In pratica, Mamma portami a sfilar, handmade in passerella, è una vera e propria sfilata durante la quale 8 mamme insieme ad i loro bimbi, selezionati attraverso il contest, hanno indossato abiti ed accessori handmade realizzati da 8 creative di Bebuù. Nello spogliatoio si respiravano sentimenti contrastanti, dall’ansia alla curiosità di sapere come avrebbero reagito i bimbi sulla passerella. Ma ciò che accomunava tutte, mamme e stiliste era la voglia di collaborare per la migliore riuscita dell’evento. Ecco che ne sono nati bei rapporti ed amicizie che vanno oltre il “virtuale”. E ciò è quello di cui andiamo maggiormente fieri, sapere che stiamo costruendo una rete di collaborazioni ben stretta, come è il caso della bella collaborazione nata proprio con voi di TheColorSoup, che avete sostenuto le nostre artigiane, fornendo i tessuti utili alla realizzazione di molti abiti che hanno sfilato. Poi che dire…quando Martina e la piccola Giorgia, protagoniste della prima uscita, hanno varcato l’ingresso della passerella, qualche lacrima di emozione l’abbiamo vista scendere dagli occhi di molti lì arrivati appositamente per l’evento. A noi dello staff di Bebuù sono serviti tanti fazzoletti! Per visitare lo shop, basta un clic qui.
Ilaria, racconta il tuo sogno diventato realtà. "Neige nasce tanto tempo fa nei sogni di una ragazzina adolescente che voleva cambiare il mondo con l'arte. All'epoca decoravo ceramiche, seguivo corsi di restauro dipinti su tela, mi cibavo di qualunque forma artistica, dal pianoforte, alla chitarra, alla poesia, alla pittura. I miei genitori, effettivamente, erano molto preoccupati per queste mie attitudini e, mio padre in particolare, fece in modo che restassero ben nascoste. Erano terrorizzati dalla mia poca costanza e dall'essere tremendamente "diversa" dalla massa. In realtà questa pulsione è stata tenuta a bada per 20 anni. E 20 anni sono tanti. In 20 da "dipendente con posto fisso e pensione assicurata", prima nel settore Informatico e poi nella Grande Distribuzione settore arredamento, ho collezionato tanta frustrazione, ma tanta, tantissima esperienza. Quando è nata la mia prima figlia, Alice, 5 anni fa, ho iniziato a cucire, inizialmente perchè sentivo fortissima la pulsione di volerla avvolgere in qualcosa di mio: nacque così la mia prima trapunta. Poi piano piano è stato un crescere, un imparare, un disegnare il mio progetto intorno alle esigenze di Alice prima, e di Andrea due anni e mezzo dopo, e di tutti i bambini che mi circondavano. "Neige" altro non è che il mio cognome in francese, Neve. Ed è il nomignolo con cui spesso mio padre mi chiamava nelle mie esperienze artistiche. Proprio quel papà che questa vita, per me, non l'avrebbe mai voluta. Neige nasce per davvero, come azienda e brand, 2 anni fa. Finalmente con un progetto ben preciso. Ed un fine: tutelare il mondo nell'infanzia, consentire ai bambini di muoversi liberamente avvolti dalla fantasia, alimentando la loro stessa creatività. Non posso vestire tutti, per molti sono "eccessiva" e la mia è stata una decisione forte, ripagata dal viso dei bambini difronte ai miei tessuti. Neige è nato per loro. 6 mesi fa ho lasciato quell'ultimo cordone che mi teneva legata alla vecchia vita: il posto fisso." Come vestono i bambini Neige? Quali caratteristiche hanno i modelli e i tessuti scelti? "Come qualunque bambino vorrebbe vestire. Con la fantasia! Le grafiche che realizzo, che nascono molto spesso da collaborazioni con vere e proprie artiste, vengono accuratamente selezionate proprio dai bambini. I soggetti sono scelti da loro, dopodiché io mi concentro sui colori, sui pattern e sui supporti. Ma il vero lavoro è fatto proprio dai bambini. I modelli devono essere comodi, e rendere in qualche modo "giocoso" il capo. Possa esso essere double-face, o assolutamente eccentrico, o dalle linee morbide, le costanti fisse sono comodità e lavaggi semplici. Facendo sempre molta attenzione ai materiali utilizzati." Sei una mamma, lavoratrice e creativa, quali consigli daresti a chi come te, si è creata un brand tutto suo? "Sono prima di tutto una mamma, lavoratrice ormai non riesco più a considerarmi. Sono una creativa, ho bisogno di creare per vivere e di vivere per creare. Da quando mi dedico solo a Neige, oltre che ai miei figli e mio marito, sono rinata. Non è un consiglio che darei a tutti. Non tutti sono pronti per il salto. E' un salto cieco, senza possibilità di previsione e l'unico istinto fortissimo che ho sentito dentro di me quando ho iniziato ad utilizzare la parola "brand" è l'identità. Sembra una banalità ma non lo è. Oggi di creativi ce ne sono a bizzeffe, anche bravissimi, ma di IDENTITA' ce ne sono poche davvero. Per cui il mio consiglio più sincero prima di avventurarsi in una cosa complicata come questa, è proprio quello di costruirsi una propria identità. E non si parla necessariamente di stile. Si parla di brand, di carattere, di personalità, di mission." L'artigianato e i pezzi unici per te quanto valgono? "L'artigianato ha qualcosa di magico. Porta con sé una serie di energie empatiche che spesso fanno venire la pelle d'oca. Scelgo proprio cosi' le mie collaborazioni, mi baso sull'empatia e su quanto questo o quel lavoro riesce a trasmettermi. Se è vivo. Il valore di un oggetto artigianale, soprattutto quando viene toccato ed elaborato da più mani, secondo me è inestimabile. Il complimento più bello che spesso ricevo è proprio questo: i miei prodotti sono "conduttori sani di energia"." La nuova collezione presentata al mondo creativo, descrivila nei suoi pezzi salienti. "E' stata una bellissima avventura. Ho adorato lavorare il jaquard, il modello dell'abito con gli angeli è stato il primo pezzo che ho progettato. Lo adoro perchè, a differenza della moda me e minime che adesso va tanto, io adoro fare esattamente il contrario: vestire gli adulti con occhi da bambina. Cosi' come ho immaginato il piccolo Mattia, il mio piccolo modello, nella sua tuta con cavalieri e draghetti disegnati da Eleonora Musoni. Ed il completo con cappotto e maglia con le foglie verdi l'ho costruita su di me, grazie alle meravigliose foglie animate di Gianna Del Vecchio, vestendo Sara esattamente come mi vestirei io sentendomi totalmente a mio agio. Ho amato portare due artiste con me in sfilata perchè credo che la sinergia tra donne, nel campo artistico, possa generare cose meravigliose. Durante la sfilata mi sono resa conto di essere stata eccessiva e poco "diplomatica" nella scelta di modelli e fantasie, ma è esattamente quella la mia MISSION: l'ultima parola ai bambini! Sempre!" I suoi contatti social: Instagram Facebook Shop online
Una passione che nasce da piccolissima, lo studio, la crescita professionale porta a creare un atelier alla giovane Cris, forse questi sono i segreti per rimanere sulla cresta dell'onda...noi vorremmo farvi conoscere ogni settimana, chi ci sta mettendo tutta se stessa per far crescere l'artigianato e l'handmade in Italia. Ecco una nuova storia da scoprire, buona lettura! "Mi chiamo Cristiane De Marchi, o semplicemente Cris. Sono nata e cresciuta in Brasile circondata da stimoli creativi. Vivo a Firenze, ho due figli adolescenti e lavoro da molti anni in una grossa azienda svedese. Faccio salti mortali per gestire nel miglior modo possibile il mio prezioso tempo libero tra la famiglia e le mie "passioni artistiche"." Quando è nata la passione per il disegno e quella per il cucito? "Fin da piccola ho sempre avuto la passione per il disegno e per i lavori manuali in generale. Tra i miei ricordi di infanzia ci sono le gare di disegno con mia sorella, i corsi di pittura a casa dei nonni e i mille lavoretti insieme alla mamma. Circa 20 anni fa, subito dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho deciso di seguire il mio cuore e trasferirmi a Firenze per frequentare un corso di pittura su tessuto. Già allora amavo il Pattern Design ma ancora non sapevo da dove cominciare. Quello è stato il primo passo verso il mio grande sogno. Ho imparato molto da quel corso (e da tutti i miei esperimenti successivi) e alla fine mi sono trovata con centinaia di ritagli di tessuto dipinti da me in attesa di essere trasformati in qualcosa di utile. Per questo motivo, dopo poco, è arrivato l'amore per il cucito. E' stata l'evoluzione naturale di un percorso creativo. Così, quasi per gioco, nel 2014 è nato CrisDeMarchi Atelier." Cosa apprezzi dei nostri tessuti? In cosa vengono trasformati da te? "Qualche mese fa mi sono presa una pausa dal cucito e ho investito sulla mia formazione. Ho cominciato ad usare la tecnologia per creare illustrazioni e pattern digitali. Non trovo le parole per descrivere l'emozione che ho provato quando ho avuto in mano il mio primo metro di tessuto stampato da voi. Un morbidissimo twill di cotone con dei bellissimi colori brillanti che piano piano sto trasformando in borse, cuscini, astucci e altri accessori." Hai delle tecniche, temi o colori per preferisci per creare i tuoi pattern? "Nonostante i miei 44 anni, i miei pattern sono molto naif. Rispecchiano il mio carattere un po' ingenuo, curioso e infantile. Non sono necessariamente pattern per bambini anche se spesso fanno sorridere. Sono sicuramente molto allegri, colorati e senza troppe pretese." Quali consigli daresti per creare un pattern originale? "Credo che sia importante seguire i propri gusti, che non sono altro che l'insieme delle nostre esperienze e vicissitudini, per dare vita a qualcosa di veramente "nostro". Bisogna farsi influenzare meno da tutto quello che fanno gli altri, guardando meno fuori e più dentro." Progetti per il futuro? "Vorrei che il Pattern Design diventasse un vero e proprio mestiere per me. Ogni giorno che passa mi sento più vicina a quel vecchio sogno nel cassetto. Ci sono voluti molti anni per capire la strada giusta da seguire, ho fatto alcune fermate più o meno lunghe e ogni tanto mi sono allontanata dalla strada principale, ma adesso, grazie ai miei primi pattern e tessuti stampati, vedo con chiarezza quello che voglio fare da grande!" Visualizza il suo profilo grafiche, cliccando qui Instagram
Ciao Marta, descriviti ai nostri lettori... "Ciao, sono Marta, ho 27 anni e sono titolare di Tita’ Studio, un brand artigianale di abbigliamento femminile. Dopo gli studi in fashion design all’Istituto Marangoni di Milano, mi sono iscritta al corso di sarti per lo spettacolo all’Accademia del Teatro Alla Scala. Dopo varie esperienze lavorative in sartorie e laboratori teatrali, nel 2016 decido di aprire il mio laboratorio, a Vercelli, mia città natale. Qui creo i cartamodelli, le grafiche dei tessuti e confeziono a mano i capi. Non seguo la moda, mi piace creare pattern insoliti e che rispecchino la mia personalità." Raccontami da dove nasce il tuo pattern stampato per queste collezioni? "Da grande amante dei colori e delle forme non mi posso accontentare di fantasie che già esistono. Tutte le stampe che trovate nei capi Tita sono il frutto del lavoro e dell'unione tra me e mio papà. Lui è incisore e xilografo da ormai più di 15 anni e siamo riusciti a trovare un equilibrio per lavorare bene insieme. Si parte ideando una forma, un'icona, un ambiente; poi si disegna l'idea su una matrice (principalmente legno e linoleum), la si incide e si fa una prova di stampa su carta con il torchio manuale. Poi trasporto l’immagine in digitale, la personalizzo, magari la modifico e poi la mando a stampare da voi e il risultato finale è sorprendente." Quali sono stati gli elementi della collezione autunno/inverno che hai voluto fortemente? "Per le grafiche dei miei vestiti mi piace prendere spunto da personaggi mitologici o ambienti naturali: muse, fiori, labirinti, tracce. Per quest’autunno/inverno mi sono ispirata ai 4 elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco. Utilizzo spesso forme semplici, pochi fronzoli: mi piace l’essenziale. Quest’anno i capi Tita sono esclusivamente creati con tessuti naturali e ho deciso di inserire nella collezione anche il cotone GOTS, di cui mi sono innamorata." abito in viscosa lana, giacca in twill di cotone 290gr I tuoi studi e le esperienze fatte in precedenza, quanto hanno inciso in quella che ora sei diventata? "Penso che lo studio e la ricerca siano indispensabili per portare avanti un progetto personale. Non si nasce né con la camicia né imparati. A 19 anni, finito il liceo scientifico, mi sono catapultata in una realtà completamente diversa dalla mia: Milano, la moda, i colori. Ho scoperto cosa significa prendere ispirazione, come gestire l’immaginazione e cosa vuol dire lavorare con le mani. Lavorare a teatro mi ha aiutata ad aprirmi, a condividere emozioni ed esperienze." gonna in tela di cotone gots Come si fa ad aprire un atelier? Consigli, ostacoli trovati nel percorso, paure e gioie...raccontaci la tua esperienza diretta. "Per aprire un laboratorio bisogna avere una certa consapevolezza di sé e delle proprie capacità. Nel mio atelier confeziono anche capi su misura e ammetto che all’inizio è stato difficile: mi sentivo impacciata e sola, qualsiasi responsabilità era mia e a volte mi sentivo un po’ smarrita. Ma le persone hanno iniziato ad apprezzare, a capire ciò che facevo e adesso si divertono. Giocano con l’immaginazione, chiedono consigli e apprezzano le modifiche personalizzate. Si crea una certa amicizia, una complicità che mi fa capire che le difficoltà sono poche rispetto al bello di questo lavoro." [gallery columns="2" size="full" ids="175185,175186"] pantalone stampato in twill di cotone collezione f/w 2018 Tita studio Cosa ti è piaciuto di più nel personalizzare la tua scorsa collezione e questa, con i nostri tessuti? "La personalizzazione al giorno d’oggi è essenziale. Le mie clienti chiedono spesso qualche modifica: più corto o più largo, rosso invece che blu. Il mio lavoro viene facilitato molto con TheColorSoup perchè è un servizio veloce e non servono minimi d’ordine. Apprezzo la qualità dei tessuti e la semplicità con cui puoi personalizzarli. Quando lavori da sola è bello affidarsi ad un team competente e cordiale, di cui ci si fida." Scoprite il suo sito e la pagina Instagram, cliccando qui tessuti stampati collezione f/w 2018 Tita studio
Il Mondo Creativo è una grande vetrina espositiva dedicata alle ultime novità e grazie alla selezione degli espositori garantisce qualità ed originalità sia a chi desidera acquistare materiali e strumenti, sia per gli appassionati dello shopping handmade che cercano oggetti e prodotti unici. Vi aspettiamo a Bologna Fiera allo stand A25 pad.26 dal 23 al 25 Novembre 2018 Questo evento è anche un’occasione di incontro per tutti gli affezionati, il posto dove il digitale diventa reale, troverete tante creative che stampano con noi i loro prodotti, che potranno essere acquistati direttamente in fiera! Vi aspettano idee regalo, idee per la propria casa, idee per la tavola, idee per un nuovo hobby, idee per il proprio business. Ospiti nazionali ed internazionali condivideranno le loro idee e numerose aree offriranno la possibilità di tornare a casa con nuove ispirazioni. Workshop e teatri dove tutti possono imparare Per chi desidera osservare ed imparare guardando, ma anche per chi ha voglia di mettersi all’opera e creare qualcosa con le proprie mani divertendosi, a Il Mondo Creativo le migliori creative ti accompagneranno con tantissime proposte alla portata di tutti. Mamma portami a sfilar Finalmente potremo assistere alla sfilata che vedrà protagonisti genitori e bambini che sfileranno con abiti e accessori realizzati dalle migliori creative italiane. Il tessuto di alcuni di questi abiti sono stati scelti tra le nostre basi.
Se volete decorare il vostri alberi di Natale con il tessuto, questa è l'occasione giusta per conoscere chi potrebbe fornirvi delle tenere decorazioni in stoffa. Ogni piccolo disegno è nato tra le mani di Cinzia, studiato nei dettagli e confezionato con cura e dedizione. Buona lettura... "Sono Cinzia, ho 32 anni e vivo in un paesino in Toscana, vicino ad Arezzo. Il disegno è, da sempre, una grande passione che mi ha accompagnata in tutti i momenti della mia vita, ma che è sempre stato utilizzato solo come valvola di sfogo per la mia creatività. Ho fatto studi che avevano ben poco a che fare con l'arte, l'illustrazione e i colori e solo da un paio di anni mi sono resa conto che volevo che questo mondo fosse parte fondamentale della mia vita e che volevo dedicargli le mie giornate. Nasce così CinziopeIllustration, un mix di cancelleria e oggettistica varia con illustrazioni originali." Quale tecnica preferisci usare quando disegni? "A dir la verità non ho una tecnica preferita. Ho iniziato con le classiche matite e sono poi passata agli acquerelli, ma amo molto mescolare e sperimentare! Da circa un anno e mezzo mi sono appassionata al disegno digitale, con Illustrator principalmente e poi con Photoshop, per creare le fantasie che uso per i miei prodotti, anche se tutto nasce da matita e gomma molto prima di vedere la luce sullo schermo. Ho cercato di non creare solo dei disegni, ma di far nascere dei veri e propri personaggi con nomi, caratteristiche speciali, pregi e difetti... un po' come noi. C'è il riccio Leonardo, la volpe Olivia, l'orsetto Dino e così via... Questa "collezione" ha come filo comune la natura, il bosco e l'autunno, la mia stagione preferita, e ho provato a dare ad ogni personaggio una certa importanza e un ruolo da protagonista all'interno dei miei prodotti: ognuno ha un astuccio, un quaderno, un portamonete,... che lo raffigura." Raccontaci la tua linea di decorazioni natalizie, come sono nate? "Il Natale per me potrebbe durare tutto l'anno e creare delle decorazioni natalizie è stato quasi automatico, sono praticamente nate "da sole". Stavo progettando delle grafiche per degli astucci e mi sono immaginata la neve che cade, l'albero, le renne... anche se in realtà tutto questo è successo a maggio! La mia collezione natalizia è nata dall'idea che ho io di un albero di Natale, da come ho voluto creare il mio albero di Natale ideale: uno stile un po' nordico e un po' rustico con decorazioni, palline e tanti tanti pupazzi. Ho preso i miei animaletti, li ho addobbati e abbelliti, ho condito il tutto con neve, campanellini e fiocchi e così eccoli lì, i miei personaggi pronti per il Natale! Devo ringraziare mia mamma che mi ha aiutata con la cucitura perché su quello proprio non ci siamo ancora. A conti fatti sono proprio contenta di quello che è venuto fuori perché li vedo adatti sia per bambini che per adulti, sono dolci e simpatici al tempo stesso e spero che le persone li apprezzino e, vendendole nel loro albero, siano felici di averle portate a casa loro e di averle accomunate a dei ricordi felici." Quali tessuti preferisci utilizzare? "L'idea di creare prodotti in tessuto da vendere, natalizi e non solo, è nata molto di recente, ma sta riscuotendo un discreto successo. Fondamentalmente sono innamorata del twill di cotone 290gr: un bel tessuto, resistente e morbido allo stesso tempo, che mi da un'ottima sensazione al tatto e che, devo ammettere, è stato molto apprezzato anche da chi ha comprato i miei prodotti. Ho comunque già notato altri tessuti che mi piacerebbe utilizzare per alcune idee che ho in mente..." Il tuo lavoro è frutto di una passione, come ci sei riuscita? "Non so se ancora ci sia riuscita del tutto perché non è facile, non lo è stato e tutt'oggi è molto complicato. Le cose da fare sono tantissime, magari non si ha il riscontro che si vorrebbe e capitano, spesso, anche i momenti di sconforto. Quello che mi fa andare avanti con questa mia idea sono prima di tutto la passione, il fatto che in questa idea ci creda davvero, il sostegno della mia famiglia e le persone che, giorno dopo giorno, apprezzano quello che faccio e lo supportano. CinziopeIllustration è assolutamente un work in progress che cresce insieme a me, un pezzettino alla volta!" Contatti social: instagram facebook Etsy shop
Descriviti alla nostra community "Sono una ragazza siciliana e ho vissuto la mia vita sempre seguendo le mie più grandi passioni; prima tra tutte la pallavolo, ho iniziato da piccolissima, e ho proseguito fino a qualche anno fa. Per molti anni oltre che uno sport è stato un vero e proprio lavoro. Devo a questa esperienza molti lati del mio carattere: la determinazione, la forza, il non mollare mai, e lo spirito di gruppo. Altra grande passione, scoperta da pochissimo, è il cucito; la vecchia macchina da cucire e il baule pieno di tantissime stoffe mi hanno sempre attratto. È così che un giorno iniziai ad utilizzarle per creare abiti e cappotti sotto l’occhio vigile della mia insegnante speciale, la mia mamma. Ed essendo una gemelli, questo mondo creativo in cui non ci sono regole da seguire convive con uno molto più razionale e ferreo, quello del fisco e delle tasse; soddisfazione che arriva l’anno scorso con l’abilitazione a dottore commercialista. Ecco, quindi, che nel mio laboratorio sovversivo tra un tessuto e un altro si nascondono calcolatrici, manuali di contabilità e faldoni riguardanti questo lavoro. Realizzate borse vegan, per voi quanto è importante la moda sostenibile? "E’ un concetto che abbiamo messo alla base del nostro lavoro fin dall’inizio. Abbiamo scelto di utilizzare solo similpelle, sughero e tessuti di cotone per realizzare le nostre creazioni. Una scelta etica che vogliamo perseguire e proporre a tutte le nostre clienti. Chi crea in maniera artigianale, all’interno di una realtà piccola e familiare, curando tutto nei minimi dettagli, rispondendo esattamente alle esigenze del committente con un prodotto su misura, è giusto che faccia tutto ciò anche nel rispetto dell’ambiente e degli animali. E noi nel nostro piccolo proviamo a farlo." Com'è nato il progetto? Il progetto CoudrEsse nasce nel 2015 assolutamente per gioco. Una parola un po’ francese un po’ no, che nasconde una grande passione per la moda e il cucito. Il riscontro più che positivo di amiche e conoscenti di fronte alle prime creazioni ci ha spinti a continuare, sviluppare e credere nella nostra idea. Parola d’ordine delle nostre creazioni è MINIMAL, secondo noi sinonimo di raffinatezza ed eleganza. Altro tratto distintivo è la possibilità di personalizzare, ogni nostro cliente infatti può scegliere il modello e i tessuti e quindi acquistare un borsa unica, un prodotto “su misura”, sartoriale. Dietro questo marchio ci sono io, Alessandra, artigiana autodidatta. Ho iniziato a creare prima piccole pochette e poi via via borse di vari modelli. Ma questo non è un progetto che porto avanti da sola, anzi! Al mio fianco c’è mia sorella Paola, architetto super creativo, che tra un progetto ed un altro cura la parte di fotografia e pubblicità sulle nostre pagine social. E poi Marco, mio compagno di vita, responsabile di una società di servizi e grande sostenitore di coudresse, in tutti i sensi! C’è qualcuno che dice “fai il lavoro dei tuoi sogni e non lavorerai neanche un giorno”. Beh, noi ci stiamo provando! È difficile trasmettere il concetto di sostenibilità nel mondo dell'artigianato? "Negli ultimi anni c’è sicuramente una maggiore sensibilità nelle persone verso l’acquisto di prodotti frutto di scelte sostenibili ed etiche. La maggior parte degli acquirenti purtroppo però resta ancora rivolto verso la direzione opposta e ad esempio tra una borsa in pelle ed una in fintapelle va sempre verso la prima, reputandola più resistente, di qualità e indistruttibile. In realtà la similpelle, al contrario di ciò che si possa pensare, riesce a mantenere le stesse proprietà della pelle pur avendo un’origine sintetica, aspetto importantissimo. Un prodotto artigianale risulta sicuramente più sostenibile, perché realizzato in pezzi limitati, come nel nostro caso, con la possibilità di controllare meglio tutte le fasi del processo produttivo. Senz’altro la scelta più giusta da fare, comprare artigianato italiano!" Come scegliete i nostri tessuti per i vostri accessori? "Vi abbiamo conosciuto su Instagram e siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’idea di poter personalizzare ancora di più le nostre creazioni. Per questo motivo abbiamo deciso di non scegliere una delle vostre grafiche, seppur bellissime, ma di crearne una tutta nostra." Quale grafiche preferite stampare per un tessuto personalizzato? "Preferiamo le stampe geometriche e dal sapore un po’ vintage ma in futuro potremmo decidere di stampare anche altro. Ci piace sperimentare, provare e lasciarci affascinare sempre da cose nuove per proporre alle nostre clienti delle creazioni al passo con la moda e le tendenze." Avete eventi pre natalizi dove potervi incontrare? "Al momento nessun evento pre natalizio in programma, ma tante novità ancora da svelare! Perciò seguiteci sulle nostre pagine social e il nostro negozio etsy per scoprire le nuove creazioni e regalare o regalarvi un prodotto artigianale anche il prossimo Natale ormai alle porte!" Shop online Facebook
Molti di voi ci hanno chiesto chi avesse creato questo pattern bellissimo, allora abbiamo deciso di raccontarvi la storia di Maki in arte Abstractales. Acquarelli, elementi naturali e colori tenui sono gli elementi principali del tratto di Maki, a noi ci hanno stregato e siamo molto felici di aver stampato per lei sulle nostre stoffe :) potrete farlo anche voi, scoprite i suoi disegni sul nostro shop. Parlaci di te e delle tue origini "Sono nata e cresciuta in Giappone, con la passione per i disegni illustrati. Al primo anno di elementare ho creato un libro illustrato sui miei giorni al campeggio estivo. Quando sono venuta in Italia ho deciso di vivere e studiare arte in questo meraviglioso paese pieno di tesori artistici. Mi sono sempre interessata al legame tra uomini e natura e mi sento di farne parte, penso che la mia origine culturale è fortemente collegata con questa mentalità." Il tuo brand quando è nato e come? Nel 2015 quando ho deciso di iniziare l'attività a tempo pieno come illustratrice, ho voluto creare un mezzo di comunicazione che contenesse bellezza, e ho pensato alla carta da lettera. Perché quando ero una bambina ero appassionata delle lettere e comunicare con il mondo esterno attraverso si esse, aveva un forte significato per me. In quel momento decisi di unire il prodotto set carta da lettere alle mie illustrazioni e aprii il mio negozio Etsy. Il nome Abstractales per il mio shop online, nacque dall'unione della parola abstract (astratto ) e tales (racconti), volevo spiegare il mio mondo immaginario di racconti. Quale tecnica di disegno preferisci usare per i tuoi pattern? "Preferisco usare la tecnica dell'acquerello per due ragioni principali, la prima è che amo la tecnica diretta e la seconda è che sento il mio stile molto vicino alla fluidità e alla trasparenza dell'acqua." Dove trai ispirazione ogni volta che disegni? Hai degli artisti preferiti? "Quando disegno mi ispiro agli animali e alle piante delle differenti stagioni, mi affascina il cambiamento costante della natura. Tanti artisti mi ispirano, per esempio il maestro come William Morris e anche il maestro di pittura giapponese Jakuchu Ito. Traggo ispirazione dalle cose che vedo intorno a me: come la superficie dell'acqua, le foglie, i fiori, le decorazioni architettoniche qui a Milano dove vivo o in Giappone, oppure quando viaggio in posti totalmente differenti." I tuoi colori e tessuti preferiti? "Mi piace esplorare i colori ma quelli amo di più sono nei toni di blu e verde e immagino di far incontrare gli altri colori a questi. Adoro la morbidezza e trasparenza naturale dei tessuti di seta, l'atmosfera calda e tenera del lino e del cotone." I suoi foulard sono in vendita sul negozio Etsy e se volete seguirla su Instagram, basta un click qui.
Ci fa piacere presentarvi nuove realtà che possono essere uno stimolo per crescere. Candice e Daniele hanno creato una community, anzi una famiglia online di artigiane buona lettura! CHI SONO? inArteDonna è un portale web di servizi per artigiane e piccoli brand creativi, nato nel 2016 da un'idea di Candice Cohen e Daniele Massaroni, entrambi gestori di una web agency. La loro passione per l'artigianato ed il made in Italy li ha portati a mettere le loro competenze professionali a servizio di questo progetto. COSA FANNO? inArteDonna nasce per dare la possibilità anche ai piccoli brand emergenti di vivere del proprio lavoro, facendosi strada nel mondo del web. I servizi che offre sono studiati ad hoc per lanciare queste giovani realtà nel mondo del web, come ad esempio la creazione di un sito web, del logo, consulenze per imparare ad usare i social, per conoscere il mondo del fisco e partire con il piede giusto. E' un progetto in continua evoluzione che segue con attenzione le esigenze dei brand di autoproduzione artigianale. PERCHE' FAR PARTE DELLA COMMUNITY DI "INARTEDONNA"? inArteDonna è un mondo virtuale fatto di persone che hanno a cuore l'amore per l'handmade e la creatività. Le artigiane e creative selezionate per entrare nella vetrina, hanno la possibilità di acquisire più visibilità nel web, attraverso un lavoro di SEO mirato e continuo. Gli altri servizi invece permettono anche a chi sta iniziando, di crescere e poter fare della propria passione un lavoro a tutti gli effetti. Far parte di questa community significa entrare in una famiglia la cui missione è sostenere e valorizzare l'artigianato femminile italiano. Per scoprire di più basta un click qui. Facebook Instagram
Descriviti e parlaci del tuo percorso Da ingegnere informatico con un dottorato in visione artificiale a fashion designer e creatrice di The Yellow Peg: la mia avventura nel mondo del cucito e della moda parte da una scelta di vita, una scelta di felicità. Quando il lavoro di ricercatrice ha cominciato a starmi stretto ho deciso di dare una svolta alla mia vita ed avventurarmi in un mondo che conoscevo solo da poco ma per cui avevo già un'immensa passione. L'idea di cucire abiti era un pensiero che avevo sempre accarezzato, ma l'avevo sempre visto come un'occasione mancata più che un'opportunità. Qualche anno fa però il cucito si è insinuato quatto quatto nella mia vita e non ho potuto che cedere all'istinto di trasformare la mia passione in un lavoro vero. Così è iniziato un anno di studi in cui The Yellow Peg piano piano ha preso forma e la mia mission si è delineata velocemente. Stravolgere il proprio percorso per inseguire un sogno è rischioso ma la vita è troppo breve per sprecarla facendo cose che non ti rendono felice." Parlaci del tuo concetto di slow clothing "In inglese c'è un'espressione "Shopping off the peg" che si riferisce a quello shopping delle grandi catene dove tutto è fatto in serie, quello che oggi potremmo chiamare fast fashion. The Yellow Peg nasce come la contrapposizione a questa filosofia abbracciando una moda slow che ci permetta di esprimere a pieno il nostro modo di essere, la nostra unicità. Il leit motiv di The Yellow Peg è infatti fare della moda l'affermazione di ciò che siamo. E' per questo che il motto è "cuci il tuo stile, vesti i tuoi sogni", in fondo i sogni sono felicità ed il giallo ne è il colore! La linea The Yellow Peg clothing racchiude abbigliamento e accessori fatti a mano ispirati al vintage ma reinterpretati in chiave moderna per renderli attuali. Mi occupo personalmente della realizzazione delle mie creazioni: dal design alla confezione. Con The Yellow Peg patterns ho voluto fare quel passo in più, dopo il blog di cucito, dando la possibilità a chi ha passione per il cucito sartoriale di creare il proprio guardaroba DIY. La mia missione è sdoganare il mondo del cucito creando cartamodelli versatili, adatti sia a chi è alle prime armi che a chi è già esperto, e con istruzioni semplici e chiare che sfruttano tecniche al passo coi tempi. In più, con i kit di cucito abbinati ai cartamodelli è possibile cominciare subito a creare!" Perchè scegli tessuti con fibre naturali? "Per diversi motivi. Prima di tutto perché noi non respiriamo solo col naso ma anche con la pelle: indossare capi fatti con fibre 100% naturali è sicuramente qualcosa a cui pensare per il nostro benessere. Inoltre, le fibre naturali, soprattutto quelle create nel rispetto dell'ambiente, inquinano meno, rendendo il nostro guardaroba anche eco-friendly. E poi i tessuti naturali hanno sempre una marcia in più: metterci energie e cuore nel creare un capo con un tessuto di qualità dà sicuramente al prodotto finito un ineguagliabile valore aggiunto" Parlaci del progetto "Cucito su di te" "Per l'edizione autunnale di Abilmente Vicenza sono stata invitata da Prym Gutermann a fare dei live show che rendessero il cucito alla portata di tutti. E' stata quindi l'occasione perfetta per lanciare anche il mio nuovo progetto The Yellow Peg patterns. Sono molto entusiasta dell'idea di realizzare una linea di cartamodelli tutta mia per condividere la mia esperienza e le tecniche di stampo moderno che ho imparato durante i miei studi. In fiera presenterò il primo cartamodello della collezione: la blusa Chantilly, 3 modelli in 1 da sperimentare alla macchina da cucire. E grazie ai kit di cucito con i tessuti stampati da TheColorSoup con le grafiche di Giulia di Insunsit ci si può subito mettere all'opera per creare una blusa unica e speciale!" Che tipo di abbigliamento ti piace creare? A quali linee ti ispiri? "Sia per le collezioni The Yellow Peg clothing che per i cartamodelli l'ispirazione è sempre quella retrò, soprattutto il gusto degli anni '50 e '60 di cui amo la raffigurazione di una femminilità mai ostentata. Ogni linea però è attualizzata per renderla più adatta a silhouette diverse, in modo che ognuno possa sentirsi a proprio agio dentro l'abito che indossa." Se dovessi dare un consiglio alla te di 18 anni, cosa ti diresti? "Credo che ognuno di noi abbia un percorso nella vita: il mio è stato forse un po' tortuoso considerato da dove sono partita ed il grosso cambio di rotta dei miei 30 anni, ma sono fermamente convinta che non sarei stata qui senza tutto quello che è venuto prima. Quindi alla me di 18 anni direi: "continua per la tua strada e abbi il coraggio di rincorrere la felicità". Instagram Sito
Siete alla ricerca di capi che rappresentino la sintesi perfetta tra versatilità e glamour? Le bluse e le camicie sono la scelta giusta, oggi vi parliamo di come nascono quelle di cotone artigianale di Novella e Tania. Grazie per averci aperto le porte virtuali del vostro atelier e di averci dedicato del tempo prezioso, buona lettura a tutti! "Ciao a tutti, siamo Novella e Tania, Nivule e Pesci Rossi e siamo felici di parlarvi un pò di noi... Dopo la laurea allo IED di Milano e alcuni stage in aziende di settore nel 2009 Novella inizia a realizzare artigianalmente una linea di abiti e a venderla online e ai market per il nord Italia. Tania studia come modellista e sarta presso l'Istituto professionale Bauer ed è sarta costumista al Teatro Gioco Vita di Piacenza. Dal 2015 abbiamo unito i nostri brand e un anno e mezzo fa abbiamo finalmente aperto un piccolo laboratorio dove lavoriamo insieme, unire menti e mani ci ha permesso di prendere decisioni con maggiore sicurezza. Tania si occupa della modellistica mentre Novella della gestione della parte online, per il resto siamo pressapoco intercambiabili e ci alterniamo alle varie cose da fare. Cosa ci piace fare? Bere, mangiare, viaggiare, prendere il sole, curare l'orto, stare con i nostri animali (fidanzati compresi) e a volte anche lavorare." Cosa intendete per "sartoria indipendente" "Sartoriale sta per artigianale, fatto a mano con cura in Italia, Indipendente perchè creiamo in modo libero, al di fuori dalle logiche di mercato. Due caratteristiche che amiamo far risaltare riguardo al nostro lavoro." Qual è stato per voi il momento più difficile nella creazione della vostra attività? "Come prevedibile all'inizio le cose sono state più difficili, eravamo abituate a lavorare separatamente e abbiamo dovuto prenderci un po' le misure, poi una attività in principio è sempre più complicata, tutto è nuovo e un pò spaventoso. Ma un passo alla volta le cose appaiono più chiare." Questa collezione Fall Winter 2018-19 dove trae ispirazione? "La collezione è ispirata alla pulizia di forme dello stile orientale che ritorna spesso nei nostri modelli, agli anni '60 con un tocco glitterato e un po' pazzerello e alle eclettiche illustrazioni di Eleonora Fiori (la trovate su instagram @eleonora_fiori_studio), la grafica e designer di gioielli che ha collaborato con noi questa stagione per le camicie stampate, in tela di cotone." Preferite il canale di vendita online o offline? "Non abbiamo particolari preferenze, ci piace la vendita online perchè per noi è meno faticosa ma la vendita diretta, il poter conoscere dal vivo le persone che indosseranno i capi che confezioniamo, ci intriga sempre." Quale motivazione vi ha portato alla scelta del tessuto tela di cotone personalizzato? "Amiamo i materiali naturali quindi il cotone è stato una scelta quasi obbligata, in più il peso del tessuto è l'ideale per le camicie invernali!" Avete dei modelli di capi che preferite confezionare? "Non vi nascondiamo che i nostri preferiti sono i pantaloni anche se confezionare una camicia, sebbene più difficile, da una certa soddisfazione." Che consiglio avete per chi vuole intraprendere un percorso simile al vostro? "Il nostro consiglio è di razionalizzare le energie, cercando di non perdere di vista il progetto nel suo insieme, definire il target di riferimento e il prodotto, perchè sarà più facile lavorare sui vari aspetti in seguito... e non dimenticate di divertirvi!"
La prossima edizione di Abilmente Vicenza si terrà dal 17 al 21 Ottobre, presso il padiglione 7 stand 507 avrete la possibilità di incontrarci direttamente, toccare con mano i tessuti, acquistare il kit campioni e le cartelle colori. In questa edizione ci sono molte novità al padiglione 7, vi invitiamo a seguire presso l'area La fabbrica dei sogni, l'intervento di Simona Ullo - The yellow peg- per seguire la realizzazione di t-shirt in jersey di viscosa con un pattern del nostro catalogo grafiche. Il modello del capo è tratto dalla rivista Burda, avrete modo di vederlo realizzato in diretta. Che cosa troverai al Dressmaking Lab? E' uno spazio-laboratorio contemporaneo in cui potrete imparare i segreti della moda DIY grazie a decine di corsi, live show e workshop immediati e divertenti, con materiali e utensili provenienti dai più importanti brand del settore in un'atmosfera stimolante e creativa. Suggerimenti su strumenti, materiali ma anche tecniche, stili e dettagli che apprenderete tramite il coinvolgimento in laboratori, aree dedicate ma anche grazie al confronto con tutor speciali. Che cos'è "Cucito su di te"? "Cucito su di te” sarà, inoltre, un megafono di giovani storie imprenditoriali: una vetrina di nuovi brand emergenti, che hanno unito la riscoperta delle tecniche artigianali tradizionali al gusto estetico attuale, utilizzando strumenti digitali in fatto di vendita e comunicazione. Questi imprenditori nascenti saranno presenti nell'area per raccontare sé stessi e le proprie competenze: storie rappresentative di un'intera nuova generazione di micro imprenditrici, che negli ultimi anni stanno dando nuova linfa e sostenibilità all'abbigliamento made in Italy. Per tutta la durata della manifestazione, saranno presenti blogger, youtuber e creative per workshop, demo, tutorial live e corsi. Workshop The yellow peg: Per un perfetto stile anni '50 tuffati nel mondo di The Yellow Peg! Simona ti insegnerà passo a passo a realizzare una blusa in puro cotone. Simona: "Vorrei far scoprire a tutti che creare il proprio stile confezionando i vestiti che ci piacciono non è impossibile anzi, è qualcosa che si può facilmente imparare con un po’ di impegno, pazienza e tanta, tanta passione. Sono convinta che siamo noi a decidere come fare della moda l’affermazione di ciò che siamo. Il mio motto è Cuci il tuo stile, vesti i tuoi sogni. Vorrei parlare di come vedo la moda: per me è l’affermazione di ciò che siamo. Le mie creazioni, dagli abiti agli accessori, sono fatte a mano con tessuti naturali ed un gusto un po’ retrò." Per ogni dettaglio, clicca qui. Chi sono gli sponsor Dressmaking Lab? Burda Style TheColorSoup Gütermann Janome Necchi Prym Giesse Scampoli Ti aspettiamo al pad 7 stand 507, visualizzare la mappa clicca qui
Daniela raccontati alla nostra community "Ciao, sono Daniela, nata nelle colline marchigiane quasi 36 anni fa, dopo studi artistici e una vita passata in città, Roma, ad occuparmi di architettura e interior design sono tornata nella mia terra di origine, dal mio mare. Ho una passione per l'arte, la musica jazz, i cantautori e per il flauto traverso; cresciuta tra sport, il rigore della disciplina e la creatività di una soffitta, dove mia mamma aveva ricavato il suo angolo di mondo, una singer a pedali, un tavolo in legno e quelle vecchie specchiere piene di pizzi, passamaneria, bottoni e filati. Non so darci un inizio, ago, filo e pennello siamo cresciuti insieme e ci siamo rincontrati un po' di tempo fa quando dopo un periodo difficile di salute (ho la Fibrosi Cistica) è nata La Bottega Blu, uno spazio sul mare circondato da bosco e fiori, qui ho cercato di imparare un nuovo mestiere, quello della sarta, studiando molto, ogni giorno cerco di acquisire nozioni, consapevolezza, curiosità e la calma di un artigiano, con una grande fortuna, un'insegnante preziosissima, la mia mamma, sperando un giorno di avere la sua maestria." Quali sono le caratteristiche del tuo brand e del tuo atelier artigianale "Questa piccola bottega è nata un anno fa, non riesco a chiamarlo brand, non ha ancora tutte le caratteristiche, magari un giorno! Mi piace immaginarlo come un panorama dove si vedono dialogare pittura, natura e sartorialità, so che è una grande ambizione, ma è quello che sto cercando di fare con "Nature Umane", una linea che nasce dal desiderio di sentirsi avvolti dalla natura anche con un capo di abbigliamento. Dipingo le future fantasie che andremo poi a vedere sul tessuto con il quale poi si va a creare l'abito, piuttosto che una gonna o una casacca, tutto su misura, con linee semplici e allo stesso tempo romantiche." gonna in tela di cotone 125gr Come nasce un tuo prodotto, come scegli i tessuti? "Come dicevo ogni pezzo è interamente progettato qui, dal modello, al disegno della fantasia realizzata ad acquerello per poi essere digitalizzato e infine viene prodotto il capo di abbigliamento. Fonte d'ispirazione è quello che circonda questo piccolo atelier, il mare, il bosco e le colline, ultimamente cerco di studiare modelli del passato per poi trovargli una mia identità, sperimento senza aver paura di magari dover cestinare un'idea o un prototipo, credo che curiosare, conoscere e avere la capacità di riconoscere che in realtà quella cosa non ci rappresenti più è una bella conquista." gonna in viscosa Quali tipologia di pattern e di colori preferisci? "Il colore è un grande protagonista, creando ogni disegno a mano e dipingendo con l'acquerello, studio ogni tinta, penso all'emozione che voglio dare guardando un tono di colore impresso sulla stoffa; ho una cartella colori un po' limitata, mi rivedo nei toni pastello, amo molto il bianco che credo sia il colore emblema dell'eleganza e grazia, come le tinte che rimandano alla natura, dal verde ai color terra. Paladina assoluta che non sia solo il nero a conferire eleganza ad un abito, ma il taglio, lo stile e la raffinatezza di chi lo indossa." gonna in double jersey Cosa potranno trovare di nuovo le tue clienti? "Se riuscirò a terminare la mini collezione (nel frattempo sono stata inserita in lista trapianto e potrebbe arrivare la chiamata) troveranno abiti con tagli nuovi, un po' sofisticati, romantici e retrò, fantasie floreali e dei modelli rivisitati della scorsa stagione, studiati, spulciati, che hanno raggiunto una certa consapevolezza che si chiama: pantalone!" "Grazie per avermi dato l'occasione di raccontarmi, non è stato semplice in poche parole, soprattutto per quello che significa per me la nascita di questa che può sembrare solo una partita iva, ma per me è stata rinascita da un periodo davvero importante dove credevo di poter fare soltanto l'architetto e invece mi sono riscoperta e data una possibilità." gonna in misto lino I suoi profili social, per contattarla e ordinare il vostro nuovo pezzo unico: Instagram Facebook
Raccontateci chi siete e le vostre passioni. "Sono Rossella e da sempre adoro cucire. Ho un piccolo marchio di autoproduzioni, Ad maiora! che fino a qualche tempo fa era anche un negozio fisico nel quale ospitavo le creazioni di altri artigiani, giovani stilisti e illustratori. La mia attività è un omaggio alle mie due nonne, da tempo scomparse: l’una mi diceva sempre “ad maioraaa!” per incoraggiarmi continuamente al meglio, l’altra mi ha insegnato, con pazienza, le basi del cucito quando ero diciottenne (molto tempo fa!). Mario Pugliese è, invece, un'artista consolidato, molto apprezzato a livello locale non solo per il carattere della sua arte ma anche per il suo impegno culturale. Poliedrico e trasformista, dipinge personaggi dallo sguardo magnetico e dal colore pieno, utilizzando i supporti più diversi: basi in legno, oggetti di recupero, poltrone, lampade, carte da gioco ma anche arredi urbani e porte di antiche abitazioni. Ha uno stile vivacissimo che ben si adatta ad ogni genere di esperimento: trasferire i suoi dipinti su tessuto è stata un’idea immediata, vista la versatilità della sua arte." Il vostro brand come è nato e quando? Raccontateci i vostri ruoli all'interno del team "Io e Mario siamo concittadini e amici da tempo: abbiamo già collaborato in passato per l’organizzazione di eventi sul territorio. Questa nuova collaborazione è nata per caso, da una chiacchierata riguardo i progetti reciproci capitata evidentemente nel momento perfetto: io avevo progettato una piccola collezione estiva per la quale avrei voluto stampare appositamente dei tessuti, ma mi mancava l’ispirazione per crearne la giusta grafica; Mario, a tal proposito, mi ha subito proposto i suoi disegni: coloratissimi, iconici, con un pattern perfetto per i capi che volevo realizzare…è stato un onore per me poter cominciare a lavorare con lui." Chi ha creato la collezione attuale, da cosa ha tratto ispirazione e come ha scelto il tessuto? "La collezione primavera/estate è stata il nostro primissimo esperimento: maxibags, gonne arricciate a vita alta, turbanti e bluse con balze, come vuole la moda più attuale. Le grafiche scelte per i tessuti, declinate in varie dimensioni e diverse varianti di colore, si prestano ad essere utilizzate sia come motivo ripetuto su tutta la lunghezza dell’abito sia ritagliate in piccoli dettagli, applicati poi su tessuti a tinta unita come fossero piccoli ‘quadri’. In quest’ultimo caso, ci piace l’idea che le pennellate di colore, così come sulla tela originaria, si facciano notare anche sul tessuto in tutte le loro sfumature. Oltre alla collezione progettata abbiamo poi realizzato molti capi personalizzati su specifica richiesta del cliente e oggetti d’arredo tessile per la casa." Come nascono i vostri pezzi unici, chi maggiormente apprezza il vostro prodotto? "I nostri clienti sono soprattutto coloro che apprezzano l’arte di Mario Pugliese e sono divertiti dall’idea di poterla anche ‘indossare’. Modelli, tipologia dei tessuti, grafica e colori sono molto spesso decisi insieme al cliente stesso: la personalizzazione del capo diviene in tal modo ‘totale’ ed è sicuramente un valore aggiunto per il capo finale, che diventa così un pezzo davvero unico. Non è mancato chi ha proposto altre tipologie di prodotto rispetto a quelle da noi proposte (es. abiti da lavoro e grembiuli da cucina con dettagli personalizzati ) e chi invece, già in possesso di un’opera di Mario, ha voluto che la si riproponesse su un proprio capo d’abbigliamento in modo da viverla non più soltanto come arredo di casa. Idee per la nuova stagione autunnale? "La nuova stagione autunnale prevede un omaggio ad alcuni grandi artisti del '900, come Renè Magritte e Frida Khalo: Mario Pugliese ha ridisegnato alcune loro opere in chiave ‘fluo’, che saranno a breve stampate su tessuto e applicate su felpe, bluse, borse e cappelli. Come nella stagione precedente, siamo aperti ad ogni sperimentazione e in attesa dei preziosi suggerimenti dei clienti!" Per suggerimenti e contatti, potete cliccare qui: Facebook e Instagram
"Mi chiamo Giusy Anzovino, ho 46 anni, 2 figlie e un marito (Santo subito). Sono un'artista livornese e la passione che metto nel mio lavoro è semplicemente la stessa che metto ogni giorno per la mia famiglia." Come nascono i tuoi disegni? Quale tecniche utilizzi? "Ho sempre amato disegnare fin da piccola. I miei disegni nascono dalla mia quotidianità, dai sogni...dalle favole. Guardo il mondo ancora con gli occhi di una bambina. Disegno a mano ed utilizzo tecniche miste: acrilico, gessetti e matite." Tasche in tela di cotone 125gr Per te quanto conta personalizzare? "Moltissimo! Da ragazzina cercavo di seguire la moda ma aggiungendo un particolare che comunque mi differenziasse dalla massa ed è quello che faccio anche adesso." Come trasformi i tessuti che stampi con Thecolorsoup? "Grazie a Instagram e a Voi sono nate collaborazioni che hanno portato alla realizzazione di: pochette e tracolline, turbanti e fasce per capelli, foulard e gonne." Turbanti e fasce in tela di cotone 125gr Cosa ti piacerebbe fare che ancora non hai fatto con il tessuto? "Scarpe, costumi e intimo per donna e uomo." Quali saranno i colori e i temi che userai nella collezione autunnale? "Per il momento è TOP SECRET, non vi resta che seguirmi :))))"
Oggi ospitiamo nella nostra rubrica Beatrice, una delle tante ragazze/i che hanno deciso di condividere con noi i loro pattern per decorare i nostri tessuti. Curiosi di scoprire qualcosa in più su di lei? Parola alla nostra amica illustratrice! "Mi chiamo Beatrice Signoretti ed ho sempre amato progettare e disegnare nel tempo libero. Sono appassionata di legatoria, ho partecipato ad alcuni workshop e mi piace sempre di più! Cerco di inserire le mie illustrazioni in tutto quello che faccio, dai pattern da stampare su tessuto ai quadernetti personalizzati e cuciti a mano." Se volete scoprire i suoi pattern, date un'occhiata alla nostra sezione grafiche, cliccando qui. Raccontaci come è nata la tua passione per il disegno "Ho sempre disegnato molto, sia a scuola (ho frequentato un istituto professionale di grafica e sono laureata all'accademia di belle arti in design e decorazione di interni e d'esterni) che nel tempo libero. Non lavoro nel campo della grafica e dell'illustrazione, ho sempre reputato il disegno un antistress, un momento tutto mio di relax al ritorno da lavoro." Cosa ti piace di più rappresentare nelle tue illustrazioni? "Amo molto i fiori, abito in campagna e trovo spunto dall'ambiente che mi circonda. Ed amo le balene, i pesci.. l'ambiente marino mi affascina. Ho uno stile molto grafico e non amo colorare. Sono sempre stata ispirata da Keith Haring, riempio fogli interi di disegnini fatti con la china, piccoli personaggi, folletti, polipi.." Come hai scelto i tessuti per le tue illustrazioni? "In base alle descrizioni ed alla consultazione del campionario, è molto utile!" Per la realizzazione dei cuscini, hai fatto tutto da sola o hai chiesto aiuto per la parte di "taglio e cucito"? "Ho fatto tutto da sola, mi sto cimentando nel cucito... Ma non ho mai cucito molto, a parte i cuscini e qualche borsa di tela da dipingere a mano o con dei timbrini personalizzati." Quali sono i progetti per la stagione autunnale? "La coperta creativa mi ha aperto un mondo, penso che svilupperò dei pattern in bianco e nero da utilizzare per delle borse o degli zainetti, con la possibilità di farli colorare dai bimbi e perchè no, anche dagli adulti... una sorta di evoluzione di quei quaderni antistress da dipingere che si trovano nelle librerie... e poi chissà, vedremo!" Potete seguirla sul canale: instagram e stampare i suoi pattern dal nostro catalogo :)
Ben tornate a tutte dalle vacanze! Vi conosciamo bene e sappiamo che come noi, siete ragazze organizzate quindi cogliamo l'occasione di presentarvi Gusci handmade: una linea di accessori e bijoux ispirate al viaggio. La loro filosofia è racchiusa in questa frase: "Sul quaderno è nata una lumaca che cerca un guscio, una casa, un camioncino hippy itinerante, una dimensione. Non sappiamo se li troverà mai, magari ne cambierà tanti, a noi importa che sia partita, che cammini e un giorno possa distendersi a guardare ciò che ha..." A noi ha fatto venir voglia di non smettere di viaggiare e a voi? "Siamo Lilia Miceli, Francesca Ros e Veronica Monzi, tre ragazze torinesi con formazione diversa, interessi disparati e una costante necessità di dar forma a qualcosa. Lilia è illustratrice e animatrice. Da quando ha preso la prima matita in mano, disegnare è stata la sua principale forma di comunicazione. Dopo il Liceo Artistico si è diplomata in animazione 2D al Centro Sperimentale. Partecipa a concorsi, collabora come illustratrice con Bossy, è co-fondatrice di Gusci handmade, fa parte del collettivo di animatori Don't Gif Up, insomma condensa il suo minestrone di passioni, tecniche e idee in progetti che vogliono smuovere l'animo altrui. Francesca è laureata in Lettere e si sta specializzando in Editoria per l'infanzia. Lavora in una casa editrice occupandosi, tra mille varie ed eventuali quotidiane, della collana di libri rivolta ai più piccoli, così immagini e figure le riempiono la vita. Quei concetti astratti non le sono mai bastati ed è sopravvissuta disegnando, colorando, smontando, costruendo, sempre con le mani in pasta, sporche di farina o di colore. Anche lei co-fondatrice di Gusci handmade. Veronica è uno spirito libero, da poco approdata al mondo dell'artigianato artistico, piena di curiosità, si è fiondata in questo progetto cominciando a maneggiare argilla, macchine fotografiche e da cucire, siti internet e social media con dita sempre più veloci e sicure: è la nostra instancabile tutto-fare." Gusci handmade: come e quando è nato? "Gusci handmade è un progetto di illustrazione, cucito e ceramica che prende forma un mattino, quasi per caso, ma dentro di noi esisteva chissà da quanto. Prima un paio di incontri fortuiti in occasioni non casuali - una mostra sconosciuta ai più, un mercatino vagante, un corso di illustrazione dall'altra parte d'Italia, in una cittadina di pietra, all'ombra introvabile dei 40 gradi di luglio - poi un muffin al cioccolato in bocca e un tè nero in mano, quella volta per scelta, nella nostra città. Abbiamo unito emozioni, competenze e forze e le illustrazioni sulla carta sono diventate stoffe stampate poi cucite e bijoux in ceramica bianca modellata e dipinta a mano: i nostri gusci, oggetti che accompagnano viaggi reali e immaginari, che infondono tranquillità e che lasciano un messaggio o un augurio." Come è nata l'idea di personalizzare astucci? "Cercavamo un'idea che parlasse del senso del tempo, della bellezza del viaggio e dell'importanza della pausa. Avevamo ben presenti i soggetti che avrebbero rappresentato le nostre ricerche e volevamo ricrearli in armonia su ogni materiale con cui lavoriamo. Così abbiamo disegnato montagne arrotondate, panni stesi, biciclette veloci, frutti golosi, balene volanti e pesci in giallo, solo nostri per condividerli con tutti. I pattern illustrati descrivono la voglia di partire per nuove avventure; gli astucci, tutti diversi, possono essere porta matite, porta penne e pennelli, porta trucchi, porta tabacco, insomma porta ciò che si vuole, quello che serve lungo la strada. Cuciti a macchina, uniamo ai nostri personali tessuti altri scampoli con una piccola storia alle spalle, fatta di stoffe trovate nei mercatini vintage o tra le scorte della nonna sarta e prove di vestiti imbastiti e mai finiti." Come sono stati creati i pattern? Quali tecniche usi e come scegli i colori? "I pattern sono realizzati in digitale con Photoshop. I soggetti sono ricorrenti nel brand, narrano una storia che vogliamo riproporre su stoffa, ceramica e carta. La scelta della palette rispetta le possibilità che ci offrono i colori da ceramica: modelliamo e dipingiamo bijoux con gli stessi soggetti, cerchiamo quindi una coerenza anche nelle tinte. Preferiamo quelle pastello da ravvivare con tocchi caldi di rosso e di giallo, usiamo il rosa e l'azzurro per tutti, per circondarci di bellezza oltre gli stereotipi. E pure una spennellata di nero, ogni tanto, per eleganza." Novità per l'autunno? "Stiamo lavorando a nuovi protagonisti da illustrare, stampare e dipingere. Vorremmo ampliare la proposta del cucito: sacche e borsine, fasce per capelli, piccoli GUSCIni profumati da appendere ovunque... Abbiamo appena aperto il sito web e ci promettiamo di metter su uno shop online. Le idee sono sempre tante, il tempo un po' meno, ma siamo piene di energia e buone vibrazioni!" Seguite queste ragazze su Facebook e Instagram
Torna per il quarto anno consecutivo la mostra mercato Week Hand a Foligno presso Palazzo Trinci. Per leggere tutto il programma basta un click qui e se volete non perdervi due workshop fantastici con il nostro tessuto, vi aspettiamo nell'area big WORKSHOPS il 22-23 Settembre 2018. Workshop vesti il tuo quotidiano - T-SHIRT DI ZUCCHE Bi.unique BI.unique è un progetto sartoriale che nasce dalle mani di Chiara BOEMIEN utilizzando in esclusiva i tessuti disegnati da Giulia INSUNSIT stampati sui nostri tessuti. t-shirt in cotone con stampa foglie di zucca Quando: 22-23 Settembre Orario: 15.00 – 17.00 | 17.00 – 19.00 Partecipanti: max 5, due turni pomeridiani Descrizione: Con il tessuto disegnato in esclusiva per il workshop da INSUNSIT e stampato sul tela di cotone 125gr si realizzerà una maxi maglia. Utilizzando la taglia e cuci e la macchina da cucire (se è la vostra prima volta non temete: sarete supportate!!), creeremo una maglia unica e perfetta da indossare in ogni occasione. Materiali: Tessuto tela 100% cotone e i cartamodelli forniti da Thecolorsoup Per iscriverti gratuitamente, clicca qui Workshop Memory naturalistici di stoffa Cocai Design Cocai Design disegna, crea e produce materiale educativo per l'infanzia ispirato al metodo Montessori. Le illustrazioni sono originali e i materiali sono pensati per un uso didattico sia nelle scuole, sia in famiglia. Quando: Domenica 23 Settembre Orario: h10.00 – 12.00 Partecipanti: max 8 persone Descrizione: Creiamo insieme un memory naturalistico con le stoffe ideate da Cocai Design e stampate su tela di cotone 100% lavabile e stirabile. Ci cimenteremo con forbici e macchina da cucire per creare un gioco, per grandi e piccoli, divertente ma anche istruttivo: i soggetti del nostro memory, infatti, sono accurati a livello naturalistico e ci potranno aiutare a riconoscere insetti e fiori. Materiali: Tessuto tela 100% cotone, macchina da cucire e forbici. Per iscriverti gratuitamente, clicca qui Per scoprire tutti gli espositori del Week Hand 2018, cliccate qui.
Giovane, spigliata, curiosa e con tanta voglia di creare una collezione tutta sua, così potremmo definire Agnese di Appi. Mentre molti di voi stanno preparando le valigie, vi raccontiamo di questa piccola e unica produzione di costumi da mare per bambini, dallo stile andaluso e fatti con amore. Buona lettura a tutti, ci rivediamo tra qualche settimana, qui sul blog con nuove storie. "Mi chiamo Agnese e ho 29 anni. Appartengo a quella generazione di bambine che ha passato l'infanzia con i pennarelli in mano, disegnare era ciò che amavo fare di più. Mi definirei sicuramente una sognatrice, molto curiosa, tendo sempre a cercare il lato nascosto delle cose. Allo stesso tempo mi reputo molto concreta, nel mio lavoro sono molto rigida e pignola, la classica precisina insopportabile. Ho una personalità particolare, sono tante cose insieme. Le cose che amo di più sono semplici, come me. Un posto caldo, il mare, gli amici. Mi considero una persona grata e felice per tutto ciò che ha. Il nome APPI nasce proprio da qui, oltre che essere un rimando alle mie iniziali." Come è nata la tua collezione di costumi bimbi? Raccontaci l'ispirazione, i colori e il materiale usato "Nel 2016 ho lavorato in un'azienda di abbigliamento per bambini, come assistente designer, a Siviglia. Un giorno mi proposero di disegnare una stampa che dopo pochissimo mi ritrovai realizzata in tessuto. Credo che quello sia stato il momento in cui realizzai che potevo buttarmi in qualcosa di mio. L'ispirazione è arrivata vivendo lì, nella maniera più vicina possibile a quella locale. La ricerca è per me parte fondamentale, non riuscirei mai a basarmi su foto o testi trovati su internet. Trascorrevo molto tempo nelle librerie, cercavo scritti che parlassero delle tradizioni andaluse più radicate, guardavo spettacoli di flamenco, dopo il lavoro ero sempre in giro. La ballerina, in rosso, l'arancio, gli agrumi, il giallo, il sole, l'azzurro, il cielo, limpido, quasi sempre. L'idea dei costumini è arrivata semplicemente sfogliando il catalogo tessuti di thecolorsoup. Non ho resistito a quella morbidezza ed al fatto che il tessuto beachwear fosse così leggero e delicato. Ne sono rimasta estasiata. Trovare i tessuti adatti, nell'abbigliamento bambini, credo sia importantissimo, bisogna fare molta attenzione." Quando è nata la voglia di creare abbigliamento personalizzato? "Dopo il Polimoda, un'accademia di moda a Firenze, ho lavorato per due anni presso Fondazione Archivio Emilio Pucci. Stando in archivio ho avuto modo di studiare e toccare con mano tutte le stampe, le illustrazioni, stoffe, cartelle colore e collezioni, dagli anni '40 sino ad oggi. Quell'esperienza è stata grande fonte d'ispirazione, credo abbia definito a pieno il mio stile. Gli accostamenti ed i contrasti di colore e di tessuto padroneggiano sulle forme classiche, le linee semplici, molto minimal, ma contemporanee. Nelle mie collezioni non mancheranno mai capi stampati come anche stampe unisex. Non credo nel rosa e blu!" Cosa distingue il brand da altri? "Mi piacerebbe offrire un'alternativa, qualcosa di nuovo, forme differenti alle solite che siamo abituati a vedere nell'abbigliamento per bambini. Onestamente mi sembra ci sia poca scelta. Capi più contemporanei, forme più semplici e tessuti più comodi, prediligo sicuramente il cotone. Sono per una linea più essenziale, taglie piuttosto ampie, in modo tale che il bambino possa utilizzarle a lungo. Nella mia bio, parlo di artigianato e di slow design, vorrei che i miei capi raccontassero ognuno una storia personale. In base alla ricerca e al tema della collezione, realizzerò pochi pezzi, piccoli capi in serie, che possano raccontare, attraverso i miei occhi e le mie sensazioni, un luogo, una città, una cultura, una tradizione. Mi piace quest'idea di proporre chicche inaspettate. Se decidessi di raccontare Londra per la prossima estate, potreste, per esempio, aspettarvi costumini e ritrovarvi, invece, con dei mini ombrelli." Progetti per il futuro? "Troppi. Ho scelto di creare un marchio tutto mio proprio per avere piena libertà di scelta, su tutto. Sono aperta a collaborazioni con chiunque sia in linea con il mio concetto di design, etico e sostenibile. Credo sia fondamentale rimanere autentici, fedeli ai propri ideali. Al centro di tutto, per me, ci sono i bambini, il resto viene dopo. Una ragazza mi ha proposto di realizzare in collaborazione dei pannolini lavabili, l'idea mi piace molto. Vorrei inoltre collaborare con delle onlus e fare volontariato alle Galapagos. Prendere un aereo, forse più di uno, e raccontare storie nascoste. Girare il mondo, conoscere realtà sconosciute, fotografare i bimbi nei posti più strani, come quella volta che in india ne sorpresi uno giocare a palla con un elefante. Farò tutto ciò che ho detto, anche se non so ancora in quale ordine!" Per scoprire lo shop, clicca qui e potete anche seguirla sul suo canale instagram
Raccontaci chi sei e le tue passioni "Mi chiamo Sabina e vivo in Molise. Trascorro molte ore delle mie giornate in una stanza che ormai è diventata una vera e propria sartoria. Ho iniziato a frequentare corsi di cucito a Bologna dove mi trovavo per terminare i miei studi al Dams. In quel periodo ero presa dalla necessità di fare con le mani, di realizzare qualcosa di tangibile e concreto. Parallelamente stavo scrivendo la tesi sul costume teatrale. Il sogno di allora era quello di lavorare nelle sartorie teatrali." Pepita lab come e quando è nato? È una tradizione tramandata il cucito o pura passione nata in tenera età? ll primo ricordo, che torna alla memoria sulla nascita della mia passione per il cucito, mi vede intenta ad assemblare ritagli di stoffa nei tanti modi che la fantasia di un bambino può suggerire. Chissà forse per imitare un'anziana zia che gestiva una sartoria. In questa sartoria negli anni ‘60 alcune ragazze andavano ad apprendere il mestiere o più semplicemente ad imparare ad eseguire le riparazioni sui propri abiti e quelli della famiglia. Una di quelle ragazze era mia madre. Dai suoi racconti si capisce che imparare a cucire e il saper fare, erano considerati una valore importante. Da bambina, lì io trascorrevo delle ore in attesa di assistere al miracolo di una stoffa a righe nere e fucsia che si trasformava in una magnifica gonna a palloncino o ancora nell’attesa di poter indossare il prato verde sul mio vestito tutto fiorito di margherite. Pepita Lab sartoria è un progetto in divenire che prevede la realizzazione di alcuni pezzi realizzati in piccole quantità e si affianca al su misura. È la materializzazione di un sogno, diventato concreto negli anni, non prima di aver frequentato corsi di cucito e di aver fatto gavetta in diverse sartorie di abiti da sposa e cerimonia. Guanti in pile Abiti, espadrillas, accessori ricchi di fiori, ci racconti come nascono questi pezzi unici? "Abiti e accessori nascono dettati dai modi più diversi, spesso grazie ad una commissione su misura o dalla necessità di realizzare qualcosa di comodo e funzionale da inserire su Etsy. La scelta dei tessuti e delle fantasie e influenzata sicuramente dalla visione quotidiana di ciò che mi circonda, avendo il mio laboratorio all’interno di quello che una volta era un vivaio gestito da mio padre: serre, orti, alberi e fiori e la presenza vivida della luce che con la sua intensità scandisce le giornate e alternarsi delle stagioni." Cosa ti piace del tessuto che compri sul nostro shop? "Sicuramente la possibilità di scegliere la fantasia dei tessuti, adoro le stampe di alcune vostre illustratrici. E non da meno, la possibilità di scegliere la tipologia di tessuto adatto al nuovo progetto in corso." Corpetto e minigonna in cotone Come descriveresti la nascita di un prodotto 100% handmade costum? "La nascita di un prodotto realizzato da una sola persona porta con sé il valore dell’unicita', della qualità e della personalizzazione, fuori dalle logiche di spreco e omologazione. Vedere la gioia di chi indossa qualcosa realizzato appositamente su misura da molta soddisfazione e ripaga delle ore di fatica per portare a termine il lavoro." Idee per l’autunno per la nuova collezione "L’autunno scorso ho usato molto il vostro pile per confezionare delle felpe, mi sono trovata bene, è soffice, caldo e non fa pallini! Credo che continuerò ad usarlo anche in seguito." pochette in jacquard stampato Per personalizzare abiti o accessori, seguitela sui canali social: Instagram e Facebook
Per organizzare un evento come un matrimonio, festa o convencion ci vuole tempo e persone professionali. Oggi vi parliamo di tre giovani ragazze, che con il loro talento hanno fondato Ideeventi. Se ricercate un'idea tutta personalizzata per la vostra prossima occasione speciale, loro fanno a caso vostro: dal disegno dell'immagine coordinata, alla stampa del tessuto, vi raccontano i segreti per ottenere un evento indimenticabile! Raccontateci chi c'è dietro idee eventi, come siete strutturate e se siete un team 100% donne. "Ideeventi è una società di organizzazione di matrimoni ed eventi, nata nel 2008 da tre giovani donne. Eufemia, Stefania e Chiara. Ognuna di noi si occupa ha un suo ruolo specifico. Eufemia gestisce la parte amministrativa, i budget e gli ordini. Stefania sviluppa progetti creativi e si occupa della comunicazione e immagine dell'agenzia. Chiara gestisce i clienti, l'organizzazione e il coordinamento dei fornitori." Come si organizza un'immagine coordinata per una festa o evento speciale? "Si parte dai desideri della coppia e si fondono al contesto in cui bisogna organizzare l'evento. Colori, idee, forme e stili si decidono per prima cosa e successivamente si progetta ogni singolo elemento." Come avete utilizzato i tessuti stampati con noi? "Adoriamo stampare sulla stoffa nel nostre idee. Abbiamo realizzato, borse, cravatte, papillon, bracciali, tovaglioli, sacchetti e bomboniere." Come consigliate l'utilizzo del tessuto ai vostri clienti? "Si tratta di un prodotto ricercato, studiato e made in Italy. Quindi ogni elemento che si realizza con queste stoffe stampate acquisiscono un certo valore anche per un singolo sacchetto per i confetti." Cosa vi piacerebbe allestire con il tessuto, prossimamente? "Vorremmo fare le tovaglie per delle mise en place. Non siamo mai riuscite a farlo fin ora." I loro contatti: Sito web Instagram
"Mi chiamo Angélica Díaz Vargas, sono una “Happiness Designer” e Pedagoga Colombiana, vivo a Milano e da due anni ho scommesso per un sogno che continuo a lavorare giorno dopo giorno. Mi sono trasferita in Italia dal 2000 per continuare gli studi artistici. Mi sono laureata in Media Art presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e successivamente specializzata in Arti Multimediali del Cinema e del Video presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Tra il 2010 e il 2015 ho vissuto in Nigeria, Kurdistan Iracheno e Arabia Saudita dove ho partecipato alla realizzazione di Laboratori Artistici per Bambini. Integro l’esperienza di insegnamento con i bambini combinandolo con la loro produzione artistica e creando delle opere di design ricche di colore e creatività al servizio di tutti. Nel 2016 nasce il brand ADIAZ MILANO e il progetto "The Fuppies"" I Fuppies cosa sono e come sono nati? "The Fuppies sono la materializzazione in PUPAZZI-CUSCINI del modo in cui i bambini osservano il mondo dei grandi. I disegni dei bambini escono dal mondo immaginario per far parte della quotidianità famigliare. Nel 2016 prende vita la Prima Collezione “Zero” e nel 2017 la Collezione di cuscini “Zoo”, e la LIMITED EDITION “BARPIE”; ho pensato che era giunto il momento che la creatività dei bambini, venisse nel vero senso della parola “indossata” e mostrata a tutti. I vestiti, naturalmente realizzati a mano, sono accompagnati da una simpatica borsa che all’occorrenza si trasforma in zainetto." Cosa ti è piaciuto del nostro servizio di stampa? Da Febbraio 2018 nasce la linea di Fuppies in stampa digitale, per questo progetto ho scelto THECOLORSOUP; cuscini il cui design è ottenuto attraverso una tecnica di stampa che, per la sua accuratezza e qualità, richiama fedelmente i Fuppies per forma e colori. Amo il risultato della stampa di The Color Soup; la linea guida del progetto resta sempre la stessa, ma questa volta mi rivolgo direttamente al bambino che c’è in noi. Più piccoli, economici e lavabili, questi cuscini nelle loro forme particolari potranno portare il colore e il design inconfondibile dei Fuppies nelle case di ognuno di noi, ricordandoci che è guardando la vita con gli occhi di un bambino che si fanno nuove scoperte e si vedono nuovi colori. Quale aspetto del tuo lavoro ti piace di più? "Parte del mio lavoro è basato sulla personalizzazione. Ricevo dei disegni dai bambini e li reinterpreto artisticamente in forma di cuscini o nella personalizzazione di un vestito. ADIAZ MILANO è fondata su un’idea di progettazione e creazione di modelli non più preconfezionati e prodotti in quantità, ma personalizzabili, irripetibili, realizzati volta per volta come pezzi unici (Come un opera d`arte). Unica è la materia prima, uniche sono l’artigianalità della fattura, la ricerca formale e funzionale e la fantasia. L’intento è far entrare in casa tua, per te, i tuoi bambini, oggetti che rispondano alle esigenze della dimensione emozionale. E’ una sfida bellissima contro la standardizzazione, per proteggere l’immaginario dei piccoli. Con il mio lavoro voglio celebrare la spontanea eterogeneità delle creazioni dei bambini, “Creare insieme a loro” per celebrare la loro fantasia." Con quali tessuti ti piace di più lavorare? "Per il lavoro dei cuscini mi trovo molto bene con il cotone, soprattutto perché usando della pittura per tessuti riesco a dare il meglio nella interpretazione del disegno del bambino, invece per i vestiti mi piace molto la versatilità del Jersey di Cotone e per la borsetta ho scelto nel neoprene e del materiale tecnico, così è più resistente e lavabile." Idee per il futuro? "In questo momento sto creando la Nuova Collezione 2018, sarà in Stampa Digitale, fatta da TheColorSoup e sarà lanciata nel mese di settembre. Questa volta prendendo spunto dei disegni dei bambini, la collezione è pensata ai grandi. Ci saranno tante sorprese e credo vi piacerà. Aspettate News!!" Per contattarla via Instagram e Facebook, basta un click!
Raccontati ai nostri lettori "Mi chiamo Sandra e da poco ho superato i 30 anni anagrafici. La mia vita è sempre stata un turbine. Vivo a Catania dove sono rientrata dopo aver girato un pò di anni per l’Italia lavorando per una multinazionale nel settore beauty. Sempre in movimento grazie al mio lavoro, mi occupo di marketing, comunicazione ed eventi.Tra un lavoro ed un’altro mi sono ritagliata il tempo per seguire un sogno e cioè imparare a cucire. Da piccola seduta accanto alla nonna facevo abitini alle Barbie. Dopo 7 anni in giro ho deciso di tornare alla base ed è lì che ho creato un’agenzia di comunicazione con due amici. Ma le passione e i sogni nei cassetti ammuffiscono e quindi ho deciso di creare questo piccolissimo brand BEDDA, un brand che creo completamente qui in Sicilia, a parte i tessuti che ovviamente vengono prodotti in Piemonte (mia seconda casa per 5 anni). Bedda shop, quale filosofia persegue per la sua produzione di capi? "Alla base della mia filosofia ci sta la voglia di indossare dei capi unici e BELLI. Ma soprattutto realizzati a mano. Ho la fortuna di avere una partner in crime speciale, ovvero la mia sarta che si chiama Clara e che riesce a tramutare in realtà qualsiasi pensiero e qualsiasi pazzia :)" L’ispirazione da dove ti nasce, per ogni tuo capo? "L’ispirazione nasce dalle mode che ci hanno preceduto, dagli stilisti che hanno fatto la storia della moda, dalla voglia di indossare un capo che ti faccia sentire completamente a tuo agio e che sia unico. Oltre le fiere di settore infatti, sono sempre alla ricerca anche di tessuti vintage e non riproducibili. Ma alla base dei miei capi ci sta la creatività sul tessuto. Ogni disegno infatti è pensato, studiato, schizzato e poi interpretato dall’illustratrice del mio cuore Roberta. Senza il lavoro di squadra nulla accade." Quale è il primo pensiero legato al cucito e al disegno? "Arte e geometria. In un abito c’è sicuramente la base artistica, ma affinché un capo sia WOW la geometria dei tagli deve essere perfetta." Quale è il tuo tessuto preferito? "Amo i tessuti strutturati, che creano volumi." Cosa apprezzano di più le tue clienti dei capi prodotti? "Le mie clienti ritrovano nel capo se stesse ma secondo il mio stile. Un mix perfetto!"
Vi presentiamo Barbara e il suo negozio di sartoria "orlo al volo" di Cuneo, lei è un vulcano di idee, scoprirete come ha utilizzato i nostri tessuti. Vi assicuriamo l'effetto sorpresa e molte idee super originali! Buona lettura a tutti! "Sono Marinella Barbara, figurinista con esperienza ventennale nel fashion design, styling e modellismo. Docente di Taglio e Confezione ho un’interessante esperienza e competenza nel mondo moda anche nel campo editoriale, proponendo capi ed accessori inediti frutto della mia vivace creatività." Descrivi il tuo brand e quanto incide la personalizzazione su di questi prodotti “Metridea” idee al metro…firma una vasta gamma di progetti abbigliamento, arredamento e accessori. TheColorSoup è stato un valore aggiunto nel personalizzare i miei lavori, si è aperta un’altra finestra nella mia mente, un’altra opportunità per esprimere il mio intuito creativo e visualizzarlo sul tessuto! Fotografia e grafica si fondono per dare vita a nuove realizzazioni." Come hai utilizzato il tessuto stampato su Thecolorsoup.com? "Volevo realizzare dei cuscini cilindrici con stampa tronco su tessuto tela di microfibra dunque ho fotografato un tronco tagliato, ripulito l’immagine con Photoshop, caricato il file sul sito e stampato... è stato un gioco da ragazzi. Il tessuto è arrivato nei tempi previsti così ho potuto confezionare e sistemare a modi legnaia i cuscini vicino al caminetto…il risultato è stato di grande effetto! Poi è stato un susseguirsi di idee: disegni di mia nipote per realizzare cuscini, ho personalizzato il portamacchina da cucire ecc… L’ultima che vi presento è il copricasco, utile per proteggere o rinnovare il vostro casco unito al sottocasco estivo antipolvere e smog, realizzato in fresco tessuto beachwear, oppure in versione invernale con tessuto Double Jersey o Pile. Amo creare forme e figure passando dal classico al vintage confluendo all’art pop, intrecciando action figures ideali per t-shirt, gadget e molto altro. Cosa ti piace di più del mondo dell'handmade? "Il prototipo, cioè il progetto che si materializza, il pezzo unico… si perché, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, si può provare a riprodurre una creazione ma difficilmente uscirà uguale identica a una precedente, questo è senza dubbio un punto a favore dell’handmade. Il mio consiglio a chi, come me, ha scelto di uscire fuori dal cerchio degli hobbisti è di lavorare a livello professionale, di non avere paura della produzione in serie perché lo stile di ognuno di noi, sarà sempre ineguagliabile." Quale consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi per la prima volta al mondo del cucito? In quanto insegnante ho capito che ogni principiante vorrebbe realizzazione il proprio final work in brevissimo tempo dunque dico a loro: “L’ago fa punti corti dunque bisogna munirsi di pazienza, tenacia e autocritica. Riconoscere un lavoro mediocre e trovare passione là dove è necessario scucire e ricucire tante volte, fino ad ottenere il risultato perfetto…solo allora la soddisfazione che sentirai sarà una nuova consapevolezza...l’hai fatto tu!” Per maggiori informazioni: www.sartoriaorloalvolo.com Facebook
Oggi vi mostriamo un progetto realizzato da più mani femminili, ricco di colori e fiori. Borse e fasce per capelli, con una linea da un tocco vintage e fresco. Vi consigliamo come colonna sonora per leggere questa intervista Fabrizio De André, capirete il motivo solo leggendo, buona lettura! "Per descrivere chi sono partirei proprio dal raccontarvi di Miurcilla, il mio brand, perché dentro c’è tanto di me stessa. Ci sono il mio amore per la natura, la passione per le storie, quelle delle persone, quelle nei libri e le illustrazioni. C’è la mia laurea in storia dell’arte, che mi ha insegnato tanto, mi ha dato un contesto di riferimento e aiutata a guardare il mondo nelle sue forme e colori con occhi diversi. C’è ovviamente tutta la mia passione per i tessuti, la loro storia, e l’ammirazione profonda per l’arte etnografica. Miurcilla è un mondo colorato, dove si incontrano bambole gatte e conigliette nei loro vestitini, e dove potete trovare borse e accessori dallo stile un po’ bohémien." Come è nato il progetto con il Fiorificio Garden Factory? Raccontaci i retroscena e punti forti del progetto "La scelta dei tessuti è la parte fondamentale del mio lavoro e ciò che più caratterizza le mie creazioni. Da un po’ di tempo cercavo qualcosa che sentissi ancora più mio, che potesse raccontare una storia. In primavera l’ispirazione è arrivata dall’ascolto di quattro canzoni di Fabrizio De André che parlano di altrettante donne, che attraversano la vita con speranza e poesia. Vedevo le storie di quelle canzoni in immagini e colori e ne parlai con mia sorella Maddalena, che insieme alla sua amica Michela ha creato il Fiorificio Garden Factory, uno studio di progettazione di giardini e del paesaggio che si pone con sensibilità all’ascolto della natura e che trova nei fiori il mezzo per esprimersi e creare. Abbiamo ascoltato quelle canzoni all’infinito, lavorato sui colori e la scelta dei bouquet e alla fine Maddalena ha tradotto lo spirito delle canzoni di De André in bellissime fantasie floreali, ispirate alle storie delle protagoniste. Per la nuova collezione estiva di accessori ho usato le fantasie disegnate dal Fiorificio dedicate alle “Malerbe”, le piante e i fiori spontanei che crescono in estate, freschi, vitali e delicati allo stesso tempo. (leggete sul loro blog dove parlano proprio di questo progetto)". In questi anni cosa ti ha portato ad avvicinarti al mondo dell'handmade? "Sono sempre stata una persona creativa, l’ho preso da mia mamma, che tra l’altro mi ha insegnato le basi del cucito. Con mia sorella o da sola mi sono sempre divertita a creare qualcosa, meglio se con la stoffa, mi è sempre piaciuto dare una finalità pratica alla mia fantasia. Quando studiavo mi sono appassionata ai designer e artigiani inglesi e americani dell’Ottocento, alle comunità che creavano condividendo studio, lavoro e ricerca di un’espressività autentica e in armonia con la natura. Tutto questo mi ha ispirato molto. Qualche anno fa scrivevo per un webmagazin di design e artigianato e così ho cominciato a conoscere il mondo dell’handmade contemporaneo, finché mi ci sono appassionata tanto da decidere di sceglierlo come la mia strada!" Preferisci lavorare da sola o collaborare con altre creative? "Il mio al momento è un “one girl business” faccio infatti tutto da sola. Amo questo lavoro ma implica anche molti momenti solitari. Nel tempo ho imparato ad apprezzare collaborazioni ma anche il semplice confronto e scambio di opinioni e competenze con altre creative. È un arricchimento importante e ho conosciuto artigiane capaci e coraggiose. La collaborazione con il Fiorificio per esempio è per me è davvero importante: è un confronto ricco e stimolante, che amplia i miei orizzonti e mi permette di arrivare dove prima non potevo. Trovo stupendo poter avere dei tessuti personalizzati, che rappresentino davvero il mio brand e ciò che voglio trasmettere, raccontare una storia tutta mia. Trovare The Color Soup è stato altrettanto fondamentale, perché so di poter contare su ottimi tessuti e una serena collaborazione. Ora chi mi ferma più!" Cosa ti piacerebbe creare con la stoffa personalizzata? "Ora che sento di potermi esprimere al meglio mi dedico con immenso piacere alla parte del mio lavoro che amo di più: mettere a punto la prossima collezione, trovare riferimenti, ispirazioni e lavorare sulle stoffe. Mi sto già dedicando a quello che arriverà nel mondo di Miurcilla il prossimo autunno, in particolare le nuove borse e accessori e non vedo l’ora di stampare i prossimi tessuti!" Seguite Marianna su facebook e instagram, per scoprire tutta la sua collezione!
Laura fin da piccola aveva una vena creativa e "una mano d'oro" per il disegno. Ci ha raccontato come la sua creatività sia rinata in un momento buio della sua vita. Per scoprire di più leggete qui sotto... "Sono Laura e il mio nome d’arte è Mala Strella; disegno, cucio e stampo capi e accessori in materiali eco compatibili. Amo leggere romanzi per evadere dalla realtà quando questa mi annoia, l’odore della pioggia nel bosco, perdermi nei centri storici delle città, cucinare e mangiare tutto ciò che non abbia occhi. Amo le macchie di acquerello quando prendono una loro arbitraria e imprevedibile forma, seminare atti di generosità inaspettati. Perdo letteralmente il lume della ragione alla vista di: mercatini dell’usato, rigattieri, antiquari. Amo follemente i cani bassi, ok tutti i cani, però se vedo un cane a forma di poggiapiedi magari anche sovrappeso, mi entusiasmo particolarmente. Creo per chi ama gli accostamenti insoliti, i colori accesi abbinati al nero, le storie di animali e le belle stoffe naturali." Come e quando sono nati il tuo nickname e il tuo brand Mala Strella? "Il mio brand è nato da una tremenda insoddisfazione. Fin da bambina mi ero creata una sorta di mondo parallelo di carta, disegnavo continuamente animali e donne con abiti dalle fogge strane che nella mia fantasia erano superbi modellini di alta moda. A sedici anni ho seguito il mio primo corso di cucito, ma poi mi sono persa per strada per via di studi universitari frustranti perché prettamente teorici. Poi nel 2015 mi sono detta che era il momento giusto per provare: una brutta, rara e invalidante malattia alla tiroide mi costringeva a passare la maggior parte del mio tempo in casa, molte delle mie aspettative erano state disattese, in pratica non avevo nulla da perdere. Ho messo insieme alcune grafiche a tema animale e dei capi riciclati scelti con cura ad uno ad uno. E in questo piccolo mondo, molto simile a quello che mi ero creata nell’infanzia, ho riversato il frutto di anni di studi e passioni: il disegno, la serigrafia, il cucito, la scrittura, il cinema e la filosofia antispecista. È stata una catarsi liberatoria e salvifica, perché nel frattempo sono guarita dalla mia malattia rara e inguaribile, così dicevano i medici. Il nome Mala Strella è un po' un gioco di parole fra pipistrella e mala estrella, che vuol dire mala sorte in spagnolo. Aldilà del fatto che mi piace proprio il suono di queste parole, e io do molto peso al suono delle parole, mi piace l'idea di comunicare qualcosa che a primo acchito potrebbe sembrare anche negativo. Forse perché ho sempre pensato che le cose più belle non si manifestano mai come tali, devi andare in profondità. Pipistrella è anche il nome affettuoso con cui chiamavo uno dei miei cani, che mi manca tanto e volevo che rivivesse nel mio quotidiano." Disegno e arte del cucito, come sei riuscita a coniugarli insieme? Cosa preferisci fare: disegnare o cucire? "La voglia di unire le due cose ha radici direi remote. Non potrò mai dimenticare l'insoddisfazione di certi pomeriggi adolescenziali; uscivo in compagnia di mia madre, che decideva che avevo bisogno di nuovi vestiti. Ricordo che non mi piaceva quasi mai nulla e ritornavamo a casa sempre con gli stessi modelli di vestiti, peraltro neri. Già allora il mio più grande sogno era quello di cucire i miei vestiti. Ma ho dovuto aspettare tanti anni, perché disegno da sempre, ma è da pochi anni che sono riuscita a coniugare le due cose. Semplicemente con grande forza di volontà e corsi e tutorial a go go. Non nego che ami molto di più disegnare, forse perché sono comunque molto più legata al mondo dell'arte e poco o nulla a quello della moda, tranne alcuni stilisti che in effetti ritengo grandi artisti. Diciamo che cucire è per me un'urgenza che nasce dalla volontà di occuparmi di tutta la filiera del prodotto, perché ciò mi emoziona molto e perché voglio essere io a scegliere i tessuti in un'ottica ambientalista che per quanto mi riguarda è fondamentale." Ci racconti come hai ideato la collezione con i nostri tessuti? Cosa hai apprezzato dei tessuti scelti? "Oltre a disegnare e cucire, mi occupo anche di stampa serigrafica; e sebbene continui ad avvalermene e ad apprezzarla, ritengo sia impossibile poter stampare dei pattern molto articolati e a più colori e nuances. Avevo fatto prove di stampa digitale ma con risultati non molto convincenti. Poi vi ho scoperti e dopo aver ricevuto la prima stoffa, mi sono innamorata. Ricordo che erano delle volpi a matita acquarellata e la stampa era di una fedeltà commovente. Da lì ho liberato la fantasia e dato sfogo a tutte le idee che ritenevo irrealizzabili. Inoltre la qualità delle vostre stoffe è davvero imbattibile, e le clienti apprezzano molto." Stai già ideando la collezione autunno/ inverno? Ci saranno nuovi pattern e modelli da ordinare nel tuo sito? "Si, ho già diverse idee per la prossima stagione, vorrei proporre qualcosa di assolutamente nuovo, soprattutto per quanto riguarda i colori. Sto prendendo molti appunti, ma ammetto anche che vorrei godermi l'estate e soprattutto i nuovi modelli estivi, anzi, vi invito a dare un'occhiata al sito." Seguitela su Instagram e Facebook non potrete far altro che ordinare il vostro capo personalizzato!
Raccontami come è nato il vostro brand e come vi dividete i compiti nel team "Il nostro marchio è nato "così per scherzo" dai nostri figli, poi con mio marito ci abbiamo creduto, viste le mie capacità nel cucire e abbiamo deciso di registrare il marchio, iniziando tutti insieme l'avventura. I ragazzi mi aiutano nell'ideazione e nelle ricerca di tessuti, stampe e novità e io cucio." L'idea di personalizzare borse da viaggio e beauty case è molto interessante, il cliente può decidere come farsi il set da viaggio? "Il cliente può scegliere il modello e tutti i componenti per renderlo unico. Partendo dai tessuti, stampe, ricami e tracolle. Utilizziamo anche eco pelle oltre al twill di cotone di Thecolorsoup." Come è nata la passione per il cucito? "Ho iniziato da piccola, con l'insegnamento molto importante di una zia speciale." Progetti per l'estate? "Siamo sempre pieni di novità. Abbiamo da poco lanciato la nuova linea di sacche e sono tornati disponibili gli elastici per capelli. Sono confezionati in questo divertente packaging a forma di bicchiere da frullato." Puoi scoprire altri modelli su Instagram e Facebook
Pattern colorati stampati su cotone resistente e morbido al tatto (Twill di cotone) sono i materiali che personalizzano diversi modelli di borse, clutch e pochette adatte per tutte le donne dinamiche e glamour. Oggi parliamo con le ragazze di Punto sinergico che hanno deciso di delineare nuove forme e tratti nel mondo dell'accessorio handmade. "Chi siamo è semplice: due ragazze, quattro mani e due menti creative. Una graphic designer (Roberta Tafuri) e una crafter (Manuela Massicci) con l'obiettivo comune di tracciare un segno differente che possa sorprendere, attrarre e aprire nuove strade." Puntosinergico, come è nato e come viene gestito da voi? "L'idea di Puntosinergico nasce in un bar di fronte ad un caffè, ma soprattutto di fronte all'esigenza di far comprendere l'importanza del pensiero e dell'azione creativa e della sua preziosa unicità. Abbiamo iniziato questo percorso lontane dall'idea di realizzare semplici capi d'abbigliamento, ma affascinate, invece, dalla possibilità di trasmettere, attraverso il nostro lavoro, energie, pensieri e sensazioni." I modelli di borse, come nascono? Come scegliete le forme, i tessuti, le grafiche e i materiali? "Nella fase progettuale ci sentiamo libere di sviscerare tutte le idee per tirare giù i primi bozzetti: ci lasciamo ispirare da una frase o da un dettaglio inaspettato, e nel confronto continuo tutto inizia a prendere forma naturalmente. Ci piace molto poter "raccontare" attraverso ciò che creiamo, personalizzando le stoffe con le nostre idee grafiche, e dedicandoci poi alle combinazioni di colori e alla scelta dei materiali, che non sono mai di origine animale." Come potete personalizzare le vostre borse per le clienti? "Crediamo molto nei "colpi di fulmine", per questo realizziamo pezzi unici e lasciamo che siano le persone ad innamorarsi di loro, senza alcuna pretesa. Ci piace pensare alle nostre creazioni come delle piccole gioie inaspettate da cogliere al volo, per godersele più intensamente." Chi vi ha ispirato o spronato a buttarvi in questa impresa? "Le sinergie servono anche a questo, a spronarsi fin da subito a vicenda e raddoppiare le dosi di volontà, determinazione e perché no... follia!" Prossimi eventi del 2018 in cui parteciperete o progetti nuovi? "Abbiamo iniziato da poco a partecipare ad alcuni eventi di handmade, spazi di confronto e condivisione che continueremo piacevolmente a frequentare. Nel frattempo stiamo lavorando ad una nuova collezione che uscirà nei prossimi mesi e speriamo riesca a meravigliarvi e sorprendervi ancora!" I loro contatti, per rimanere aggiornati: FACEBOOK Instagram Shop Etsy
"La passione che nasce fin da bambino sognando un giorno di poter usare la macchina da cucire della nonna": è la storia di Stefano del brand Morgana Couture. Organizzate il vostro tempo, bastano solo 5 minuti, buona lettura! Stefano, raccontaci chi sei e del tuo brand "Eccomi, mi presento... sono Stefano (33 anni) sono di Susa, un paesino della Provincia di Torino, ma da molti anni vivo a Torino in pianta stabile. Sono un archeologo, e ho la fortuna da molti anni di poter fare di mestiere ciò per cui ho studiato, cosa non da poco di questi tempi. La mia professione mi ha portato per molti anni lontano da casa per lunghi periodi costringendomi ad accantonare la mia grande passione per il cucito. Alcuni anni fa, ormai 4 anni fa a dire il vero, sono rimasto senza lavoro per parecchi mesi e non riuscendo a rimanere con le mani ferme ho tirato fuori dalla scatola la macchina da cucire e mi sono rimesso in gioco. Prima sistemando cose mie, poi iniziando a ricevere richieste da amici e parenti di abbigliamento, fino a iniziare alcune collaborazioni con boutique di moda per cui principalmente facevo riparazioni e modifiche dei loro capi e piano piano ho iniziato a proporre pezzi miei, gonne, pantaloni, abiti... e poi una sera è arrivata una mia cara amica che mi ha chiesto di confezionarle un abito per un Cosplay, voleva fare Morgana... e da Morgana l'ho vestita... quel personaggio del ciclo arturiano mi ha sempre affascinato, e quando poco tempo dopo mi è stato chiesto di dare un nome alle cose che creavo quell'abito rappresentava un punto di svolta e da li è nata Morganacouture. Le borse sono arrivate per gioco. Alcuni negozi volevano un packaging per le feste un po particolare e abbiamo studiato delle shopper personalizzate con dei tessuti di riciclo per la maggior parte. Sono piaciute e allora ho iniziato a entrare in un universo parallelo del cucito. Un mondo che non aveva taglie e regole ferree. In questo mondo ho potuto liberare tutta la creatività che avevo. Ci sono voluti molti esperimenti, molte prove, innumerevoli tutorial trovati su internet e un workshop con una delle perone che stimo di più in questo settore, La ragazza dello sputnik (la mitica Carla), dopo aver visto i suoi lavori ho deciso di raggiungerla a Bologna, e conoscerla. È passato molto tempo da allora ma credo che confrontarmi con lei sia servito molto. Da tutto ciò è iniziata l'avventura di Morgana." Chi ti ha trasmesso la passione per il cucito? "Uno dei primi ricordi che ho di me da bambino è a casa dei miei nonni materni, in una stanza c'era una vecchia macchinata cucire, una Pfaff a pedale che mia nonna aveva comprato dall'atelier in cui faceva la bustaia da ragazza. Ricordo interi pomeriggi passati al suo fianco, lei cuciva gonne, aggiustava camicie e pantaloni, e io giocavo con bottoni, fili, ritagli di tessuto e la guardavo. Crescendo ho iniziato istintivamente a cercare di riprodurre dei capi che mi piacevano (All'inizio erano orribili), io sceglievo i tessuti e li tagliavo, imbastivo tutto e poi mi sedevo di fianco a mia nonna che li cuciva. Per anni è andata così. Ho creato abiti per rievocazioni storiche, spettacoli teatrali, spose, invitati ai matrimoni... e per anni la storia si è ripetuta, io mi occupavo di tutto, ma alla macchina si sedeva lei. La macchina da cucire comunque ho imparato ad usarla, e per fortuna, perché nel momento in cui i suoi occhi hanno iniziato a giocarle qualche scherzo io sono diventato le sue mani. Ci sedevamo entrambi alla macchina, ma ora ero io a farla andare... e andava come una scheggia. Si perché mio nonno l'aveva modificata aggiungendogli il motore... ma da bambino mica ci avevo mai fatto caso. Nonna non c'è più, e io non ho più avuto il coraggio di sedermi a quella macchina. Ma tutte le volte che mi metto a lavorare lei mi critica ancora punto dopo punto ed è il miglior controllo qualità che i miei prodotti possano avere." Cosa rappresenta per te crearsi un abito o un accessorio unico e personalizzato? "Non ho mai sopportato la moda di massa. Purtroppo vivere in provincia significa anche avere una ristretta scelta di negozi a cui attingere e questo mi ha sempre reso insofferente. Non ho mai concepito di uscire di casa e di ritrovarmi affiancato da altri vestiti uguale a me, follia! Per me l'abbigliamento è stile, carattere, la carta d'identità del tuo modo di essere e quindi deve essere univocamente tuo. Non ho molte occasioni per realizzare abbigliamento per me (questo non vuol dire che non capiti, sia chiaro) per questo vado alla ricerca di brand che caratterizzino il mio stile da mixare con gli accessori che mi creo." Come nascone le tue borse? "Dettagli dettagli, dettagli... credo sia il mio motto. Le mie borse nascono di solito dall'osservazione di piccoli particolari notati nei posti più strani. Prima o poi mi prenderò una denuncia ma mi capita nei posti più strani di fermarmi ad osservare la rifinitura di una borsa o di un capo d'abbigliamento (in metro, mentre passeggio, a fare la spesa, su internet...), me la segno su un quaderno apposito e cerco di rielaborarla, magari non subito, ogni tanto l'idea arriva dopo parecchio e a quel punto la metto in prova. Tra mia madre, mia sorella e alcune amiche credo di aver riempito armadi interi di prototipi di borse per capire se potevano essere funzionali, pratiche e esteticamente buone. Le mie borse nascono principalmente in casa, ho ricavato un angolo dedicato al cucito in una stanza e presto ha preso il sopravvento su tutto, sono poco ordinato lo ammetto, e la quantità di tessuti che acquisto è incalcolabile! La ricerca dei materiali è il punto di partenza per la creazione. Io uso molto l'ecopelle, scelta dettata da una particolare attrazione per questo materiale, mi piace molto mixato con i vari tessuti. Lo trovo una base perfetta. Secondo must sono i cotoni, Canvas, twill, tele di vario spessore... la prima cosa che mi deve colpire è la stampa, il colore e la grafica a colpo d'occhio, poi la sensazione al tatto, passaggio fondamentale, è in quel momento che di solito scatta nella testa l'idea del lavoro che andrò a farci. Sulla scelta delle grafiche spazio molto, il colore è la componente fondamentale per ciò che mi riguarda, nell'ultimo anno ho iniziato a utilizzare molto i pattern realizzati da tre diegnatrici che trovo superlative: insunsit, Enrica mannari e la trentinelli. Pur avendo tre tratti differenti e molto caratterizzanti le trovo tutte e tre molto vicine allo stile di Morgana e per questo caratterizzano buona parte della colazione di borse di questa primavera-estate." Come immagini il tuo brand tra 5 anni? Cosa ti aspetti per il futuro dell'artigianato italiano? "Immaginare Morgana tra 5 anni mi viene difficile, non sono uno che si pone obbiettivi così lunghi, di solito mi cerco di fissare degli step a corto raggio per non essere sopraffatto dall'ansia... la considero ancora una piccola creatura da far crescere e caricarla di aspettative mi destabilizza un po. Però sognare non costa nulla e mi auguro che questo progetto possa iniziare a trovare la sua dimensione indipendente, a far crescere il numero di persone che seguono i miei lavori e che spero continuino ad apprezzare i prodotti che faccio e a suggerirmi cosa vorrebbero vedere nelle future collezioni. Un sogno nel cassetto è quello di poter vedere un giorno un laboratorio dedicato solo a lei, un posto dove ci sia solo Morgana, il suo antro creativo. Piano piano, poco per volta credo che troverà anche lei la sua giusta collocazione nella mia vita e nel panorama artigianale italiano. Nell'ultimo periodo ho riscontrato il riavvicinamento della gente all'artigianato e alla qualità manifatturiera. Non è semplice rieducare il pensiero delle persone passando velocemente dall'acquisto fast e Low cost delle grandi catene ad una concezione più qualitativa dell'acquisto. In una società in cui tutti vogliono essere e assomigliare all'idolo del momento uscire dal branco stereotipato e identificarsi con uno stile personale non è semplice. Credo sia ancora molto il lavoro da fare, ma la strada intrapresa è ottima e bisogna cercare di essere tutti uniti nell'affrontarla nel modo giusto." I canali social per seguirlo sono: Facebook Instagram
Immaginate una ragazza, che fin da bambina voleva farsi delle gonna uniche e poi crescendo apre il suo shop Etsy. Nella sua craftroom, fili e passamanerie per abbellire le sue gonne, metri e metri di stoffe scelte dal nostro catalogo grafiche. Luisa oggi è la nostra ospite, volevamo farvi conoscere i suoi pezzi unici in tela di cotone, freschi e colorati proprio adatti alla bella stagione e raccontarvi con quanta determinazione una passione per ago e filo, sia diventato un mestiere per lei! Buona lettura... Raccontaci chi sei e le tue passioni "Avevo 13 anni quando ho cucito la prima gonna, ero con un'amica e non sapevamo come passare il tempo. Mia madre mi aveva regalato uno scampolo che somigliava tanto alla fodera di un divano, io ci avevo cucito sopra l'elastico e poi me ne ero andata in giro a mostrare a tutti il risultato. Avevo l'ego alle stelle e la ferma consapevolezza che non mi sarei mai ripetuta. Quando poi ho deciso di ricominciare l'ho fatto sempre per gioco, con un'altra amica. Mi sono accostata di nuovo al baule di mia madre e ho ripreso in mano il ricordo di quella prima gonna mischiandolo, questa volta, alla determinazione di chi vuole creare qualcosa per sé e per gli altri. Non ho le mani preziose di mia mamma, quelle che generano vestiti come se nulla fosse, quelle che hanno accudito due figli e che ogni giorno si prodigano per tutti. Ho però la stessa identica risata e la sensibilità di chi in mezzo alle stoffe ci è cresciuto e riconosce il valore e la generosità di ogni singolo scampolo. Luiskirt è il risultato della mia passione, è il posto in cui sto bene." Il tuo brand come e quando è nato? "Tutto è nato per scherzo, come un gioco. Una cara amica mi ha chiesto di confezionarle una gonna a pieghe, per qualche mese ho ignorato la richiesta finché, presa dallo sfinimento, ho deciso di provare. Le altre amiche entusiaste del risultato hanno ordinato altri modelli e così, senza neanche rendermene conto, ho intrapreso la strada dell'handmade." Quali sono i tuoi primi ricordi legati al mondo del cucito e/o del handmade? "Tanta paura e insicurezza di non essere in grado di creare... Paura che il prodotto non fosse all'altezza. In compenso tanta soddisfazione." Cosa ti emoziona di più di creare dei capi unici per la tue clienti? "Quando vedo la gioia negli occhi delle mie clienti nel momento in cui trovano la gonna che più gli piace e che più si adatta a loro sento che quel capo mi mancherà, perché mi affeziono a tutte le mie creazioni." La tua collezione primavera estate, quali trend e colori andrà seguire? "La mia collezione primavera estate avrà delle belle novità, introdurrò le gonne lunghe." Parlaci di eventi o progetti per questo anno 2018, che ti aspettano "Al momento, per i mesi estivi, ho in programma un mercatino sul Garda. Nel prossimo autunno invece vorrei partecipare a qualche mercatino handmade a Milano." Per seguirla su i suoi canali social, cliccate qui: instagram, facebook
Atelier Mave è un marchio di articoli di cancelleria e lifestyle, creato nel 2017 a Milano con la passione per la creazione di illustrazioni giocose e colorate. Ogni design inizia con linee disegnate a mano e ha il suo carattere stravagante, combinazioni di colori che rendono i prodotti unici. La gamma vanta da tessuti per cucine, quaderni, tote bags a poster, per bambini e giovani adulti. Buona lettura a tutti voi.. Berry, ci racconti chi sei e come è nato il tuo brand? "Sono Chief Officer of Happiness all’Atelier Mave e mi occupo di tutto: dalla creazione degli illustrazioni, marketing & finance fino alla preparazione degli ordini. Sono sempre appassionata di pattern, i colori, le illustrazioni e creare qualcosa con le mie mani. Seguendo questo desiderio, mi ha portato a costruire il mio parco giochi; Atelier Mave. L'obiettivo della Mave è colmare il divario tra l'infanzia e l'età adulta e inizia con il suo nome che significa gioia in Inglese." Come nascono le tue illustrazioni? Le ispirazioni da dove arrivano? "Penso che l'ispirazione sia ovunque; non posso dire cosa mi stimola esattamente. Può essere un'opera d'arte o un animale giocoso o solo una bella combinazione di colori, ma tengo gli occhi aperti." Hai scelto il lino per le tue illustrazioni, per quale motivo, cosa ti ha attratto di questo tessuto naturale? "Sì, l'ho scelto per la prossima collezione di tessuti di cucina. In genere, adoro la trama di lino. Inoltre, sono sempre alla ricerca di materiali che rispettano l’ambiente; come 100% lino per i tessuti. Fortunatamente, Color Soup ha il lino più bello." Cosa rende unico un tuo prodotto? "Penso che siano le illustrazioni che dimostrano la mia anima e la qualità dei materiali." Quale stile e tecnica preferisci quando creai disegni per il tessuto? "Inizio a disegnare a mano e dopo transferisco a Photoshop per dare gli ultimi tocchi." Hai dei colori preferiti, a cui non rinunci mai nei tuoi lavori? "Adoro le belle combinazioni di colori, ma ho una particolare tendenza ad usare il colore pesca :)" Se volete scoprire il suo canale Instagram, ecco qui il link da visitare.
Come è nato Almost twins design? "Ciao, mi chiamo Noemi e sono la fondatrice di Almost Twins Design. Neo laureata in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Sono una persona creativa ed ho varie passioni, adoro gli animali, amo l'arte ed amo viaggiare, ma probabilmente quella che mi caratterizza di più è il diy, potrei passare giornate circondata da forbici, colla e cartoncini o filo, ago e stoffa." Il tuo brand si occupa di personalizzare tote bag e pochette, ci racconti come fai? "L'idea di Almost Twins è nata un anno fa', passavo le giornate a lavorare alla tesi sulla mia scrivania ed i miei due cagnolini un maltese ed un barboncino (ma scambiati per la solita razza, da qui il nome "Almost Twins", non lasciavano mai il mio fianco; così ho incominciato a scattargli foto e creare grafiche con loro...e proprio in quel periodo ho trovato il vostro sito ed ho iniziato ha stampare le mie grafiche sulla stoffa. Appena laureata ho creato la prima tote bag, l'ho usata ovunque portandomela dietro perfino dall'altro lato del mondo; da lì a poco le persone notandola hanno incominciata a dire che l'avrebbero voluta con i loro amici a quattro zampe, così l'idea di iniziare a personalizzarle." Il tuo brand si occupa di personalizzare tote bag e pochette, ci racconti come fai? "L'unica cosa che mi serve è una foto dell'amico a quattro zampe poi cerco di capire i gusti del cliente, se ci sono preferenze di colori e cose simili. Dopo di che il primo passo è creare la grafica...dalla grafica alla stoffa, dalla stoffa all'accessorio desiderato." Cosa ti piace raccontare tramite le grafiche che realizzi? "Tramite le grafiche che realizzo mi piace raccontare l'unicità del pezzo. Interamente ispirata al cliente ed al suo animaletto." Ci saranno nuovi progetti per questa primavera estate? "Si, ci saranno diverse novità sia un'aggiunta di accessori da poter personalizzare sia una nuova linea di borse e pochette con grafiche ispirate all'estate!" Seguite le loro vicende su instagram e visitate lo shop Etsy, per personalizzare la vostra prossima tote bag ;)
Rossana ha chiamato il suo brand Rock Couture e rappresenta tramite il disegno il suo stato d'animo, le sensazioni che la musica le trasmette. Oggi il consiglio è mettete il vostro brano preferito in sottofondo e fatevi travolgere dalle vibrazioni con la nuova intervista di oggi, buona lettura a tutti! Abito in tela di cotone 125gr "Sono Rossana, una pazza giovane donna amante della musica, dei concerti, degli animali, cioccolata dipendente e di tutto ciò che si può definire "lifestyle alternativo". Non mi definisco sarta, non ho questa pretesa, anche perché ho seguito un corso di taglio e cucito base, e continuo a sperimentare e studiare da sola, per migliorarmi costantemente e proporre qualcosa che porti chiara l'impronta di chi sono. E chi sono? Semplicemente una persona a cui non piace omologarsi all'interno di schemi sociali né tantomeno della moda mainstream." Abito in tela di cotone 125gr Rock couture, come e quando è nato il tuo brand? "Ho creato Rock Couture un paio di anni fa, dando inizio a questo percorso grazie alla mia passione per la moda, ma soprattutto grazie ad una molla interiore che mi ha spinto a voler creare qualcosa di mio, qualcosa che esprimesse l'idea di donna che desidero proporre. Ciò che realizzo è lo specchio della mia personalità, originalità e creatività, della mia passione per le varie forme d'arte." Pantaloni in felpa Sappiamo che hai imparato a cucire per la mancanza di pezzi unici da indossare, cosa ti affascina di questo mondo della personalizzazione? "Sì, sono sempre stata insoddisfatta da ciò che trovavo nei negozi e nelle grandi catene di abbigliamento, e credo ci siano tante altre donne che come me sono alla costante ricerca di qualcosa di nuovo e alternativo. Sono affascinata dalla possibilità, che mi viene data dalla stampa di grafiche personalizzate su tessuto, di creare qualcosa di unico, che solo le mie anime affini (non mi piace la parola "clienti") possono indossare nel mondo." Gonna in tela di cotone 125gr Raccontami la tua collezione e quali ispirazioni, hanno fatto nascere gli ultimi tessuti stampati con noi. "Io non propongo "collezioni" perché non voglio creare capi destinati a durare una sola stagione. Traggo ispirazione continua dal mio stato d'animo, dagli accadimenti della vita, dalla musica che accompagna le mie giornate, e tutto ciò si riflette nelle mie creazioni del momento. Ecco perché credo che i miei capi non abbiano stagione, perché penso possano essere indossati in qualsiasi occasione, a seconda di come una donna si senta, di ciò che desidera fare, di come voglia apparire in un determinato momento. Al contrario della moda monotona mainstream, voglio che quello che creo trasmetta emozioni." Trovate le sue creazioni sul suo shop Etsy, per visualizzarlo cliccate qui! Gonna in twill di cotone 290gr Progetti per il futuro o per la prossima estate? "Ho iniziato da pochi mesi a partecipare ad eventi di handmade italiano: ho scoperto il fascino della condivisione di valori e ideali tra crafters, e la goia di poter parlare e confrontarsi con le persone che visitano i market e che esprimono apprezzamento per le mie creazioni. Ho già in programma alcuni eventi a cui parteciperò entro l'estate. Nel frattempo vorrei poter lanciare la mia "linea di beachwear", dal design semplice ma d'impatto, con grafiche in stile tattoo/old style. Per quanto riguarda la stagione invernale, vorrei poter finalmente dedicarmi alla mia passione per i corsetti Vittoriani in puro stile Rock Couture. Il messaggio che vorrei trasmettere è quello di un brand che mette al centro ogni donna che voglia sentirsi unica ed originale valorizzandola, partendo dalla scelta dei tessuti usati per cucire i miei capi, prendendo ogni donna per mano, creando ed adattando, ove possibile, il modello alle proprie esigenze." Se volete seguirla su Instagram cliccate qui!
Oggi si raccontano alla nostra rubrica tre ragazzi dalla bella Sicilia e sapete come li abbiamo scoperti? Attraverso Instragram! Continuate ad usare l'hashstag #thecolorsoup o taggarci nelle vostre produzioni, in questo modo possiamo parlare anche di voi :) ...dai fateci sapere come trasformate il nostro tessuto :) Questa volta abbiamo scovato una moda made in Sicily per tatuatori. Si avete capito bene...loro creano accessori e grembiuli per questo meraviglioso mondo...ovviamente le capacità grafiche non mancano...leggete che bella idea imprenditoriale! "Yamilab nasce dall'idea di 3 amici, un tatuatore (Chicco Tortora), un grafico (Roberto Migliore) ed un artigiano (Giuseppe Moceri), tutti con la passione dell'artigianato e naturalmente dei tatuaggi geometrici. Dividendoci i compiti abbiamo lavorato in team fino a capire che l'idea era realizzabile è così abbiamo deciso di imbarcarci in questa nuova avventura." Dal tattoo al tessuto, come è nata l'idea? "L'idea é venuta dalla voglia di creare grembiuli e prodotti di utilità per tatuatori con un connotato artistico ben delineato, un design riconoscibile, oltre naturalmente alla praticità lavorativa studiata in ogni minimo dettaglio, insomma unire uno stile inconfondibile ad un prodotto tecnico da lavoro, rivolto a chi come noi cerca il dettaglio oltre la praticità." A quali clienti vi rivolgete con il vostro brand? "Yamilab si rivolge naturalmente ai tatuatori, ma anche a barman e barbieri a cui abbiamo già venduto prodotti ottenendo un buon riscontro ed ai quali ci riserviamo di produrre linee interamente dedicate alla loro professione." Progetti futuri per il marchio "Oltre ai grembiuli, ai porta colori, ai porta macchinette e gli altri prodotti già inseriti nel nostro campionario, in futuro Yamilab si propone di creare oggetti da arredamento per studi di tatuaggi e barberie, insieme ad accessori di utilità lavorativa, sempre rispettando lo stile e l'impronta tipica che ci contraddistinguono, la cura per il dettaglio e per i materiali." Ecco il loro contatti :) Sito web Instagram
"L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi." così diceva la mitica Marilyn Monroe, icona di bellezza ma tanto fragile dentro. Oggi abbiamo due giovanissime ragazze venete, che dell'imperfezione hanno fatto un loro simbolo, brand, linea di comunicazione e di moda contemporanea. Quando arriverete alla fine di questa intervista, apprezzerete ogni vostra piccola imperfezione che vi rende uniche proprio come i loro prodotti handmade. Le bellissime foto sono di un giovane talento, Matteo Bellomo (borsista presso Fabrica). Raccontateci di voi due: chi si occupa di cosa e come? "Sì, siamo solo noi due. Siamo una grafica Bianca e una copy Giorgia: una dà forma ai pensieri e l'altra li comunica!" tessuto popeline di cotone Cosa significa e a chi si rivolge i_a_mperfect? "i(a)mperfect significa accettarsi, apprezzare quello che si è, i propri difetti e insicurezze, con nuova consapevolezza. È dedicato a tutti quelli che non hanno paura di esprimersi, di mostrarsi. Ma anche a quelli che hanno bisogno di essere incoraggiati e decidono di indossare un accessorio che è eccentrico, che in qualche modo esagera e fa risaltare chi lo indossa." Il tessuto stampato con thecolorsoup, in cosa si trasforma? "Si trasforma nel manifesto visivo del progetto. È la bandiera delle sane imperfezioni!" Quali punti di forza trovate nel vostro progetto "In primis il concetto che si trasforma in manifesto, chi indossa i(a)mperfect diventa portatore di un'idea, che si materializza, che usa le linee e i colori come forma di comunicazione, raccontando le diversità del corpo femminile. Poi sicuramente i colori accesi e i profili contrastati che donano luce, dal carattere pop e giocoso." Prossimi passi per far crescere il vostro brand? "Sicuramente "crescita" è per noi sinonimo di continua sperimentazione, combinando i nostri punti di forza, allargandoci a nuove contaminazioni. Ci piace collaborare e lasciarci ispirare da diverse realtà e figure artistiche. Ora stiamo cercando i giusti spazi e canali per poter pubblicizzare il progetto...speriamo in un futuro non solo roseo, ma pieno di colori!" tessuto voile di seta seguitele su Instagram e per contattarle scrivete a iamperfect.pr@gmail.com
Si intitola Leonardo Room: è una suite d’albergo allestita per mostrare le varie possibilità di decoro coordinato. L’obiettivo è proprio quello di ricreare un ambiente reale in cui diversi elementi e componenti sono coordinati con un design univoco, basato sull’opera di partenza (Leonardo in Milan) e declinato e adattato ai diversi materiali, oggetti e componenti dell’allestimento. Ne emerge uno spazio unico, di personalità. Il fil rouge è Leonardo Da Vinci, insieme alla città di Milano, in una scelta cromatica univoca e continuativa che percorre tutte le superfici e gli arredi proposti. Cuscini stampati su tessuto tela di cotone 125gr La collaborazione con Giuseppe Di Dio e Italian Wall Design permette alle aziende espositrici - tra cui Thecolorsoup per la parte di stampa e personalizzazione tessuto - di potersi confrontare con il tema della coordinazione, mettendo in evidenza peculiarità e competenze di ognuno, inserendole in un progetto unico e comune dove partnership e scelte condivise diventano l’elemento portante delle installazioni. Una dimostrazione pratica di come un progettista, un decoratore o un artista, possa dunque proporre un’idea decorativa originale e applicarla ai diversi media e superfici a disposizione, contando su veri specialisti e partner qualificati. La Leonardo Room sarà protagonista degli eventi di Allestire Decor Lab durante la Milano Design Week dal 17 al 22 Aprile.
La primavera è esplosione di colori, di vivacità, una mamma designer, che gioca con forme, colori e tessuti per realizzare delle collezioni uniche per bimbi. Ovviamente l'esperienza di mamma e di designer, hanno permesso di progettare outfit comodi e attenti alla qualità per il mondo KIDS. Lasciamo la parola ad Elisabetta: il cuore e la mano di Multifaces Design. "Mi chiamo Elisabetta e Multifaces design è nato per gioco e per passione. Con il tempo ho capito che una delle principali caratteristiche che mi contraddistinguono è l'accostamento, a volte azzardato, dei colori così ho iniziato a giocare con i tessuti e ho scoperto il patchwork quello moderno che sta bene in casa, su una culla da bimbo o come quadro tessile. Con la famiglia che si allarga cresce con me la piccola attività, cercando di assolvere a delle necessità familiari studio nuovi prodotti che i miei figli testano come primi clienti. Da un po' di anni volevo realizzare un sogno, quello di disegnare tessuti e da gennaio ho iniziato a realizzarlo grazie a thecolorsoup." Raccontaci la tua principale passione "Sono una designer e lavoro in una multinazionale del l'arredamento e osservare gli oggetti, la modularità, la capacità di combinazione ed i loro colori è la principale passione." La nuova collezione è un esplosione di colore, dove hai preso ispirazione? "I colori sono la mia passione e quando accosto tessuti o disegni lo faccio con una regola inconscia: minimo 5 insieme. Lo stile tropicale o botanical style mi attirava così ho pensato di unire pattern per bambini e per donne stravaganti in in unica collezione. Si possono cucire outfit Me&minime senza essere perfettamente uguali. Tutto unito da un gioco geometrico che ricorda l'arcobaleno." Cosa ti piace del tuo lavoro? "Cambiare idea quando il progetto è già in corso, finirlo e pensare già al prossimo." Progetti per il futuro "Sembrerà pazzo ma penso già alla collezione autunnale." Se per ora volete, acquistare la super vitaminica collezione primavera, trovate i capi sul suo shop Etsy, clicca qui. Se volete seguirla sui social, ecco i link: Facebook Instagram
Raccontatemi chi siete "Ciao! Siamo Ilaria e Marinella, due amiche di Milano. Ci siamo conosciute al liceo artistico, abbiamo frequentato entrambe la facoltà di Design al politecnico di Milano, Ilaria il corso di Moda e io, Marinella, il corso di Interni. Nel corso degli anni ci siamo specializzate nei nostri rispettivi campi. Ilaria ha frequentato alcuni corsi professionali di modellismo, diventando in seguito anche insegnante, e allo stesso tempo non ha mai smesso di creare e realizzare capi d’abbigliamento originali e su misura. Mentre io ho iniziato a lavorare subito dopo essermi laureata in uno studio di architettura dove mi sono appassionata alla grafica progettuale che negli anni è diventato il mio ruolo principale." A'Tò come è nato e quando il vostro shop? "A’Tò è nato principalmente dalla volontà di unire le nostre due passioni (grafica e sartoria) creando una linea per la casa che fosse fresca e contemporanea. Ci siamo spesso ritrovate a confrontarci sul fatto che raramente ci piacciono al del tutto le tovaglie che vediamo in giro, e allora ci siamo dette, perché non ne creiamo noi una? È nato un po’ tutto da questo. Continuando a parlarne ci siamo appassionate al progetto fino a farlo diventare da pochissimo tempo realtà." Come nascono i vostri prodotti, chi sceglie i materiali, i disegni, i colori? "Ogni prodotto è frutto di scelte fatte insieme, dalla scelta dei materiali fino alle palette dei colori che andranno a comporre le fantasie. Ovviamente ognuna di noi è più preparata su argomenti specifici ma troviamo essenziale per la riuscita del prodotto finale confrontarci e chiederci consiglio a vicenda." runner, sacchetti, grembiule, cuscini in twill di cotone 290gr Quanto è importante il team e la cura dei dettagli, per voi? "Non vorremmo definirci “maniacali”, ma sicuramente pensiamo che sia il dettaglio a fare la differenza. Per noi un prodotto di qualità deve essere curato dall’inizio alla fine: dal disegno del motivo che andrà stampato, alla fase di piazzamento” dei pezzi di tessuto che andranno a comporre il prodotto, fino al confezionamento finale. Cerchiamo sempre di ottimizzare l’impiego dei tessuti e quando è possibile dai pezzi in avanzo creiamo nuovi prodotti. Questo riusciamo a farlo soprattutto perché tendiamo ad essere scrupolose e precise nel nostro lavoro." La nuova collezione 2018 è nata da quale idea, emozione, immagine? "La nostra prima collezione è nata a Novembre 2017. Per quanto riguarda la parte stampata le prime grafiche sono nate dall’idea di giocare tra illustrazioni e pattern che attingessero al mondo naturale e animale. Nel 2018 in occasione di una collaborazione con un artigiano che lavora il ferro, ci siamo invece spostate su forme geometriche giocando molto di più con i colori. I prodotti veri e propri nascono invece da un’accurata ricerca e ottimizzazione di ciò che già esiste in commercio. Abbiamo in cantiere nuove idee per l’estate che speriamo piaceranno quanto a noi!" Prossimi eventi o luoghi per toccare e comprare, la linea A'Tò "Abbiamo da poco partecipato ad un Market di due giorni a Milano. Tendenzialmente vorremmo continuare a proporre i nostri prodotti nell'ambito di eventi e luoghi dedicati all'artigianato, sicuramente a Milano e dintorni per adesso. Abbiamo anche uno shop online che cerchiamo di tenere costantemente aggiornato e potete seguirci sulla nostre pagine Facebook e Instagram per sapere dove trovarci nei prossimi mesi!" Le pagine per poterle seguire, sono queste, non perdetevi questa occasione: Facebook, Instagram, Shop online tessuto canvas di cotone
Questa settimana, vi presentiamo Francesca Baldassarri, un'amica per noi e una guida per voi, creativi. Conosciuta nel web da anni, oggi è ospite qui per fornirci tanti consigli utili, per far crescere il vostro brand. Eh si, diciamola tutta alla volte non sappiamo ancora tante cose su come vendere e/o presentare i prodotti artigianali che produciamo, quindi correte a prendere carta e penna per prendere appunti, è la vostra occasione! "Sono una formatrice e consulente per artigiani, li aiuto a vendere online le proprie creazioni; faccio questo lavoro dal 2015, prima sono stata artigiana e prima ancora webdesigner, quindi mi occupo di digital dal lontanissimo 2001, quando ho iniziato a lavorare per una piccola azienda umbra che si occupava di hosting e webdesign. Le mie passioni sono la lettura, la musica e i viaggi: se mi manca una di queste tre cose deperisco, come una piantina senz'acqua!" Quali strumenti puoi fornire a chi vuole aprire uno shop, anzi a conquistare il mondo? "Utilizzare siti di ecommerce adatti all'artigianato e raccontare il proprio brand sono gli strumenti principali che cerco di insegnare ad usare ai miei clienti: siamo fortunati a vivere in questa epoca, se si ha un po' di curiosità, voglia di studiare e migliorare, si possono raggiungere acquirenti in tutto il mondo!" Ad oggi in Italia, quali secondo te sono i migliori canali social per far conoscere uno nuovo brand di artigianato o di una creativa? "Instagram è sicuramente il social più adatto, se si vuole raggiungere clienti in tutto il mondo. Se si punta al mercato italiano Facebook la fa ancora da padrone, ma oramai è sempre più difficile raggiungere nuovi e vecchi fan senza investire in promozioni a pagamento. I gruppi di Facebook sono sicuramente un'alternativa (per ora) alle pagine, perché è più facile raggiungere gli iscritti senza dover spendere in pubblicità." Un consiglio per le nostre clienti, che vogliono far crescere il loro nuovo piccolo sogno handmade? "Il mio consiglio che vale per gli artigiani e per tutti gli aspiranti micro-imprenditori o liberi professionisti, è di avere un obiettivo preciso, ovvero cercare di capire verso cosa si sta lavorando. Pensare a un punto di arrivo, vicino o lontano, permette di organizzare il lavoro e le attività in maniera strategica e di evitare di perdersi per strada, cosa che ai creativi capita spesso!" Una cosa assolutamente da evitare sui social e sullo shop? "Secondo me è bene evitare, sia social che sul negozio, di seguire le mode e le tendenze, perché il risultato non è, come si potrebbe pensare, di attirare più clienti, ma di diventare un brand tra tanti brand che fanno le stesse cose e le comunicano alla stessa maniera. Bisogna sempre mettersi nei panni del pubblico e chiedersi: perché una persona dovrebbe comprare da me invece che dai miei concorrenti? La risposta non è mai "perché creo prodotti come gli altri" o "comunico il mio brand come gli altri." Tuoi prossimi progetti e/o eventi in cui far quattro parole con te? Il prossimo progetto che mi impegnerà nei prossimi mesi è la creazione di un corso dedicato all'organizzazione e alla produtttività. E' un tasto dolente per i creativi e lo avevo promesso per l'anno scorso, ma a causa dei tanti viaggi che ho fatto per tenere workshop in tutta Italia, non sono riuscita a terminarlo; quindi niente eventi in vista per ora, chi vuole vedermi live dovrà iscriversi alla mia newsletter per ricevere aggiornamenti! Clicca qui per visitare il suo sito e i suoi canali social instagram e facebook
Oggi immaginate di camminare nella natura, di scorgere animali selvatici, erbe, fiori e farfalle stampate su grandi teli morbidi e pieni di colore, questa è la realtà di Cocai Design. Vi racconteremo come nascono i teli illustrati per grandi e piccini dove botanica, pittura e didattica si sono fuse in un progetto unico e tutto made in Italy. "Sono Valentina, nata a Trento ma veneziana di adozione, ho studiato Architettura e Progettazione e produzione delle Arti visive a Venezia e ho un master in Management dell'arte e della cultura. Non ho hobby... perché le mie passioni si sono trasformate nel mio lavoro. Da sempre amante di zoologia e botanica, da piccola ero indecisa se dedicarmi all'ambito naturalistico o quello artistico. Per fortuna ho trovato il modo di dedicarmi contemporaneamente ad entrambi, unendo nei miei progetti la divulgazione scientifica, la didattica, il design e l'illustrazione. Con mio marito ho fondato nel 2008 il collettivo “Crisi della Prospettiva” che si occupa di illustrazione e web design e comunicazione per aziende e istituzioni. Due delle nostre specialità sono la direzione creativa e la realizzazione di immagini e grafica per progetti didattici e culturali sia per bambini che per adulti." Descrizione di Cocai Design, da quando esiste e cosa significa per te "Cocai nasce da un'idea di Crisi della Prospettiva e dall'esigenza di poter proporre un prodotto tutto nostro, frutto dell’esperienza acquisita realizzando progetti didattici per musei ed istituzioni e della nostra passione per zoologia e botanica. Nasce con l'obiettivo di dare un contributo alla divulgazione scientifica per bambini, e di unire design, illustrazione per l’infanzia, didattica e divulgazione scientifica – in un ambito dove spesso l’aspetto visivo pare poco curato. Talvolta, infatti, le illustrazioni per questo tipo di prodotti sono infantili e approssimative. Nascono così i primi materiali didattici di carta: Cartamondi, Memory e Nomenclature, per la cui validità didattica ci siamo ispirati al metodo Montessori. Siamo stati inoltre aiutati dalla nostra amica e insegnante montessoriana Sara Furlani, mentre per la validità scientifica delle illustrazioni ci siamo affidati ai nostri tre divulgatori scientifici e scienziati Helen Wiesinger, Danio Miserocchi e Diego Sala." Racconta come nascono i teli illustrati da te "I teli illustrati Cocai nascono a ottobre 2017 da due esigenze. La prima, didattica, è quella di presentare il materiale didattico nella sua interezza, in una sorta di poster riassuntivo di stoffa. Da qui nasce la linea E-cotton che ripropone le illustrazioni digitali usate nei Memory sotto forma di pannelli di stoffa da usare, ad esempio, in classe o nelle camerette dei più piccoli. La seconda esigenza prende avvio dalla mia passione per le stoffe d'arredamento. Ho sempre cercato di portare in casa la magia della natura e il fascino dell’illustrazione, senza rinunciare del tutto al lato scientifico: tutto questo è nelle linee Waterwood e Pencil. Questi due filoni sono molto più personali, le illustrazioni sono pittoriche – fatte a mano con acrilici e matite – e poi digitalizzate per essere riproposte sui tessuti. I soggetti riprendono piante e animali del mondo naturale, ma il mood è più fantastico rispetto alla linea E-cotton e riflettono la mia percezione e visione della natura. Richiamano direttamente i miei ricordi e la mia infanzia passata tra boschi, ruscelli e orti. La rielaborazione digitale e la stampa su stoffa, inoltre, mi permettono di dare diversi movimenti e diverse letture alla stessa illustrazione. Cosa significa per te creare qualcosa di unico e personalizzato? "Il bello dei nostri teli è che possono essere usati per diversi scopi. Per la cameretta e per la creazione di “tane” o di angoli speciali per i bambini: “reading and learning corner” come li chiamiamo noi. Non dimenticherò mai l'espressione entusiasta di nostra figlia quando si è ritrovata i primi teli appesi in camera! Molti acquistano i nostri teli anche per arredare il resto della casa, mentre alcune librerie li utilizzano per creare una vetrina particolare o per rendere speciale la zona delle letture animate. Creare qualcosa di unico e personalizzato vuol dire cercare di amare il bello, interpretarlo e restituirlo alle persone. E' un tentativo di “dare il bello” e il tema naturalistico si adatta benissimo a questo scopo: avere un po' natura in casa è sicuramente stimolante e può aiutare il pensiero creativo." Ci ricorda di mantenere il contatto con ciò a cui apparteniamo. Ricreare la natura in casa con te oggi è possibile, cosa ti piacerebbe illustrare un domani? "Sempre natura! Vorrei creare una linea Pencil sugli ortaggi, funghi e sugli uccelli acquatici. Vorrei dedicare dei teli agli animali che sono al centro di dibattiti delicati come l'orso e il lupo. Per il momento abbiamo creato i teli in formato 50x200cm su twill di cotone e canvas di cotone ma sono in lavorazione altri formati. Ci piacerebbe creare anche una linea di furushiki in viscosa, il foulard di stoffa tipico del Giappone che si usa per confezionare e trasportare oggetti: un'idea ecologica per evitare di usare carta e plastica." Progetti futuri o dove venire a trovarti, per un progetto di personalizzazione? "Altra idea per il futuro: la realizzazione di una linea speciale di stoffe illustrate sul tema dell'albero: per questa particolare collezione vorrei usare il ricamo per rendere unico ogni pezzo. Potete trovarci sul sito di Crisi della Prospettiva o su quello specifico dedicato a Cocai Design dove potrete vedere e acquistare tutti i prodotti. Troverete anche gli indirizzi email e i numeri di telefono per contattarci, o venirci a trovare nella nostra casa-studio nel centro storico di Venezia. Siamo sempre pronti per creare progetti su misura e ad hoc per diverse esigenze. Organizziamo workshop ed eventi presso librerie e, ogni volta che possiamo, partecipiamo a fiere o eventi: per essere aggiornati basta seguire gli eventi della nostra pagina Facebook o iscriversi alla nostra newsletter."
"Parlare di me stessa non mi riesce molto semplice, anche se poi la semplicità è ciò che mi rappresenta. Sin da piccola amavo disegnare e creare, ero una di quelle bambine che si divertiva tra mille colori, fogli di carta e pezzi di stoffa avanzati e stavo lì per ore. Adesso da grande, per lavoro creo, sono una designer e illustratrice. Mi sento fortunata perché, ho la possibilità di rendere concreto quello che immagino e soprattutto perché amo il mio lavoro." Abbiamo voluto iniziare l'intervista di oggi, con le parole di Alessandra, la mamma di questi teneri cuccioli di morbido cotone. Dai suoi disegni è nata questa linea di articoli per l'infanzia realizzati a mano in ogni suo elemento. Lasciatevi prendere da Almes Design e buona lettura a tutti voi! Almesdesign quando e come è nato? "Non sempre lavorando per gli altri si riesce ad esprimere se stessi liberamente, qualche volta bisogna sciegliere e queste scelte spesso non sono quello che vogliamo, mettiamo su una bilancia due cose a cui teniamo e purtroppo, ad una delle due dobbiamo rinunciare. Per questo motivo nasce Almesdesign, un piccolo mondo che ho ritagliato apposta per me e che mi rappresenta a pieno. Il mio progetto unisce le mie due grandi passioni l'illustrazione e la confezione, tutto parte da semplici linee che mescolate tra di loro creano buffi personaggi, per poi diventare morbidi pupazzi che sono i protagonisti delle favole che racconto. La famiglia dei miei personaggi è in aumento, a breve si potranno conoscere i nuovi arrivati, nuove forme, nuove dimensioni e forse anche un po' di colore. Unica costante è la semplicità." L'arte di illustrare su carta ora si è trasferita sulla stoffa, cosa ti ha colpito del nostro servizio di stampa? "Dopo aver conosciuto e provato il vostro lavoro, posso dire che la precisione della stampa, almeno nel mio caso, riesce a conferire un maggior carattere alle mie creazioni. Trovo che il vostro servizio di stampa sia importante per chi come me, attraverso l'illustrazione esprime un concetto, un messaggio, lasciando libero sfogo all'immaginazione." La cura dei dettagli è fondamentale in questa attività, ci sono altri elementi che ritieni importanti? "Fondamentale per me, è la cura dei dettagli, tutto è fatto a mano, cartellini, sacchetti, etichette, ogni pezzo viene assemblato singolarmente. Altro aspetto importante è la qualità dei materiali usati, che scelgo con attenzione. Tutto è realizzato come un prodotto unico, ogni cucitura, ogni dettaglio sono fatti con amore." Quali buoni propositi dell'anno e progetti 2018, ci puoi anticipare? "I miei propositi per questo 2018 sono tanti, tutti però mi portano verso un'unica strada che spero di percorrere a lungo, augurandomi che sia fatta di tanti piccoli passi uno dietro l'altro." Potete seguire tutta la grande famiglia di morbidi cuscini di Almes design, qui: sito web instagram facebook
Sabato 24 Marzo al Flying Tiger Copenhagen di Genova, vi aspettiamo per una giornata intera all'insegna del fai da te e della creatività con un laboratorio creativo per la realizzazione di una zaino d'autore con un pattern esclusivo disegnato da BADI. Non puoi perderti questa occasione unica, dove poter dare forma al tuo zainetto d'autore, fatto con le tue stesse mani! Con il nostro supporto tecnico e pratico maneggeremo il cartamodello, apprenderemo i segreti di sartoria con macchine da cucito professionali e riceveremo gli spunti creativi di BADI (artista illustratrice portatrice sana di creatività sconfinata). Non mancheranno i kit creativi super cool di Flying Tiger Copenhagen, per rendere ancora più unico il tuo zaino! [gallery columns="2" size="full" ids="111728,111729"] (immagine solo dimostrativa) Chi è BADI "Mi chiamo Maria Lagona e infatti mi firmo BADI. Sono siciliana e infatti sono nata a Torino. Odio la matematica e infatti ho fatto lo scientifico. Cantavo molto bene e infatti no. Sono una ragazzina e infatti ho 40 anni. Sognavo il posto fisso e infatti ho una laurea in Belle Arti. Volevo disegnare e ho sempre disegnato." BADI è una sognatrice che porta i suoi sogni su tela. E non c'è sogno più bello, se non quello condiviso con altri sognatori. Per maggiori informazioni su di lei, visita il suo sito Programma della giornata di sabato 24 Marzo H. 11.00 - 13.00: primo ciclo di workshop DIY Zainetto d'Autore, numero massimo 8 partecipanti. H. 15.00 - 17:00: secondo ciclo di workshop DIY Zainetto d'Autore, numero massimo 8 partecipanti. H. 18.00 - 19.30: Vernissage - Apertura della mostra di illustrazione dedicata ai personaggi esclusivi dell'artista Maria Lagona in arte BADI. Il costo del Workshop DIY Hygge è di 20€, include il kit creativo, tea break e aperitivo dalle 18,30 per l'apertura della mostra. È importante la prenotazione per consentire la regolare fornitura dei materiali. Per prenotarsi scrivete a ideespot@tigeritalia.com entro Venerdì 17 marzo, costo del workshop 20€. Per informazioni contatta il numero: 345/2278523 Tiger Spot Genova Salva l'evento nel tuo calendario Facebook, clicca qui
Nel mese della primavera, non potevamo non parlarvi di lei: Erica, appassionata di disegno, colori vivaci e di un mondo pò magico. Se volete sognare e ricercate qualcosa di diverso del solito, la KUKI è l'artista adatta per voi! "Ora mi chiamano Erica, da piccola però mi chiamavano Kuki. Anima romantica, bizzarra ed eclettica, innamorata della vita e dei colori. Nata nel 1980, da che ho memoria ho sempre amato creare, disegnare e stare con la testa fra le nuvole. Quando sono diventata mamma ho riscoperto la bambina che vive dentro di me, ho imparato a prendermi cura di lei e dei sogni che custodisce. Insieme ai miei figli ed a mio marito cerco di conservare la Meraviglia nelle nostre vite e con le mie creazioni spero di portarne un pò a chi la cerca." Lakukiart com’è nato questo brand "Il brand “la Kuki” nasce dal concetto dell’Art to wear cioè arte da indossare, per aggiungere un tocco di meraviglia alla vita di tutti i giorni. Creo disegni e dipinti bizzarri, originali e colorati, che trasformo poi in accessori come sciarpe e turbanti, zaini, coprispalle, borse e collane, cuscini e decorazioni per la casa. Ogni illustrazione originariamente dipinta a mano viene poi trasportata su materiali e tessuti prestigiosi e porta con se un messaggio positivo e stimolante che vuole essere di ispirazione, una spinta motivazionale. Creature alate, magiche e fiabesche ed esplosioni di colore che ricordano l'universo sono i protagonisti del mio mondo. Questi accessori rappresentano la libertà di essere uniche e speciali, ci ricordano l’importanza di credere in se stesse per volare in alto e seguire i propri sogni...dedicati a chi, come me, ha sempre desiderato avere le ali." copri spalle in jacquard Quali tecniche utilizzi per i tuoi lavori e come trasferisci i disegni sul tessuto? "Ciò che più mi piace della fase creativa è il fatto di non avere regole, ascolto le mie sensazioni e mi lascio completamente guidare da loro. La mia arte é intuitiva, impulsiva e carica di emozioni.. proprio come me. Adoro giocare con i colori, soprattutto quelli fluidi come acrilici, spray e polveri acquarellabili, sono letteralmente affascinata dal modo apparentemente casuale in cui si mescolano, con qualche goccia d’acqua prendono vita sotto i miei occhi. Ogni illustrazione viene poi scansionata o fotografata in alta risoluzione, per poter essere poi stampata su uno dei vostri tessuti." zaino in pile Hai ereditato questa passione da qualcuno o è una vena creativa tutta tua? "Sono una “tuttofare” e questo l’ho sicuramente ereditato da mio papà, che si è sempre dimostrato molto abile nel creare dal nulla, mentre mia suocera che è una sarta esperta mi ha aiutata nella realizzazione dei prototipi. La pazienza invece l’ho presa dalla mamma, e quando cerco di disegnare con i miei bimbi in giro ne serve tanta! Devo ammettere però che la passione per il disegno ed i colori sono solo mie, è il modo in cui sento di esprimere al meglio ciò che sono veramente." zaino in canvas Per il 2018 nuovi colori e nuovi stili, raccontaci le novità "Per quest’anno ho in progetto di creare accessori anche per i più piccoli, ed offrire la possibilità di personalizzare ogni creazione a partire dal disegno, che sarà fatto su commissione. E poi mi lascerò ispirare dal mio amore per l’illustrazione ed il mondo delle favole, che non servono solo a far addormentare i piccoli ma soprattutto a risvegliare i grandi! Sorpresa valida fino al 1 Aprile 2018, per voi lettori un promocode per la spedizione nazionale gratuita di uno di questi prodotti, inserite THECOLORSOUP prima del pagamento." Se volete saperne di più, seguitela qui: Shop online Facebook Instagram sito web
Per voi oggi un'intervista doppia ad una coppia di amiche. I loro disegni dal mood londinese caratterizzano una nuova collezione di tessuti stampati da noi... non siate invidiosi! Se siete curiosi di scoprire di chi parliamo, lasciamo a loro la parola... Chi siamo? "Siamo Alessia e Valentina. Siamo due amiche, due art director, due textile designer, due persone accomunate da una grande affinità personale e professionale. Dopo anni di lavoro nel mondo della pubblicità abbiamo capito che la nostra vera passione era il textile design e siamo decollate verso Londra al Central Saint Martin College of Art and Design, dove abbiamo seguito un corso intensivo di Design for Surface Decoration. Una volta tornate ci siamo attivate per fare di questa passione un progetto concreto, e abbiamo iniziato con grande entusiasmo a disegnare i nostri pattern." Il vostro marchio quando è nato? Come si è sviluppato e quali sono gli obiettivi che volete raggiungere? "Bloom Textile Design è un marchio nato da poco ma che ha alle spalle una lunghissima esperienza. La parola Bloom riassume precisamente il senso di ciò che siamo, un’esplosione di colori che sboccia di continue nuove idee. Bellezza, unicità, colore, eleganza e divertimento sono gli ingredienti di ogni nostro pattern. Il nostro obiettivo è realizzare pattern originali e prodotti di qualità per l’interior design che renderanno unici gli ambienti e le creazioni dei nostri clienti. Questo oggi si traduce in una collezione di cuscini, e nella produzione di tessuti, ma domani chissà… siamo sempre in movimento, aperte a tutte le possibilità e a nuovi stimoli; ecco uno dei tanti aspetti che amiamo di questo lavoro." Cosa vi rende uniche? "L’unicità dei nostri pattern è data da un mix di ingredienti che si combinano perfettamente: colori, disegni, grafica, stimoli che prendono forma partendo sempre dalle nostre esperienze e dall’osservazione attenta della realtà. Ogni momento di vita quotidiana può diventare motivo di ispirazione, basta solo uno sguardo giusto e attento." Cosa avete apprezzato nello stampare il tessuto personalizzato? "Qualche tempo fa in Italia non esisteva nulla di simile a THECOLORSOUP. Per stampare su tessuto dovevi rivolgerti all’estero con tempi e costi proibitivi. Non è stato semplice trovare chi stampasse tessuti, finché non abbiamo trovato voi che avete dato la possibilità a molte persone come noi, di realizzare i propri progetti con semplicità, velocità, qualità e grande soddisfazione. Per realizzare i nostri prodotti abbiamo stampato su due tessuti: la tela di microfibra una fibra sintetica, leggera e resistente, su cui la resa cromatica risulta particolarmente brillante proprio per il suo colore di base “bianco ottico” e il twill di cotone 290gr, la resa di stampa è ottima il tessuto è 100% cotone e si presta alla realizzazione di prodotti di arredamento. Comunque in entrambi i casi la qualità è ottima e la sensazione al tatto è molto piacevole." Prossimi progetti per il vostro brand? "Con l’arrivo del nuovo anno realizzeremo tanti nuovi progetti. Alle collezioni di cuscini aggiungeremo una collezione dedicata ai bambini - Baby Bloom - ecco un’anteprima, ma non sveliamo troppo…" Seguitele su Instagram e Facebook. Visitate il loro shop sul sito e per qualsiasi richiesta personalizzata, potrete contattarle.
Questa intervista vi metterà fame, siete tutti avvisati! Cristina di DTailsLab stampa su tessuto tortellini e altre bontà che poi trasforma in accessori moda e casa. Ci ha aperto il suo cuore e ha raccontato con tanta enfasi il suo percorso.. noi ci siamo emozionati e siamo certi che anche voi lo farete. Buona lettura! "Ciao, sono la Cri e disegno praticamente da sempre. Dopo l’Università mi sono dedicata per molti anni all’illustrazione medico-scientifica come freelance. Un’attività meravigliosa che mi ha dato enormi soddisfazioni e che nonostante le difficoltà ho svolto con grande passione e tenacia. Grazie all’impostazione da illustratrice, negli anni ho imparato soprattutto a guardare le cose per conoscerle nel loro profondo prima di poterle disegnare. Questo è il mestiere dell’illustratore: non puoi disegnare ciò che non conosci nei dettagli. E nei dettagli ho trovato la bellezza. Poi nel 2016, ho provato un grande spavento. Ho rischiato di perdere tutto nel giro di poche ore e mentre ero ancora in ospedale pensavo che una volta uscita di lì, mi sarei meritata un regalo. Non sapevo cosa, come, quando, ma sapevo che doveva essere veramente bello. Qualcosa di unico in grado di regalarmi energia positiva in quantità tale da contrastare e annullare quello che di brutto mi era accaduto. Le cose nella vita non ti succedono per caso, e quando finalmente sono tornata a casa ho capito che non mi era possibile proseguire per la mia strada facendo finta di niente. C’era bisogno di un cambio di rotta. L’idea è arrivata, nel giro di qualche mese: aprire uno shop su Etsy! Quello era il regalo che avrei fatto a me stessa, uno spazio tutto mio, un contenitore in cui mettere quello che di meglio sapevo fare e una vetrina per condividere i miei lavori con gli altri. Ho voluto darmi un tema ed è stato naturale pensare alla cucina e al cibo, altra mia grande passione. Se in quel contenitore dovevo mettere me stessa, il tema era perfetto. Ho avuto la certezza che il negozio su Etsy fosse stata la scelta giusta, quando mi sono resa conto che come d’incanto, tutte le tessere disordinate del mosaico che fino a quel momento avevano composto la mia vita (persone incontrate, esperienze vissute, oggetti conservati) trovavano all’improvviso una loro collocazione. Tutto acquistava un senso. Fantastico! Una sensazione di gioia e stupore insieme, molto appagante. Risultato? Entusiasmo a mille! Il nome dello shop online? “DTailsLab”come details perché se è nei dettagli che ho trovato la bellezza, voglio che il mio negozio sia un laboratorio, una fucina di belle cose!" Dal disegno fatto a mano nasce "il cibo disegnato", spiegaci meglio la tua tecnica "Oggi in molti fotografano il cibo, io sono voluta andare oltre. Si disegna quello che attrae, quello che si ama e io per non tradire le radici emiliane provo un grandissimo interesse per il mangiare. Da quando poi, una decina di anni fa, mi sono trasferita a vivere dalla città, Bologna, a Zocca, piccolo paese dell’Appennino modenese, la cosa si è addirittura amplificata. Qui il legame con le tradizioni è molto forte, la cultura della buona cucina, delle materie prime eccellenti è tangibile ovunque. Un piatto ben cucinato è un’opera d’arte come lo è un quadro d’autore. Io parto proprio da lì, dal piacere del palato e non solo: in cucina si lavora con le mani, si impasta, si mescola, ci si sporca. Ci sono profumi, colori e poi c’è anche la vista. Un cibo è destinato ad essere consumato, sparisce, ma se io lo disegno lo fisso per sempre e rivederlo evocherà sapori, odori, situazioni, compagnie, emozioni. Le emozioni vanno condivise altrimenti che senso ha provarle? Io con i disegni sul cibo racconto chi sono e condivido con chi vuole le emozioni che il cibo mi scatena. Tante volte parto proprio dal cucinare il piatto, poi lo fotografo e in un secondo tempo comincio a disegnare. Traccio le linee fondamentali a matita e passo subito al chiaro scuro. La tecnica che utilizzo è quella che mi viene più spontanea, il tratto in bianco e nero. Forse perché mi ci sono allenata davvero tanto, fin dai tempi della Scuola Media quando la Professoressa di disegno ci faceva copiare le acqueforti di Giorgio Morandi. Ma l’ho utilizzata soprattutto nei tre anni che dopo il liceo ho trascorso a Firenze frequentando un corso di grafica artistica. In quel periodo la mia passione era appunto l’incisione, in particolare l’acquaforte. Al momento è la tecnica che preferisco, la trovo originale per i soggetti che ritraggo, mi permette di concentrarmi sulle forme e credo mi renda riconoscibile. Una volta terminato il disegno, decido come utilizzarlo. Può diventare il pattern per una stampa su tessuto o un poster da parete o il decoro per un cuscino o per una shopper. Ho intenzione poco per volta, di realizzare tutto quello che ho in mente, al momento tengo nota delle idee in un taqquino perché ho paura di dimenticarmele!" Cosa preferisci tra cucinare, cucire e disegnare? "Accidenti…mi chiedete di sistemarle sul podio? Beh, vediamo, l’oro lo darei assolutamente al disegno. Chiedermi di smettere di disegnare è come chiedermi di smettere di respirare, non so se ho reso l’idea. Non potrei mai farne a meno. Quando disegno entro in un'altra dimensione, molto intima e chi fa il mio mestiere credo possa capirmi. Mi isolo a tal punto che perdo la percezione del tempo, non sento più il caldo, il freddo, la fame. Io non lo so dove vado, ma vi assicuro che è un posto bellissimo! E questo è il motivo per cui ci torno tutte le volte che posso. Al secondo posto metterei la cucina per i motivi che vi ho raccontato sopra e poi perché coinvolge gran parte della mia vita di relazione. E’ bello cucinare per prepararsi qualcosa di buono da mangiare, ma è bello anche farlo per gli altri, famigliari e amici. Infine direi che il cucito rappresenta la parte ludica. I tessuti sono un’altra cosa meravigliosa, mi hanno sempre attratta moltissimo. Immaginatevi quando ho capito che in questo meraviglioso mondo digitale, esisteva la possibilità di stamparne con i miei disegni! Fantastico." Qualcuno ti ha trasmesso queste passioni? "Se sei nata in Emila Romagna mangiare è un culto, quindi mi verrebbe da dire che la passione per la cucina è nel nostro patrimonio genetico, non c’è via di scampo. Poi è ovvio, la mamma, la nonna, la tata, ognuna di loro ha lasciato un segno. La “mano felice” l’ho ereditata dalla parte materna, nonna e zio avevano entrambe una certa propensione per le belle arti. Il cromosoma in famiglia gira e posso affermare con certezza che ha colpito ancora: mia figlia promette bene. Per quanto riguarda il cucito, devo dire che in casa ho sempre visto lavorare delle macchine da cucire, la nonna paterna era sarta ma soprattutto direi che la mamma ha lasciato il segno: oltre a farmi qualche vestito, quando ero piccola si divertiva a cucirmi i pupazzi e a me piacevano un sacco." Cosa hai appezzato dei nostri prodotti? "Ho conosciuto TheColorSoup per caso, facendo una ricerca sul web per un mio cliente che mi aveva fatto una richiesta specifica. Non era quello che cercavo in quell’occasione, ma ho subito capito che poteva interessarmi per altri progetti e non vedevo l’ora di mettervi alla prova. Sono stata attratta da quello che il sito trasmetteva: la qualità delle grandi stamperie, ma allo stesso tempo un contatto umano, vero, reale che da altre parti manca. Diciamo che mi ci sono sentita subito comoda. Ed è stato proprio così, ho trovato professionalità e persone, persone con dell’entusiasmo e un sacco di belle idee per la testa. Dire che poi ho apprezzato la qualità dei tessuti è scontato, sono bellissimi, ma ne ho ancora tanti da testare. Eccezionale la possibilità di avere a casa in un tempo brevissimo il campionario dei colori e quello delle stoffe." I buoni propositi per il 2018, legati al tuo brand? "Voglio studiare per diventare più brava! Finora ho un po’ improvvisato, ma adesso voglio procedere con più consapevolezza. Parlo di marketing, branding, gestione dei social, etc etc E poi voglio sperimentare nuovi canali di vendita. Etsy va benissimo per cominciare, ma penso che se ti muovi in più direzioni hai più possibilità di raggiungere le persone. Mi riferisco ad esempio ai mercatini, negli ultimi anni ne sono nati di quelli veramente interessanti e potrebbe essere un bel banco di prova. Voglio farmi conoscere da più gente possibile, quindi se vi piace quello che faccio spargete la voce e seguitemi su Instagram e Facebook, ho tante idee da mostrarvi!"
Se volete scoprire nuove tecnologie, siete appassionati di tessuti e stampa, questo è l'evento più importante nella settimana della moda Milanese. Vi aspettiamo dal 23 al 26 febbraio 2018 presso Decor Lab in via Tortona 31 a Milano, nell'area tecnica Fashion&Print. Nel cuore del fashion district milanese, in questo spazio dedicato alla realizzazione di prodotti personalizzati con le tecnologie presenti sul mercato, potremo mostrarvi i nostri prodotti ed avere un colloquio diretto. Che cos'è il Decor Lab? E' un nuovo modello di esposizione e relazione, uno spazio unico ove è possibile conoscere e confrontarsi su materiali innovativi e nuove possibilità di elaborazione nel mondo del design e dell’arredamento individualizzato. Uno spazio flessibile nel quale ci si lascia ispirare dalle nuove realtà di decorazione digitale, luogo di incontro con le aziende più rinomate del settore. Cosa vedere Il village considerato ormai punto di riferimento indiscusso è stato scelto come showroom e set fotografico per il design e la moda. I tre ambienti "Living", "Workshop" e "Shop" si trasformano e danno spazio a Fashion Designer, operatori del Fashion&Print e all'artista giapponese Tomoko Nagao. Nell'area dedicata al fashion vi segnaliamo, Contemporary Mood. Un progetto di comunicazione e marketing nato per dare spazio a stilisti e designer emergenti, ne promuove la creatività e ne supporta la crescita professionale, con un’attenzione particolare all’immagine e al posizionamento. Save the date Milano Decor Lab, 23-26 Feb, orari apertura 10-18h. Ci saremo anche noi..passate a trovarci!!
Parliamo ancora una volta sul nostro blog di una dolce donna, che della sua passione per il cucito è riuscita a farne un mestiere bellissimo! Immaginate un mondo di tessuti tutti ideati per personalizzare accessori per i bambini, qui troverete Rebecca con ago e filo in mano. Con molta maestria ricama, cuce e personalizza diversi prodotti handmade per voi! Vi lasciamo scoprire di più sul suo brand Cucicreando, buona lettura! Rebecca, racconta chi sei e le tue passioni "Chi sono...riuscire a descivermi e soprattutto raccontarmi non è facile, non sono molto brava in questo ma ci provo. Comunque ci provo! Mi chiamo Rebecca, ho 38 anni e sono un ragazza a cui piace la semplicità, niente fronzoli, niente trucco e brillantini. Fin da piccola sono sempre stata attratta dal fatto a mano e negli anni mi sono cimentata in varie tecniche, finchè non ho scoperto e amato il ricamo. Da quel momento in poi la mia concentrazione si è focalizzata sui tessuti e sui fili." Cucicreando è un brand di prodotti per bimbi, parlaci un pò di come è nata questa avventura "Cucicreando è nato per gioco. Un paio di anni fa due amiche mi hanno invitata a partecipare insieme a loro a un mercatino lasciandomi gentilmente uno spazio sul loro banco. Allora non creavo cose per bimbi, dovevo ancora trovare la mia identità. Quell'esperienza non fu proprio positiva ma decisi di riprovarci da sola. Nei primi mercatini sul mio banco si poteva trovere articoli di cucito e ricamo generici, poi dopo un po' ho mi sono resa conto che nessuno proponeva articoli per bambini. E' così che ho iniziato a pensare e creare articoli per i più piccini. All'inizio lo facevo per hobby poi nel settembre 2014 è diventato ufficilmente il mio lavoro. Di necessità virtù si dice. Beh, per me è stato prorpio così. Dopo aver fatto diversi lavori con cotratti a termine mi sono ritrovata senza lavoro ma non mi sono abbattuta ed ho iniziato a frequentare dei corsi formativi. Poi un giorno, grazie a un stage che mi dato tanto, ho deciso che un lavoro ce lo avevo già e ho deciso di aprire la partita iva." Come nascono i pupazzetti che stampi sul nostro tessuto? Sono disegnati da te? "La tecnica che io uso normalmente per creare le applicazioni sui miei articoli è una specie di applique fatto con la mia macchina da cucire ricamatrice. Questo è un lavoro che richiede parecchio tempo, dalla creazione del disegno alla realizzazione. Quando ho scoperto Thecolorsoup ho pensato che creare dei disegni da stampare e poi applicare avrebbe reso il mio lavoro più facile e veloce. Così ho preso in mano pennelli e matite acquerellabili e mi sono messa a disegnare." Quanto ritieni sia importante avere un prodotto fatto a mano e unico? "Ormai sul mercato si posso trovare tantissime cose tutte uguali e fatte, per così dire, con lo stampino. Per quando riguarda la mia tipologia di prodotto credo che oggi avere, o regalare, un prodotto fatto a mano fa la differenza. Una crazione artigianale è un prodotto unico, resistente e molto spesso personalizzato che non si trova sul mercato e che è pensato per chi lo deve ricevere." Da dove nasce la passione per il cucito e per le arti creative? Come riesci a coltivarle? "Come vi ho raccontato prima creatività ha sempre fatto parte della mia vita. Già alle elementari avevo deciso di fare l'Istituto d'Arte e così è stato. Inoltre la mia famiglia è in buona parte composta da artigiani. Ricordo da piccola quando guardavo mia nonna lavorare a maglia e la aiutavo a fare i gomitoli...lei in realtà era una sarta, ma il tra il terremoto del '76 e una malattia alle ossa, aveva abbandonato la professione se non per creare qualcosa per i nipoti. Putroppo per quando mi riguarda la passione per il cucito è nata quando lei non c'era più, ma chi l'ha conosciuta e vede me oggi mi dice che me l'ha passata nel sangue." Nuovi progetti dell'anno? "Di progetti in testa ce ne sono tanti! I miei animaletti stampati hanno riscontrato un buon successo e quindi il mio obiettivo è quello di elaborare un'intera linea di articoli con loro e magari anche di disegnarne altri!" facebook instagram shop
A Bologna, durante il Mondo Creativo, siamo riuscite a conoscerli di persona e ci siamo fatte delle gran risate leggendo le frasi che accompagnano le illustrazioni di Luca. Abbiamo quindi pensato di raccontarvi dei Tettini...vi state chiedendo chi sono i loro genitori? Eccoli sono Luca ed Elisa, due ragazzi sorridenti e con un mondo handmade tutto da scoprire. "Ciao! Siamo Luca ed Elisa e insieme lavoriamo al progetto ‘i Tettini®’." Raccontateci di cosa vi occupate: "Sono Luca, ideatore e creatore del brand. Da sempre il disegnare e la grafica sono state mie passioni e il mio diploma in arte applicate lo testimonia. A questa preparazione si è accompagnata una preparazione più tecnica da sviluppatore web/mobile, consolidata dalla Laurea in Informatica. Oltre a questo, non mi ha mai abbandonato la continua voglia di conoscere e sapere in modo trasversale, spaziando dalla storia alla filosofia, insomma un bel mix di elementi che trovano tutti il loro spazio in questo progetto e lo fanno in modo inusuale unendo l’allegria della grafica, alla logicità della matematica e della programmazione." "Sono Elisa, possiamo dire, braccio destro di Luca in questo progetto! Il mio diploma da Ragioniera e la mia Laurea in economia fanno capire la mia passione per i numeri, proprio per questo mi occupo degli aspetti più organizzati che un’attività creativa di questo tipo comporta…e a tenere un po’ con i pedi per terra quel sognatore di Luca!!! Ma non solo, cerco di mettere un tocco femminile nel mondo de ‘i Tettini’ e lo faccio ricercando oggetti, tessuti ma anche studiando e creando prodotti che poi realizzo! Diciamo che vedere, quando ero piccola, la nonna, la mamma, la zia che tagliavano cucivano e ricamavano, ha avuto su di me qualche influsso!" Quando e come è nato il brand I Tettini? "Nascono un po’ in modo inaspettato: Luca, alla ricerca di personaggi per un’applicazione iPhone che sta progettando, non trova nulla che lo soddisfi. Questo è stato lo stimolo a disegnarseli e farli proprio come li voleva lui, anche grazie al suggerimento della sua collega Silvia, che lo incoraggia a riprendere con entusiasmo un’attività che ormai da qualche tempo era stata accantonata, quella di grafico illustratore. E così nel caldo Luglio del 2012, uno dopo l’altro cominciano a prendere vita i primi ‘i Tettini®’. Alla ricerca di opinioni sull’applicazione, si nota come i disegni vengano molto apprezzati e catturino le persone strappando sorrisi e buon umore! I più esperti, ma non solo, ne apprezzano in particolare l’originalità del tratto e la freschezza! E così, proprio da qui, nasce l’idea di far uscire ‘i Tettini®’ allo scoperto per farli conoscere a tutti. Non solo nel mondo digitale ma anche nel mondo reale, in particolare sulle strade, partecipando a mercatini ed eventi handmade, quelli che noi sin da subito abbiamo battezzato come ‘i Mercatettini’." Quando nasce il disegno e il prodotto, siete sempre d'accordo su tutto o ci sono discussioni? "Ehhh no, non siamo sempre d’accordo! Il disegno, la sua nascita e ancora prima la progettazione, sono campo di Luca. Io, mi occupo della fase successiva...penso a come meglio utilizzare il disegno, studiare cose nuove e fare prototipo per poterne valutare la fattibilità insieme a Luca. Quasi tutti i nostri prodotti nascono dopo uno scambio di pareri e, a volte, anche di qualche confronto più acceso, ma questo è anche il bello di lavorare in due. Quello che non vede uno, lo può notare l’altro!" Chi pensa alle frasi umoristiche che seguono le illustrazioni? "Esclusivamente Luca, io (Elisa) non sono proprio tagliata! Lui cura tutta la parte grafica, e le vignette sono uno dei suoi ‘prodotti’ più cari, fanno ridere ma hanno sempre un riferimento alla nostra attualità! Fa una piccola ma preziosa eccezione, la speciale collaborazione con Silvia che cura una sua rubrica umoristica per i Tettini e collabora con Luca per la realizzazione di alcuni prodotti editoriali." Quali saranno le novità del 2018? "Eh eh…sorpresa! I Tettini sono al lavoro! Da sempre Gennaio è il momento di pianificare e progettare e noi stiamo rispettando il programma! Luca sta sicuramente disegnando qualcosa e io…ho trovato un ottimo feeling con i tessuti personalizzati...mi sa che devo approfondire questo campo! ;)" I loro contatti sono: Sito web Luca Fan page Facebook I Tettini Instagram
Immaginate di voler realizzare da un disegno, un abito per la vostra bimba. Con il nostro servizio questo è possibile! Fate una foto o una scansione del disegno, fate l'upload del file qui, selezionate il tessuto e la quantità necessaria. [gallery columns="2" size="full" ids="100984,100450"] Questo modello di abito smanicato con gonna a ruota è molto semplice, composto da pochi pezzi da unire tra di loro. La nostra modella Zoe ha 3 anni, le misure che diamo sono per taglia 2-3 anni, lunghezza 56cm da girocollo-fondo gonna. La lunghezza della gonna può essere adattata all'altezza della bambina. Per seguire meglio i passaggi, potrete vedere il video sul nostro canale youtube. MATERIALI NECESSARI: 140×100 cm di tessuto jacquard forbici spilli bordura per rifinitura cuciture color bianco filo zip invisibile macchina da cucire TAGLIO PEZZI: ritagliare rettangolo 83×41cm di tessuto jacquard, per realizzare il fronte gonna (fig.1) ritagliare rettangolo 41x41 in doppio, per realizzare il retro gonna ritagliare rettangolo 40×30cm di tessuto jacquard, per realizzare il fronte corpino (fig.2) ritagliare rettangolo 20×30cm in doppio, per realizzare il retro corpino (fig.2) (fig.1) (fig.2) Ritagliando tutti i pezzi, questo è il risultato che dovete ottenere prima di poter iniziare a cucire a macchina. Iniziate a cucire unendo dal punto spalla del fronte corpino con i due pezzi retro, continuate sui lati lasciando aperto il retro per inserire la zip in un secondo momento. Con l'aiuto dei taglietti sul cartamodello, segnate con gli spilli le pinces della gonna (sul fronte e sul retro). Dopo aver fatto questo passaggio, fermatele con una piccola cucitura al rovescio. [gallery columns="2" size="full" ids="100467,100464"] [gallery columns="2" size="full" ids="100466,100465"] Ecco la gonna finita, con tutte le pinces cucite. Ora possiamo unirla al corpino. [gallery columns="2" size="full" ids="100474,100473"] Passate ad unire la zip al vestito, girate al rovescio l'abito, iniziate dal fondo e cucite la zip sui due lati. Ultimi passaggi: finire le cuciture del giro manica e collo con la bordura. [gallery columns="2" size="full" ids="100485,100486"] Create l'orlo al fondo gonna di circa un centimetro e stirate il vostro abitino.
L'intervista di questa settimana è a Francesca, due grandi occhi e una simpatia coinvolgente. Per noi è stato un vero piacere poterla conoscere a Bologna durante il Mondo creativo di Novembre e poter vedere come il nostro tessuto nelle sue mani è diventato qualcosa di bello e unico! Il suo marchio è Maison Tada, per chi non conoscesse ancora la sua storia, eccola qui... "Sono Francesca e sono il cuore e le mani di Maison Tada. Maison Tada è la mia casa, il posto in cui mi sento me stessa, in cui posso dare forma alle mie idee colorate per donne e bambini. In ogni mia creazione c'è un pezzettino di me, del mio mondo e di come lo vedo. Ogni prodotto della mia collezione è un pezzo unico e completamente personalizzabile: le mie clienti possono scegliere: temi, colori e stoffe. Orgogliosamente emiliana sono approdata in Veneto qualche anno fa per amore e qui sono diventata inaspettatamente moglie, mamma di due pupattoli biondi e vispi e ho intrapreso la fantastica avventura che è per me Maison Tada. Vorace creatrice, sono diventata una "sarta" selvatica e autodidatta. In una fredda giornata invernale di 2 anni fa ho cambiato la mia prima bobina di filo e mosso i primi passi in questo mondo sulla vecchia macchina da cucire della mia mamma. Amore fu: non ci siamo più lasciate. Le relazioni che ho intessuto in questi anni mi hanno fatto crescere tanto e la voglia di migliorare e creare prodotti sempre più unici accompagna le mie giornate." Come e quando è nato il tuo brand? "Sapevo fin dall'inizio della mia avventura che sarei arrivata a voler lavorare su delle stoffe che fossero solo mie. Arrivo dal mondo della pittura e della ceramica e prima di conoscere The Color Soup ho fatto tanti esperimenti: dipinto direttamente con pennello su stoffa, inciso stampi per creare pattern, provato varie tecniche di tintura ma niente mi ha mai davvero convinta. Ho lavorato sull'idea di questa prima linea, stampata da voi su popeline di cotone, con Barbara Bergamaschi: grande amica e straordinaria illustratrice; ci capiamo al volo e lei sa dare forma ai miei pensieri in maniera davvero delicata e poetica. L'idea da cui siamo partite è che in tutti noi c'è qualcosa di magico e che il nostro bambino interiore va sempre ascoltato per continuare a credere nei sogni e "vivere a colori". Ogni unicorno ha la sua personalità: c'è l'unicorno dandy, sempre gentile e innamorato dell'amore, l'unicorna acculturata che legge tantissimo, femminista e tatuata, i due unicorni alati che sono dei dolcissimi angeli custodi... Appena arrivata la stoffa (la resa è davvero super wow) mi sono messa all'opera e ho cucito una montagna di prodotti unicorno." Ti piace collaborare con altre creative, pensi sia positivo il lavoro di team per far crescere l'handmade? "Conoscere altre creative, instaurare legami, fare rete e collaborare è fondamentale, oltre che bellissimo e arricchente a livello umano, per aiutare a diffondendere i valori in cui crediamo." Anno nuovo: quali nuovi progetti bollono in pentola? "Il mio big event dell'anno 2018? Lanciare il mio e-commerce! Progetti? Tanti come sempre. In questo 2018 però mi aspetto di riuscire ad essere più organizzata degli anni passati (mi sono già munita di super agenda business e...udite udite...ho fatto il planning di tutto l'anno) e di riuscire a dare una svolta al mio metodo di lavoro. Stanno arrivando anche delle belle collaborazioni con altre creative e, fino a Marzo 2018 scontinuerò il mio percorso come testimonial (del progetto JanoME) di Janome." Se volete seguirla ecco i suoi canali social: Instagram e Facebook, ricordatevi personalizzare un dono è qualcosa di unico!
Chi è Il LabBO? "Il LabBO è un'associazione nata con lo scopo primario di sostenere e promuovere l'handmade di qualità in Italia." Federica di Fiidesign e Valentina di Idee della Vale Cosa vi differenzia? "Le attività de Il LabBO non sono dedicate ad una singola categoria come gli artigiani o i freelance ma a tutte quelle realtà che hanno a che fare con il mondo della creatività." Quali programmi avete e per cosa potete essere utili alle creative d'Italia? "Come Associazione cerchiamo di operare su due piani: organizzando, collaborando e promuovendo iniziative on-line ed off-line che favoriscano sia lo sviluppo dei singoli crafter (es. corsi di formazione, momenti di confronto e condivisione, ecc...) sia, a livello di community, sostenendo eventi che promuovano l'handmade di qualità e che facciano conoscere questo fantastico mondo ancora troppo di nicchia." Parlateci dei vostri eventi e appuntamenti del nuovo anno Per questi primi mesi del 2018 vorremmo dare spazio ad alcune attività on-line come il gruppo segreto Facebook dedicato ai soci; l'account Instagram condiviso, che verrà dato in gestione ad un crafter diverso per una settimana al mese e il contest fotografico mensile che partirà da fine gennaio. Per quanto riguarda gli eventi off-line, saremo presenti con un'area espositiva a Il Mondo Creativo di Bologna il 23-24-25 febbraio nella zona Craft Your Party e in quell'occasione presenteremo il calendario degli eventi per marzo-aprile, al momento in via di definizione. Vi ricordiamo che per partecipare alla maggior parte delle attività on line e off line è necessario tesserarsi compilando questo form (la tessera costa 15 euro e dura fino al 31/12)"
"L'acqua è materia dei miei sogni ed Ergot è il medium che mi aiuta a percepirli, connessi tra loro in una dimensione dinamica del caos in cui tempo e spazio corrono in modi differenti e casuali." Lei è Cristina, quando le abbiamo chiesto cosa rappresenta per lei il suo brand Ergot, ci ha risposto così...ci ha colpito ed emozionato e a voi? Leggete qui, la sua storia fatta di tanti elementi e passioni diverse, che oggi le hanno permesso di realizzare una sua linea di prodotti handmade prodotti in Italia e con tanta passione. Cristina sei una nuotatrice ma anche un'artista, descriviti ai nostri lettori. "Vivo in provincia di Modena. Nella vita reale pratico ed insegno nuoto, poi quando torno a casa e mi immergo nella mia dimensione artistica, libero la mia fantasia dando vita a gioielli, illustrazioni ed altri oggetti del mio immaginario. Fin dalla tenera età sono entrata in contatto con il mio estro. Da parte dei miei genitori e della mia famiglia ho trovato poi supporto nella scelta di frequentare un Liceo Artistico, con indirizzo Oreficeria, e l'incoraggiamento nel portare avanti ogni mio progetto. Queste due componenti mi hanno permesso di entrare sempre più in confidenza con la mia creatività potendomi esprimere liberamente nel corso degli anni evolvendo la mia arte attraverso il mio vissuto." Come nascono i disegni che stampi sui diversi materiali? "Per quanto riguarda le illustrazioni traggo ispirazione del rapporto che mi lega da sempre all'acqua e cerco di trasmettere le mie emozioni legate ad essa attraverso una visione onirica di me stessa. Ma l'ispirazione non è sempre la stessa per tutto, come detto traggo spunto dal mio vissuto, dall'arte contemporanea e da quella passata, così come dai materiali stessi che spesso ne suggeriscono da soli l'impiego. Mi limito quindi ad ascoltare me stessa e ciò che mi circonda; curo i materiali, preparo la grafica, il visual merchandising per le fiere o i mercatini, concepisco il packaging e presto attenzione anche ai minimi particolari. Realizzo ogni creazione artigianalmente affinché possa durare nel tempo come gli oggetti di una volta, suscitando una emozione o risvegliando un ricordo a chi ne viene a contatto." Cosa ami di più tra il nuoto e l'arte? "Rispondere a questa domanda mi risulta difficile perché c'è una connessione tra loro. Il nuoto gioca un ruolo fondamentale essendo un mezzo di fuga dalla realtà, quando nuoto è come se esplorassi territori nuovi per poi riemergere e raccontarli. In quanto sport inoltre mi aiuta a darmi degli obiettivi e cercare di raggiungerli, a confrontarmi con gli altri, a migliorare sempre, a fare nuove scoperte. L'arte è il mezzo attraverso il quale io posso esprimere tutto questo." "Con i tessuti di The Color Soup ho realizzato, per il momento, una serie di cuscini in canvas di cotone scelta appositamente perchè ricorda la tela "Leonardo" usata a sua volta per i dipinti. L'immagine per questa serie è il fungo Ergot che da appunto il nome al brand e la cui caratteristica è essere allucinogeno e lisergico, per questo mi piace l'idea che sia sfocato." "Con il tessuto beachwear invece ho realizzato alcune gymsack pensate appositamente per chi pratica nuoto o sport in generale e che necessita di un contenitore nel quale riporre gli indumenti bagni o sudati al termine dell'attività anzichè riporli sfusi nella borsa da allenamento; l'illustrazione scelta è "Blue Mind" che include il colore blu a rappresentanza dell'acqua e che con questo tessuto, lucido e liscio riesce a conferirgli un effetto molto realistico! Tra le creazioni future ci saranno cuscini su misura raffiguranti le altre illustrazioni." Nuovi progetti per il 2018? "Il vero obiettivo che ho per il futuro rimane la possibilità di esprimermi liberamente come ho fatto fino ad oggi, potendomi evolvere costantemente nel tempo sperimentando ogni volta cose nuove. Nello specifico, per il 2018 significa che darò maggior spazio a progetti legati al marketing cercando di evolvere le situazioni legate all'esposizione attraverso manifestazioni più impegnative, partecipando a concorsi di illustrazione e svilupperò un prodotto che negli ultimi tempi sta avendo molto successo ovvero le swimmingcap." I suoi contatti: Facebook Instagram Shop Etsy
Chi possiede nelle mani maestria e capacità di dar forma a opere meravigliose, è per noi un genio! Ecco chi vi presentiamo oggi: Cristina una vera artista marchigiana con i colori che fin da piccola amava già il disegno e oggi può anche insegnarlo a tutti noi! Ecco come inizia la sua descrizione: “L’impalpabile leggerezza e freschezza delle illustrazioni prendono una nuova vita, dal libro illustrato, alle stoffe, ai bottoni, ai blocchi per appunti, le borse, le pareti, i disegni dal vivo…" ecco avete già capito di cosa stiamo parlando, amore allo stato puro per il disegno! Lasciamo lo spazio a lei e alla sua storia, buona lettura! Sono un'illustratrice che ama disegnare fin da bambina e con quello stesso entusiasmo, istinto primordiale, esprimo il mio mondo ancora vivace, fervido, che gioca con diversi materiali. Insegno disegno nelle scuole e illustro quasi ogni giorno per cercare di raccontare a pieno il mio pensiero, le mie emozioni. Mi esprimo attraverso l’arte trasformando ogni volta un’idea in colore, forma e gesto. La curiosità è il mio motivo…e mi domando ogni volta come tradurla attraverso le illustrazioni ad acquerello, come trasformarla in altre tecniche, usando le stoffe, disegni dal vivo o pareti." stampe su tessuto in cotone e seta Quale tecniche ami utilizzare per realizzare i tuoi disegni sul tessuto? "Amo sperimentare ogni volta, ma la tecnica che uso maggiormente con velocità e freschezza è l’acquerello e l’inchiostro. Dopo un primo periodo dove ho amato molto giocare con le carte attraverso collage ho scelto di osservare il mondo giapponese e l’ironia inglese. L’eredità delle illustrazioni inglesi e nipponiche sono per me fonte inesauribile di bellezza e ispirazione. Mi perdo in quelle atmosfere oniriche e in quei dettagli unici tanto preziosi. Amo osservare le miniature e i suoi dettagli. Cerco solitamente di riprodurli dando importanza ad ogni particolare ed espressione che possa rendere vivace anche ciò che indossiamo. Ho sperimentato tutto questo sulla stoffa per curiosità, li ho indossati coinvolgendo anche le amiche. Il risultato è stato per me entusiasmante, quindi saltuariamente mi diletto per realizzare queste creazioni." stampe su tessuto felpa e pile Quali consigli puoi dare a chi vuole provare a creare un tessuto personalizzato con suoi disegni "Cercare il messaggio che si vuole comunicare e a chi è diretto. Tentare più soluzioni e sperimentare direttamente su se stessi. Cercare di cogliere lo stupore negli occhi delle persone e nei propri ogni volta che si fanno delle scelte. Scegliere i soggetti più piccoli e amati, ripeterli più volte e osservare il ritmo che ne produce. Cercare il proprio stile anche nella moda e disegnare… perché quello che si fa deve essere sempre stimolante e vitale anche se è solo per voi stessi. " gonna in tela di cotone 125gr Quali soggetti ami rappresentare? I tuoi colori preferiti? "I soggetti più amati sono la natura, motivi floreali, paesaggi, figure sognanti, i dettagli e piccoli animali. I colori tutti! In particolar modo i colori pastello stesi su fondi bianchi. Studio le macchie e le trasparenze tipiche degli inchiostri." Nuovi progetti per il 2018? "Le più curiose e originali collaborazioni sono con il negozio di abbigliamento Casa Conchiglia di Porto San Giorgio (FM) dove a volte creiamo piccoli eventi per coinvolgere e far avvicinare il pubblico all’arte in tutte le sue forme. Si possono osservare piccole stoffe illustrate, disegni di ogni tipo e piccoli spettacoli. Avvicinare le persone all’arte anche in un contesto comune, giornaliero alla portata di tutti. Arredare la mia casa con le mie nuove stoffe ed elementi di arredo. Nei primi mesi del 2018 uscirà un nuovo libro da me illustrato, dedicato ad una leggenda delle Marche e prossimamente un altro per edizioni Il Ciliegio. Continuare le mie collaborazioni saltuarie per letture animate, spettacoli e concerti con attrici e musicisti per far coinvolgere e sognare bambini ed adulti. Pubblicare e condividere le mie illustrazioni in Inghilterra e in Francia." Eccovi i suoi contatti, per non perderla d'occhio! www.cristinalanotte.blogspot.com Facebook Instagram Etsy shop
L'ultima intervista dell'anno è piena di colori, un progetto tutto nuovo di e-commerce personalizzato...siete curiose di leggerla? Vi diamo solo qualche indizio: due ragazze, pattern e un design custom per voi! Raccontateci chi c'è dietro Mondo Mombo, chi siete e quali passioni avete "Il team di Mondo Mombo è composto da due persone diversissime, ma che si conoscono da una vita e si capiscono al volo. Claudia, dopo aver studiato illustrazione allo IED di Milano e insegnato per 5 anni "arte e immagine" in una scuola primaria, necessitava di un contenitore virtuale per raccogliere ed esporre le sue illustrazioni, realizzate principalmente per case editrici. In poco tempo sono arrivate anche richieste di servizi di grafica e illustrazione da parte di privati, per eventi e brand Identity e quella che prima era una vetrina, è diventata un piccolo mondo creativo : "Mondo Mombo". Le richieste di stationery personalizzate aumentavano e Claudia, da brava artista caotica e un po' distratta, aveva bisogno dell'aiuto di qualcuno con una mente pragmatica, organizzata, che si occupasse della gestione di questo mini mondo che cresceva velocemente. Da qui il ruolo indispensabile di Erica. Dopo aver studiato economia all'università cattolica del Sacro Cuore, impara sul campo ad occuparsi degli aspetti amministrativi di un'azienda e in parallelo si prende a carico la gestione di Mondo Mombo. La passione di Claudia è il colore, non può farne a meno, mentre una delle passioni più grandi che ha Erica sono le sfide. Non c'è sfida che non susciti la sua curiosità e la sua voglia di mettersi in gioco." Giovani donne e già imprenditrici, quali sono i vostri punti di forza e cosa vi distingue dalla massa? "Pensiamo che le nostre passioni siano anche i nostri punti di forza, ma uno in particolare è sicuramente quello di avere al nostro fianco fornitori e collaboratori eccezionali, con una sensibilità vicina alla nostra. Hanno voluto e saputo seguirci in tutti i nostri azzardi ed esperimenti. Sono stati capaci di entusiasmarsi con noi e insistere, quando ce n'era bisogno, per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti." Lo shop è appena decollato, ci racconti qualcosa di questo nuovo marketplace della personalizzazione? "Lo shop di Mondo Mombo non è nient'altro che un negozio di pattern. 9 Pattern colorati a disposizione di tutti, su carta da parati, tessuto e complementi d'arredo. È uno shop che si rivolge sia a chi vuole utilizzare le nostre illustrazioni per sviluppare le proprie idee e seguire la propria creatività sia a chi vuole aggiungere qualche dettaglio unico ai propri ambienti." Come è nata la collezione di disegni stampata sui nostri tessuti? "Ci capitava sempre più frequentemente di creare pattern per gli inviti dei nostri sposi e spesso l'illustrazione non si fermava a decorare la stationery: diventava il motivo del papillon dello sposo, oppure il disegno dei sacchettini delle bomboniere o il backdrop del Photo Booth. Abbiamo deciso quindi di creare una linea di pattern nostra e di stamparla su tessuti. Tra le varie prove di stampa fatte, quella di Colorsoup si è rivelata la migliore qualitativamente e la proposta più interessante per una realtà come la nostra, ancora piccola." Prossimi progetti per il 2018? "Ci piacerebbe espandere la collezione e dedicarci al mondo "bimbi". Creare pattern nuovi per le camerette dei bambini e qualche prodotto coordinato, potrebbero essere le novità del 2018. Avendo appena aperto, stiamo ancora raccogliendo i primi riscontri e saremo felici di muoverci anche seguendo eventuali consigli ed opinioni da parte dei nostri follower e acquirenti." Per ordinare i vostri pattern, cliccate qui e seguitele su Facebook e Instagram Foto di Infraordinario Studio
Katia, Marika, Laura e Pinuccia questa volta abbiamo intervistato un'intera royal family dell'handmade! Da nonna a nipoti, i tessuti personalizzati passano di mano in mano per diventare i vostri accessori di uso quotidiano. Con questo freddo, questa storia d'amore familiare vi scalderà i cuori, vi lasciamo in compagnia di Up&Up - When a family dreams to fly. Raccontaci chi sei e come è nata la linea prima infanzia "Ci presentiamo, siamo tre generazioni di donne, siamo una famiglia, ma soprattutto siamo il frutto di un bene speciale, quel Bene con la B maiuscola che la nostra unione ha saputo generare. Siamo una squadra, ognuna di noi ha una peculiarità, un talento, che come i mattoncini di lego va ad incastrarsi nella trama del nostro progetto. C’è Pinuccia, la nonna di 81 anni nostra colonna, il nostro “controllo qualità”, la sarta quella vera, quella che:”tusa, te vedet no che l’è tut stort? Cià, ghe pensi mi! ". C’è Laura, la ragioniera, tiene sotto controllo quei pochi conti che abbiamo da fare, ma soprattutto tiene a freno me e mia sorella che altrimenti compreremmo quintali di tessuti e materiale sempre diverso. Mia sorella Marika è la vera artista della famiglia, è lei che progetta e associa i tessuti, le tonalità e i ricami. Lei è il talento, lei è l’anima di Up&Up, non so come, ma riesce ad usare l’ago della macchina come una matita dando forma a disegni sempre diversi e sempre più complicati. Infine ci sono io che proprio di manualità ne ho poca… anzi direi zero … io sono quella che non cuce ma chiacchera! Cerco di dar voce e visibilità al nostro progetto nel quale credo e sinceramente spero possa decollare prima o poi. Sono insegnante e mamma di due splendidi bimbi i quali ricoprono un ruolo fondamentale nel progetto: avete presente i manichini dei crush test? Ecco noi collaudiamo un buon numero creazioni… non vi sto neanche a raccontare la prova pipì del nostro fasciatoio da viaggio… e qui mi fermo! Se ripenso a come è nato il nostro progetto la prima cosa che ricordo è il caldo mortale: era luglio e io ero una panzona gigante al settimo mese… forse anche per quello ricordo tanto caldo! Al termine di un rapido brain storming … tutto “storm” poco brain siccome il mio Martino di 3 anni voleva a tutti i costi attirare la mia attenzione… ci è sembrato che il nome” Up&Up _ when a family dreams to fly “ associato al simbolo di una mongolfiera dai colori pastello potesse dare l’idea di quel progetto che ancora vagamente stava prendendo forma. La mongolfiera è un mezzo che ascende lentamente, che non sale troppo in alto nel cielo ma che ti permette di vedere il mondo da un’altra prospettiva; è una di quelle attrazioni che una volta si trovavano alle fiere di paese quelle in cui le famiglie si ritrovavano con i loro bimbi e facevano un emozionante giro sulla mongolfiera. Il nostro progetto è un po’ tutto questo: è ambizione e necessità di riuscire a guardare il quotidiano da un’altra prospettiva, è la consapevolezza che per prendere il volo ci vuole pazienza e fatica, è soprattutto quel sentimento di bene che scaturisce dallo stare insieme e dal collaborare in famiglia. Nasciamo un po’ da tutto questo: dal desiderio della mia mamma di poter finalmente esercitare una professione appagante, dal talento evidente di mia sorella e dalla paziente esperienza di mia nonna, il nostro tesoro di conoscenze sartoriali. L’idea di creare oggetti per la prima infanzia è nata da un’esigenza reale. Aspettavo il mio Tommasino e avevo bisogno delle sacchette portacambio da portare in ospedale, cosi ho chiesto a mia mamma se aveva voglia di cucirmene un paio. Nel confezionarmele mi colpì la cura e l’amore con cui le progettava e le assemblava; era come se in quel momento ci fosse tutto, il bene che lei ha per me, il bene che già provava per Tommasino e la cura che solo una mamma ha per la sua famiglia. Erano davvero belle soprattutto perché in quelle sacchette c’era tutta la soddisfazione di confezionare con le proprie mani un oggetto per qualcun altro. Ecco la scintilla che ha fatto accendere le nostre macchine da cucire e che ha fatto nascere il nostro piccolo marchio. Era arrivato il momento di ascoltare il nostro cuore, avevamo bisogno di dar forma a qualcosa di corrispondente ai nostri veri talenti e inclinazioni." Hai ereditato la passione per il cucito da qualcuno della tua famiglia? "Da che ho ricordo, nelle mie orecchie ha sempre risuonato un rumore estremamente famigliare, quanto a volte invadente…la macchina da cucire di mia nonna, una Pfaff del 1955. Un carro armato del cucito, sia nell’efficienza, che nel rumore. Quando parte, si sente solo lei! Cuce camice da almeno 50 anni! Non so se mi spiego! Le mani di mia nonna non si sono pressoché mai staccate da lei, non c’è stato giorno che non si sia seduta alla sua macchina anche solo per rammendare qualcosa. Non so cosa avrei dato per ereditare anche una sola briciola di quel suo talento! Tuttavia quella stessa manualità e attitudine la rivedo in mia sorella, nella sua incredibile abilità di vedere cose dove ancora non ci sono, di dar forma ad oggetti incredibilmente curati ed oggettivamente belli! Nel dedicare intere giornate a cucire, a fare e disfare, anche mille volte lo stesso lavoro finché non riesce, direi, perfetto. Quando guardo mia sorella cucire intravedo tutto il fascino dell’imparare e nel praticare un mestiere famigliare, che sentiamo appartenerci profondamente. Rimango quotidianamente sbalordita dalla forza dirompente che scaturisce dai legami famigliari, che nel nostro caso, hanno fatto si che l’amore per un mestiere traesse origine dall’amore per un maestro… perché vi assicuro che la mia nonnina è davvero maestra in quello che fa!" Come si trasformano i tessuti nelle tue mani e in che cosa? "Il mondo dell’handmade e dei prodotti per la prima infanzia è una vastità di oggetti e gingilli che a volte si ripetono in serie. Di set asilo, di bavaglini e di porta ciucci ne è piena la rete, basta aprire internet e si viene investiti da mille possibilità. Direi mille tranne una… quella di dar forma ai desideri e perché no, anche ai capricci di noi donne, mamme e non. Ecco perché abbiamo deciso di puntare tutto sulla possibilità di personalizzazione #voilopensatenoilorealizziamo! Questo tipo di lavoro è sicuramente molto impegnativo e dispendioso, sia per il tempo, che una progettazione personalizzata richiede, sia per la ricerca dei materiali che non possono essere utilizzati in serie sempre uguale. Si parte dalla richiesta di uno o più oggetti, si passa attraverso la scelta del tessuto e del disegno da ricamare, si realizza un progetto (disegnato a mano o al computer), si concordano le eventuali modifiche e si conclude con la realizzazione. Le maggiori richieste sono per i set asilo (zainetti, sacchette portacambio, bavaglini ecc…) o le borse da passeggino. Sarà che finalmente è arrivato il freddo, ma in questi giorni non facciamo altro che tagliare e cucire sacchi nanna, cappellini e scalda collo! Sono proprio quegli articoli che ci hanno legato a voi di “ The color soup”! Proprio grazie alla qualità e alle fantasie dei vostri tessuti abbiamo potuto dare forma ad accessori unici!" Nuove idee per la prossima stagione? "Essere artigiane oggi significa non fermarsi mai, rinnovarsi ogni giorno, andare alla ricerca di nuove idee e plasmare nuovi progetti. CHI SI FERMA E’ DAVVERO PERDUTO! Per la primavera, abbiamo già in serbo una linea dedicata alle mamme composta da borse, astucci e portachiavi realizzati con tessuti coloratissimi tutto in coordinato a fasce per capelli e turbanti. Una specie di limited edition, realizzata con colori molto accesi ed estivi. Ma il progetto più ambizioso ed entusiasmante è quello rivolto alla creazione di una linea di abbigliamento dall’impronta “bon ton” che possa andare a guardare indietro nel tempo prendendo spunto proprio da alcune foto in bianco e nero della mia nonna che abbiamo fortunamente ritrovato in cantina. Chissà se riusciremo a farcela… di sicuro ce la metteremo tutta come abbiamo sempre fatto." Ecco i loro contatti: sito, Etsy shop, Facebook e Instagram
"Perdere una cosa per trovarne una nuova. Tutto ha inizio quando mi sono trovata senza quello che per anni era stato il mio lavoro, la graphic designer. Mettermi alla macchina da cucire è stato, almeno inizialmente, un modo per sfruttare il tempo che avevo a disposizione imparando anche una cosa nuova. Piano piano però è diventato un progetto che volevo diventasse concreto. Home Shaker nasce così, dal mix delle mie competenze lavorative, la grafica e gli studi come interior designer. La frase che riassume bene tutto è: graphic design meets interior styling, l’unione di due mondi che fanno nascere 4 linee di cuscini per l’arredo. Ognuna con una sua personalità. Ognuna con una storia da raccontare. Questo vuole essere il mio obiettivo, creare prodotti tessili per chi sente il bisogno di rinnovare anche solo un angolo di casa trasformandolo in un luogo che racconti una storia." Abbiamo pensato di lasciare subito spazio a Barbara l'ideatrice di Home Shaker, perché con poche parole ha riassunto la sua filosofia in modo concreto. Condividiamo questo suo pensiero e lo ritroviamo in molte di Voi che ci seguite, se vi ritrovate nelle sue parole condividete questo articolo! Quando è nata la passione per tessuti e cucito? "Ho sempre visto qualcuno cucire, da mia nonna a mia mamma, è un oggetto familiare, ma l’ho reso mio solo con il progetto Home Shaker. Dopo le naturali difficoltà iniziali, credo che sia uno strumento a me congeniale, probabilmente sono un po’ sarta dentro! Attraverso Home Shaker trasformo il mio saper fare in prodotti unici e fatti a mano. Le mie mani. Quelle che hanno creato questi disegni, quelle che hanno cucito e quelle che hanno fatto queste foto. Un luogo nel quale sperimentare, scoprire e sfidarmi con me stessa, con l’intenzione di creare prodotti tessili di qualità." Raccontaci la nuova collezione con i tessuti personalizzati da noi "Attraverso The Color Soup ho stampato su twill di cotone 290g la linea Linfa ad ispirazione green, creata partendo da mie fotografie rielaborate in digitale per la parte frontale del cuscino e un semplice pattern monocromatico per il retro. Il dettaglio del ricamo fatto a mano presente sui tessuti esalta la stampa e le dona profondità creando un disegno nel disegno e una piacevole sensazione tattile. Lo stesso tessuto in cotone l’ho utilizzato anche per la linea Grafismi, dalle stampe essenziali adatte al soggiorno, ma anche alla cameretta dei più piccoli e le tovagliette all’americana che presentano un unico pattern in tre varianti colore. Beh, direi che con voi mi sono trovata bene!" Quali elementi influenzano i pattern? "Tutti gli elementi all’interno dei miei progetti arrivano dal mondo del graphic design, così come si può vedere dalle 4 linee di cuscini. Il type design nella linea Type, la grafica più essenziale della linea Grafismi, la fotografia rielaborata per la linea Linfa e le illustrazioni manuali. Sembrerà banale ma le mie mani sono un elemento fondamentale per progettare, anche se gran parte del processo creativo per creare le stampe è digitale, non riesco a concretizzare le idee stando seduta difronte al computer. Il mio processo è più pratico-fisico, faccio prove, fotografie, schizzi e accartoccio fogli, uso matite e penne, soprattutto penne, fiumi di china nera! Anche la tavoletta grafica è un valido aiuto, ma niente sostituisce la carta." Prossimi progetti futuri? "Mi piacerebbe trovare un bel mix tra tessuti complementari, liscio e ruvido, naturale sintetico, ma per questo vi farò sapere!" Visitate il sito web Etsy shop Instagram Facebook
Conoscete la sensazione di appoggiarsi a cuscino pulito, candido e fresco? Beh queste sono le illustrazioni di Patrik, secondo noi i suoi colori e personaggi sono la descrizione perfetta del suo mondo. Vi presentiamo, per chi ancora non avesse avuto modo di conoscerlo il lato fresco del cuscino:"...tutto ciò che fa respirare vita senza macigni sul cuore, trovandone il senso nelle piccole cose." Raccontaci chi sei, Patrik? "Questa è la domanda più difficile a cui rispondere per me. Capire chi sono è l'obiettivo principale della mia ricerca perpetua. Sento l'esigenza di indagare, esplorare, approfondire chi sono, cosa sento, come riesco a elaborare e incanalare il mio sentire. È una ricerca che non mi porta a conclusioni definitive; continuo ad evolvermi, e quando sono ad un passo dall'afferrare una risposta, un soffio di vento fa crollare le certezze, e riparto da capo. Perché nel frattempo mi sono trasformato, c'è del nuovo in me. Posso sicuramente affermare d'essere una persona riservata, timida, malinconica, che a un certo punto ha sentito il bisogno di far sentire la sua voce, offrire il suo punto di vista, senza sgomitare. Cerco di farlo con delicatezza, vorrei fosse un sussurro gentile. Il mio brand ha la missione importante di insegnare che ogni emozione ha il diritto di essere espressa e riconosciuta. Cresciamo con la convinzione che esistano emozioni "buone" ed altre più scomode, che è meglio non esprimere. Io non credo sia così. Le emozioni sono preziose, anche quelle che generano lacrime. Sarebbe bello riuscire ad accogliere le proprie sensazioni senza censurarsi. Col tempo sto imparando a godermi anche i momenti di tristezza, di malinconia. E a convivere più serenamente con la rabbia e la paura. Quello che disegno spesso racconta di questo. Del mio tentativo di liberare la mia emotività. Ogni personaggio è una sensazione che prende forma. Attraversa il mio corpo ed esce dalla punta della matita. Si libera. E smette di fare paura. " Come è nato il tuo stile grafico, quali sono stati le tue influenze o ispirazioni? "Diversi anni fa ho iniziato a lavorare come educatore perché sono sempre stato affascinato dalle relazioni umane. Attraverso l'interazione con gli altri si impara a conoscere molto di se stessi. È stimolante, ma anche faticoso. Dopo alcuni anni ho cominciato a sentire il bisogno di costruirmi una dimensione in cui potermi esprimere attraverso altri canali. Per me rimane tutt'ora prioritaria la comunicazione. Disegno le mie illustrazioni e scrivo nel blog con lo scopo di costruire ponti, incontrare persone, conoscere e conoscermi. Il progetto de "Il lato fresco del cuscino" è nato poco più di un anno fa con questo scopo. In breve tempo in moltissimi si sono affezionati al mio modo di raccontare e di esprimermi. Ho ricevuto feedback preziosi che mi hanno incoraggiato ad investirci con più convinzione e, ad oggi, sono molto fiero del percorso fatto." Ti piace vedere stampato il tuo disegno sul tessuto? Quale è stata la prima reazione davanti alla prima stoffa personalizzata? "Adoro vedere le mie illustrazioni stampate su tessuto. Di recente ho iniziato una collaborazione con una talentuosa artigiana trentina, il nome del suo brand è Luiskirt. Realizza gonne reversibili meravigliose ed ha voluto un mio pattern per realizzarne alcune da inserire nella scorsa collezione primaverile. Quando le ho viste sono rimasto incantato, ed ho iniziato a progettare nuovi articoli da proporre nel mio shop che prevedessero la stampa su tessuto. Ad oggi le tovagliette per la colazione e i cuscini sono tra gli articoli più apprezzati." Quali tecniche utilizzi per le tue opere? "Disegno sia a mano che in digitale. Mi piacciono entrambe le tecniche, anche se matita e foglio di carta mi fanno sentire più libero, più autentico." Consigli per creare dei bei pattern o disegni per arredare casa? Ho cominciato a cimentarmi nella realizzazione di pattern da poco. Non è affatto facile! È necessario prestare attenzione a non creare geometrie non desiderate, studiare con attenzione la distanza tra i vari elementi e la loro collocazione, le forme devono esser in armonia. È un esercizio di stile, impegnativo ma stimolante. Quando riesce, il risultato può avere un impatto visivo molto interessante. Non ho consigli da offrire se non quello di lasciar passare almeno un giorno tra quello che potrebbe sembrare il risultato definitivo e la stampa; dopo 24 ore si notano dettagli e imprecisioni che la stanchezza offusca. Per quanto riguarda i disegni per arredare casa, in Italia ci sono davvero tantissimi illustratori straordinari a cui fare riferimento. A me piace inserire delle piccole stampe in formato A5, in grandi cornici (es. 40x50cm) con passe-partout. In questo modo anche un disegno di quando eravamo piccini diventa un prezioso elemento decor." Prossimi eventi dove incontrarti o progetti natalizi? "L'ultimo weekend di novembre sarò a Verona per il "Festival dell'handmade - I nuovi creativi". La fiera sarà allestita all'interno dell'ex arsenale, una cornice molto suggestiva. Il 17 dicembre invece parteciperò ad "Hobby sotto l'albero", mercato dell'hobbistica di Trento. Delle fiere mi piace il poter stringere mani, sentire voci, godere di sorrisi e abbracci. Per me sono la possibilità di avere un contatto autentico. Confesso che è anche il motivo per cui mi mettono un po' a disagio. La mia creatività è spesso un rifugio. Mi permette di decidere in quale misura espormi, come farmi conoscere. E per quanto io cerchi di essere sempre spontaneo, ci sono delle sovrastrutture che filtrano, inibiscono, limitano. In fiera mi concedo senza filtri; non potrei fare altrimenti, non ne sono capace. Per cui, chi verrà, leggerà nei miei occhi l'emozione, un filo di timidezza e tanta gratitudine." Seguitelo su i suoi canali, i prodotti sono disponibili sullo shop: Shop Etsy Instagram Facebook
Quando le passioni che hai fin da bambina diventano la tua professione, è qualcosa di magico! Poi la vita cambia e magari i figli diventano l'occasione di scoprire il mondo da un'altra prospettiva, ecco la storia di Deborah una mamma sognatrice e viaggiatrice! Vi sarà di spunto e sostegno per molte vostre idee, leggete questa intervista con molta attenzione! "Mi chiamo Deborah, ho 34 anni e sono una mamma Travel Designer. Lavoro prevalentemente online e mi occupo principalmente di progettazione e organizzazione di esperienze e itinerari di viaggio su misura per famiglie che amano viaggiare insieme ai loro bambini, in libertà e con un occhio di riguardo all’autenticità, all’originalità e alla sostenibilità. Sono sempre stata una viaggiatrice, da che mi ricordo. A 6 anni passavo ore e ore a guardare gli aerei che volavano in cielo immaginandomi passeggeri, posti lontani e inventandomi storie fantastiche di vite che avrei voluto vivere io. A 15 anni il mio primo viaggio da sola, un’estate zaino in spalla in Scozia tra studio e esplorazione. Da lì non ho più smesso. Ho lavorato per più di 12 anni come dipendente nel settore turistico ricoprendo vari ruoli senza perdere mai il contatto con le persone, i viaggiatori. Dopo una pausa forzata dovuta ad una gravidanza particolarmente difficoltosa e i primi mesi da neo mamma in crisi di identità professionale, grazie all’ispirazione e all’energia che il mio bambino mi ha trasmesso, è nata in me l’esigenza di intraprendere un percorso professionale autonomo, che mi permettesse di conciliare il mio nuovo status di mamma a quello di lavoratrice e che mi desse modo di coltivare la mia grande passione per i viaggi. Ed ecco che è nata l’idea: da brava impulsiva quale sono non ci ho messo molto a trasformare questo sogno in realtà ed ora eccomi qui, dopo un anno dalla nascita del progetto, ad aggiungere un pezzettino nuovo, quello dell’apertura di uno shop di prodotti handmade tutti dedicati alle famiglie che viaggiano con i bimbi al seguito." Parlaci del tuo brand e come hai iniziato a produrre prodotti artigianali "L’Aeroplanino Shop è la naturale conseguenza della mia principale professione di Travel Designer. Ho passato anni e anni a contatto con i viaggiatori (famiglie in particolare) e ad ascoltare le loro esigenze, risolvere i loro principali problemi prima e durante il viaggio, comprendere in che modo potesse la mia esperienza, risolvere o anche solo alleviare il peso delle piccole grandi sfide che il viaggio con bambini al seguito comporta. Perché se è vero che viaggiare è meraviglioso, farlo con i più piccoli può trasformarsi in un vero tour de force e mettere alla prova anche i viaggiatori più esperti e navigati. Però basta qualche accortezza molto molto furba e il gioco è fatto. Ed è così che ho ideato la mia prima piccolissima linea Aeroplanino Collection composta al momento di 3 prodotti in anteprima, in edizione limitata, che sono già online pronti per essere spediti in tempo da mettere sollo l’albero di Natale!" Quando progetti un prodotto nuovo quali sono i tuoi step e i requisiti che ricerchi? "La progettazione dei prodotti dell’Aeroplanino Collection sono frutto di un lavoro di squadra fantastico e – lo dico con un pizzico di orgoglio – tutto al femminile! Io non sono né una sarta né una crafter e quando ho deciso di trasformare l’idea in realtà la prima cosa che ho fatto è stata quella di pensare a professioniste del settore da coinvolgere, utili allo scopo e in linea con la mia filosofia: volevo che i miei prodotti fossero di alta qualità, fatti a mano, esclusivi, unici, dal cuore green. E così è stato: Enrica Mannari ha curato le illustrazioni che ritrovate nel pattern della stoffa, morbidissima. Michela Bettinelli, in arte Mamma Miki, ha curato l’intera realizzazione dei porta pannolini e dei materassini da viaggio per i piccolissimi, del “rotolastuccio” (sua formidabile invenzione) e del porta documenti formato family, cucendo tutto con le sue manine e Marina Savarese, alias Morgatta, si è invece occupata della creazione degli zainetti in soffice felpa che sono un amore oltre ad essere comodi e pratici. Un team fantastico grazie al quale il lavoro è diventato piacere estremo e in cui ho ritrovato la stessa passione, dedizione e cura che io ho sempre messo nel mio lavoro al servizio delle famiglie che scelgono i miei servizi di consulenza." Cosa ti è piaciuto di più del nostro servizio di stampa? "The Color Soup ha giocato un ruolo decisamente importante in questa fase di lancio: un servizio rapido, puntuale, intuitivo e assolutamente disponibile e pronto a risolvere ogni piccolissimo intoppo in men che non si dica. La chiarezza delle informazioni fornite in fase di scelta dei tessuti e la rapidità di realizzazione mi hanno stupita molto: essendo questa la mia prima volta come creatrice di una linea di prodotti artigianali, non immaginavo sarebbe stato così semplice il processo. E poi due parole è doveroso spenderle anche per la qualità dei tessuti che sia io che il mio team abbiamo apprezzato moltissimo: il pattern e la resa dei colori sono risultati splendidi e brillanti e non nascondo che eravamo partite molto timorose rispetto ai risultati. I tessuti – ho optato per il twill di cotone 290gr e la felpa – sono resistenti come desideravo ma morbidissimi al tatto. Una vera coccola. Sono soddisfatta al 100% e continuerò certamente ad appoggiarmi a voi anche in futuro." Prossime idee per il 2018? "L’anno nuovo è alle porte e io con il mio team di super donne crafter e illustratrici sto lavorando già all’ideazione di prodotti su misura da aggiungere alla collezione. Posso solo anticiparvi che l’illustratrice Sabrina Ferrero, meglio nota come Burabacio, con cui collaboro da diverso tempo, ha realizzato per me un pattern favoloso che costituirà la base dei nuovi prodotti che metterò in vendita nello shop dalla prossima primavera (forse un pochino prima) e che verranno cuciti ad arte da Francesca di Maison Tada. Si tratta di chicche speciali che stiamo davvero progettando da zero e che, ne sono certa, saranno d’aiuto a molte mamme e papà viaggiatori, specialmente a quelli che amano l’on the road, i veri globetrotter, quelli che preferisco!" Ecco i suoi contatti, non potrete non resistere a questo nuovo shop ;) Sito web Shop online Instagram Facebook
La creatività viene anche da molto lontano, questa volta vi presentiamo un brand con contaminazioni dal sud America e la Spagna, arrivando poi in Italia. Alejandra ci parla della sua storia e passione, diventato un nuovo marchio di abbigliamento per bambini. "Sono la creativa e stilista di Changuitos, giovane brand che disegna e produce accessori e abbigliamento per la prima infanzia. Sono nata in Colombia, ho frequentato le scuole superiori a Londra e l’Università a Barcellona e cinque anni fa mi sono trasferita a Verona. Ho passato più della metà della mia vita lontano dal mio Paese, anche se lo porto nel cuore." Changuitos come e quando è nato il brand? "In America Latina Changuitos significa scimmiette ed è il modo in cui, affettuosamente, chiamiamo i bambini. Quando è nata la mia nipotina, ho iniziato a disegnare accessori per lei, la “changuita”, e da lì è nato il nome del brand. È stato mio fratello il primo a vedere del potenziale nel prodotto e ad offrirmi l’opportunità di tornare a Londra e di lavorare a tempo pieno nel mondo handmade. Così ho lasciato Barcellona e il lavoro che stavo svolgendo come producer pubblicitaria e ho iniziato a fare quello che amavo a tempo pieno. È in questo percorso di ricerca della felicità che ho conosciuto il mio compagno Fabio e insieme a lui abbiamo creato il brand Changuitos." Di cosa ti occupi in particolare per il tuo brand? "Di ricerca e sviluppo dei prodotti. Li immagino, li progetto, disegno le stoffe e creo il prototipo." Cosa ti piace di poter realizzare capi unici per il mondo bimbi? "Sono mamma di due bambini, questo mi fa vedere il mondo alla loro altezza. Con i miei disegni mi piace raccontare storie. Ho l’opportunità di rompere stereotipi e facilitare la vita ai genitori. Ad esempio, le sciarpe: sono un accessorio che i bambini fanno fatica ad indossare, allora ho pensato che se le avessi trasformate in personaggi, i bimbi le avrebbero viste come un gioco ed il risultato è che mio figlio la vuole mettere anche d'estate! Altro esempio solo le casette paracolpi con il coniglietto super dormiglione: è un modo semplice e delicato per portare a dormire i bimbi, perchè durante il giorno il pupazzo del coniglietto è il loro compagno di giochi, poi all’ora della nanna il coniglietto rientra nella sua casa a dormire, insieme al bambino! Il mondo dei bambini è magico e bellissimo, mi riempie di positività e allegria creare oggetti per loro." Come vedi il tuo brand tra qualche anno, è quasi come crescere un figlio? "In effetti, è come il mio terzo figlio. Stiamo lavorando moltissimo insieme a Veronica e Fabio e ai nostri collaboratori per fare di Changuitos un brand di riferimento nel settore infantile, che possa rappresentare il Made in Italy in molti paesi. Mi piacerebbe nel prossimo futuro produrre anche una collezione di abbigliamento, visto che in questa fase iniziale della nostra start up abbiamo deciso di concentrarci solo sugli accessori. Stiamo anche progettando una app basata sui concetti di storytelling e creatività per un'esperienza di gioco più completa per genitori e figli. Vogliamo che Changuitos cresca e dia lavoro, mantenendo la propria etica e qualità." I lori contatti: Facebook Instagram Sito web
L'ultimo evento del 2017 è Il Mondo Creativo dal 17 al 19 Novembre a Bologna, vi aspettiamo presso il Padiglione 22 Stand B63. In questa edizione ci sarà la possibilità di utilizzare i nostri tessuti durante due workshop creativi con i prodotti Flying Tiger Copenhagen con le nostre maestre di creatività Giulia e Carla, meglio conosciute come Insunsit e La ragazza dello sputnik. Con una bellissima grafica creata in esclusiva da Insunsit a tema Hygge Natalizio, in due occasioni potrete rivestire un'agenda 2018 omaggiata da Flying Tiger Copenhagen. Con lo stesso tessuto sabato 18 per le amanti dell'ora thé, potrete rivestire la vostra tazza Flying Tiger Copenhagen preferita, con un caldo tessuto personalizzato. Passeremo insieme un'ora imparando a creare due piccoli oggetti, magari da regalare ad un'amica speciale. Ecco i dettagli dei laboratori che si terranno presso l'aula B61 Pad. 22, che avrete l'occasione di frequentare gratuitamente: Insunsit Venerdi 17 h11-12,30: copri agenda 2018 Flying Tiger Copenhagenin tessuto poly spazzolato con grafica personalizzata (max 12 persone), per prenotarsi clicca qui La ragazza dello sputnik Sabato 18 h11-12,30: copri tazza Flying Tiger Copenhagen in tessuto poly spazzolato (max 12 persone), per prenotarsi clicca qui Insunsit Domenica 19 h11-12,30: copri agenda 2018 Flying Tiger Copenhagen in tessuto poly spazzolato con grafica personalizzata (max 12 persone), per prenotarsi clicca qui Il Mondo Creativo é la manifestazione che rappresenta e riunisce tutti gli appassionati di arti manuali e progetti creativi. Qui è possibile seguire un percorso completo all’interno della creatività: si arriva in fiera con una curiosità che, grazie alle dimostrazioni e ai laboratori adatti a tutti i livelli, può diventare hobby. Acquistando i materiali necessari e vedendo nascere le proprie creazioni, l’hobby può trasformarsi in passione e infine la passione può diventare un lavoro grazie alla possibilità di scoprire anche come commercializzare i propri manufatti. Il Mondo Creativo diventa così la vetrina di un mondo sempre in fermento, dove i visitatori scoprono le mille sfaccettature della creatività.
La personalizzazione viene prima di tutto per molte persone, ecco come è diventata la filosofia di una linea di accessori tutta "Made in Puglia". Lasciamo spazio ad Arianna e al suo brand Ocho, buona lettura. "Mi chiamo Arianna Vivenzio sono una designer di Bari laureata in industrial design a Genova, un po' itinerante d'indole perchè dopo la laurea ho vissuto un pò in Spagna, collaborando come disegnatrice per un designer catalano, poi rientrata in Italia lavorando per 9 anni a Roma come interior designer e grafica in diversi studi di architettura. Negli anni ho maturato la voglia di creare anche con le mani una mia propria linea di accessori e oggetti d'arredo che mi rappresentassero." Ochobag come è nato e quando? Raccontaci la filosofia di queste borse... "Sono passati 10 anni esatti da quando è nata la Ochobags. La mia tesi di laurea del 2003 si basava su un concetto di accessorio moda customizzabile e modulare che il cliente poteva personalizzare. Quel progetto era un po' complicato e costoso, con la Ochobags è stato semplificato...la mia missione di designer era ed è tutt'oggi quella di coniugare funzione ed estetica. La Ocho prova ad essere un oggetto pratico ma fashion, con compartimenti variabili e funzionali che possano contenere e separare ogni oggetto che una donna porta con se. Ho creato 6 modelli di tasche/pochette differenti per forme e materiali assemblabili l’uno con le altre tramite occhielli e moschettoni. Ognuna di noi può creare la propria personalissima Ochobags mixando tra i vari modelli e indossare quella che più la rappresenta." Come e' nata la passione per i prodotti handmade? "La voglia di creare con le mani, la passione per i tessuti, le fantasie, i pattern e i colori sono da sempre una mia esigenza fisiologica che ho avuto bisogno di esprimere sin da giovanissima ... Far nascere e prender forma ad un'idea concretizzandola in un proprio anche se piccolo brand l'ho maturata anche lavorando per gli altri... Cioè vedendo chi come i miei boss architetti o designers potessero dar vita alle proprie idee circondati da i migliori materiali, dai migliori collaboratori nei luoghi più belli... questo ambiente stimolante mi ha spinta a voler coltivare e far crescere anche le mie di idee che sono sempre state tante forse troppe." Quali sono i suggerimenti per chi vuole approcciarsi a questo mondo del design personalizzato? "Il vostro progetto THECOLORSOUP è la prova lampante del successo che riscuote la personalizzazione. Le proprie idee possono finalmente prendere vita senza dover partire con quantitativi importanti per vederle realizzate..." Il mercato e il mondo dell'accessorio fashion si stanno orientando sul custom made già da un pò di tempo, forse 10/15 anni fà erano ancora idee un pò strane quelle di personalizzarsi la borsa ma adesso siamo circondati da pattine reversibili o tracolle smontabili... (scusate, piccolo sfogo hihihhii) Vogliamo essere unici ed inimitabili essere ammirati, siamo curiosi e affamati di novità di cose belle e a caccia di emozioni costanti, se riuscissimo noi designers/makers a soddisfare queste caratteristiche che il mercato cerca, forse avremo imboccato la strada giusta." Hai dei progetti futuri in cui utilizzerai il tessuto? Inizierò a breve sicuramente a personalizzare i tessuti per le Ochobags con grafiche create da me o magari dal cliente stesso, indirizzando la Ocho anche all'universo maschile, sono infatti appena nati gli zaini anche per Lui. Mi piacerebbe approfittare delle potenzialità del vostro servizio creando nuovi pattern per l'arredamento, grafiche da applicare su tessuti magari anche per ambienti esterni.
Ci avviciniamo sempre di più alla ricerca di regali di Natale, ecco un'altra creatrice di accessori personalizzati in stoffa e in lana. Caldi colli, fasce e turbanti sapientemente cuciti da Penny aspettano di essere indossati. Curiose di sapere come nascono? Vi lasciamo alla vostra lettura del giovedì ;) "Sono Silvia, in arte Penny. Ho 39 anni e sono di Ferrara! Sono una persona super curiosa, adoro sperimentare tecniche diverse di diy. Sono un'appassionata di cultura giapponese, suono il basso elettrico, amo tantissimo leggere e stare con la mia famiglia (un fidanzato e due cani)." Come e quando è nato il tuo brand? "Il mio brand Penny è nato nel 2014, anche se mi piace dire che è DAVVERO nato nel 2015. Il primo anno mi è servito per imparare a fare le cuciture dritte e a capire cosa mi piaceva cucire e cosa invece mi annoiava. Ho iniziato a cucire perché volevo imparare a realizzare i miei abiti e perché studiando all'università avevo bisogno di un'occupazione da gestire come volevo come orari e flessibilità. Diciamo che inizialmente non immaginavo di farlo diventare un lavoro e invece adesso ci sono tutte le premesse per iniziare a pensare a un'attività vera e propria." Cosa ti piace dell'handmade e del personalizzare il tessuto? "La cosa bella dell'handmade per me è che puoi davvero sbizzarrirti con mille tessuti e materiali diversi, infatti la parte più divertente è scegliere un tessuto e immaginare cosa potresti cucire. Poter poi creare un tessuto da zero, inventandosi un pattern e decidendo la grandezza del disegno è tutto... E' un servizio che per tanti versi ti salva la vita!" Quanto tempo dedichi alla realizzazione dei prodotti? "Dipende dai periodi! Ci sono momenti in cui devo sfogare la creatività e quindi acquisto stoffe di continuo e mi metto a cucire tutto il giorno. Altri momenti in cui mi piace prendermi una pausa e studiare bene, guardarmi in giro, fare ricerche per prendere ispirazione per il mio brand." tessuti in tela di cotone con grafiche di Insunsit Quali idee ci sono in pentola per il futuro? "Ci saranno grossi cambiamenti in seguito a un'operazione di rebranding. Sto studiando tantissimo per portare il mio brand a un altro livello, in più nascerà una linea dedicata al Giappone che avrà un suo nome e un'etichetta tutta nuova. In più continuerò ad utilizzare tessuti con stampe originali per riportare in vita capi di abbigliamento vintage. Insomma, grandi progetti in vista!" Quindi non dobbiamo perderla di vista questa ragazza, le novità sono moltissime! Ecco i suoi contatti: Facebook Shop Etsy Instagram
Oggi con tanto orgoglio ospitiamo Elisa Sighicelli (website), un'artista di fama internazionale, che presenta la sua mostra presso Palazzo Madama di Torino. Lasciamo spazio a lei, vi racconterà la magia di aver stampato le sue fotografie su raso per un grande evento culturale che racconta una delle bellezze architettoniche di Torino. "Ho studiato disegno di tessuto al Polimoda di Prato. Ma avevo ancora voglia di sperimentare e cosi ho continuato gli studi d’arte a Londra. Mi sono poi fermata a vivere li, per diciassette anni, e ho iniziato ad esporre con una galleria londinese, Laure Genillard Gallery. In seguito ho lavorato con la Gagosian Gallery che ha diverse sedi per il mondo." Through the single glass, 2017 fotografia stampata su raso 140 x 140 cm Raccontaci il progetto DOPPIO SOGNO in mostra da novembre a Palazzo Madama "La mostra Doppio Sogno si snoda lungo sei sale delle collezioni del Barocco, per le quali ho concepito opere inedite e specifiche, ispirate all’architettura stessa di Palazzo Madama e alla relazione tra l’architettura e la luce. La finestra della Veranda juvarriana, affacciata sullo Scalone d’onore, diventa il soggetto delle mie opere in un’esplorazione dell’idea di riflesso e trasparenza. Il vetro artigianale della finestra destabilizza e dissolve il soggetto delle foto e mi fornisce, con i suoi effetti ottici, un filtro attraverso il quale osservare l’architettura del Palazzo. Le cornici dei vetri diventano un dispositivo per selezionare le inquadrature." Stampare sul tessuto permette di dare "un plus" all'allestimento? "La scelta di stampare sul tessuto non è solo una questione di allestimento, ma è intrinseca all’opera. Ho cercato infatti di creare una corrispondenza tra il soggetto della fotografia e la sua realizzazione materiale. La fluidità dei riflessi del vetro sono resi molto bene dalla stampa su raso. I teli sono anche liberi di muoversi sulla parete accrescendo l’ambiguità tra il reale e il rappresentato, creano una tensione tra la fotografia come oggetto e la fotografia come immagine. In mostra ci sono anche altre due opere che esplorano quest’idea di far coincidere il soggetto della foto con il materiale su cui sono stampate. Sono fotografie di una parete colpita dal sole, e sono state stampate direttamente su materiale edile, il cartongesso, come se fossero la porzione di un muro." Uno, trentasei e sei, 2017 fotografia stampata su raso trittico immagine a sinistra 225 x 140 cm, immagine al centro 225 x 118 cm, immagine a destra 225 x 134 cm Cosa ti ha fatto innamorare della fotografia? "Diversi aspetti della fotografia mi affascinano. La possibilità di isolare un ordinario frammento di realtà e trasformarlo in qualcos’altro, di lavorare con la luce, con la materialità della foto giocando tra rappresentazione e realtà e di ricercare un superamento della fotografia da immagine a oggetto." Riflettente trasparente, 2017 fotografia stampata su raso trittico, ciascuna fotografia 246 x 135 cm Un consiglio per i giovani artisti che vogliono iniziare a stampare sui tessuti le loro fotografie. "Consiglierei di considerare il motivo per cui un certo soggetto possa funzionare o meno se stampato su tessuto." Doppio sogno, 2017 fotografia stampata su raso 298 x 140 cm
Raccontatemi chi siete e il brand A fagiolo Design Lab "Io sono Carlotta, interior e product designer, moglie di Andrea e mamma di Leonardo. A fagiolo Design Lab è il mio studio di design virtuale dove mi piace che le persone si sentano a proprio agio. Proprio come quando capita di arrivare in un luogo e pensare: sono nel posto giusto e al momento giusto! Il brand è nato da pochissimo, ha solo pochi mesi, ma sono già nati diversi progetti interessanti grazie all'attivazione di alcune collaborazioni con artisti e artigiani del territorio nazionale. Uno dei più stimolanti, ed esempio, ha portato alla realizzazione di un campionario di tessuti stampati per l'arredo della casa." Carlotta Bandiera Carlotta, come è nata l'idea della collezione di tessuti che hai stampato con noi? L'idea è nata dall'incontro con Patrizia Piva, restauratrice di dipinti e artista con la passione per l’arte decorativa che ho incontrato grazie a conoscenze comuni. Il punto di partenza della collezione sono stati dei disegni geometrici (matrici) e ikebana che Patrizia ha realizzato con tempera e pennello e mi ha successivamente sottoposto, giustamente convinta che dovessero trovare una collocazione più adatta che semplicemente sulla carta. Li ho quindi digitalizzati con un programma vettoriale che mi ha permesso di trasformarli e farli evolvere in texture complesse. Da lì alla decisione di stamparle su tessuto il passo è stato breve. E vista l'enorme scelta di tessuti di thecolorsoup.com non abbiamo avuto dubbi sul fornitore per produrre il nostro primo campionario. Il risultato ci è talmente piaciuto che abbiamo deciso di investire le nostre energie e unire le nostre qualità in un progetto comune chiamato Finger Crossed, un laboratorio artigianale di tessuti e complementi d'arredo nato dall'incontro delle nostre due generazioni, una analogica e l'altra digitale. Per finalizzare il prodotto poi, ci siamo avvalse della collaborazione di due professioniste: le mani preziose di Elisabetta Piva che, artigiana per passione opera nel settore con competenza, hanno confezionato tovaglie, cuscini e arazzi. Lisa Bifulco invece è stata il nostro "occhio fotografico" che ha documentato il lavoro svolto fino ad oggi. Possiamo dire che siamo una rete tutta la femminile! Patrizia Piva Nel tuo lavoro quanto conta avere un prodotto unico e personalizzato? "Nel design, così come nell'artigianato, avere la possibilità di personalizzare un prodotto in base alle reale esigenza e necessità dell'utente finale è fondamentale e aiuta il nostro cliente a sentirsi veramente parte di un processo creativo che va oltre il semplice acquisto ma diventa un'esperienza unica, quasi irripetibile. Per questo stiamo pensando di proporre pacchetti di prodotti e servizi on demand e stiamo studiando un packaging che confezioni con cura le nostre creazioni." [gallery size="full" ids="83562,83553,83563"] Chi ha scelto la palette colori e il tessuto? "La palette colori è stata proposta da me in base a quelle che io ho percepito come tendenze del momento nella moda e nell'arredamento. I tessuti sono stati scelti da Patrizia. Abbiamo fatto le nostre scelte in base alla resa cromatica della stampa, alla sensazione piacevole al tatto, alla praticità di utilizzo e lavaggio e alla fattibilità e resistenza per le tipologie di prodotto che volevamo realizzare. Con background e gusti differenti siamo riuscite a trovare un accordo che soddisfacesse il gusto di entrambe." Contatti: Facebook Finger Crossed
Non parliamo solo di handmade sul nostro blog, ma anche di illustrazioni, di chi crea disegni fantastici per personalizzare tessuti e allora, vi vogliamo affascinare con le illustrazioni di Enrica Mannari, in arte ME. A noi piace il suo tratto e siamo felici di poter avere i suoi disegni acquistabili sul nostro catalogo. I colori, i simboli e l'outline nero hanno colpito già alcuni nostri clienti, cosa ci fareste voi con questi bei disegni? Enrica in arte ME, raccontaci in poche righe chi sei "Sono una visual designer che da due anni ha scelto di fare l'illustratrice. Amo il mare, la vita "on the road", cucinare, chiacchierare e tutte le discipline che aiutino l'essere umano a stare più in contatto con se stesso. Abito sul mare da 5 anni ed ho un furgone vintage Volswaghen di cui vado molto fiera. La mia vita si svolge molto semplicemente, senza troppi sfarzi. Disegno e progetto per la maggior parte del tempo." Il tuo primo ricordo legato al disegno e al tuo tratto così unico? "Ero all'asilo. Mi chiesero cosa volessi fare da grande. Risposi: " La Pittatrice". Avevo le idee molto chiare. Il mio tratto nasce con me che sono figlia degli anni 80. Cartoni animati, giocattoli di plastica, luci, stelle e molto entusiasmo e fiducia nel futuro. Le cose nel mondo non sono andate esattamente così, ma la cultura di cui sono stata permeata mi è restata addosso. Al momento sto lavorando tanto sul "mio stile" per renderlo ancora più riconoscibile e "evoluto". Quali sono i tuoi punti di forza che spesso lasci trasparire nei tuoi lavori? "Senza dubbio il simbolismo abbastanza evidente che caratterizza ogni mio lavoro. Ho una visione iconica del mondo, della vita. Ogni storia passa da una lente che asciuga e sintetizza in forme e colori emotività e pensieri. Il mio operato porta con se messaggi, promesse, memorie e preghiere. Questo è principalmente quello che le mie illustrazioni contengono dentro di sé." I nuovi pattern sul nostro shop su quali accessori o oggetti li immagini stampati? "Sono nuova a questa disciplina, non credevo neanche che i miei disegni fossero così "portati" ad esistere sotto forma di pattern. Ed invece direi che sono molto adatti a trasformarsi in cuscini, tende, tovaglie, borse, camicie, kimono e abitini svolazzanti. Li immagino anche su quaderni, fasce per capelli, costumi!" Come è stato creare i pattern con Pretty in Mad, che poi noi abbiamo stampato? "Lavorare con Erika (leggi la sua intervista, qui) per me è stato un piccolo sogno che si è realizzato. La seguo da quando sono approdata su IG e stimo e rispetto molto il suo lavoro. Ci siamo trovate subito molto bene insieme ed è stato semplice creare i tre soggetti che poi hanno creato il pattern con cui ha realizzato borse, maglie e gonne." Nuovi porgetti per l'autunno? "I progetti sono sempre tanti. Più di quanti riesca a seguirne molto probabilmente. Sicuramente andrà avanti il progetto legato ai tarocchi che sto disegnando. Ho anche diverse commissioni proprio per disegnare pattern per articoli di varia natura. Un libro per bambini che spero esca prima di natale e una linea di borse ricamate che saranno bellissime ma non posso dire altro." Se siete curiosi di seguirla ecco i suoi contatti social: Instagram Facebook Web site
Il prossimo evento a cui parteciperemo è la fiera di Abilmente a Vicenza dal 19-22 Ottobre 2017 presso il Padiglione n°7 Stand 616-617 insieme a Burda Style. Saremo a vostra disposizione per domande, dubbi e informazioni sui nostri tessuti. Potrete toccare il nostro campionario, acquistare il kit e le cartelle colori con un piccolo prezzo promo! Chi farà acquisti presso il nostro stand, riceverà un promocode da utilizzare online. In questa edizione autunnale presso lo stand Burda, tra le loro diverse riviste avrete la possibilità di abbonarvi a Mollie Makes (il nuovo mensile che raccoglie idee e schemi per una vasta gamma di diverse tecniche, talvolta tipicamente britanniche altre influenzate dal Giappone). Sottoscrivendosi si potrà scegliere tra tre strumenti di lavoro e tra questi c'è anche il nostro kit tessuti. Anticipazione per tutte voi lettrici: nel secondo numero di Mollie Makes si parlerà di Thecolorsoup, correte ad abbonarvi. Vi aspettiamo numerosi come ogni anno a Vicenza!
L'innovazione passa attraverso nuove tecnologie, passioni e scoperta di nuovi materiali. Giulia crea, per la sua collezione di abiti, pattern da stampare sui nostri tessuti, donando vivacità e vitalità al suo progetto. Leggete la nostra nuova intervista e fateci sapere cosa ne pensate, buona lettura! "Da qualche anno con la nascita della mia bambina che si chiama Regina ho scoperto un metodo più immediato e rapido di realizzare le mie opere. Da 7 anni grazie alla tecnologia touch screen disegno con il dito su IPad , ho iniziato stampando su svariati supporti: canvas, forex, plexy... collaborando così all'arredo di interni." Venendo dal mondo del fashion design ho sperimentato la stampa delle mie donne su tessuto con cui realizzo abbigliamento e accessori. TheColorSoup è stata per me una grande svolta per la personalizzazione dei miei capi, grazie anche alla possibilità di far stampare poche metrature di tessuti in modo da avere sempre capi unici. Come è nata la voglia di personalizzare il tessuto? "Inizialmente i miei disegni erano uno sfogo artistico, non avrei mai pensato di renderli pubblici. Da quando ho iniziato a stampare quadri ho sperimentato pattern per tessuti e per la creazione di capi esclusivi con la possibilità di personalizzare anche su richiesta." Cosa influenza la scelta di colori e tessuti per il tuo brand? Talvolta nasce tutto da un viaggio, da una strada, da una fotografia vintage . La scelta dei colori è totalmente spontanea , inizio spesso a disegnare senza sapere esattamente quale sarà il risultato nonostante cio la scelta cromatica risulta pop con un fondo di vintage (50 60 70) ma l'ispirazione principale per la cromia sono le diverse etnie ed epoche che attribuisco alle mie donne. Amo i tessuti elasticizzati come la viscosa, il jersey, la lycra, il velluto... mi danno la sensazione di confort e hanno una forte duttilità. Cosa ami del tuo lavoro? "La libertà di esprimermi totalmente e il continuo evolvere delle mie creazione. Amo la soddisfazione di vedere un sogno che prende forma e che si tramuta in qualcosa da indossare." Ci sono nuovi progetti per l'autunno? Quali saranno? Ho la passione per i pantaloni a zampa, gli abiti anni 70, le gonne a ruota, e i bikini stile vintage in lycra lo scorso anno hanno avuto molto successo. In collaborazione con un'amica abbiamo realizzato una linea di maglioni in puro cachemere stampati che andranno in vendita in diversi importanti stores italiani. Non smetterò mai di disegnare. Quest'autunno continuerò la mia partecipazione all'Eeast Market di Milano un luogo unico che ti fa respirare l'aria di Londra, la clientela e il contesto sono anch'essi di grande ispirazione...Per il futuro sogno di fare cose che non avrei immaginato di fare... Ecco i suoi contatti seguitela: www.giuliaregina.it Facebook
Dalla pittura al tessuto, il gioco è semplice. Basta poco per personalizzare la vostra casa o gli accessori, ecco la storia di Marta. Professionista nel campo "creazione pattern" per il mondo tessile. Buona lettura! "Ciao, mi chiamo Marta, sono la designer ed illustratrice dietro al progetto creativo MMARCONI.IT uno shop online di Arte e Home Decor. Appassionata di disegno e fotografia creo e sperimento su carta e tessuto. Di poche parole, preferisco esprimermi con carta e colori." Come è nata la passione per il disegno e come si sono trasferiti i tuoi pattern su stoffa? "Il disegno mi ha sempre appassionata sin da bambina e mi ha aiutato a sviluppare un grande senso di osservazione. Gli studi successivi mi hanno aiutato a migliorare la tecnica e mi sono avvicinata al mondo del design di moda e del tessuto. Il disegno tessile è comunicazione allo stato puro: attraverso i pattern, i colori e le composizioni è possibile esprimersi attraverso un linguaggio universale. Parto sempre da un disegno rigorosamente fatto a mano che poi digitalizzo per poter fare più comodamente le variantature e gli aggiustamenti colore. Prediligo i tessuti naturali poiché le mie stampe si sposano perfettamente con il tatto di un cotone o di un lino e la qualità del digitale mi permette di riprodurre fedelmente i colori." Cosa influenza il tuo stile creativo? "Adoro tutto ciò che è colorato perché mi mette allegria e gli elementi decorativi poiché si intrecciano in infinite combinazioni. Inoltre trovo molta ispirazione dall’arte astratta in quanto la trovo fortemente comunicativa: segni grafici, composizioni di colori, forme e textures che alla fine sono perfettamente combinati anche se a primo impatto sembrano posti senza alcuna logica apparente." Quale consiglio daresti per creare un set per arredare casa? "La casa è lo spazio più importante nel quale viviamo ed esprime ciò che siamo, pertanto credo sia utile valorizzare i nostri angoli preferiti con un tocco di colore, non serve riempire il salotto di oggetti ma avere quello giusto che renda l’ambiente un po’ meno impersonale e unico: un oggetto che parla di noi." Cosa ti piace del mondo dell'handmade? "La bellezza del mondo dell’handmade è quella di far prender vita alle proprie idee e poterle condividere, poter parlare di sé attraverso un oggetto che contiene tutto il processo creativo e l’unicità di chi lo ha creato."
"Sono Elena Bellincioni e sono un architetto d'interni, il mio brand è Le cicale tessili, ora vi racconto come è nato. Nel mio lavoro di architetto ho avuto modo di conoscere l'affascinante mondo dei tessili per la casa. Diverse volte in passato mi è capitato di non resistere alla tentazione di comprare scampoli di tessuto, da cui ricavare prodotti per la tavola e il salotto, disegnati da me. Era una passione e non pensavo che ne sarebbe nata una nuova attività. L'estate scorsa, poi, a una delle mie tre sorelle è venuta l'idea di stampare su tessuto gli acquarelli dipinti da nostro padre. In particolare, avevamo a disposizione un'intera serie di pesci del Mediterraneo: ritratti realistici, dai colori vivaci, attraverso cui è riuscito a restituire tutto il suo amore per il mare. Era un peccato lasciarli appesi alla parete! È bastato poco per coniugare quell'idea con la mia passione per i tessili d'arredamento. Non avevamo ancora chiaro però come utilizzare quei dipinti. Mi sono messa al computer e giocando con le forme e i colori dei diversi pesci ho creato delle composizioni grafiche: sono le fantasie che stampiamo su lino e cotone naturali." Questo progetto è nato solo da te o con l'aiuto di altre persone? "L'idea di questo progetto l'abbiamo sviluppata in due, io e mia sorella Cecilia, che è medico, ma ha una buona dose di creatività. Poi, per trasformarlo in qualcosa di concreto, abbiamo coinvolto anche le altre due sorelle, Francesca e Alice. Ciascuna di noi – siamo quattro professioniste in settori diversi – ci ha messo del suo e così siamo riuscite a far nascere Le Cicale. Indispensabile, ovviamente, anche il contributo di nostro padre, che ci ha offerto la "materia prima", cioè gli acquerelli che stampiamo sui nostri tessuti." La collezione mediterraneo ha denotato questa estate 2017 su due tessuti pregiati come il lino e il cotone, idee per l'autunno? "Amo il lino e il cotone è insostituibile, quindi faranno entrambi parte del futuro de Le Cicale. Se sperimenteremo l'utilizzo di altri tessuti, si tratterà comunque di filati di pregio. Abbiamo deciso di mettere la qualità al centro del nostro progetto, a partire ovviamente da quella dei tessuti, tutti italiani. Stessa cosa per il confezionamento sartoriale, che è 100% made in Italy. Lampo colorate, eleganti profili, rifiniture di pregio completano il quadro di una produzione attenta alla cura dei dettagli." Quale è stata la sensazione di vedere i prodotti realizzati? "Indescrivibile. Gli acquerelli sembrano addirittura più belli degli originali: la stampa digitale e ad alta definizione accarezza le trame naturali dei tessuti, valorizzando la leggerezza delle pennellate. L'effetto è sorprendente, soprattutto sul lino. Le tovaglie e i cuscini sono freschi ed eleganti, ideali ovviamente al mare, ma io li vedo bene anche in città, dove sono capaci di portare un tocco d'estate e di vivacità."
Siamo a settembre il mese dell'autunno, del ritorno a sui banchi di scuola, del rinnovo dell'armadio... per voi abbiamo scelto nuove grafiche per rinnovare il nostro catalogo, se siete curiosi cliccate qui. Nelle scorse passerelle di New York, Londra, Milano e Parigi abbiamo visto il ritorno degli anni 80, nella pelle e nei lustrini, ma anche quei tessuti tecnici solitamente legati a brand di settore sportivo e lunghi abiti in chiffon. Quest'ultimi con illustrazioni di volti e silhouette femminili, sotto forma di vero e proprio ritratto o di immagini commerciali degli anni 60-70. (vedi qui) Piume, paillettes, frange e ricami gli elementi caratterizzanti della moda anni ’20. Fiori per decorare abiti lunghi e cappe di velluto. (vedi qui la grafica) Felpe e pantaloni da jogging in passerella, jersey e maglieria in stile college la stagione è old style. La tendenza più girly della prossima stagione sono glitter, colori pastello e look da vera lolita. (grafica green tartan, vedi qui) Non mancherà nel vostro armadio, lo stile country side: camicie a quadri e gonne vichy da abbinare in campagna o in città con cappelli a falda larga, bandana al collo, cinture e stivali a punta. (stampa tartan, vedi qui) La contaminazione di stili rubati dagli ultimi decenni della moda (dai settanta a oggi), è riassunta nello stile Future Hippie da velluto a coste di berretti e pantaloni baggy sotto l’ombelico, da indossare con top a triangolo crochet e collanine di conchiglie raccolte dal mare. (stampa foulard, vedi qui) Non dimenticatevi uno degli stili più predominanti Orient-oriented con abiti minimal dalle ampie maniche, di raso o di leggerissimo chiffon di seta, così come i dress in eleganti stampe effetto sakura. Look che giocano sugli equilibri, tra colori, fantasie e geometrie, traendo ispirazione da questa straordinaria cultura millenaria che tutt’ora affascina con le sue importanti tradizioni. (grafica japan bird, vedi qui) Fonti articoli Vogue ed Elle.
Le borse leggerissime di Cinzia stanno iniziando a girare in tutta Italia, hanno stampe ipercolorate scelte dal nostro catalogo e stampate su twill di cotone, poly spazzolato e tela microfibra. Tagli e modelli unici, nati dalla passione di una donna con l'handmade nel cuore! Lasciamo la parola a Cinzia.. buona lettura! Ciao! Sono Cinzia e trovo davvero difficile presentarmi! Ci provo: ho 41 anni, nata in Puglia, dove ho vissuto tra Canosa e Bari, da circa 12 anni adottata da Roma, anzi da Testaccio. Ho un recentissimo passato da segretaria e assistente personale, ma ciò che conta davvero di me è che adoro l'handmade. Credo fermamente che un oggetto realizzato a mano abbia la straordinaria capacità di trasmettere emozioni. Trasmette la passione, la sapienza, la dedizione, l’amore, il “saper fare” della persona che materialmente lo ha realizzato. E io da sempre amo creare con le mie mani. Nel corso degli anni ho sperimentato moltissimi materiali e tecniche creative, fino ad approdare al cucito che negli ultimi dieci anni accompagna ogni mio momento libero. Una passione così forte che mi ha spinta a studiare molto, seguendo corsi di cucito base e avanzato, seminari di cultura tessile e anche un corso di modellista di pelletteria. Oggi, tutte le volte che posso, seguo lezioni di textile art. Da quanto e come è nato il tuo brand? "Il mio brand ha pochissimi mesi di vita. Complice un ridimensionamento dell'ufficio dove lavoravo, ho deciso di aprire il cassetto dei sogni e dare una chance alla mia passione. Mi sono presentata al pubblico a maggio 2017, partecipando al Festival del Verde e del Paesaggio a Roma. Un'esperienza meravigliosa che spero di ripetere. Le mie borse sono state travolte da una valanga di entusiasmo che non mi aspettavo. E questo mi ha incoraggiata a proseguire, aprendo uno shop su Etsy. Adesso comincia il lavoro duro: marketing, comunicazione, pianificazione, tutte cose che devo imparare e che ho cominciato a studiare. E devo anche fare i conti con un carattere introverso. Non sono mai stata molto social, ma la promozione di un piccolo brand handmade richiede, inevitabilmente, che io superi questo mio limite." Cosa ti piace del nostro servizio di stampa tessuti? "Prima di tutto la bontà dei tessuti. Ne ho provati diversi — sia per confezionare le mie borse sia per capi di abbigliamento (che per il momento cucio per me) — e sono di elevatissima qualità. La stampa poi è ineccepibile. Mi diverte molto sperimentare le stesse grafiche su tessuti diversi e vedere come cambia l'effetto finale." Crei pezzi unici, quanto tempo ci vuole e cosa ti influenza nella scelta del materiale e del modello? "Ogni modello richiede un tempo diverso. Comunque ne serve tanto perché ogni borsa sia realizzata con tutta la cura possibile. Non può esserci fretta, non ci sono scorciatoie. Per questo non ci sono grandi quantità. C’è solo un po' di abilità nel tagliare e cucire e tanto lavoro. E c’è l’unicità, perché un oggetto fatto a mano non potrà mai essere uguale a un altro, anche se realizzato dalla stessa persona, anche se con gli stessi materiali. E se c’è qualche imperfezione? Vuol dire che è autentico. Ogni oggetto fatto a mano è unico esattamente come lo è ciascuno di noi, con la nostra personalità e anche le nostre imperfezioni. Produco solo borse che indosserei io stessa, dalle linee semplici e dai colori brillanti perché credo nella loro capacità di comunicare gioia, originalità e creatività. Inoltre tengo moltissimo che siano leggere. Ho la cattiva abitudine di riempire le mie borse sempre troppo e poi camminare sbilenca per il peso, quindi almeno la borsa deve essere leggerissima (il mio modello più grande pesa soltanto 260 grammi!) e resistente (per portare tutto con me!)." Oltre allo shop online hai eventi autunnali in cui potremo incontrarti? "Per il momento sono raggiungibile su Etsy e sui social. Come vi dicevo, il mio brand è appena nato e sto ancora lavorando sulla pianificazione. Spero di potervi presto dare aggiornamenti." Progetti per il futuro per il tuo brand? "Moltissime idee per la testa, alcune sono già in fase di sperimentazione. Certamente in un prossimo futuro ci saranno grafiche personalizzate per i tessuti. Inoltre, mi piacerebbe molto affiancare alle borse altri accessori a cui sto lavorando, ma non svelo di più per il momento." Ecco il suo shop Etsy e canale Instagram da seguire.
"Ideame è uno scrigno caleidoscopico di colori e forme. Una girandola di oggetti che hanno una storia da raccontare. Di matite che scorrono su un foglio bianco alla ricerca di una realtà da descrivere. Di disegni che sembrano dipingere un mondo parallelo. Un mondo che parla anche di Cagliari e di Sardegna, attraverso simboli che ricordano la terra e i colori dell’ Isola." Vogliamo iniziare così la nostra prima intervista dopo le vacanze estive, ancora con voglia di mare e relax. Abbiamo nel nostro salotto Michela ed Elisa dalla splendida Sardegna. Cosa ha influito la nascita di Ideame? Questo è, in poche e semplici parole, Ideame, il progetto creativo di Elisa e Michela, nato qualche anno fa. Loro sono le menti creative che hanno dato vita al loro sogno e l’hanno trasformato in realtà. Due giovani ingegneri/architetti con la testa a Cagliari e il cuore a Barcellona. Il loro background, infatti, le ha viste crescere insieme tra la città catalana e l’Università di Cagliari, dove si sono messe alla prova presso alcuni studi di architettura. E’ soprattutto Barcellona che ha dato l’imprinting per la nascita di Ideame, che poi, si è trasformato nel loro Studio Creativo, nel pittoresco e artistico quartiere di Villanova a Cagliari. Spiegate meglio cosa può fare Ideame A colorful way of life è la frase che utilizzano per descrivere il loro lavoro e ciò che realizzano. La voglia di dare un tocco di colore. Di stravolgere la normalità e trasformarla in qualcosa di più vivo e brioso. Ideame, però, non è solo questo. E’ anche uno studio grafico a disposizione di chiunque voglia dare un tocco di personalità ad un proprio progetto. Che sia un matrimonio o una nuova immagine dell’azienda, Ideame sa creare quella caratterizzazione di un’idea da declinare in forme e disegni, in grado di identificare un messaggio, una passione o un momento. Uno studio creativo che si trasforma all’occorrenza in studio di consulenza per la creazione dell’immagine coordinata, applicabile a situazioni ogni volta diverse e peculiari. Sempre con la personalità che caratterizza Ideame in ogni progetto che segue. Come una firma unica e inconfondibile. Cosa significa per voi personalizzare e cucire pezzi unici? Tra i laboratori artigiani e le piccole botteghe che si affacciano sulle stradine strette del quartiere, Elisa e Michela creano le loro illustrazioni ed elaborano nuove idee. La loro ispirazione nasce dalla voglia di sperimentare l’applicazione del disegno sugli oggetti d’uso comune e quotidiano, come tazze, quaderni, matite o specchietti. Ma anche magliette, borse, scarpe, accessori e complementi d’arredo. Un modo per rendere più colorata la realtà di tutti i giorni. Quali saranno i prossimi elementi della vostra nuova collezione? Per il futuro ci sono tanti progetti in ballo, progetti in essere da diversi mesi. Ci sono in cantiere nuove fantasie per la realizzazione di accessori per l’autunno che saranno nuovi modelli di turbanti/fasce per capelli e pashmine in diversi tessuti, e sopratutto è in fase conclusiva un progetto per l’estate 2018, che per il momento è topsecret, ma ne sentirete parlare presto sopratutto nei Social Network, che sempre più si stanno rivelando uno strumento efficace e immediato per arrivare alle persone, anche lontane. Questo sta permettendo al brand di iniziare, pian piano, ad oltrepassare il confine dell’isola e ad avrete richieste e contatti anche fuori dall’Italia. Collezione Inspired By Mistral Una tavolozza costruita come un acquarello in cui trovano parte gli elementi iconici di un territorio ancora selvaggio e autentico. Dove il maestrale indica la strada e disegna le tre chiavi di lettura in cui riconoscere l’anima più vera della Sardegna. Sono tre le fantasie principali, che si inseguono tra i tessuti e gli oggetti realizzati da Ideame. Il mirto. Con i suoi fiori bianchi e le sue bacche viola. Con il verde intenso delle sue foglie e il suo spirito forte come quello dei centenari che popolano i paesi dell’entroterra. I fenicotteri. Sa Genti Arrubia. Con la loro danza che si imprime nel cielo come una macchia accesa di rosa su una tela azzurra. I Fichi d’India.Con le loro foglie arrampicate sulle coste e i loro frutti succosi e dolci. Con l’aria fiera dal sapore mediterraneo. Mirto, fenicotteri e fichi d’india, che diventano semiturbanti perfetti per raccogliere i capelli al mare, come in città. O tazze per una colazione colorata e divertente. O ancora T-shirt in cotone, da portare leggere sui pantaloni o da abbinare ad una gonna lunga e svolazzante. Nella collezione Inspired by Mistral trova posto anche una nuova collaborazione. Quella con La Goffa Bag e con le loro sacche e pochette di tessuto, che sembrano rubate all’arcobaleno. Una declinazione delle fantasie di Ideame su borse fatte apposta per portarsi dietro un mondo e che coniugano praticità e bellezza.
Un veloce tutorial di cucito per realizzare un bel porta-torta in tessuto, abbiamo scelto il tessuto piqué, ma vi possiamo suggerire come materiale da utilizzare anche il canvas o il twill di cotone, ovviamente la fantasia da stampare è a vostra scelta. MATERIALI NECESSARI: 145×100 cm di piqué grafica del nostro catalogo forbici, spilli filo macchina da cucire FASE DI TAGLIO Come si vede nell' immagine, bisogna ricavare due rettangoli 114x36cm da tagliare in doppio e due rettangoli più piccoli per le alette laterali di dimensione 36x34cm. Dal rettangolo principale occorre ritagliare le due impugnature, così come vedete nella foto (misura e forma a piacere). CONFEZIONE Con la macchina da cucire create l'orlo sui tre lati ai rettangoli più piccoli. Mettete da parte questi due pezzi che vi serviranno più avanti. Passate ora al rettangolo principale, occorre cucire al rovescio il profilo dell'impugnatura per unire insieme i due pezzi. Fatto questo passaggio, potete iniziare a cucire sul dritto l'altra impugnatura, facendo un piccolo ripiego. Il passaggio successivo è quello di cucire i lati corti del porta torte. Riprendete i due rettangoli piccoli è arrivato il momento di unirli al pezzo principale. Ora prendiamo i due rettangoli piccoli, la parte non orlata va cucita al rovescio sul lato lungo del rettangolo. Per evitare che fuori esca la torta chiudete 4/5cm del lato aletta con blocco principale, formando un angolo. Se volete rinforzare il fondo potrete usare un fondo di cartoncino rigido o il piatto stesso di portata. Abbiamo terminato il porta torte ecco il il risultato finale, se volete rivedere alcuni passaggi seguite il video, cliccate qui.
DIY HYGGE WORKSHOP E VERNISSAGE AL TIGER SPOT CON INSUNSIT L'hygge è fai da te al Tiger Spot di Genova: Sabato 7 Ottobre, personalizza il tuo style con i prodotti Flying Tiger Copenhangen e i nostri tessuti con la grafica esclusiva Insunsit. Fino a Novembre, non perderti la mostra di visual design all'ora dell'aperitivo. Sabato 7 OTTOBRE dalle 15.30 alle 18.00 presso l’open space danese di Tiger Spot - al primo piano di Flying Tiger Copenhagen, in via San Vincenzo 53 – nel laboratorio dedicato al Fai da te, dal sapore danese: si parlerà di Hygge, stile e creatività. Design e libera espressione saranno gli ingredienti principali del workshop e il tutto sarà accompagnato da un piccolo break rigenerante e da un aperitivo eclettico dalle 18.00 alle 20.00, per finire con l’apertura della mostra di Visual Design, a cura della nostra artista del mese: Insunsit Avrete modo di conoscere meglio l’artista di Verona e il suo incontro con il disegno e l’ispirazione che ne deriva. Vestiremo i panni del designer per “rivisitare” un quaderno, una tazza, una candela e il suo barattolo, offerti da Flying Tiger Copenhagen e per regalare un tocco Hygge alla vostra casa. Chi è Insunsit "La nostra artista del mese di ottobre è Giulia Tosi, in arte Insunsit che in dialetto mantovano significa “da nessuna parte”. L’ illustratrice di Verona, da anni si occupa di autoproduzione di accessori in legno e altri materiali, oltre a progetti dedicati al disegno tessile attraverso pattern dai motivi floreali, che si contraddistinguono per il loro fascino senza tempo. Nel 2017, stringe una nuova collaborazione con Chiara Matteotti (in arte BOEMIEN) dando vita a BI, un progetto di sartoria a quattro mani." Visitate il sito: http://www.insunsit.com Il costo del Workshop DIY Hygge è di 15,00€ e include: 4 prodotti Flying Tiger Copenhagen (un quaderno, una tazza, un barattolo e una candela). Sarà poi possibile godere del coffee-break e partecipare al rinfresco per la mostra dell’artista, con apertura dalle 18.00 alle 20.00. È importante la prenotazione per consentire la regolare fornitura dei materiali e la gestione dello spazio per l’evento. Per prenotarsi, basterà inviare la propria richiesta all’indirizzo e-mail: ideespot@tigeritalia.com entro Giovedì 28 Settembre. Per informazioni contattare il numero: 345/2278523. Clicca qui per l'evento
Anche quest'anno siamo felici di partecipare a Week Hand a Foligno, ci troverete nella piazza mercato e come sponsor di tessuti del seguente workshop: “Crea il tuo papillon” - SOLD OUT- a cura di Banderari - Officina del Papillon Domenica 24 Settembre h16.00 – h18.00 Realizziamo insieme un simpatico papillon per il tuo bimbo o bimba grazie ai consigli di Angela ideatrice del brand Officina del Papillon e Banderari Terni. Potrete scegliere la fantasia più adatta al tuo bimbo, stamparla live e realizzare con le tue mani un accessorio straordinario. Workshop per adulti, massimo 10 partecipanti per turno Chi sono Banderari - Officina del Papillon? Officina del Papillon torna a Foligno in veste di tutor. Ora il brand è divenuto BANDERARI crescendo ma non cambiando la propria filosofia, ampliando la propria gamma di prodotti, esplorando il mondo della sartoria e rafforzando la propria identità artigiana riscoprendo le proprie radici. Eredi di un sogno, depositari ultimi di una storia artigiana italiana che ha origine in Umbria oltre 650 anni orsono, custodi di un sapere in cui l’onore della tradizione, l’eccellenza del fare e l’orgoglio delle proprie origini, rappresentano valori morali primari e imprescindibili da consegnare alle generazioni future. Per i più piccoli nell'Area Live (cortile del palazzo) Sabato 23 Settembre h 15.00 – 18.30 / Domenica 24 Settembre h 10.00 – 12.00 | 15.00 – 16.30 Realizzeremo dal vivo dei sacchetti di stoffa da colorare e riempire con le dolcissime gommose targate Pastiglie Leone. Si tratta di una attività libera senza prenotazione a ciclo continuo a gruppi di 10 bambini ogni ora (per bambini dai 3 anni in su) Scopri tutte le attività su www.weekhand.it . Vi aspettiamo numerosi il 23-24 Settembre 2017.
Prima di chiudere la rubrica per queste settimane di agosto, vi raccontiamo di Monica e di come la sua famiglia le abbia trasmesso tante passioni. Passione che oggi è diventata un lavoro che tanto ama! Rimarrete colpiti dalle sue parole, buona lettura! "Ciao, sono Monica ho 31 anni, sono cresciuta a Sesto San Giovanni ed amo disegnare, fare, disfa-re, rifare per poi alla fine riuscire a plasmare in immagini quello che mi passa per la testa. Lasciandomi guidare dalla musica che sempre accompagna le mie produzioni, lascio che i volti, gli animali, i fiori, le atmosfere ed i colori che mi ispirano prendano forma. Disegno da quando ho memoria e la mia creatività, la passione per il cucito e l’autoproduzione ha radici nella mia famiglia: da mia mamma, che mi ha trasmesso la passione per l’ arte, la moda e la cucina; da mio papà imprenditore e dai miei fratelli musicisti; da mio nonno artigiano “tutto fare” e da mia nonna sarta. Non senza sacrifici, sono riuscita a fare della mia passione il mio lavoro, come illustratrice freelance e arte terapeuta. Quest’ anno assieme a MOVI è nato anche il laboratorio di illustrazione e autoproduzione per il sociale presso la fondazione Casa Della Carità, dove lavoriamo con minori stranieri non accompagnati, le donne e uomini accolti dalla struttura. MOVI come è nato, quando e qual'è la filosofia di questo brand. "MOVI è nato dalla mia passione per il disegno e la moda, dalla volontà di poter fondere questi due mondi, traendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda: la musica, la fotografia, la moda, l’arte e la natura, dalle persone che mi circondano e dai nuovi incontri che faccio ogni giorno. Dietro ad ogni prodotto MOVI c’ è un’ attenzione ed una cura per la creazione grafica delle stampe, per la scelta dei tessuti e per il confezionamento, andando così a creare pezzi unici e personalizzabili. Sono già pronte collaborazioni con altri artigiani e artisti, credo infatti che non ci sia niente di più stimolante che poter condividere creatività e competenze!" Disegni e cuci tutti i tuoi prodotti tu? "Si, mi occupo di tutto il processo creativo. Le mie idee incominciano a prendere vita sempre con bozze disegnate a mano su carta, successivamente ridisegno in digitale per potere creare pattern e ricreare nuove forme da una stessa immagine; mi dedico poi allo studio del piazzamento della grafica sul modello di accessorio e capi d’abbigliamento che vado a realizzare e cucire personalmente." Quale consigli daresti a chi vuole creare un suo brand handmade? "Il primo consiglio che mi vien da dare è di aver bene in mente l’obiettivo che si vuole raggiungere e far di tutto per poterlo realizzare, nonostante le difficoltà, le paure e le insicurezze, i no e i momenti di sconforto… insomma, nonostante i nonostante, andare avanti per trasformare un sogno in realtà! Un aspetto fondamentale è di avere chiaro cosa si vuole offrire, dando attenzione ad ogni singolo passaggio del processo, dall‘ideazione alla vendita. E’ importantissimo farsi consigliare da chi è del mestiere già da tempo, non aver paura di chiedere e seguire le orme dei professionisti del settore, mantenendo sempre vivo l’interesse e la voglia di fare e imparare, di migliorarsi e migliorare ciò che si offre; mettendosi in discussione e in gioco verso nuove sfide, e con pazienza e tenacia affrontarle! Infine per me è fondamentale il sostegno di chi mi è vicino, della famiglia e degli amici, che sono la mia forza, la mia fonte d’ispirazione e parte integrante di MOVI." Eventi prossimi dove incontrarti in giro per l’italia? Made in Helvetica pop up store a Laigueglia (SV) in piazza Marconi 4 agosto Greenfog Night, Genova 5 - 6 agosto Stella Maris, Camogli 24 - 25 - 26 agosto Balla Con i Cinghiali, Forte di Vinadio 2 settembre Sonica festival, Mandello del Lario. Vi siete segnati dove trovarla, oltre al suo sito web? Sui social trovate già le nuove foto dei nuovi tessuti appena stampati da noi, andate a darci una sbirciata, Instagram. Ci ritroviamo qui a settembre, con altri creativi... Buone vacanze a tutti dal nostro team!
Ultima intervista di luglio, per chi è già sotto l'ombrellone e per chi come noi è ancora in ufficio, oggi ospitiamo sul blog Carla. Direttamente dalla splendida Sicilia crea non solo borse, ma anche pochette, abiti, costumi e molto altro! Avete capito di chi stiamo parlando? Rullo di tamburi per...la Ragazza dello Sputnik! "Ciao a tutti, mi chiamo Carla, ho 34 anni e sono nata e vivo in Sicilia. Mi sono laureata in archeologia dopo un percorso universitario un pò incerto e non pochi sacrifici. Il destino però evidentemente mi aveva riservato altri programmi e cosi, dopo la laurea, ho intrapreso una strada del tutto inaspettata rispetto a quella che avevo preventivato in base ai miei studi e ad oggi son già quasi 5 anni che faccio l'artigiana. Ho un piccolo brand- La Ragazza dello Sputnik- di accessori da donna interamente realizzati a mano che vendo su uno shop online. I miei articoli di punta sono stati fino ad ora le borse, borse giovani che hanno tutte un denominatore comune: si trasformano all'occorrenza a seconda dell'uso che vuoi farne...da zaino a tracolla a cartella, tante borse in una per ogni momento della giornata. Da pochissimo ho lanciato una linea di abbigliamento che al momento prevede solo pochi capi dalle linee molto semplici ma che spero presto possa darmi altre soddisfazioni. Ho già mille progetti per la testa. Da circa due anni ho deciso che volevo seguire una strada un pò diversa per il mio brand e cosi ho iniziato a ricercare collaborazioni esclusive con grafici che realizzassero dei pattern unici per le mie borse. Grazie a voi questo progetto ha preso vita e adesso lavoro solo con tessuti che possono garantire l'unicità dei miei prodotti. Un grande traguardo ed una grandissima soddisfazione." Un consiglio per chi deve iniziare questa attività? "A chi si lancia nel mondo dell'autoimprenditoria mi sento di dire una cosa sola: bisogna crederci e non ascoltare le voci di chi, intorno a noi, prova a convincerci che sia impossibile perchè impossibile non è. Ci vuole tanta determinazione, tanta passione e tanto spirito di sacrificio, ma poi le soddisfazioni ripagano di tutto e vedere i proprio sogni diventare realtà è una gioia che non ha prezzo. E in quest'ottica anche i piccoli fallimenti possono essere una spinta in più a provarci ancora e meglio." Come è nata la collezione per il mare con stampa tropicale, ci racconti i retroscena? "La collezione estiva con stampa tropicale è nata, principalmente, grazie ad una giovane amicizia con dei ragazzi conosciuti in occasione di CRAFT YOUR PARTY a Bologna. Loro hanno un marchio di articoli per party e curano le loro collezioni avvalendosi di grafiche davvero meravigliose ed esclusive. In fiera ho visto un loro allestimento dedicato proprio a questa nuova grafica tropicale e me ne sono innamorata. Da quando conosco e lavoro con 'Thecolorsoup' ho capito che le mie fantasie potevano diventare realtà e quindi ho subito chiesto loro di poter realizzare una linea con la loro grafica avvalendomi del vostro servizio di stampa personalizzata. È stata una gioia immensa vedere su stoffa la loro grafica." Quale aspetto del tuo lavoro ami di più? "Senza dubbio la parte che amo di più del mio lavoro è quella in cui me ne sto sola soletta con la mia macchina da cucire e produco. In quei momenti mi sembra di vivere fuori dal tempo e mi dimentico di tutte cose. Devo dire però che amo molto anche i momento di studio e progettazione, quelli in cui disegno i nuovi modelli, decido gli abbinamenti dei materiali e dei colori...quelli in cui creo con la mente prima ancora che con le mani, ecco." Bikini con stampa disegna da Insunsit Cosa sogni per il tuo brand tra qualche anno? "So che può sembrare folle ma il mio più grande sogno è quello di riuscire a conservare tutto quello che ho adesso. Non sono mai stata una persona ambiziosa. La mia unica ambizione è la felicità e quello che ho adesso mi rende felice. Cosi sogno una famiglia, dei bimbi, ed una casa un pò più grande con un bel laboratorio spazioso e luminoso pieno delle mie macchine da cucire e delle mie stoffe. È folle?? Forse dovrei sognare di vedere le mie borse in vendita nelle vetrine dei negozi ma la verità è che quello che sono riuscita a costruire fino ad ora mi sembra troppo prezioso per barattarlo con qualcosa di diverso." Vestito con stampa disegna da L'IllustrAlice Se ancora siete tra i pochi che non la seguite sui sociale eccovi le coordinate: Instagram Facebook Vi aspettiamo la prossima settimana qui, tornate tutti!!! Il team di thecolorsoup ;)
E' giovedì di fine luglio: fa caldo e la voglia di partire è tanta...prendiamoci la nostra pausa di lettura! Nel nostro salotto virtuale ci sono Valeria, Laura Anna e Michela lasciamo la parola a loro tre e fatevi contagiare dalla loro voglia di fare squadra! Ragazze parlateci di voi. Come vi siete conosciute e cosa vi lega? "M) Mi chiamo Michela, sono grafica e brand creator: aiuto i piccoli business in rosa a rappresentare al meglio la loro identità per creare una Brand e Visual identity solida ed efficace. Nel 2015 ho fondato Michilab, il mio laboratorio creativo, dove sforno loghi, biglietti da visita, siti web, pattern personalizzati e tanto altro ancora seguendo la magia dei colori! Grazie a Principesse Colorate sono entrata in contatto con Valeria. La passione per i colori pastello, l’amore per la natura e la creatività ha fatto nascere tra noi subito una grande sinergia e quando Valeria mi ha chiesto di creare un pattern con i suoi disegni ad acquerello non ho esitato un attimo e mi sono messa subito al lavoro! Ho conosciuto così anche Laura ed è stata una piacevolissima scoperta! V) Mi chiamo Valeria, sono pittrice e mi occupo di arte. Circa tre anni fa è nato Rosa e Turchese, un laboratorio creativo in cui si fondono arte e moda. Realizzo borse e accessori unici facendo stampare dei tessuti dalle immagini dei miei quadri, ovviamente da TheColorSoup. Mi occupo anche di progetti creativi più ampi, soprattutto visivi, in cui metto a disposizione di altre realtà la mia esperienza pittorica. Ho conosciuto Laura sul web e anche personalmente, ci accomuna un grande amore per l’handmade, la natura e i cactus. Collaborare insieme associando le pochette alle sue spille “Spinose” è stata una conseguenza naturale di queste affinità. Michela invece l’ho conosciuta grazie a Principesse Colorate, apprezzando da subito il suo delicatissimo utilizzo dei colori e senso estetico nel raccontare piccole e grandi realtà. Doveva assolutamente essere lei a realizzare i miei pattern e ha capito al volo il mio modo di percepire gli acquerelli e di come assemblarli insieme per arrivare ad un risultato armonioso. LA) Mi chiamo Laura Anna, mi piace creare e portare il mio artigianato e il mio amore per la Natura in giro per l’Italia con una bancarella e una roulotte vintage. Come blogger, amo condividere le avventure di DIY e bricolage della nostra casa, in continua evoluzione decorativa e in continua sfida con il fai-da-te e il recupero, che è anche alla base del mio handmade. Il rispetto per la Natura passa attraverso il recupero dei materiali che ci dona, trasformandoli e portandoli a nuova vita per creare bijoux, oggetti e decorazioni. Nel mio laboratorio, lo scarto diventa prezioso! Ho conosciuto Valeria sul web e di persona, come raccontava lei, e quando si hanno passioni in comune come quella per la Natura, ci si ritrova ad essere anime simili che entrano subito in sintonia. Quando Valeria mi ha contattata per propormi questa collaborazione, non ho avuto dubbi: i suoi acquerelli dimostrano tutta la sua sensibilità. Così ho scoperto anche la dolcissima Michela!" Come è nato il pattern? La tecnica usata, la scelta del colore e del tessuto su cui trasferirlo? "M) E’ nato tutto dai disegni di Valeria, dei fantastici acquerelli che rappresentavano i cactus della Sardegna, la sua terra. Quando Valeria mi ha inviato i suoi disegni sono rimasta incantata, li ho respirati e accarezzati e mi sono lasciata ispirare dalla dolcezza delle loro linee e dei loro colori. Ho definito una palette che li rappresentasse e li ho “disposti” seguendo uno schema che fosse il più naturale possibile, poi li ho appoggiati su un colore di sfondo fresco e delicato, ripreso dalla loro palette colori perché li potesse cullare. V) Michela è riuscita a trasferire i miei acquerelli su pattern rendendo l’insieme armonioso e delicato. Acquerelli che richiamano i cactus e i colori della mia Sardegna che lei ha saputo scomporre uno ad uno e ricomporre mantenendo quella atmosfera sognante con cui erano stati creati. La scelta del tessuto è stata abbastanza semplice, utilizzo solitamente il twill di cotone 290 gr. per realizzare le mie borse e ho pensato insieme a Laura che la consistenza resistente ma quasi morbida al tatto di questo tessuto sarebbe stato perfetto per questa piccola collezione. LA) Questa parte creativa è merito di Valeria e Michela. Posso però dire che ho subito pensato che il cotone 290 gr scelto da Valeria fosse perfetto perché delicato ma allo stesso tempo resistente, esattamente come un cactus o una Spinosa fiorita! Ho poi proposto una versione tutta verde, perché adoro questo colore." Come sono nate le pochette "Colcactusaddosso"? "V) Realizzo da tempo borse e pochette con i bellissimi tessuti TheColorsoup stampati dalle immagini dei miei quadri ma questi acquerelli avevano un significato particolare. Li ho dipinti circa un anno fa in un momento un po’ delicato e ho sentito il bisogno di condividerlo con delle donne molto speciali e creative che hanno ben compreso lo spirito che mi animava. Le pochette sono nate così, per ricordarmi che anche da un momento di difficoltà possono nascere situazioni positive e che le donne insieme sanno essere molto forti. Quando si condivide l’amore per la natura, per i cactus e per il fatto a mano con cura e passione il risultato poi è assolutamente unico, le pochette “colcactusaddosso” si adattano incredibilmente alle deliziose spille “spinose” di Laura, non sarebbero potute nascere senza. Tutto è stato studiato, raccontato e sentito nel profondo, mettendo in evidenza colori pastello, tre anime e tre cuori." Quali momenti vi sono piaciuti di più nel creare questo progetto a 3 mani? "M) Tutti i progetti nascono per raccontare una storia, questo racconta una bella storia fatta di tanti momenti piacevoli, di amicizia, di condivisione e di sostegno reciproco. Il momento più bello e il più emozionante per me?... Quando ho visto su Instagram la fotografia con le pochette di Valeria e le spille di Laura… sono rimasta senza fiato! V) I momenti che mi sono piaciuti di più sono stati quelli in cui il progetto prendeva forma e l’emozione per la sua presentazione saliva sempre di più. Quando poi sono state pubblicate le prime foto e abbiamo avuto i primi riscontri positivi, beh, quella è stata gioia pura. Ho sentito un gran coinvolgimento e, nonostante per ovvi motivi logistici non si lavori fianco a fianco, la distanza fisica non è stata assolutamente percepita, anzi! Grande sintonia e armonia nel lavoro di squadra. LA) Valeria ha detto tutto. Questo progetto è passato attraverso momenti non facili della vita e credo che ne racchiuda tutta la forza e la voglia di rinascita. Proprio per questo ho pensato di abbinare delle spille cactus fiorite alle pochette di Valeria, perché il fiore è il simbolo di una nuova forza. Il countdown per la presentazione è stato un susseguirsi di emozionanti messaggi di esaltazione mista a paura e vedere poi l’accoglienza che ha avuto il progetto ha lasciato spazio alla felicità!" Ci date un consiglio o ci svelate il segreto di un buon lavoro handmade, come questo? "Il segreto di questo progetto? 3 donne, donne vere e di talento pronte a collaborare per un progetto comune, con la grande voglia di crescere insieme." Ci saranno altre stampe con questo pattern o nuovi progetti, sempre realizzati tra di voi? "M) V) LA) Sarebbe bellissimo! Voi cosa ne pensate?" ...Noi siamo concordi che avere altri bei progetti come questi, in versione autunnale o natalizia sarebbe proprio la ciliegina sulla torta ;) I link utili per contattarle e vedere cosa realizzano di bello, li trovate qui sotto: http://www.michilab.com/ https://www.facebook.com/michilab/ Instagram http://www.rosaeturchese.com/ https://www.facebook.com/Valeriarosaeturchese/ Instagram http://www.vivereapiedinudi.com https://www.facebook.com/vivereapiedinudi/ Instagram
Eccoci di nuovo qui alla nostra ormai consueta intervista del giovedì, prima di fermarci per le vacanze vi raccontiamo di Giovanna. Avete presente le cuffiette dei dentisti o dei dottori? Ecco lei può personalizzarle per voi, si avete proprio capito bene...da un disegno a computer, nascono coloratissime e allegre cuffiette in tela di cotone per il mondo sanitario. Leggete come è nata questa particolare idea, ovviamente è tutto frutto di attenzione e ricercatezza verso il prodotto e il cliente. Giovanna, racconta chi sei ai nostri amici del blog "Ho 49 anni, laureata in Lingue e Letterature Straniere, una vita spesa nel mondo del fitness. Mi piace definirmi una persona che fa le cose per amore: prima il percorso di studi, poi il lavoro poi che mi permetteva di coniugare l’amore per lo sport e per la comunicazione didattica, e infine alla soglia dei 50 anni ho scelto di fermarmi per amore di me stessa, per smettere di viaggiare per lavoro e ritrovare la dimensione domestica che, appunto, amo molto." Come è nata la tua passione per il cucito? "In casa mi è stato insegnato a fare tutto: dalla cucina alle riparazioni elettriche, indifferentemente, quindi anche il cucito. Chiesi una macchina da cucire in regalo a 15 anni e partecipai ad un corso di taglio e cucito, ma ad essere sincera non mi piacque affatto. Infatti abbandonai il cucito, trovando molto più diletto nella maglia, nel ricamo. Il cucito l’ho mantenuta come abilità per fare le piccole cose domestiche, come accorciare, riparare. Il tratto comune è che, da sempre, qualsiasi cosa io faccia deve avere un destinatario: che sia un lavoro a maglia, che siano arance candite in salsa da regalare a Natale, destinatario, obiettivo e scadenza mi trasformano in una macchina da guerra." Il tuo brand quando e come è nato? "Allo stesso modo sono nate Le Cuffiette di Gio: c’era ovviamente il destinatario, l’amore come motore e l’obiettivo di renderlo felice e fiero di indossare le cuffiette più belle del mondo. Durante l’estate 2016, in piena fase di transizione dal precedente lavoro, ho condotto un piccolo studio sul “prodotto” cuffietta chirurgica e ho realizzato che in Italia la produzione era minima, discontinua e non creativa, dove per creativa intendo ricerca sul modello e sui tessuti. Il mercato di riferimento su questo prodotto è quello statunitense, ma propone un gusto molto lontano dal nostro. Iniziai così ad acquistare stoffe particolari, elaborai un modello che fosse facilmente adattabile e a proposi le cuffiette su un account Instagram, dove, attraverso una serie di promozioni iniziate a gennaio 2017, ho ampliato rapidamente il pubblico e, di conseguenza, la produzione. Mano a mano che crescevano le richieste, sono cresciuti il packaging, l’organizzazione degli acquisti e delle spedizioni." Come scegli le grafiche per i tuoi modelli? Disegni tu alcune grafiche? "Fosse stato per il mio gusto, le cuffiette sarebbero state tutte a fiorellini provenzali! Invece ho imparato a seguire le richieste che mi arrivavano (le più strane davvero!) e cavalcare l’onda delle idee che da lì nascevano. Così, facendo tesoro di un po’ di esperienza nel maneggiare i file grafici acquisita nel lavoro precedente, ho iniziato a creare le mie grafiche: acquisto file vettoriali da siti specialistici e poi li rielaboro per ottenere il risultato che avevo in mente. Ci tengo molto ad offrire un prodotto di qualità e la stampa delle stoffe con TheColorSoup mi permette di garantire il 100% Made in Italy." Cosa ti piace di più del tuo lavoro? "L’entusiasmo che leggo nei messaggi che mi inviano quando le cuffiette arrivano a destinazione, o quando acquistano una cuffietta, poi un’altra, e un’altra ancora. Mi da la percezione di fare qualcosa che viene davvero apprezzato. Nulla è preconfezionato: ogni cuffietta viene assemblata quando arriva l’ordine. Questo mi permette di personalizzare completamente ogni capo relativamente alla taglia, ma mi permette anche di tenere fede alla mia personalissima esigenza di rispettare lo schema destinatario-obiettivo-scadenza." Progetti futuri per l'autunno? "Devo dire che LeCuffiettediGio è un’attività in fasce, ha solo 7 mesi, ma ha preso rapidamente dimensioni inattese, quindi per l’autunno desidero fare un consuntivo e progettare un futuro più stabile per il marchio stesso. In effetti sto anche iniziando dei test su un altro settore di produzione, ma ve ne darò conto più avanti." Se vi ha incuriosito questo prodotto, per ordinarlo visitate lo shop di Giovanna su Etsy, clicca qui. Seguitela anche su Instagram
Ragazze che crescono come il nostro shop online, ecco la storia di Veronica. Il piccolo hobby è presto diventato un vero lavoro: creare borse e accessori in tessuto personalizzato; vi chiediamo 5 minuti per leggere questa bella intervista, piena di emozioni e tanto ottimismo! "Veronica, 27 anni. Sono le mani, la mente e il cuore di "fatto davVero". Mi definisco una persona solare, intraprendente, con tanta voglia di fare, sensibile, dal cuore tenero. Vivo nella mia amata Toscana, a pochi passi dal mare. Nelle mie giornate da artigiana homemade, ho sempre 4 zampe e una coda a tenermi compagnia, in serata la famiglia si allarga! Mi piace tantissimo ridere, scherzare, stare con gli amici, guardare film o chiacchierare la sera sul terrazzo. Sono una persona semplice, fin troppo sincera e mi piacciono le piccole cose, i piccoli gesti. Le parole delle persone mi emozionano sempre, nel bene e nel male." La passione del cucito quando è nata, ricordi la tua prima volta con la macchina da cucire? "Ricordo quel giorno di qualche anno fa molto chiaramente. Era un freddo pomeriggio di dicembre e mia nonna era alle prese con i suoi ricami. Era un momento no della mia vita, disoccupata con un'operazione al ginocchio da effettuare, non avevo distrazioni e avevo bisogno di inventarmi qualcosa! Per caso quel giorno presi ago, stoffa e filo e realizzai il mio primo bavaglio per bambino. Impacciatissima e già molto rigida con me stessa, un punto a destra e uno a sinistra riuscii a creare la bavetta con sopra scritto "Work in progress". Le tue borse mare, come le descriveresti alla nostra community? "Le borse mare sono un prodotto che ho lanciato da qualche mese, la versione che sto realizzazione adesso nonché quella definitiva, è un modello molto versatile. Grazie al suo tessuto e alle cuciture studiate per adattarsi a qualsiasi contenuto, la BeachBag_FattoDavVero è una borsa molto capiente e resistente. Al suo interno ha una comoda tascona e un laccio in cuoio con moschettone. Tutte le persone che hanno acquistato questa borsa, mi hanno scritto felici per il loro acquisto, rimanendo a loro volto contente per la capienza e la versatilità. Inoltre, grazie alla meraviglia delle grafiche e al modo eccellente di stampa di The Color Soup, le borse in canvas mare Fatto DavVero sono un prodotto originale e fuori dall'ordinario." Cosa ti piace del nostro tessuto che hai utilizzato? "Come anticipato nella domanda precedente, i vostri tessuti sono di ottima qualità, ben strutturati e resistenti, perfetti per realizzare prodotti che devono sostenere dei pesi importanti. Inoltre, la qualità della stampa è sorprendente, i colori sono accesi, limpidi e non ci sono difetti." Idee per l'autunno inverno? "Non sto più nella pelle, per l'autunno ho in progetto di far diventare questa passione, un lavoro a tutto tondo. Questo grazie anche alle numerose richieste e ai consensi che ricevo ogni giorno, che mi danno la carica e la voglia di crescere sempre di più. Nel periodo estivo ho sempre dovuto dedicarmi anche ad un secondo lavoro, il quale toglie un po' di energie e tempo ai miei prodotti. Dopo quest'anno ho intenzione di rimanere alla mia macchina da cucire tutto l'anno. In autunno farò un grande passo, ho in progetto nuovi prodotti che richiedono la mia completa attenzione e tempo. Non vi svelo altro.." INSTAGRAM: @fattodavvero FACEBOOK: Fatto DavVero Potete trovate questi e molti altri prodotti su fattodavvero.bigcartel.it oppure contattatemi per e-mail a: verominu@live.it
Grafismi, tratti colorati e texture moderne caratterizzano questo giovane brand di prodotti handmade. Abbiamo oggi ospiti Nicoletta e Marco che si sono uniti a Milano per dare vita al loro progetto SweetNuvi sartoria e grafica, buona lettura! Nicoletta raccontaci chi sei: "Mi chiamo Nicoletta, ho da poco compiuto 33 anni. Originaria della provincia di Roma trasferita ormai da un anno e più a Milano. Fin da piccola ho sempre coltivato una grande passione per l'arte, alimentata dalla creatività di mia madre (una handmader a 360°) e dalla tenacia di mio padre! Diplomata all'accademia di Moda e Costume di Roma ho subito intrapreso il lavoro di assistente costumista nel mondo dello spettacolo. Dopo tanti anni sui set e quinte ho sentito l'esigenza di creare qualcosa di mio! Ed è così che, prendendo da tutte le mie esperienze di vita, sto ideando forme, colori, cuciture etc etc. ...per dar vita a SweetNuvi #handmadewithlove. Un design accessibile, fatta di pezzi unici nel rispetto dell'ambiente nella lavorazione delle materie prime dei nostri prodotti!" I tuoi disegni come nascono? "In questo percorso creativo sono affiancata dal mio compagno Marco, un designer freelance (laureato in design ecosostenibile). È lui che da vita ai disegni. Il nostro percorso creativo nasce da lunghi brainstorming. A volte partiamo da una citazione (che sia da una canzone, un film, un detto popolare o una poesia) o da un'opera d'arte. Altre volte sono giorni di ricerca sulle nuove tendenze in web e per strada, avendo la fortuna di vivere in uno dei quartieri più multietnici e multiculturali di Milano (Nolo) che tiene viva la nostra curiosità e la nostra creatività. Tutto questo viene elaborato a modo nostro per essere tramutato in immagini." Da quando crei accessori per il tuo brand Sweet Nuvi? "Coincide con il mio trasferimento a Milano. Si, direi da un anno!" Come scegli i tessuti e i disegni da stampare sulla stoffa TheColorSoup? "Prevalentemente siamo sempre portati alla scelta di un materiale che esalti anche la sensazione tattile, il canvas è uno di questi! Ci piace come la trama forte di questo materiale si fonde perfettamente (a nostro giudizio) con le nostre illustrazioni." Idee per nuovi progetti? "Siamo proprio nel periodo di caricare la nostra fucina di idee per la seguente stagione. Nuove forme, nuovi prodotti, nuovi colori, nuovi disegni... indubbiamente innovazione è uno dei nostri punti di forza!" Vi piace la linea di borse? Ecco dove acquistarle, clicca qui Se volete scoprire i loro canali eccovi le coordinate: Instagram e Facebook
Vedete questa ragazza sorridente e solare? E' Letizia disegna piccoli pattern colorati, che poi prendono vita su stoffa e altri supporti. Prendetevi cinque minuti per leggere la nostra intervista, i prossimi potreste essere voi...contattateci per raccontare la vostra vita di creative. Letizia raccontaci in poche righe chi sei "Ciao! Mi presento sono Letizia Vellar e di mestiere faccio la pattern designer. In poche parole combino piccole illustrazioni per dare vita a motivi ripetitivi. Abito in montagna ma adoro il mare, amo il sole ma non mi abbronzo, mi piace l'ordine ma sono disordinata." Come nascono i tuoi disegni? Come è nata la tua linea di prodotti artigianali? "Per realizzare i miei pattern non ho un percorso creativo ben preciso e delineato, alcuni nascono di getto, altri maturano per mesi. Tengo sempre con me uno scketchbook per poter disegnare in ogni momento, perché si sa che la creatività colpisce quando meno te lo aspetti. Quando devo disegnare un nuovo pattern risfoglio lo scketchbook per cercare le giuste forme da utilizzare, una volta trovate ridisegno a mano l'intero pattern per poi riportarlo in digitale. La mia linea di prodotti nasce dalla voglia di vedere i miei disegni prendere vita, ho voluto dedicare la mia prima collezione a quei pattern che meglio rappresentavano l'inizio di una nuova avventura, molti di questi sono i primi se non i primissimi pattern che ho realizzato." Dove trai maggiormente ispirazione? Come scegli la palette colori per ogni stagione? "La natura in tutta la sua bellezza è assolutamente la mia fonte di ispirazione preferita, ma in realtà prendo ispirazione da qualsiasi cosa mi circondi. Per questo motivo tendo a fotografare moltissime forme che potranno diventare le protagoniste dei prossimi disegni. Per quanto riguarda i colori, sinceramente vado d'istinto, prima scelgo i pattern che voglio utilizzare per la collezione e successivamente aggiungo i colori, in realtà sono i disegni che mi comunicano i colori." Il cucito è anche una tua passione? "Mi piacerebbe saper cucire, ma lo ammetto non ho pazienza. Ultimamente sto scoprendo sempre di più il valore della frase "ad ognuno il suo mestiere", una volta avrei voluto fare tutto io, poi ho scoperto che affidare alcuni compiti ad altre persone mi consente di essere più focalizzata sul mio lavoro e il risultato è nettamente migliore." Scoprite il sito web e seguitela sul canale Facebook e Instagram rimarrete stupiti dalla sua linea di prodotti. Le foto sono state realizzate da Giui www.giuisnotanartist.com
Il caldo di questo giugno si fa sentire, sedetevi sotto l'ombrellone e leggete la nuova intervista della settimana: vi presentiamo il progetto Bi.unique. Per tutte le appassionate delle grafiche di Insunsit e dei modelli di Boemien da ora potrete ordinare nuovi capi ed accessori super colorati! Come vi siete conosciute Giulia e Chiara? "In realtà ci siamo sempre conosciute e salutate (dagli anni dell'università). Poi un giorno abbiamo iniziato a parlarci e non abbiamo più smesso. La nostra è sì una collaborazione lavorativa ma soprattutto una grande amicizia che ci carica e ci arricchisce. Il rapporto umano e la sintonia che si è creata tra di noi sono l'anima di Bi." Come è nato il brand Bi Unique? "Chiara è sempre stata innamorata delle grafiche di Giulia-Insunsit (che ha stampato e utilizzato in maniera autonoma con il suo progetto Boemien), Giulia dal canto suo ha sempre amato i modelli di Chiara e il suo modo di lavorare. Così abbiamo deciso che era arrivato il momento di unire le forze, le idee e le mani." Immaginate prima la fantasia adatta al capo da realizzare oppure è tutta improvvisazione e fantasia? "La progettazione riguarda principalmente la modellistica e la tipologia di prodotto. I disegni invece nascono completamente in maniera spontanea. Le idee sono sempre moltissime e spesso ci troviamo a dover darci un freno!" Chiara quando è nata la passione per la sartoria? "La passione è sempre stata dentro di me: la vecchia Singer della nonna era per me una sorta di totem. Semplicemente ad un certo punto ho capito che era arrivato il momento di iniziare a sperimentare, prima creando degli abiti per me e successivamente inserendoli nel mio progetto. Adoro cimentarmi sempre in cose nuove, sia dal punto di vista dei materiali che da quello dei prodotti, cercando sempre di dare vita e forma ai desideri di chi mi contatta. Bi non è altro che un nuovo stimolo per continuare ad incrementare questa mia continua ricerca e passione." Giulia a quale nuove illustrazioni stai pensando, l'estate è vicina hai avuto nuove ispirazioni? "Non si vede ma sto un po' ridendo. Come Chiara (per questo ci troviamo così bene) sono costantemente rincorsa da nuove idee e impulsi. Avere la possibilità di disegnare in continuazione e poi vedere che le mie illustrazioni prendono vita e forma nel nostro progetto a quattro mani è stupendo e non può che incitarmi a proseguire. Quindi sì, ho molti disegni sulla punta delle dita (stiamo già addirittura pensando alla collezione autunnale!)." Dove e come trovarvi nei prossimi mesi, qualche anticipazione? "Difficilmente potrete trovarci fisicamente al di fuori dei nostri laboratori, ma la nuovissima novità è il nostro shop online, dove, a partire da questa settimana, troverete tutti i nostri prodotti disponibili (cercheremo di tenerlo quanto più aggiornato, promesso)." Se vi siete innamorate della nuova collezione visitate lo shop e seguitele su Instagram, una ventata di fiori colorerà il vostro armadio!
Se anche voi siete giovani, avete voglia di cambiare la vostra vita e credete nell'handmade, rimarrete colpiti dalla storia di come è nato Namastè Lab Creativo. Ecco per voi la storia di Carolina, buona lettura! Descriviti in poche righe chi sei e quale passione ti caratterizza "Sono Carolina, classe 1992, un diploma da geometra e tanta, tanta creatività. Fin da piccola mi piaceva "fare e disfare", intrecciare, impastare, tagliare, cucire, creare e mettere disordine per casa. Dicono che i nati sotto il segno dell'Acquario abbiamo una grande vivacità mentale e abbiamo sempre voglia di fare: ecco sono proprio IO! Cucire mi è sempre piaciuto prima per hobby e poi per lavoro." Sei molto giovane, come è nata la passione per il cucito e per la moda? "Dopo il diploma ho preferito un anno di scuola di cucito e disegno di cartamodelli a stage in studi tecnici di geometri. La mia passione nasce già da quando da bambina osservavo mia nonna cucire tovaglie con molta perizia. Utilizzava una Singer a pedale, che suo padre le aveva regalato come dono di nozze. Per lei era molto preziosa tanto che alla fine di ogni lavoro la riponeva in un apposito armadietto." Anche tu sei una fan delle grafiche di Insusit, cosa ti colpisce dei sui disegni? "Delle grafiche di Giulia mi colpiscono sempre i colori vivaci e mai scontati, i contorni neri e molto marcati e l'originalità dei disegni. Ho avuto il piacere di conoscerla di persona a Verona qualche mese fa, durante un market e l'ho inondata di complimenti." Descrivici come è nata la tua capsule personalizzata con i tessuti Thecolorsoup "Ero alla ricerca di tessuti originali, ma al tempo stesso freschi e naturali per la stagione estiva. Quando ho trovato il vostro cotone 125gr e le grafiche di INSUNSIT, la combo è stata perfetta. Accosto, quasi sempre, il tessuto stampato a tessuti naturali monocromatici cosicché da proporre sempre pezzi unici." Progetti per il futuro? "Girare tantissimi market, come già sto facendo; ampliare la rete dei negozi (ad oggi ho tre rivenditori in tutta Italia) ma, soprattutto, riuscire ad acquistare un mini Van con il quale poter girare anche l'Europa facendo conoscere il mio prodotto. Un vero sogno! Mi piace volare alto e cercare di perseguire fino in fondo i miei obiettivi anche se ambiziosi." Seguite Carolina sulla sua pagina Facebook e Instagram.
Arriva l'estate, le scuole stanno per terminare e se il vostro tempo inizia ad essere più libero provate anche voi a cimentarvi con l'hobby del cucito. Alessia per curiosità ed esigenza con ago e filo ha iniziato da sola a cucire, senza più smettere anzi migliorando sempre di più! Vi lasciamo al suo interessante racconto, buona lettura! Raccontaci chi sei in poche righe "Sono Alessia Trentin (Trentinelli) e mi definisco una creatrice di immagini. Mi piace sognare ad occhi aperti e questo mi porta ad inventare personaggi bizzarri e storie fantastiche. Le mie illustrazioni nascono dall’unione delle mie passioni: la fotografia, la grafica e la natura. Resto spesso incantata ad osservare ciò che mi circonda e vorrei regalare agli altri attimi di lentezza per guardare il mondo e la natura sotto un altro punto di vista, un po’ più magico." La tua passione di illustrare e fare collage quando è nata? "Ho sempre avuto la passione per la fotografia, perché per me è un mezzo fantastico per catturare la realtà. Dopo gli anni universitari dove ho approfondito gli studi fotografici, ho sentito l’esigenza di rompere gli schemi, di andare oltre la realtà oggettiva e quindi di modificarla attraverso il collage fotografico-digitale. Le mie immagini partono da ritagli di scatti reali, ma che combinati assieme in modo diverso ricreano situazioni nuove e magiche." L'ispirazione per creare pezzi unici da dove nasce? "L’ispirazione nasce all’improvviso, ma è sempre stimolata da qualcosa, un animale o una pianta oppure un luogo magico che mi emozionano o mi incuriosiscono. Poi seguo ciò che la mia immaginazione mi suggerisce. Ma niente nasce dal caso; per me è indispensabile osservare con attenzione quello che mi succede attorno, soprattutto la natura per capirne i meccanismi. Più immagini e informazioni raccolgo e archivio nella mia mente, più riesco a mescolarle e a riutilizzarle per le miei creazioni." Dove hai imparato a cucire? "Ho imparato da sola diciamo per esigenza creativa. Un giorno mi sono svegliata e ho pensato che sarebbe stato bello avere delle borsette per confezionare i miei lavori; delle borsette che però fossero ideate e create da me. Così ho preso della stoffa, un ago e del filo e ho iniziato a cucire a mano. Il risultato non è stato dei migliori, ma ho continuato perché la cosa iniziava a piacermi. Un paio di settimane dopo, in un negozio vicino casa, avevano messo in offerta una macchina da cucire; ho colto l’occasione e per me è stato l’inizio di una nuova avventura. Grazie anche ai vostri tessuti sui quali posso stampare le mie grafiche." Progetti per il futuro? "Il mio progetto in assoluto? Consolidare questa mia passione affinché diventi la mia occupazione principale. Il mio desiderio sarebbe quello di trovare un vecchio edificio e adibirlo a laboratorio/negozio; magari assieme ad altre persone, coworker, in modo da creare uno spazio dinamico, creativo e che valorizzi il mondo dell'artigianato. Io sono di Treviso quindi se qualcuno è interessato, lancio la proposta..." Quindi avete capito? Alessia cerca creativi, forza non perdete l'occasione e liberate la vostra creatività! Per chi volesse contattarla ecco le coordinate: Instagram Shop A Little Market
Raccontarsi non è facile, ma in questo caso Lucia è stata veramente brava ad esprimere come il cucito sia stato un momento d'unione tra le donne della sua famiglia. Fin da bambina è stata catturata da fili, macchina da cucire e stoffe ed oggi crea abiti ed accessori interamente a mano, rendendoli capi unici, proprio come facevano sua nonna e sua mamma. Lucia raccontaci chi sei, in poche righe "Ciao, sono Lucia in arte Lucicuce e sono una creativa a tempo pieno e una blogger a tempo perso. Finora nella mia vita ho fatto mille e cinquecento cose per questo mi riesce molto difficile definirmi in poche righe, ma per essere sintetica vi dico che dopo la laurea magistrale in teatro e arti performative ho trasferito tutta la mia arte nelle mani e nella stoffa. Ho una passione sfrenata per la natura, le atmosfere della primavera, i suoi fiori e i suoi colori pastello. Fin da piccola ho amato l’Art Nouveau ed è per questo che vado pazza per i tessuti Liberty e le grafiche di Giulia, Insunsit. Quando e come è nata la voglia di cucire? "La passione è nata osservando il lavoro (oggi lo definiremmo hobby) delle donne della mia famiglia. Ricordo che, da bambina, durante le estati mi mettevo di fianco a mia nonna mentre cuciva con la sua vecchia Singer a pedale e la riempivo di domande sull’uso della macchina. Seguivo poi con molta attenzione i discorsi tra mia mamma e mia zia sull’ultimo modello di abito che erano riuscite a confezionarsi con i pattern di Burda. Così, la voglia di imitarle e cucire con le mie mani qualcosa di bello è nata in quegli anni. Poi sei anni fa ho ricevuto da mia suocera, come regalo di laurea, una macchina da cucire e da allora non ho più smesso di creare abiti e accessori." Da dove prendi ispirazione per creare i tuoi capi? "Se ho imparato una cosa grazie ai miei studi è proprio quella di osservare la realtà e di rielaborarla secondo il mio gusto. Così, prendo ispirazione da tutto quello che mi circonda. A volte mi capita di guardare le vetrine e di ripensare ad un dato modello rifatto da me, con altre stoffe. Altre volte invece, è proprio la stoffa, con la sua fantasia e la sua grammatura, a dettarmi la forma finale di un abito. Oggi, però una delle mie più grandi fonti di ispirazione è il web. Dovete sapere che in rete c’è una comunità internazionale di cucito sempre più in espansione. E negli ultimi anni anche l’Italia si sta svegliando in questo senso. Attraverso i social ci si scambia idee, opinioni e non di rado c’è chi vende o condivide i propri cartamodelli. Ci sono un sacco di designer indipendenti bravissime. Vi cito solo alcuni nomi italiani: Sasha di Secondo Piano, Francesca di Atelier vicolo n.6 e Nicoletta di DiNuvoleDiCuori. Per accedere a questo mondo basta solo avere una connessione e una buona dose di curiosità." Hai nuovi capi da creare con le nuove grafiche di Insunsit? "In realtà sì. Sto lavorando proprio in questi giorni alla realizzazione di un abitino per un’amica che si era innamorata di una “vecchia” grafica di Giulia, quella delle matrioske. In previsione poi dell’estate mi piacerebbe realizzare dei costumi da bagno, ma ci sto ancora lavorando. Diciamo che il tempo grigio di questi giorni non aiuta a pensare alla prossima stagione." Cosa vedi nel tuo futuro da artigiana creativa? "Sapete, poco più di un anno fa, ho cominciato a tenere delle lezioni di cucito per principianti. La crescente domanda, sicuramente sintomo di una coscienza che sta cambiando riguardo alla moda e al fai da te, mi ha fatto pensare di aprire un’associazione. Le questioni burocratiche però non sono semplici. Ho incontrato diversi ostacoli, ma l’idea di poter condividere questa passione con sempre più persone mi sembra buona e non demordo." Se vi piace personalizzare il vostro armadio, con capi unici visitate lo shop di Lucia. La trovate anche sui canali social Facebook e Instagram.
Eccoci con una nuova intervista, oggi presentiamo una donna che è architetto, mamma e crafter: Paola conosciuta come Smartmama. Una donna speciale del Sud con tanta voglia di raccontare se stessa, in tutto quello che fa. "Mi chiamo Paola, sono una crafter compulsiva, una persona molto curiosa, per natura capace di “fare le cose con le mani”, figlia di operai artigiani e architetto per passione. Mia madre era sarta mi ha insegnato a cucire a 3 anni. Da mio padre, che sa fare tutto dalla ceramica alla carpenteria all’intaglio del legno, tutto insomma, ho ereditato il senso pratico e la testardaggine di capire come funzionano le cose e come si possono fare. Sono salentina doc, ma vivo in Campania con mio marito e mia figlia. Ho vissuto un po’ ovunque e il mio lavoro di architetto, in 10 anni, mi ha portato in paesi lontani. Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con persone molto diverse da me che mi hanno arricchito moltissimo con le loro culture ma alla fine sono tornata a vivere al Sud dove trovo maggiore respiro e ispirazione. Quello che amo fare è poter dare forma a qualcosa che porti il mio sguardo del mondo e che condivido con le altre donne (principalmente). E’ cosi che sono nati i miei papaveri, un disegno bidimensionale che trova una forma semplice ed immediata e che può colorarsi di tessuti, disegni e colori diversi a seconda della persona che lo indossa. E così parto dall’idea, dal disegno e lo trasformo in oggetti tridimensionali, che siano papaveri, borse o semplici miniature dipinte. Sono alla ricerca di una parte che parli senza filtri di me, del mio modo di sentire il mondo e di raccontarlo." Da architetto ad "artigiana di idee" ..come è avvenuto questo processo? "Dopo 10 anni di professione, amata e scelta tra mille sacrifici, ho sentito la fatica non nel trovare stimoli nuovi, ma nel poter realizzare pochissimi dei progetti fatti in tanti anni. Questo è coinciso con il diventare mamma e poco dopo con un incidente a mio marito, che ci ha reclusi in casa per mesi. E lì, come una terapia antidepressiva è tornata la mia voglia di cucire e dipingere. Ho iniziato con i libri tattili per bambini per poi tornare al mio grande amore: quello del disegno e del cucito creativo. E’ qualcosa che ho sempre fatto, ma sempre e solo per me stessa. Sono state le amiche a iniziare a chiedermi di “aiutarle” a risolvere dei problemi realizzando per loro di volta in volta qualcosa di speciale, creato ad hoc per le loro esigenze. Loro arrivano mi espongono il problema e io “architetto” un’idea su misura. Loro hanno creduto in me, vedendo qualcosa ed io ho voluto dare loro fiducia. E così ho scoperto un modo nuovo per realizzare e portare a termine progetti che possano rendere felici le persone." "Smartmama" quando e come è nato? "SmartMama è nato in quel momento di transizione. Smart è legato al mio modo di pensare: architetto si nasce e si diventa ed è davvero un modo di affrontare problemi e cercare di risolverli, un modo di pensare la vita. Mama è la donna che sono diventata, che vorrei essere. E ho capito che le due cose insieme rappresentano un modo di essere non solo mio, ma di molte donne: donne toste, che si vogliono bene anche quando non si sopportano, che convivono con i propri limiti cercando ogni giorno di andare più in là, che si abbattono ma subito si slanciano per rialzarsi. Che guardano il mondo in un modo più intelligente, fuori dai clichè e dallo standard che ci è stato inculcato. Donne che sanno amarsi a tutte le età, pratiche e originali allo stesso tempo." Disegni, tagli e cuci le borse create con il nostro tessuto, cosa ti stimola e carica a fare tutto questo gran lavoro di artigianato? "Disegno e cucio da sempre, fin da bambina, ed è tutto molto naturale per me. Le borse in particolare nascono da una necessità: ho iniziato a cucirle in stoffa a 25 anni per un problema alla schiena, avevo bisogno di borse leggere e resistenti allo stesso tempo, e risolto il problema tecnico ho trovato il piacere di poter avere una borsa per ogni outfit o stato d’animo. La scelta dei materiali viene dal mio backgroung professionale. È un’aspetto molto importante, un percorso di ricerca responsabile, sostenibile. Nei miei prodotti ci sono il sughero, le pelli ecologiche e tessuti che vengono dagli scarti di produzione. Nel caso degli accessori dipingo a mano il feltro o il tessuto di scarto (come il twill bianco di risulta dalle vostre stampe!), questo processo mi permette di innalzare la qualità di un materiale molto semplice che insieme all’atto stesso di essere realizzato a mano rende il prodotto davvero esclusivo. La possibilità di avere tessuti unici che parlano di me, dei miei luoghi, delle miei passioni per me è la quadratura del cerchio, un po’ come aver trovato il mio reale genius loci, aprendo una porta su infinite possibilità espressive e creative." Cosa ti piace del tuo hobby/lavoro, quale il valore aggiunto? "Sono come un jukebox, da un input ti regalo una melodia nuova, ti aiuto a legare tra loro le cose che ti piacciono, e a sentirti speciale, smart. Il valore aggiunto è “dall’idea al prodotto finito”, come quando devo progettare un parco, recuperare una vecchia stalla o ristrutturare una casa. Si parte da zero, si studiano potenzialità e problemi e si trova una soluzione unica per quella situazione, si progetta, si scelgono i materiali, si realizza e si confeziona. Tutto è curato nel dettaglio: l’idea, il prodotto, la grafica ed il packaging, 100% SmartMama. E il risultato è unico e speciale, come lo è ognuno di noi. E’ un lavoro in continua evoluzione che non mi annoia mai, anche se costa fatica so che è condiviso con tantissime donne di talento e tantissime donne che si riconoscono in quello che faccio. E non si sa mai cosa di nuovo può venirmi in mente, o cosa domani mi verrà chiesto di risolvere." Abbiamo apprezzato le parole di Paola e siamo convinti che faccia il suo lavoro con tantissima passione, i suoi prodotti parlano da soli. Se vi hanno colpito, potete trovarli sullo shop a Little Market, le grafiche sono bellissime e super attuali. Avanti correte a far shopping! ;)
Oggi vi raccontiamo come piccoli e morbidi astucci, vengano cuciti in twill di cotone da Laura. Le sue morbide pennellate colorano il nostro tessuto bianco, personalizzandolo e realizzando i prodotti unici che trovate nello shop I colori di Laura. Ecco cosa ci ha raccontato di lei, questa giovane mamma creativa. "Sono un'illustratrice che ha la fortuna di vivere circondata da bambini, i miei perché sono mamma di Giulia e Nicolò e quelli che ho accanto ogni giorno a scuola perché sono anche un'insegnante di scuola primaria. Loro sono la mia fonte di ispirazione più grande! Se fossi un oggetto sarei un cassetto pieno di idee, sogni e progetti." Quando è nato l'amore per il disegno? "Non so mai rispondere a questa domanda, credo che questa passione sia cresciuta con me. Mi accompagna da quando ero molto piccola. Ricordo che a sei anni, in prima elementare, la cosa che facevo più volentieri era colorare i disegni che incorniciavano le schede di matematica. Disegnare e dipingere sono azioni che non posso non compiere, sono quelle cose che ti senti dentro e a cui sai di non poter rinunciare." Trasferire il colore dalla carta alla stoffa, ci racconti la tua esperienza? "Ho pensato potesse essere un modo diverso di raccontare le storie che ci sono sempre dietro alle mie illustrazioni. L'idea di farlo attraverso la stoffa mi sembrava buona e devo dire che sono molto molto contenta del risultato. Con la stoffa è diventato possibile portare sempre con me alcune immagini che ho realizzato e che amo in modo particolare." Fai parte della community di una bellissima community di creative come è stato, aprire uno shop con prodotti handmade? "Lo shop era un progetto che avevo in testa da molto tempo. Un'idea arrivata grazie alle frequenti richieste delle persone che mi seguono e che mi chiedevano se era possibile acquistare qualche prodotto con i miei disegni. Diciamo che con la community ho trovato il modo per interagire più spesso e individualmente con le persone che amano quello che faccio. Un'occasione incredibile per conoscere altre donne (e uomini) che fanno della creatività una scelta di vita." Idee e progetti per l'estate? "Idee tantissime e progetti altrettanti! Alla base restano le mie illustrazioni che vorrei riuscire sempre meglio a mettere su oggetti e materiali diversi. Il più grande progetto però è quello di riuscire a pubblicare un nuovo libro per bambini. Le mie vacanze estive saranno quindi dedicate a nuovi e spero realizzabili progetti editoriali."
Vi raccontiamo come un'artista torinese ha reso unici dei pezzi di artigianato con i nostri tessuti jacquard, misto lino, jersey viscosa e crepe sablè. Dal suo disegno, abbiamo trasferito il colore sul tessuto, trasmettendo tutta la carica energetica delle sue opere. Federica, raccontaci chi sei in poche righe: "Sono un'artista designer che da molti anni, dopo esperienze nelle gallerie d'arte in giro per il mondo al fianco di grandi maestri, ha trovato la sua passione ispirata dai numerosi viaggi nell'interior design, al quale mi dedico insieme alle sculture da molti anni, passando per diverse fiere internazionali." Come è nata l'idea di personalizzare il tessuto? "Il tessuto non è altro che il mio lavoro di ieri e di oggi, nel mondo della fotografia elaborata con la grafica e che si applica a diverse realizzazioni. Questa ultima mia collezione di imbottiti d'epoca e vintage, sono tutti pezzi selezionati e restaurati con attenzione, da artigiani preparati e creativi." La scelta del tessuto e del disegno è immediata o ci sono dietro molte ore di studio? "Ci sono anni di ricerca, ispirazione e innumerevoli disegni. Per arrivare a quello definitivo ci vuole molto tempo, il disegno deve essere in armonia con i materiali, le forme ricercate ed eleganti di ogni seduta." [gallery size="medium" ids="54654,54655,54656"] Come e in cosa si trasforma il tessuto Thecolorsoup? "Si trasforma nella collezione Samenot Art che uscirà a Maggio, con i primi 50 pezzi tutti unici e irripetibili. Sono edizioni limitate così da poter regalare qualcosa di unico." [gallery size="large" ids="54653,54652,54651"] Dove di possono acquistare i tuoi prodotti e come li descriveresti? "Sono la mia vita, i miei viaggi, me stessa, il mio mondo, le persone, le cose e le mie ispirazioni. Si possono ordinare direttamente a me al mio show-room a Torino, ma sono già a Parigi, Milano, Londra, e New York in case di privati e collezionisti di pezzi particolari." [gallery size="medium" ids="54648,54649,54650"] Presto sarà possibile vederle su catalogo anche online www.samenot.com Lady4luck Show-room presso Galleria Sul Po Lungo Po Cadorna 1, Torino
Conosciamo meglio chi, ogni settimana,decide di mettere in vendita le proprie grafiche sul nostro sito. L'arte del sapere disegnare o illustrare è per pochi, ma per nostra fortuna Chiara e molti altri artisti ci hanno messo a disposizione le loro grafiche per trasformarle in colorati abiti, borse, cuscini, tende e molto altro. Se ricercate uno stile divertente e fresco visitate il suo profilo e scegliete la grafica più adatta a voi! Ora lasciamo la parola a Chiara, buona lettura... "Ciao! Mi chiamo Chiara e sono grafica e illustratrice. Mi piace camminare, osservare la natura e le persone, meravigliarmi, ridere, amo fare colazione la mattina con il mio compagno, il caffè come coccola quotidiana e mangiare cioccolata fondente. Trovo ispirazione nelle carte da parati, nei tessuti ma anche nelle piccole cose di tutti i giorni. I miei disegni nascono dall’insieme di tutte queste cose. Attraverso i colori vivaci voglio trasmettere il buon umore e la positività, perché secondo me ce n’è sempre più bisogno." Sei una giovane illustratrice, quando è nata la passione per il disegno? "Disegno fin da quando ne ho memoria, non ho fatto la scuola d’arte ma questo tutt’oggi non mi ferma. Amo disegnare e cerco di farlo il più possibile. Visto che l’ispirazione mi può venire in qualunque momento della giornata, porto sempre in borsa un block notes e una matita per mettere su carta le idee per non dimenticarle. Quando disegno, che siano illustrazioni o pattern, sento di esprimere le emozioni che sto provando in quel momento." Hai anche la passione per il taglio&cucito? Hai mai provato a stampare i tuoi disegni su stoffa? "Ho imparato a cucire quando ero bambina grazie a mia nonna, inizialmente con ago e filo poi con la macchina da cucire. Solo da un anno ho imparato ad usare la tagliacuci, sempre di mia nonna, degli anni ’70 che ho fatto riparare e imparato ad usare da autodidatta. Ho una passione per le macchine da cucire, ho comprato anche una Singer del 1912 ad un mercatino dell’usato. Non ho ancora stampato su stoffa ma i pattern che creo, grazie a voi, diventeranno presto splendidi tessuti." Come nascono le tue illustrazioni, schizzi prima a mano o direttamente a pc? "Alcuni disegni nascono su carta, poi vengono digitalizzati, mentre altri disegni nascono direttamente con la tavoletta grafica. Mi piace scoprire diverse tecniche di disegno e di elaborazione." Come immagini applicate su stoffa i tuoi disegni? Dai dei consigli per chi volesse acquistarle "Creo pattern dai colori vivaci e grazie alla vostra cartella colori, che ho acquistato al Mondo Creativo ad Aprile, riesco a capire meglio la sfumatura di colore che verrà stampata. In fase di creazione e studio mi baso sulla cartella colori del cotone ma, per ottenere colori ancora più brillanti, potete stamparli su tessuti sintetici." Visitate il suo sito web e il profilo Instagram.
Un giovedì ricco di sfumature di colori, pennelli, inchiostri e grafismi! Nel nostro salotto virtuale abbiamo ospite Nina Masina che ci racconterà come nascono le sue illustrazioni :) Buona lettura... Anna spiega chi sei al nostro pubblico "Sono un'illustratrice, vivo a Milano e fabbrico cose e idee. Mi piace molto lavorare con le mani, e alla mia professione di illustratrice ho sempre affiancato un lato più artigianale che mi permettesse di andare oltre i bordi di un foglio di carta. Che cosa faccio esattamente? Il mio lavoro è veramente molto vario: disegno su commissione per riviste e blog, per case editrici e agenzie. Progetto, disegno e a volte scrivo albi illustrati per l'infanzia e tre anni fa ho fondato Red Boots, la mia piccola etichetta di libri autoprodotti, con cui mi diverto a creare e produrre in maniera completamente autonoma e (soprattutto!) artigianale piccoli libri confezionati a mano. Negli ultimi anni ho poi approfondito il disegno per tessuti e ora collaboro con diverse realtà artigianali e sartoriali italiane. Cucio anche io di tanto in tanto, poche cose dal taglio semplice e poi la mia passione, i pupazzi: ho cominciato a fare i mercatini ormai parecchi anni fa con topolini, bassotti e uccelli ricamati. Il bassotto, Arturo, ha fatto fortuna all'estero ed è diventato il protagonista di un libro, questo, pubblicato in Portogallo. I topolini credo vivano quasi tutti ancora a Milano, ogni tanto mi mandano un messaggio dalle loro nuove case, mentre gli uccellini, quelli di stoffa, sono volati via tutti." Quando è nata la passione per il disegno? "Ho sempre avuto una forte attrazione per l'arte, fin da piccola rimanevo incantata soprattutto dalla pittura e dalla fotografia, adoravo i musei, le mostre e tutti i cataloghi. Non credevo però che grande questa passione sarebbe infine diventata il mio lavoro: ho avuto un lungo percorso di studi perlopiù umanistici e poi, a poco a poco, ho unito tutto quanto." Nina Masina è il tuo nickname, come è nato? "Ninamasina sono lettere mescolate, un gioco di parole che racchiude il mio nome: Anna Masini. E' nato davvero per caso e in pochi secondi, circa una decina di anni fa. Stavo aprendo un nuovo indirizzo mail ma il mio nome è abbastanza comune e su Gmail esisteva già. Per non dover aggiungere lettere o numeri ho cercato un'altra soluzione, e così ho trovato ninamasina. All'epoca stavo anche iniziando a firmare e vendere i primi lavori, e mi piaceva l'idea di usare uno pseudonimo dietro cui nascondermi, mi dava un senso di protezione e di libertà. In un certo senso, vale ancora oggi." Quali suggerimenti daresti a chi si approccia a creare dei pattern per stoffa? "Disegnare per la stoffa è bellissimo ed estremamente appagante. A parte qualche vincolo tecnico e un po' di rigore, poi non ci sono confini, il segno si mescola al colore e le possibilità di variazione e combinazione sono praticamente infinite. Tutto questo, all'atto pratico, si traduce in ricerca, sperimentazione e divertimento. Ed è proprio quello che mi sento di suggerire a chi vuole cominciare: una volta comprese le tecniche di composizione di un pattern (ci sono online degli ottimi tutorial!) non resta che provare e lasciarsi andare!" Quali sono le tue tecniche preferite di disegno? "Mi piace molto sporcarmi le mani e utilizzare tecniche che non sono del tutto controllabili, dunque lavoro soprattutto con i colori ad acqua: china, inchiostri, tempere e acquerelli. Ogni tanto la carta non si comporta come pensavo, oppure l'acqua si espande ed è tutto da buttare. Quei momenti lì, con il fiato in sospeso, mi costringono a fare senza pensare troppo a che cosa succederà. Mi piacciono anche i tratti ruvidi e sporchi delle matite morbide, del carboncino, e di alcune tecniche di stampa come la xilografia e la monotipia." Come è stato stampare i tuoi disegni sulle nostre stoffe? "E' stato emozionante! Con voi era la prima volta che stampavo su stoffa finalmente da un fornitore italiano, con tempi e costi decisamente più ragionevoli. Inoltre, le prime stampe che ho fatto con voi sono state proprio quelle del mio esordio come disegnatrice di tessuti su commissione, per le favolose ragazze di FabricUp, Nadia e Claudia. Oltre alle collaborazioni, ho stampato con voi anche alcuni metri di tessuto per progetti personali e per fare qualche regalo." Hai progetti futuri e collaborazioni che ci puoi anticipare? "I progetti in corso sono molti e non potrei essere più contenta! Alcune anticipazioni sono già scivolate in giro via Instagram e Facebook negli ultimi tempi, si tratta di una collaborazione con due splendidi atelier milanesi gestiti da due altrettanto splendide ragazze in gambissima. Un altro progetto che voglio già anticipare è invece tutto mio: ho in mente di realizzare alcuni prodotti con i miei tessuti e le mie limitate capacità sartoriali. Sto ancora definendo alcune cose, ma ho le idee molto chiare." Volete sapere di più di lei, cercatela e seguitela qui: Sito Instagram Facebook Shop
Se cercate qualcosa di tenero e dolce da abbracciare, questi pupazzi fanno per voi...vi presentiamo Lino, Luigino e Pedro le creazioni nate su carta da Laura e da poco hanno preso forma anche su stoffa. Lasciamo la parola a Le papier. Visitate il suo shop ;) Laura raccontaci chi sei..nonostante la tua giovane età sei già una professionista! "Sono Laura di “Le papier” di professione graphic designer di aspirazione creatrice di sogni in carta. Amo la grafica, i matrimoni, i paesi del Nord e il periodo dell’anno che preferisco è il Natale. Dalla passione per la carta, unita al mio lato dolce e romantico nasce “le papier” e le sue creazioni. Un mondo di carta, dove ogni creazione è pensata per portare amore e dolcezza. Alla base di questo progetto c’è passione, dedizione e fatica. Passione: sono una persona curiosa, amo cercare e scoprire sempre cose nuove legate al mondo del design e della creatività Dedizione: credo molto in questo progetto e ci dedico tutto il mio tempo a disposizione (a volte trascurando la mia vita sociale) Fatica: senza di essa non si ottiene nulla, ma grazie ad essa le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Devo conciliare il lavoro in ufficio con “le papier”, è un po’ difficile ma molto gratificante. Fai parte della bellissima community di A little Market, ci racconti la tua esperienza e di come è nata? "Far parte di A little market è come far parte di una grande famiglia dove tutti i componenti hanno la stessa passione: la creatività che ognuno esprime a modo proprio. Mi sono imbattuta in questa community meno di un anno fa’ grazie a mia sorella, la mia più grande a agguerrita sostenitrice. Le piace propormi sempre nuove idee per far emergere la mia creatività. Un giorno è arrivata da me tutta euforica dicendomi che navigando in internet aveva trovato una piattaforma interessante per vendere le mie creazioni. Da qui ho scoperto A little market ed è stato subito amore a prima vista. E’ un’ottima opportunità per vendere i propri prodotti ma soprattutto per conoscere altre creative e condividere le proprie esperienze." Come è nata l'idea di stampare i tuoi disegni su stoffa? "I personaggi stavano diventando per me qualcosa di importante, raccontavano storie, esprimevano emozioni e anche se amo molto la carta, sentivo che le mie illustrazioni erano “limitate” in quel foglio. Volevo che i miei personaggi fossero reali, facili da abbracciare e amare. Da qui l’idea di creare dei cuscini/ pupazzi. Cuscini soffici e “morbidosi” facili da coccolare e abbracciare." Chi sono per te Luigino il postino, Orso Lino ecc... Per me sono diventati l’espressione del mio lato romantico. Quello che accomuna tutti i miei personaggi è l’amore. Ognuno lo vive a modo proprio: Orso Lino soprannominato “coccolino“ ha bisogno d’ affetto. Si prende cura degli altri sperando in cambio di ricevere amore. Lui è stato il primo ed è quello a cui sono più affezionata. Orso Lino è dolce, timido, riservato, ma con un cuore grande. Luigino: lui è il “portatore” d’amore. Di professione fa il postino. Con la sua bicicletta gira il mondo per consegnare lettere d’amore. È un po’ impacciato, a volte quando si emoziona balbetta un po’. Gli piace guardare le stelle e pensare a pianeti inesplorati. Pedro invece è l’ultimo “nato”. È un “latin lover”, romantico, spavaldo, gli piace piacere agli altri. Pedro è spagnolo, gli piace suonare la sua chitarra e ballare il tango. È un romanticone dei “vecchi tempi”. Quando si innamora (almeno una volta al giorno) vizia la sua ultima “fiamma” con rose e cioccolatini.
Una giovane ragazza ci racconta come ha iniziato a personalizzare i tessuti attraverso Thecolorsoup. Lasciamo la parola a Sara dalla grande e splendida Sicilia. "Mi chiamo Sara e vivo nel caotico centro di Palermo col mio amore e la nostra gatta, Popolina. Ho una dipendenza da stoffe colorate e dal rock, Smiths e David Bowie in particolare. Amo sognare ad occhi aperti e fare lunghe passeggiate in mezzo al verde, lontana dal caos." Dadamour, cosa significa per te questo brand e come è nato? "Dadamour è il mio piccolo progetto creativo, nato per caso quasi 5 anni fa. Iniziai cucendo portatabacco, spillette e piccoli pupazzi in feltro, poi cominciai ad acquistare stoffe alle fiere oppure on-line e da lì non sono più riuscita a smettere. Questo creare, inoltre, mi faceva (e mi fa tutt'ora) stare bene, mi regala gioie, sorrisi e piccoli traguardi. Come si fa a smettere!? Non puoi!" Raccontaci come è nata la tua ultima collezione, come hai scelto la stoffa e i disegni? "La mia ultima collezione "Avere cuore/ avere cura" nasce dopo un periodo buio. Dopo che la mia adorata gattina Olga se n'è andata a causa del suo cuore malato, non potevo darmi pace. Una sera ho preso carta e penna e ho disegnato un cuore. Un cuore vero. Poi ho preso dei piccoli ritagli di stoffa a fiori e li ho incollati accanto al cuore. Con la loro bellezza pensavo a una rinascita, mi sarei presa cura di questo ricordo e ho deciso che doveva rappresentarmi concretamente, così l'idea di trasferire il disegno su stoffa." I tuoi oggetti vengo cuciti da te, da quanto ti sei avvicinata al mondo del cucito? "In qualsiasi ritaglio di tempo, cucio per lo più astucci ed altri piccoli accessori. Cominciai cucendo a mano circa 5 anni fa, poi i miei genitori mi regalarono una macchina da cucire e da quel momento fu amore infinito." Prossimi eventi a cui parteciperai? "Vivendo a Palermo, mi è difficile partecipare spesso ad eventi bellissimi, ad esempio Il Mondo Creativo, lo scorso novembre, all'interno del Fashion Lab insieme alle fantastiche ragazze di AlittleMarket Italia. Quest'anno mi piacerebbe fare un'esperienza simile. Magari dopo l'estate, chissà...ripartirò! Intanto mi aspetta il South Market a Palermo ed un altro evento a maggio di cui non posso ancora rivelare nulla. Il bello di questi eventi è il poter avere davanti a te la gente in carne ed ossa, senza uno schermo e senza filtri. E il parlare di passioni condivise, confrontarsi, diventa magia." Vi piace lo stile di questa giovane crafter? Eccovi i suoi contatti: shop e blog.
Il nostro tessuto puro lino nelle mani di Francesca, si trasforma... rispettosa dell'ambiente ha creato questa linea di sacchetti per frutta, verdura e pane da utilizzare quando si va a far la spesa. Vi raccontiamo come nasce la linea casa Fran Design, oggetti di uso quotidiano e salva ambiente ;) "Mi chiamo Francesca Miele, ho 43 anni e sono un industrial designer (laureata allo IED in graphic design). Sono nata a Formia (una ridente cittadina del basso Lazio) ma vivo a Roma da 28 anni." Frän Design, come e quando è nato il brand? "Frän Designs nasce 5 anni fa dalla passione per il design scandinavo anni 50 e l'amore per la cucina (ho una collezione di ceramiche proprio di questo periodo che cresce ogni giorno, in parte ereditate ed in parte trovate nei vari mercatini in giro per il mondo). La linea prende ispirazione da tante cose, c'è la passione per il design nordico mischiato alla tradizione sartoriale italiana. Il vocabolario cromatico e le forme, prese dalla più grande designer di sempre ovvero Madre Natura." Disegni e cuci tutto tu? Da dove sono nate queste passioni? "Progetto, disegno e confeziono prodotti dedicati ad uno dei luoghi per me più importanti della casa, quello dove ogni giorno creatività e chimica si uniscono, ovvero la cucina. Cucinare non è solo espressione di se stessi ma anche e soprattutto un atto d'amore, il più antico che esista, forse proprio pensando a questo ho voluto creare una linea di accessori che potessero rendere questo momento ancora più bello. Confesso che la fase del disegno e della progettazione è la parte che amo di più, nel confezionamento non sono molto esperta, fortunatamente ho una madre che in questo campo è un'eccellente maestra e appena ne ho la possibilità cerco di imparare da lei tutto quello che sa." Cosa ti affascina della personalizzazione del tessuto? "La personalizzazione del tessuto, di tutto il processo, è la parte più interessante perchè è il momento in cui da zero inizi a creare qualcosa che prima non esisteva. Disegni un prodotto, immagini in quali mani andrà, quale sarà la sua vita...provi a dargli un'anima. La scelta del tessuto in questo senso è importantissima, è quello che da personalità al prodotto." Progetti futuri? "Credo molto nelle collaborazioni. E' bellissimo lavorare da soli perché si ha la totale libertà di scelta su tutto, ma è vero anche che lavorare in coppia o in gruppo, quando si è in sintonia, è fonte di ispirazione, ti apre la mente e ti da la possibilità di realizzare cose che da solo non potresti mai fare." Ecco i suoi contatti per seguirla, clicca qui per visitare il suo Shop e i canali social Facebook ed Instagram.
Non troppo lontano dalla nostra sede, abbiamo scovato Silvia: artigiana e designer. Il suo progetto Bio Atmosfere personalizza tessuto perseguendo l'idea di preservare madre natura il più possibile, lasciamo la parola a colei che ha creato questa bellissima linea di prodotti handmade e naturali. Silvia raccontaci chi sei e le tue passioni. "Mi chiamo Silvia e sono una disegnatrice, un’artigiana e una designer. Sono nata e cresciuta in provincia di Torino in una bellissima casa immersa nel verde, lontana dal caos e dal traffico della città e, forse proprio per questo, amo profondamente la natura che è la mia principale fonte d’ispirazione. Appena ho un po’ di tempo faccio lunghe passeggiate nel bosco per ricaricarmi e riconnettermi alla mia fonte creativa. Sono cresciuta nell'ambiente della moda e, dopo essermi diplomata come stilista, modellista e sarta, ho lavorato con diversi stilisti e alcune case di moda acquisendo esperienza e professionalità. Le mie passioni più grandi sono il disegno e il cucito e, da un po’ di tempo, ho creato Bio Atmosfere il mio laboratorio creativo in cui realizzo tutte le mie idee, è il mio mondo, il luogo in cui posso essere me stessa, esprimere le mie emozioni e la mia passione per la natura." Bio Atmosfere ha una sua filosofia, puoi raccontarla anche ai nostri lettori? "Quando ho creato Bio Atmosfere ho pensato a un’albero ben radicato a terra con le sue forti radici, con un tronco solido e possente per resistere alle avversità metereologiche e con una folta e rigogliosa chioma fatta di rami e foglie che si innalzano verso il cielo e ho pensato che il nutrimento ideale per questo meraviglioso albero fosse l’amore che nutro per la natura e gli animali e, proprio per questa ragione, ho scelto di utilizzare esclusivamente tessuti naturali e tinture a basso impatto ambientale. Credo che tutelare l’ambiente e gli animali sia un nostro dovere come esseri umani e credo anche che un mondo migliore si possa costruire iniziando dalle piccole cose e dalle singole persone." I tuoi prodotti sono stampati in tessuto naturale, come è nata la linea casa stampata con noi? "E’ nata dalla mia sfegatata passione per l’arredamento e per lo stile hygge. Hygge è un termine danese che indica l’attitudine a trovare la felicità nelle piccole cose, è una specie di bussola che ci guida verso piccoli momenti che il denaro non può comprare come un tea fumante in una fredda giornata d’inverno, una cena con amici o una meravigliosa passeggiata nella natura. Al centro di questo modo di essere c’è la casa e lo stare insieme, per cui ho deciso di creare una linea per la cucina che rispecchiasse tutto questo con grafiche allegre, eleganti e uniche ideali per rendere particolare ogni momento condiviso con famiglia, amici e perché no anche quando siamo da soli." Sei diplomata sarta, ma quando è nata questa passione? "Fin da bambina mi incantavo a guardare la mia bisnonna che cuciva alla luce della finestra della sua cucina e i miei primi modelli li ho realizzati per le mie bambole e, mentre li cucivo, sognavo di realizzare capi con tessuti disegnati da me. Passavo ore e ore a disegnare, progettare e cucire e molte volte disegnavo direttamente sul tessuto. Mi sono sempre appassionata nel veder nascere un capo da un semplice pezzo di stoffa ma, se devo essere sincera, negli ultimi anni mi sento più una designer che una sarta. Adoro disegnare da sempre e mi piace farlo liberamente, senza schemi, amo contattare il mio sé più profondo e, attraverso i colori e le forme, trasportarlo su carta, per me è una meditazione che mi permette di conoscermi più profondamente e di esternare la mia vera essenza, per questo dico sempre che in ogni mia creazione c’è una parte di me unica e irripetibile che racconta la mia parte più profonda, quella più nascosta e preziosa, racconta la mia ARTE." Hai nuove linee di prodotti per il futuro? "Ho tanti progetti che mi frullano in testa…..sicuramente amplierò l’offerta di prodotti per la casa con ulteriori stampe e aggiungerò nuovi prodotti come cuscini e tessuti da incorniciare come opere d’arte."
Vi raccontiamo oggi la storia di Sara Lando, fotografa che un giorno ci ha contattato per essere coinvolti in un bellissimo progetto per la stampa delle sue fotografie. Se vi trovate nei pressi di Bassano del Grappa, vi invitiamo a visitare la mostra Esseri Umani fino al 02 Aprile, rimarrete sorpresi da questa bellissima mostra fotografica. Tutte le immagini sono stampate su grandi teli 150x100cm di twill di cotone. Sara descriviti un poche righe e racconta il tuo lavoro di fotografa/artista "Vivo e lavoro a Bassano del Grappa come fotografa e insegnante di fotografia, anche se spesso sono in giro per il mondo. Quando non fotografo per lavoro, fotografo per hobby: sono una persona particolarmente noiosa." La mostra "Esseri Umani" è ora aperta al pubblico, ci racconti meglio come è nato questo progetto e l'idea di stampare su stoffa queste foto? "Mio marito ed io abbiamo un'azienda che si occupa di comunicazione e ogni anno decidiamo di lavorare a un paio di progetti pro-bono: è il nostro modo di raccogliere punti karma e di sostenere qualcosa di valido con il nostro lavoro. Quest'anno abbiamo collaborato con Associazione Casa a Colori Durante l'estate scorsa Ale e io abbiamo notato un aumento fastidioso dei post razzisti su Facebook: condivisione di bufale sugli immigrati che prendono 35 euro al giorno per non lavorare, commenti di gente su come siano qui per rubare e non fare niente mentre gli italiani muoiono di fame... non devo fare la lista, immagino sappiate di cosa parlo. In genere linko la pagina del Butac che spiega che la notizia in questione è una bufala, commento scrivendo che non mi sembra sensato scrivere "buchiamogli i gommoni" nello stesso giorno in cui si condivide la foto di un tramonto con la citazione che inneggia all'amore e cose così. Mi sono chiesta se ci fosse qualcosa che potevamo fare più direttamente. Uno dei miei cugini collabora con un'associazione che si occupa degli immigrati sul territorio bassanese, ma come spesso succede, non avevo idea di cosa facesse realmente: gli ho chiesto di raccontarmi cosa fa l'associazione (perché so per esperienza che di solito ci sono sempre aree che non vengono comunicate, perché si danno per scontate), e gli ho chiesto cosa potevo fare per dare una mano. Abbiamo deciso di raccontare le attività dell'associazione attraverso le persone che ne fanno parte, operatori e utanti, e contemporaneamente abbiamo deciso di fare dei ritratti formali in bianco e nero, qualcosa che fosse allo stesso tempo semplice ma dignitoso. La stoffa è uno dei medium con cui amo lavorare da tempo, probabilmente perché sono figlia di un tappezziere. La scelta di usare la stoffa è stata anche una questione pratica: ci ha permesso di stampare le immagini grandi senza appesantirle con delle cornici, visto che non avremmo potuto piantare chiodi nelle pareti di Palazzo Bonaguro e la soperficie della stoffa ci ha aiutato a evitare riflessi sul vetro." Tra i tuoi lavori abbiamo visto anche quello esposto a Dubai, ci racconti cosa c'è dietro alla tua opera d'arte? "Mi chiedo spesso cosa mi faccia riconoscere me stessa nelle immagini che mi ritraggono. Una foto è una rappresentazione bidimensionale di una fetta limitata di tempo, presa da un singolo punto di vista, eppure non ho problemi a indicarne una e dire: "questa sono io". Una grossa parte del mio lavoro personale esplora l'identità, i confini tra ciò che è reale e ciò che è immaginato e il modo in cui la memoria si deteriora e si rimodella con il passare del tempo. Sono interessata ai momenti in cui il rapporto tradizionale tra quello che siamo e il mondo che ci circonda si disfa e viene sostituito da una nuova definizione di quello che siamo o che potremmo essere. Il mio lavoro consiste nell'uso di tecniche miste e comprende la fotografia, l'illustrazione, il collage ed elementi tridimensionali e materici. Le tecniche che utilizzo derivano da una curiosità giocosa e dall'interazione diretta con l'oggetto piuttosto che da tecniche digitali Mi affascina la frammentazione e la degradazione dell'immagine e il concetto di creazione come conseguenza della distruzione fisica di un oggetto." E' la prima volta che usi la stoffa stampata come supporto per le tue opere? "No. All'inizio lavoravo con tecniche di transfer e con la cianotipia. Poi ho lavorato su alcuni pezzi con uno stampatore americano, ma non ero particolarmente soddisfatta del risultato." Prossimi eventi o progetti in cui pensi di utilizzare nuovamente la stoffa come supporto e non la carta? "Sto lavorando a una serie di immagini che rappresentano la continuazione del mio progetto di Dubai. A inizio aprile, inoltre, parteciperò a una residenza d'artista a Reggio Emilia. Il progetto consiste in una serie di ritratti agli abitanti di via Roma scattati nel corso della residenza, stampati e rilavorati con tecniche miste. Il risultato finale verrà poi stampato su stoffa, sulla quale verranno ricamate alcune frasi tratte dalle conversazioni con le persone ritratte sul concetto di "casa", che verranno esposte in Via Roma nel contesto del circuito off del Festival di Fotografia Europea. Sto finalizzando un progetto di immagini che riguardano la lunga malattia di mia madre (ma sto aspettando di poterle editare assieme a lei) e sto anche cominciando a pensare di fare delle edizioni limitate di stampe su seta: mi piace l'idea di un'opera d'arte che possa essere indossata piuttosto che appesa a un muro" Se volete curiosare l'evento su Facebook eccovi il link.
TheColorSoup spedisce i tessuti anche in Sardegna, dove mani di artigiane professioniste trasformano il tessuto in bellissimi pupazzi per bambini. Oggi vi raccontiamo la storia di Alessandra e del suo laboratorio con vista mare, buona lettura! "La Bottega della Strega e' un progetto creativo che inizia nel 2010, in una stanza della mia casa trasformata alla bell'e meglio in laboratorio per sperimentare tecniche di pittura e decorazione su oggettistica dedicata alla prima infanzia. Pian piano ho sviluppato un mio stile, spinta dalla voglia di andare controcorrente rispetto alle mode e ai personaggi del momento; creo oggetti personalizzati che assecondano i desideri di ogni mamma per il suo bimbo, facendo grande attenzione alla scelta dei materiali e prendendo continuamente spunti dal riciclo creativo, nel rispetto dell'ambiente. Oggi La Bottega ha una casa tutta sua, in un laboratorio condiviso, davanti a una chiesetta bianca vicino al mare, cornice fantastica per continuare a studiare forme e colori e inventare buffi personaggi; con cura e passione li trasformo in quadri, scrigni, giochi e pupazzi: pezzi unici, rigorosamente artigianali studiati per portare allegria a chi li riceverà'." Come è nato il progetto? "L'idea di realizzare una linea di pupazzi con i miei personaggi mi girava in testa da mesi, ma non mi era ben chiaro come fare. Mentre li disegnavo li immaginavo già, tondeggianti e morbidi: ma come fare a trasportare le illustrazioni su un pupazzo? Un mistero, finchè non mi sono imbattuta nel vostro sito e mi si è accesa la lampadina! I Pupazzotti sono il frutto di un lavoro a quattro mani, le mie e quelle di Sara Achenza de Il fiocco di Ileana,un mini laboratorio di cucito creativo, che è la mia insostituibile alleata in questo progetto. Ho disegnato una linea di personaggi, che sono stati poi scansionati, colorati con Photoshop e inviati al vostro sito per la stampa; qualche giorno di trepidante attesa per l'arrivo della stoffa e poi ritaglia, cuci, riempi con l'imbottitura...ed ecco che i Pupazzotti sono diventati realtà." I pupazzotti sono nati dalla tua fantasia, ci racconti meglio come? "I Pupazzotti della Buonanotte ad esempio sono pensati per quei bimbi che fanno fatica ad abbandonare il lettone dei genitori, diventano magici amici che fanno sparire la paura di dormire da soli, e sono accompagnati da una favola della buonanotte scritta a mano su un quadernino (anche lui rilegato a mano) che può essere rivisitata e personalizzata a seconda del piccolo che la riceverà." L'unicità del pezzo è un valore importantissimo, la nostra stessa stoffa nasce così. Come riesci a comunicarlo al tuo cliente? "In un mondo dove tutto è fatto in serie far emergere l'esclusività del pezzo unico è una bella lotta; fortunatamente per noi artigiani, esiste una nicchia di persone che apprezza e ci sceglie. Produrre un oggetto personalizzato significa mettere al centro di tutto il destinatario; nel mio caso, avendo a che fare con il mondo dell'infanzia, significa "entrare in famiglia", conoscere storie, capire gusti e inclinazioni del bimbo per poter creare un regalo fatto apposta per lui." Quali saranno i progetti futuri per la primavera 2017? "Per questa primavera io e Sara abbiamo in mente nuovi Pupazzotti, ognuno con una sua specifica funzione per far fronte alle esigenze dei nostri piccoli clienti, e una linea di Pupazzotti fiocco nascita per annunciare al mondo l'arrivo di un bebè." Ecco la loro pagina Facebook da seguire e il sito web.
Amiamo raccontarvi ogni giovedì la storia delle nostra community di creative, che stampano i loro sogni. Sono dei vulcani d'idee, piene di talento e voglia di rendersi uniche nel loro lavoro o hobby, ecco perchè noi le vogliamo valorizzare con questo spazio. Oggi diamo voce a una giovane artista sarda Carlotta, che ama l'arte e sta producendo dei bellissimi tessuti con noi. ;) Carlotta raccontaci di te "Mi chiamo Carlotta e sono nata nel 1986 in Sardegna, dove vivo tuttora. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia col pallino della creatività e della Natura. Mio nonno ha iniziato a darmi lezioni di disegno quand'ero molto piccola e crescendo ho continuato a disegnare regolarmente. Nonostante ciò, non avrei mai pensato di dedicarmi all'arte nella vita: ho frequentato il liceo scientifico poi, a sorpresa, ho deciso di intraprendere gli studi artistici iscrivendomi all'Accademia di Belle Arti di Sassari. Dopo la laurea nel 2012, ho messo da parte la creatività per un breve periodo, ma anche i distacchi servono e ora tutta la mia giornata é dedicata alla ricerca artistica. Mi piace spaziare tra varie tecniche e attività: pittura, incisione, tintura naturale e decorazione di tessuti, intaglio ligneo, riutilizzo di materiali di scarto, progettazione e restyling di complementi d'arredo. Ma la passione regina tra tutte le altre é per me il disegno. Prediligo il disegno a penna, quello a matita e la pirografia, ma mi piace anche sperimentare col disegno digitale e da circa un anno mi sto dedicando soprattutto a tattoo e textile design. I miei sono soprattutto soggetti naturali (fiori e piante) e di origine folk." Il tuo brand quando è nato e come? "Scinto the Wild (Scinto si pronuncia Scintu) é più che altro un nome d'arte. Il nome é nato intorno al 2009 dopo aver visto per la prima volta quello che sarebbe diventato uno dei miei film preferiti in assoluto, Into the Wild di Sean Penn. Mi diverte giocare coi nomi e le parole, e ho notato che "Into", pronunciandosi più o meno "intu" ricordava il mio cognome, Scintu. Inoltre mi ricordava lo Shintoismo, la religione autoctona giapponese, che ha un forte legame con la Natura. Così per gioco ho inserito il nome Scinto the Wild, inteso un po' come "Scintu la selvatica", nella descrizione del mio profilo Facebook di allora. Nel frattempo ho sperimentato brevemente altri nomi d'arte, ma Scinto the Wild per me continuava ad avere un fascino speciale e finalmente nel 2015 ho iniziato a usarlo per firmare i miei lavori." Chi ti ha insegnato a cucire? "La mia prima insegnante è stata mia madre. Mi ha regalato il primo mini set da cucito a 5 anni, mi ha insegnato a prendere confidenza con ago e filo e in seguito anche a fare qualche ricamo. Quando avevo 12 anni mia zia ci ha regalato una macchina da cucire e ho imparato da sola a utilizzarla per cucire un po' di tutto: borsette, accessori vari, ma soprattutto tende. Attualmente, quando mi serve imparare qualcosa di nuovo o solo rispolverare la memoria, mi affido a YouTube e Pinterest." Da quali ispirazioni nascono le tue grafiche, la natura selvaggia della tua terra o da altro? "La Sardegna mi ispira in vari modi: col suo ambiente naturale, coi tessuti e con tutti i suoi simboli tradizionali (utilizzati in gioielli, intagli lignei, ricami), che sono spesso ispirati alla Natura. La Natura ha un ruolo fondamentale nei miei lavori: trovo che sia una fonte continua d'ispirazione, sia estetica sia spirituale, in tutti i suoi elementi, anche quelli più semplici come una pietra o una foglia. Sono un'appassionata di movimenti come il Romanticismo, la cultura hippie e di culture popolari in genere. Tra tutte mi ispirano in particolare quelle di India e Giappone. La grafica plaid in bianco e nero che ho disegnato per TheColorSoup, nonostante sia molto utilizzata in Occidente, mi é rimasta impressa soprattutto grazie ai kimono di alcune stampe di Utamaro ed ero molto curiosa di riprodurla a modo mio. Inoltre sono una grande appassionata di Rembrandt, in particolare delle sue incisioni, nonché di tutto quello che ha a che fare con l'incisione e le stampe d'arte." Come valuteresti la tua esperienza di stampa tessuti? "Molto, molto buona. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dai risultati di stampa dei miei disegni su tessuto, perché in queste due grafiche volevo mantenere l'effetto "disegno manuale" e temevo che il segno una volta stampato risultasse poco naturale. Invece il risultato é totalmente fedele alle grafiche originali e i tessuti sembrano realmente disegnati a mano. Non vedo l'ora di far stampare nuovi disegni per nuovi esperimenti!" I suoi contatti sono Sito Instagram Pinterest
Con l'arrivo della primavera noi di TheColorSoup ci prepariamo per partire verso Bologna. Per la prima volta abbiamo l'opportunità di allestire un nostro stand all'interno della fiera Il Mondo Creativo dal 31 Marzo al 2 Aprile 2017. Presso l'area Craft your party, insieme a tantissime creative della community A little market vi mostreremo come dai vostri disegni possiamo stampare un tessuto 100% personalizzato. Segnatevi le coordinate: PADIGLIONE 19 STAND D52. Il Mondo Creativo é la manifestazione che rappresenta e riunisce tutti gli appassionati di arti manuali e progetti creativi. Qui è possibile seguire un percorso completo all’interno della creatività: si arriva in fiera con una curiosità che, grazie alle dimostrazioni e ai laboratori adatti a tutti i livelli, può diventare hobby. Acquistando i materiali necessari e vedendo nascere le proprie creazioni, l’hobby può trasformarsi in passione e infine la passione può diventare un lavoro grazie alla possibilità di scoprire anche come commercializzare i propri manufatti. Il Mondo Creativo diventa così la vetrina di un mondo sempre in fermento, dove i visitatori scoprono le mille sfaccettature della creatività. Allo stand vi attenderanno numerosi Elena, Daniela, Martina e potrete toccare con mano i nostri tessuti, chiedere consigli su come utilizzarli, acquistare il kit dei campioni e le cartelle colori. Chi farà acquisti in loco avrà diritto un promocode da utilizzare per il prossimo acquisto online. Rimanete connessi per i prossimi aggiornamenti di questo evento, le sorprese non sono finite qui!
Vi raccontiamo di una ragazza che personalizza costumi da bagno con le sue illustrazioni, si chiama Simona e come tante delle nostre amiche creative, dietro al suo brand c'è tanto lavoro e molta passione. Vi lasciamo scoprire da voi stessi come nasce la collezione "Ago e Centimetro", buona lettura. Simona raccontaci in poche righe chi sei e quali sono le tue passioni: "Ho 30 anni e dopo un'esperienza in una grande azienda ho scelto di seguire la mia passione per la moda e dare sfogo ad alcuni aspetti della mia creatività che prima rimanevano inespressi. Curando la comunicazione del mio brand, riesco anche a coltivare la mia altra passione: la fotografia." Ago e centimetro, un bel nome per un brand quando è nato e come? "Il nostro nome, che richiama gli strumenti base del fashion design, così come il logo con la macchina da cucire sono stati una scelta molto facile e spontanea. vogliono rappresentare la missione di ago e centimetro di offrire capi dalle linee contemporanee, con grafiche e fantasie originali, ma con le radici saldamente fissate nella tradizione italiana del tessile di alta qualità. Per questo abbiamo preso l'immagine di una vecchia macchina da cucire, l'abbiamo rielaborata dandole linee estremamente futuristiche e l'abbiamo dotata di un cuore che rappresenta l'amore e la passione per la moda che ci hanno fatto intraprendere questa strada." (UN)POPULAR BEACHWEAR '17 è il tuo progetto per la bella stagione, ci racconti meglio come crei i modelli e la collezione? "I modelli che creo nascono sempre dalla voglia di esprimere personalità e unicità. Quest'anno con fantasie colorate, disegni pop e pattern dai tratti decisi, abbiamo amplificato ancor più l'originalità dei nostri costumi. Per questo abbiamo deciso di concepire la collezione (un)POPular come invito al rimanere uniche e fuggire dalle etichette. Come noi abbiamo sempre concepito "Ago e Centimetro": in continua lotta per garantire qualità e vestibilità, grazie alla costante attenzione alla modellistica, ai materiali e alla produzione artigianale made in Italy." L'idea di personalizzare i tessuti, come è nata? "Sembrerà una ripetizione, ma la possibilità di creare costumi con fantasie interamente create da noi, ci permette di approfondire ulteriormente il concetto di unicità e originalità. Inoltre, in questo modo possiamo ampliare la nostra offerta con nuove fantasie rilasciate in momenti diversi della stagione, offrendo ai negozi e alle nostre clienti dello store online la possibilità di personalizzare ulteriormente il guardaroba." Qualche consiglio di come tagliare e cucire il tessuto beachwear, per chi volesse provare a farsi un bikini da sola? "Per chi volesse provare a cucire un costume a casa consiglio di prestare molta attenzione alla fase di taglio in quanto il tessuto beachwear è molto scivoloso e si rende quindi necessario puntarlo con molti spilli. Per la modellistica consiglio un modello con chiusura a lacci poiché permette di regolarlo in base alla propria misura in modo più semplice. Infine per cucirlo, usare una tagliacuci regolando la tensione in modo che la cucitura sia molto elastica." Progetti a breve termine e a lungo per il tuo brand? "I progetti, ovviamente, sono sempre tanti. Sicuramente il più immediato è quello di arrivare in sempre più negozi in tutta Italia, poi per il lungo periodo chi lo sa: sono abituata a tenere i piedi per terra, ma sicuramente non mi privo del piacere di sognare anche in grande..." Eccovi i suoi contatti: Shop Facebook Instagram
Un team di giovanissime ragazze legate da un'amicizia nata al liceo. La loro nuova avventura nasce da disegni che poi hanno pensato di stampare con noi, creando un piccolo brand di accessori moda. Dal nome un pò esotico e dai colori vivaci come loro vi presentiamo MaMa Juana... buona lettura! "Siamo Giulia, Marta e Martina, ex compagne di liceo, con percorsi di vita differenti ma instancabili compagne di avventure." MAMA JUANA, come è nato questo brand? "Il brand è nato un po' per gioco da due di noi: Marta e Martina rispettivamente "Ma - Ma" che in un periodo di confusione dovuto alla fine del liceo, munite di disegni e creatività, hanno deciso di dare vita a questo progetto. Giulia, soprannominata Juana, in seguito allo storpiamento del suo nome in un viaggio a Valencia, è arrivata dopo diventando presto parte integrante del team. Ed ecco "Mama Juana" non un super alcolico dominicano, non un ristorante sud americano ma un brand dal gusto esotico. " Pesci, frutta, libellule i tuoi disegni da dove nascono, dove arrivano le ispirazioni? "I nostri disegni nascono da ciò che ci circonda, che ci piace fare, vivere e scoprire. Dalla nostra comune passione per i viaggi, per il cibo e l'ironia che ci contraddistingue." Chi cuce e chi disegna per il vostro brand? "La disegnatrice del team è Marta e per quanto riguarda gli altri compiti è più difficile dare una risposta. Prima di cominciare questo progetto nessuna di noi era in grado di cucire. Un giorno, munite di tanta pazienza, una vecchia macchina dell'Ikea e parecchi video su youtube abbiamo deciso di imparare. Tra aghi rotti e cuciture storte siamo diventate un buon team e successivamente, in base alle nostre peculiarità, abbiamo deciso di dividerci i compiti, pur mantenendoli interscambiabili in base alle esigenze." L'handmade è sempre più in crescita in Italia, pensiate possa diventare non solo più un hobby per voi ma anche un lavoro per il futuro? "Ci piace creare, sperimentare e speriamo che il nostro progetto Mama Juana possa diventare più che un semplice Hobby. Non vogliamo farci troppe illusioni ma continuiamo a credere nel nostro team." La scelta del tessuto su cui stampare la vostra linea da cosa è stata dettata? Materiale, resa colore, prezzo? "Inizialmente, la scelta del tessuto è stata dettata dalle nostre scarse finanze. Alcuni amici e studenti di moda ci hanno fatto conoscere il sito e, attratte dai tessuti variegati e con prezzi accessibili, abbiamo deciso di provare. La nostra prima stoffa, da noi soprannominata "aliciata" (pattern con alici), ha riscontrato un enorme successo e in seguito abbiamo deciso di mantenere il medesimo materiale."
Ragazze siete pronte all'arrivo della primavera? Manca veramente poco! Oggi abbiamo raccolto un pò di idee per rinnovare il vostro armadio e l'arredo di casa con nuovi tessuti coloratissimi, in trend con la nuova stagione. Sfoglia le grafiche nel catalogo Sicuramente l'avete già visto nelle sfilate di moda, i colori della stagione in arrivo sono il giallo, arancione, azzurro, blu, beige e nero. Gli stilisti hanno dettato legge: tocchi di colore arancione per dare energia e di giallo per trasmette serenità, nelle differenti proposte c'è il ritorno dei toni pastello e di quelli freddi dell'azzurro cielo. I colori della stagione li ritroverete nelle grafiche mille righe per camicie o tuniche, in mix floreali o fantasie acquarellate per maxi abiti o tute. I pattern floreali, righe con stampe sovrapposte, disegni dal gusto giapponese e astratte sono i must della spring-summer, e non dimenticatevi che questo è l'anno dei ricami, che con la stampa digitale potrete riprodurli sul tessuto proprio come una vera applicazione. Abbandonato lo stile minimal, arriva il colore anche in casa con stampe che ricordano il lontano medio oriente, distese di fiori e giungle tropicali. Trame ricche, colori forti e pattern etnici sono stati visti ovunque nelle ultime fiere parigine, come Maison&Objet o Premier Vision. Non mancano le linee geometriche e i disegni astratti ripresi da quadri di arte moderna per personalizzare poltrone e cuscini con colori accesi e dall'effetto tridimensionale. Se avete voglia di "verde" ma non possedete un giardino, arredate i muri bianchi di casa con grafismi verdi dal tocco botanico. Ecco un pò d'ispirazione dal nostro catalogo: grandi foglie verdi smeraldo, verdi intensi e sfumature di greenery possono colorare tende, cuscini, runner e divani di casa. Tra i tessuti più classici da utilizzare per questo mondo sono il cotone e il puro lino che danno un tocco classico e naturale ai vostri ambienti di casa. Se volete rendere ancora più personalizzato uno spazio, vi suggeriamo di foderare gli interni degli scaffali o qualche vecchia sedia della nonna con il tessuto poly spazzolato che ha un effetto vellutato, facile da cucire o da incollare su supporti rigidi. Se amate l'unicità, potrete sempre creare voi le grafiche con i colori della stagione, ecco riassunti i punti chiave per realizzare un pattern all'ultimo grido: giocate con gli accostamenti: colori pastello e nero mixate i colori primari: giallo e viola accostati sono super trendy per un look primaverile osate con i colori primari e neutri per un tocco evergreen degli spazi Abbiamo stuzzicato la vostra curiosità? Ora dovete solo mettervi all'opera. Se volete condividere le vostre ultime creazioni con la nostra community scriveteci a info@thecolorsoup.com Buon inizio primavera!
Oggi prendetevi un'ora di tempo libero, la macchina da cucire e la vostra stoffa preferita e provate a creare con noi un piccolo zaino portatutto. Noi ci siamo fatte ispirare dai fiori di Insunsit per colorare questo fine inverno ;) Abbiamo scelto tra i nostri tessuti il twill di cotone resistente, ma potreste fare lo stesso modello con il canvas di cotone. La prima cosa da fare é ritagliare un rettangolo 62x42cm, che dovrà poi essere piegato a metà. Misurate in dritto filo e ricavate il rettangolo, dopo aver tagliato il tessuto al rovescio eseguite le cuciture lungo i bordi per fermare il tessuto, se volete dar un tocco di colore in più potete inserire un tessuto con un'altra fantasia come fodera. A circa 15cm dal bordo alto, abbiamo inserito una passamaneria a cui saranno aggiunte le bretelle dello stesso materiale. Come in foto aiutatevi con gli spilli a posizionare le bretelle, poi con una cucitura fermatele al tessuto. A metà larghezza inserite il passante che verrà usato per la chiusura dello zaino. Fermate il passante sul davanti, stirate il tessuto e indossate il vostro zaino.
La giovane Michela, ha seguito le sue passioni, il suo istinto ed nato il nuovo brand Calliphora: zaini e borse in cotone canvas resistente, con stampe personalizzate per ogni pezzo unico, tutto ovviamente handmade italiano. Vi lasciamo con queste poche domande scritte proprio da lei per noi, buona lettura! stampa in canvas di cotone Michela in poche righe raccontaci chi sei: "Michela, classe 1987. Do sempre un po’ la colpa al mio segno zodiacale, sono una gemelli, per tutta questa creatività e per le mie esplosioni continue di idee. Qualcuno in queste cose non ci crede, ma in parte il nostro destino ce lo disegnano, in parte è già disegnato. Lavoro part-time e nel tempo libero ho sempre cercato di esprimermi a mio modo, non nego che ho mille passioni e con ognuna di esse ho tentato una strada, dalla fotografia (grazie a questa riesco a dare vita al mio brand sui social), al lavoro a maglia e uncinetto. Non riesco a stare ferma, così un giorno, dopo anni di indugi, mi sono decisa ad acquistare una macchina da cucire e con un po’ di caparbietà ho avviato il mio secondo lavoro di artigiana. 100% autodidatta." "Calliphora": come è nato il nome del brand? "Sembrerà strano ma il mio brand prende il nome da un libro scritto da Patricia Cornwell, letto per la prima volta anni indietro, quando ero una ragazzina. Quell’anno passai un po’ di tempo al mare con mia nonna e questa lettura mi fece compagnia. Talmente rapita da questo nome, sapevo già che un giorno avrebbe fatto parte di qualcosa nella mia vita. Però ho anche una seconda versione di come è nato il mio nome :) Dal latino scientifico "calliphoridae", dal nome del genere calliphora, composto da "kállos" ‘bellezza’ e il tema di "phérein" ‘portare’. Non male no?" Da quando hai iniziato a cucire, hai avuto un'insegnante? "Ho iniziato a cucire a maggio 2016, come dicevo prima in quel periodo acquistati la mia prima macchina da cucire. Ero talmente terrorizzata ad usarla che quasi credevo o che mi cucissi una mano o che esplodesse al primo avvio. Ora cucio di tutto, completamente autodidatta, grazie anche ai tutorial visti e rivisti sui siti internet. Ho ancora tanto da imparare e da migliorare, ma non c’è insegnate migliore dell’esperienza, degli errori, del fare e disfare e riprovare ancora." Sei una designer, come nascono i tuoi accessori moda? "Designer è un parolone per me, ancora non mi ci sento a pieno. Come dicevo prima sono un vulcano di idee. Ho pile di fogli, foglietti e quaderni sparsi per casa dove annoto ogni lampadina che mi si accende. Spesso non ne faccio di nulla, o almeno aspetto il momento giusto. Lavoro tanto su istinto, se un progetto nella mia testa non prende forma al 100% il mio cuore mi dice che non è il progetto giusto, così lo abbandono (per il momento). Così nascono i miei zaini. Sapevo, e so, che sarebbe stato il modello che mi avrebbe dato più soddisfazione e che avrebbero dato al mio brand un’identità tutta sua e nell’artigianato questa non è semplice da trovare secondo me." La scelta di usare dei tessuti naturali con disegni di Insusit da cosa è stata "dettata"? "Fin dall’inizio ho cercato tessuti robusti e resistenti, adatti per essere portati ovunque e un po’ fuori dagli schemi. Così scelsi principalmente tessuti di tela utilizzati per l’arredamento, tessuti pesanti, da qui la mia scelta di stampare sul tessuto più pesante che avete, la canvas di cotone. I lavori di Giulia mi hanno da sempre affascinata, è un’artista che stimo molto e trovo che le sue grafiche siano raffinate e allo stesso tempo moderne, proprio quello che cercavo per il mio brand. E la qualità della stampa sposata alle sue grafiche è unica." La primavera si avvicina come cambierà la tua collezione? "Aiuto! Questo è il mio tallone d’Achille. Essendo un brand giovane non sono entrata ancora a pieno nella programmazione delle stagioni, non riesco a pensare più lontano di una settimana. Di sicuro c’è che ho scelto di stampare grafiche con colori chiari per la primavera. Ho qualche idea di abbinamenti per l’inizio di stagione, mi piacerebbe abbinare colori come il turchese, bordeaux e il più neutro di tutti, adatto a tutte le stagioni, il beige su un tono un po’ più brillante rispetto a quello che ho usato per l’inverno. Più avanti azzarderò con colori tipo il verde acido, vedremo cosa ne viene fuori. In termini di modelli rimarrò sempre sullo zaino #pocket e lancerò più #messenger. Il bello dello zaino è che con lo stesso modello si può giocare di fantasia, rimuovendo la pocket frontale e abbinandone altre." I suoi contatti: Facebook Instagram Shop on Etsy: Calliphora's yarn
Cari lettori abbiamo pensato ad tutorial di cucito creativo per voi, per realizzare un porta oggetti da cucito da riporre nel vostro atelier. Il tessuto scelto è il poly spazzolato ma potreste anche realizzarlo in tela di cotone canvas. MATERIALI NECESSARI: 135×100 cm di poly spazzolato grafica del nostro forbici, spilli filo macchina da cucire FASE TAGLIO Disponete il tessuto sul tavolo da lavoro e ritagliate due rettangoli di dimensione 52x45 cm e 57x32 cm (tasca), per nostra scelta abbiamo scelto due fantasie differenti, una per ogni rettangolo. (rettangolo tasca 57x32 cm) (rettangolo 52x45 cm) Ora piegate a metà il rettangolo che diventerà la tasca, poi con gli spilli segnate le cuciture per realizzare gli scompartimenti della tasca. Seguite questo schema con le misure, ma ricordate che potete adattare le misure in base alle vostre esigenze. Con il centimetro e il gessetto tracciale le linee guida e poi iniziate a far le impunture a circa 8 cm di distanza per creare le prime 3 tasche piccole. Per la tasca grande create le due piccole pieghe con le dita e poi fermate con la macchina da cucire l'estremità come in figura. Il porta oggetti da cucito è terminato, se volete seguire il video tutorial per capire meglio i passaggi, cliccate qui e ricordate che sul nostro canale YouTube, trovate tutti i video di Thecolorsoup ;)
Siamo felici di far parte del team fornitori della rete CO-HIVE, se ancora con conosce questa bella community vi diamo un paio di informazioni. Chi sono? La COMMUNITY di artigiani, maker, crafter, designer aperti alla condivisione ed alla collaborazione che hanno voglia di sviluppare le proprie idee insieme agli altri. È un modo per condividere lo spazio lavorativo e gli strumenti del mestiere, riducendo i rischi, minimizzando i costi ed ottimizzando i risultati, ma non solo, è anche e soprattutto scambio di competenze, conoscenza e professionalità. Cosa fanno? Il MARKET online che valorizza e sostiene i migliori prodotti artigianali e di design presenti sul web, e semplifica la ricerca a tutti coloro che sono interessati all’acquisto di prodotti unici. Cerchi materiali o strumenti per il tuo progetto? L’area FORNITURE dove scoprire le migliori aziende, siti web, piccoli e grandi negozi che offrono Servizi, Materiali e Strumenti di cui necessitano designer, artigiani, maker e crafter. Le aziende presenti nell’area FORNITURE sono il risultato di un’accurata ricerca per fornire una selezione dei migliori Servizi, Materiali e Strumenti utili per esprimere al meglio la propria creatività.
Giulia e Onofrio, viaggiatori, designer e creativi hanno creato questa bellissima linea di di sacche mare in tessuto. Volevamo mettervi in allerta la stagione delle gite si avvicina e la terra sarda ci ha regalato di nuovo due bravissimi creativi che trasformano il tessuto in pezzi unici. Buona lettura! Come è nato il brand La Goffa bag? "Siamo due giovani designer provenienti dalla Sardegna. Il brand La Goffa nasce dopo diverse esperienze creative del gruppo, dalla fotografia alla pittura. Al ritorno da un viaggio in Nuova Zelanda abbiamo avuto l'ispirazione di creare un prodotto in tessuto da usare sia per viaggiare che per una semplice giornata al mare, in città o a una festa." Raccontateci chi siete e come create questi prodotti unici: "Siamo una coppia di giovani che vengono da mondi diversi, economia e architettura. Insieme abbiamo messo a disposizione del brand la creatività dell'architettura e la necessaria precisione e attenzione del mondo economico." Vendere online prodotti artigianali è difficile, il mercato comprende la qualità del prodotto? "Siamo ancora all'inizio della nostra avventura ma ci rendiamo conto che non sempre il dettaglio e la cura del prodotto artigianale traspare nel mondo online. Stiamo quindi lavorando per trasmettere questi aspetti a chi conosce le nostre borse solo attraverso il mondo di internet." Per la prossima primavera nasceranno nuovi modelli? la scelta di utilizzare stampe floreali di Insusit come è nata? "Per la prossima primavera proseguiremo con il nostro modello classico, la sacca, in due dimensioni, ci saranno poi alcune novità che ruoteranno intorno a questo prodotto. Noi amiamo le stampe colorate e floreali, e la grafica di Insusit si è sposata perfettamente con il nostro gusto." Quanto pensate cambierà l'handmade nei prossimi anni? "Riteniamo che questo periodo sia un punto di snodo fra il successo e l'evoluzione dell'handmade o viceversa la vittoria definitiva dell'industrializzazione e della modernità. Se il mercato riuscirà a valorizzare i prodotti artigianali allora l'handmade avrà vita lunga, e sarà possibile trasmettere ancora le tradizioni e le tecniche manuali che la tecnologia potrebbe cancellare." Visitate il loro sito web e shop lagoffabag.com
Febbraio inizia con Sara, una mamma-sarta piena di idee! L'unicità e la consapevolezza di usare materiali certificati sono tra le sue caratteristiche così come l'amore per il cucito tramandato dalla nonna e poi la specializzazione studiando e impegnandosi tantissimo. Buona lettura a tutti! Sara, brevemente raccontaci cosa fai e chi sei: "Sono Sara, sono mamma di una bimba di 15 mesi e moglie di un ragioniere conosciuto grazie alla passione in comune per i giochi di ruolo dal vivo con ambientazione fantasy. Vivo in provincia di Parma e cucio abiti ed accessori responsabilmente, ovvero faccio del mio meglio per utilizzare materiali che rispettino ambiente, animali e persone; si potrebbe parlare di moda consapevole." Come e quando è nato il tuo brand? "Il Sartino nato in modo effettivo nel 2013, ma in realtà è parte di me fin da quando ero piccola. Ha trovato espressione nel momento in cui prendendo coraggio, ho deciso di puntare in alto e credere in me stessa e nei miei sogni. Il nome in sé deriva da un nickname che mi diede 12 anni fa una mia cara amica, all'epoca lavoravo come costumista freelance in ambito teatrale e televisivo, la quale mi specificò che la connotazione maschile era proprio per sottolineare il mio, poco nascosto, animo da maschiaccio. La cosa mi divertì e piacque a tal punto che decisi di adottarlo per il mio brand e tatuarlo sul braccio." La tua linea di accessori con il sushi come è nata? Ti piace stampare le tue idee? "La linea Sushi è nata nella mia mente mentre aspettavo Matilde (per tutti La Fagioli) avevo di quelle voglie di sushi da non poter immaginare altro... da lì l'idea si è concretizzata quasi un anno dopo grazie alla collaborazione con l'illustratrice Laura Guglielmo per i disegni e a TheColorSoup per la stampa. Se mi piace stampare le mie idee?! E me lo chiedi?! Certo che si in questo modo puoi dare libero sfogo alla tua creatività e dare unicità ai tuoi prodotti, es. tutti i miei accessori sono numerati e garantiti da un certificato che ne attesta l'originalità ed unicità." Da chi hai imparato a cucire è una passione nata da molto? "I primi passi nel mondo del cucito li ho mossi grazie a mia nonna, si può dire che da piccola metà del mio guardaroba era stato confezionato da lei, e io con la scusa di aiutarla osservavo tutto. Credo che quest'esperienza unita al teatro abbiano contribuito a far si che mi iscrivessi ad un corso di stilismo prima e poi di cucito avanzato poi." Idee per il 2017, nuovi progetti? "Milioni di idee! Ora come ora sto abbozzando un progetto che vedrà luce, si spera, nella primavera. Se amate come me Douglas Adams e la sua " Guida galattica per gli autostoppisti" vi consiglio di seguire le mie pagine social: mi trovate come "ilsartino" sia su Instagram che su Facebook. Se siete curiosi e volete dare una sbirciatina, fino al 21 Febbraio 2017 ci sono i Saldi sul mio Shop AlittleMarket, vi aspetto!
Rosita raccontaci chi sei in poche righe. "Io sono un' IllustraMamma, figura mitologica dai capelli arruffati, che profuma di latte e con le dita sporche d'inchiostro. Dopo l'arrivo, 6 mesi fa, del mio secondogenito e una bimba di 6 anni, il tempo per il mio lavoro era davvero un miraggio. Così, un po' per gioco e un po' per "simpatica" disperazione, mi sono inventata questo appellativo. Sono nata a Solothurn, Svizzera, il 19 giugno 1982. Oggi vivo in un piccolo paesino in provincia di Agrigento, Montevago. Sono laureata in Scienze e Tecnologia dell'Arte, della Moda e dello Spettacolo e amo l'illustrazione in ogni sua forma. Da qualche anno mi sono appassionata e dedicata principalmente all'illustrazione per l'infanzia, ma il mio primo grande amore rimane la sfera del grottesco e, non di rado, queste due componenti s'incontrano nei miei lavori. Vorrei prendere un tè con Edward Gorey e Stefano Bessoni...la vedo dura!" Illustratrice ma anche sarta "No, non sono io a confezionare le mie creazioni! Io sono una di quelle persone che per attaccare un bottone usa la colla. Mi affido a delle bravissime sarte e amiche, Letizia e la Sig.ra Franca." Come è nata l'idea di una tua linea di borse? "L'idea è sempre stata lì, mi sono concentrata e sono andata avanti un passo alla volta. Ho lavorato sulle mie illustrazioni, le ho adattate al prodotto che man mano prendeva forma nella mia mente, ho sperimentato, ho fatto le mie ricerche, ho scelto e stampato i tessuti, mi sono consultata con le sarte. Insomma, ho curato ogni dettaglio, ogni fase e ancora il percorso è solo all'inizio. Ho sempre desiderato una piccola linea di prodotti personalizzati e il mondo dei tessuti è un'ispirazione senza fine! Come nascono i tuoi disegni, cosa ti ispira di più? "Io mi lascio ispirare dal mondo. L'ispirazione è ovunque e il processo creativo è una magia che si ripete. Studiare, studiare, studiare, questo è il mio mantra. Come scrivevo qualche tempo fa sul mio blog "Non esiste una formula magica e, come ogni lavoro creativo che si rispetti, la magia risiede nella tua testolina. Prima di tutto, trova la tua strada e, soprattutto, non scopiazzare dagli altri! Per non scopiazzare però devi conoscere il maggior numero d' illustratori possibile. Quindi, posa la matita e mettiti a studiare (o fai le due cose di pari passo). Ma se pensi che Beatrix Potter sia la nonna di Harry Potter, allora ti consiglio di studiare prima! Io studio ancora." Idee/progetti per il futuro "Ho un appuntamento in sospeso con un albo illustrato che progetto da tempo. E, naturalmente, ho nuove idee di "stoffa" che mi frullano nella testa. Ma, tranquille, vi terrò informate perché...dove pensate che stamperò i miei fantastici tessuti personalizzati??" Se volete visitare il suo shop cliccate qui.
Manuela si racconta nel nostro blog, raccontandoci chi è e come ha creato il suo brand Mau Scarf. Curiosi di vedere come un'illustratrice ha dato vita a queste bellissime sciarpe? "Ciao, sono Manuela, ma ormai per tutti Mau, sono un'illustratrice. Disegno da quando avevo all'incirca due anni e mezzo e mia madre ancora ricorda un buffissimo episodio di quel periodo che considero come la mia iniziazione. Ho una passione smisurata per la natura, gli animali e per i buoni libri, quelli illustrati ovviamente sono tra i miei preferiti. Non posso fare a meno delle lunghe passeggiate in riva al mare, il ritmo delle onde ha sempre scandito il mio ritmo interiore. Colleziono elefanti di ogni tipo, foulard e testi sacri. Ho molte agende dove segno tutti i sogni che riesco a ricordare, sono utili per capire meglio me stessa e le situazioni. Uno dei miei hobby, soprattutto invernale, è quello di prendere in mano uncinetto e ferri e al suono del blues, immergermi dentro lo sferruzzamento di quadratini per coperte. Come è nato il tuo brand? Racconta anche questa novità delle sciarpe "Avendo molto tempo a disposizione per i miei progressi artistici, iniziai a concentrarmi sulla creazione di illustrazioni svincolate dal testo. Un'amica che aveva già intrapreso la strada del textile design ormai da tre anni, mi diede alcune dritte per la composizione dei pattern e da lì feci moltissime prove, alcune parecchio soddisfacenti altre meno. L'ironia della sorte (che mi procurò un cognome che porta in sé la parola sciarpa in inglese), mi diede lo spunto per rendere uno di questi studi la mia prima collezione di sciarpe e foulard. Ailanthus nasce dall'osservazione dell'albero Ailanto. La sua storia mi ha talmente affascinato da farmene innamorare. Non è bellissimo, non è utilissimo. Non è nulla. E per questo ho trovato il lui il tutto. Una storia Zen marcò ancor più profondamente questa sensazione. Non potevo più tenerlo nel cassetto e così nacque, grazie anche al vostro tessuto misto lana-viscosa, perfetto per i primi freddi e per la sua morbida eleganza. La collezione prevede 6 tonalità e 4 misure. Ogni tonalità parla di un aspetto dell'ailanto che racconta una caratteristica umana, una specie di talismano. Le misure, invece, sono studiate per i molteplici usi dei foulard. Sei una illustratrice ma anche sarta? 2Sono un'illustratrice e malamente una grafica. L'arte del cucito è a casa mia qualcosa che non puoi non conoscere, come cucinare e stirare le camicie. Quando ero piccola d'inverno stavo dalla nonna a imparare a lavorare a maglia, e d'estate dalla vicina di casa a imparare il ricamo. Ricordo che all'epoca avrei preferito qualsiasi altra cosa piuttosto che stare chiusa in casa con un caldo di 40 gradi. Ora ammetto che tutto aveva un senso, non si perde mai tempo quando si impara qualcosa." Hai un tuo stile a cui attingi di più per le ispirazioni? "Non ho mai pensato di avere uno stile. Ho sempre osservato i lavori altrui con grande stima cercando di scoprirne i segreti della loro tecnica. Apprezzo molto i lavori dove a farla da padrone è l'espressività. Il segno vivido, che sia acquarello o carboncino o un' incisione, non ha importanza. Quando studiavo storia dell'arte ho sempre fatto il tifo per Van Gogh, Ensor e Grosz con il loro segno incisivo e per i maestri giapponesi Hokusai, Hiroshige e Utamaro con il loro inchiostro che si trasforma in immagini sublimi. Quando mi devo mettere a disegnare però l'unica cosa che ritengo fondamentale è l'osservazione. Passo ore senza toccare la matita, giorni. Poi, di punto in bianco, mi siedo ed inizio a segnare tutte le impressioni che ha lasciato dentro di me. Dopo moltissimo tempo di studio finalmente riesco a partorire quello che ritengo il mio punto di inizio." Quanto vale secondo te oggi personalizzare il proprio abbigliamento? "Vale moltissimo. Scoprire davvero cosa ci piace è fondamentale, siamo troppo abituati a farcelo dire dagli altri cosa sia meglio per noi. La varietà dell'espressione rende possibile la contaminazione tra idee e passioni. Adoro i ragazzi giapponesi che rendono il loro abbigliamento unico e fantasioso! Odio profondamente chi mi dice "la compro nera così la abbino su tutto!". E' una dichiarazione di mancanza di creatività. L'essere umano si è evoluto con la sua creatività!" Idee per il futuro? "Mi piacerebbe poter avere delle collaborazioni con giovani come me che sono interessati a creare una linea unica di abbigliamento. Per ora sono la factotum di tutto quello che c'è da fare, ed anche se l'impegno e la passione non mancano, non mi dispiacerebbe poter dividere i compiti e concentrarmi maggiormente sulle grafiche. Però sarebbe bello poter incontrare anche una persona che ha competenze completamente diverse ma col quale si può trovare un punto di incontro per un nuovo inizio. L'importante è che ci sia il desiderio reciproco di creare qualcosa di bello e unico!" Anche noi lanciamo il messaggio di Manuela, chi ha voglia di far rete con lei, condivide il suo pensiero potrà contattarla e magari insieme realizzeremo le nuove stampe del 2017 ;) Sito, Facebook, Instagram.
Un'illustratrice con un sacco di voglia di personalizzare con i suoi disegni i tessuti e i materiali per i suoi accessori. La ricerca dell'oggetto unico e fatto a mano non si ferma mai, scoprite Mon Simo'... Simona raccontaci chi sei? "Sono una persona curiosa, e polivalente..." Il tuo brand handmade quando è nato e come si è sviluppato? "Mon Simo' è nato circa 8 anni fa', un po' per gioco nel tempo è cresciuta con me, ho affinato tecniche e la propongo come illustrazione applicata su diversi materiali partendo dal cartaceo come progettazione e esecuzione sino al tessile." Come è nataLa tua linea di guanti e inserti per felpe? I disegni sono fatti da te direttamente? Stagionalmente creo delle linee con temi diversi e faccio io personalmente disegni nuovi ogni anno sempre con Mon Simo' come protagonista. Li utilizzo sia per i gioielli che realizzo in resina, o legno o carta, sia coi tessuti, così quest'inverno ho proposto i guanti reversibili, le felpe, e i colli... che si usano anche come fasce in testa, per creare una linea completa di prodotti Mon Simo. Chi ti ha insegnato a cucire? E' una tua passione da sempre? "Per il cucito sono autodidatta, un giorno mi sono detta:" Mon Simo è di più che solo gioielli" e quindi ho acquistato la mia prima macchina da cucire che guardavo con sospettoe un po' di timore, prova che ti riprova ora riesco a realizzare qualche cosina di più." Stai già lavorando sulla collezione primavera? "Per la collezione primavera estate 2017/18 farò delle T-shirt nuove ho qualche cosa per la testa...con i giorni prossimi al Natale, in questo momento non ho molto tempo...scalpito perchè vorrei fare i disegni nuovi che ho in testa... ma per ora bozze veloci e scritti per non dimenticare..." I suoi canali social per seguirla sono: Facebook, Pinterest, Istangram
In questi mesi così freddi, abbiamo pensato per voi un tutorial di cucito creativo utilizzando il caldo pile e il morbido double jersey, seguite i passaggi per realizzare insieme un'ampia sciarpa con cappuccio double face. MATERIALI NECESSARI: 1,5 m di pile grafica del nostro catalogo 1,5 m di double jersey grafica del nostro catalogo forbici, spilli filo macchina da cucire FASE TAGLIO Distendete sul tavolo da lavoro la stoffa double jersey (ricordate è elasticizzata per cui fate attenzione durante il taglio) e ritagliate le due seguenti sagome che comporranno la nostra sciarpa cappuccio. Passate ora al taglio del pile in tre pezzi (come in figura) andranno accoppiati opposti al tessuto double jersey. Ecco i 2 pezzi ritagliati di pile e l'inserto in double jersey, che dovranno essere cuciti insieme. Sul lato diagonale lasciate una parte aperta di circa 12cm, per realizzare l'asola per infilarci poi la sciarpa quando l'avvolgerete al collo. Prima di unire il pezzo grande e il piccolo fate un piccolo orlo per rifinire il tessuto. Stessa tipologia di cucitura andrà fatta per unire il pezzo di double jersey grande con il piccolo trapezio di pile. Ecco come sarà il risultato unendo i due pezzi. Il passaggio successivo è quello di seguire la curvatura del cappuccio e unire insieme i due pezzi principali della sciarpa. Eseguite una cucitura al rovescio per unire il cappuccio effettuando la stessa cucitura per il tessuto pile. Dopo aver unito il cappuccio, iniziate a cucire al rovescio i profili delle due sciarpe per unirle insieme, risvoltate il tessuto ed ecco il risultato finito! Indossate la sciarpa nella fredde giornate avvolti nel nostro caldo pile ;) se cercate qualche aiuto in più seguite il nostro video qui.
Sul nostro blog oggi abbiamo invitato Flupazzi, un piccolo brand nato dalle mani di Vanessa e dalle illustrazioni di Francesco, attenzione i loro ruoli non sono così fissi...perchè il bello è anche insegnare una passione anche ad altri! Nel loro shop Etsy trovrete tanti cuscini, pupazzi e tovagliette ed altri accessori per arredare casa con il sorriso! Hanno personalizzato molti tessuti come il poly spazzolato, il twill di cotone e il canvas, guardate che bei prodotti ;) Francesco e Vanessa, raccontateci chi siete. "Francesco è un illustratore e disegna un po' di tutto, ha fatto libri illustrati, poster, copertine di libri e dischi, pubblicità e anche un videogioco. Vanessa ha sempre preferito costruire con le mani, ama l'autoproduzione e sperimentare imparando cose nuove. Da qualche anno la sartoria occupa le sue giornate. Abitiamo a Saronno, una cittadina incastrata in mezzo a tre province lombarde, che una volta era un po' più bella e ci facevano l'amaretto e i biscotti. Il nostro brand si chiama Flupazzi e mescola illustrazione e cucito. Produciamo artigianalmente pupazzi e prodotti per la casa, cuscini, tovagliette." Francesco tu disegni e Vanessa tu sei l'artigiana: come è nato il brand Flupazzi? "Flupazzi nasce nel 2010 quando abbiamo iniziato a costruire dei pupazzi recuperando i tessuti da campionari di vecchie tappezzerie e sarti stanchi. E da allora non abbiamo più smesso! Di solito Francesco disegna e Vanessa cuce, ma non sempre. Abbiamo mescolato le nostre competenze: Vanessa ha insegnato a Francesco a cucire e ricamare, e Francesco le ha insegnato come creare delle grafiche\pattern, questo ci ha permesso di capire il lavoro dell'altro e progettare meglio i nostri prodotti." Come scegliete cosa produrre e come renderli così divertenti? "Abbiamo sempre un sacco di idee, di solito se qualcosa ci convince ne realizziamo dei prototipi e li testiamo noi stessi. Vogliamo che ciò che scegliamo di produrre sia ben fatto e funzionale. Vanessa tiene moltissimo alla qualità delle rifiniture. Rendere "simpatici" i prodotti è una cosa che ci viene naturale, semplicemente rispecchiano il nostro gusto, adoriamo le cose strambe, morbide e colorate! Avete una fonte d'ispirazione o un'icona particolare che vi stimola? Ne abbiamo tante, di solito basta osservare cose semplici, cose buffe che ci strappano un sorriso, come la pizza, i gelati, i gatti curiosi, i biscotti, oppure pensare alle passioni di quando si era bambini, come i dinosauri e balene, gli abitanti del mare." Cosa vi piace del nostro servizio di stampa personalizzata? "Thecolorsoup ci ha permesso finalmente di realizzare dei prodotti con tessuti disegnati da noi che avevamo in testa da tanto tempo. Ci piace la qualità dei tessuti, poterli toccare dal campionario e già immaginare cose poterci realizzare." Seguiteli sui loro social, ne vedrete di belle ;) Facebook e Instagram
Roberta sei una giovane stilista, raccontaci qualcosa di più di te "Sono nata sul bellissimo stretto di Messina. Sin da piccola, sono sempre stata una bimba con molta fantasia e grazie al supporto sempre presente della mia famiglia ho coltivato la mia passione. A Giugno ho terminato gli studi all'Accademia Euromediterranea di Catania con l'opportunità di presentare la mia prima collezione "Zentangle" al Milano Moda Graduate 2016, manifestazione organizzata da Camera Nazionale della Moda Italiana e Piattaforma Sistema Formativo Moda. Altre bellissime opportunità si stanno presentando sperando che non finiscano mai!" Quando è nata la passione per la moda? "Come ho già detto, sono nata a Messina e, anche se non fosse proprio la capitale della moda, ho sempre avuto una passione sfrenata per tutto il mondo del "fashion". Sin da piccola ho sempre chiesto quale fosse la scuola in cui "si disegnavano i vestiti" e dopo tanti disegni "strani" anche le maestre dell'asilo si accorsero che la mia era una vera e propria ossessione! La goccia che fece traboccare il vaso? Un disegno che rappresentava mia madre in un outfit completato da dei comodissimi stivali d'oro zecchino! Niente male, no?" Hai già un tuo brand? "Il mio brand? E' un parolone! Grazie anche al supporto della mia famiglia, ho potuto registrare il mio marchio ROBERTAMAGGIO. Lo si può intravedere facendosi una bella passeggiata in Via Brera, a Milano, nello store Madzone, il quale mi ha dato la possibilità di esporre e di vendere la mia prima collezione "Zentagle"." Come ti immagini tra 10 anni? "Resto sempre con i piedi per terra. Potrei dire di vedermi come direttore creativo di un importante brand o perfino del mio. Ma ora posso assicurare che sono soddisfatta dei tanti traguardi raggiunti e spero di crescere sempre di più e collezionare tante esperienze lavorative nuove." Pensi sia utile il nostro e-commerce di stampa tessuti? "Utile? ...UTILISSIMO! Purtroppo la Sicilia non è proprio il centro della moda e trovare chi stampa a sublimazione è una vera e propria sfida! Dopo tante battaglie perse ed esperienze da dimenticare, mi hanno consigliato il vostro sito. Ho trovato un meccanismo facile e rapido per poter mettere in "trama ed ordito" le mie fantasie in bianco e nero. Quando la rapidità si unisce alla cortesia e professionalità, mi viene voglia di fantasticare con tutte le mille sfumature di colori." Roberta ha realizzato la sua collezione in twill di cotone 290gr creando un disegno bianco nero come decoro dei suoi capi. Auguriamo a lei e ai tanti giovani stilisti di crescere con noi nel mondo del textile design.
Vi piacerebbe realizzare un sacco nanna a forma di pesce per neonati? Eccovi i passaggi per poterlo realizzare a casa, personalizzando il tessuto con differenti texture. MATERIALI NECESSARI: 140×200 cm di cotone 125gr grafica del nostro catalogo imbottitura o ovatta almeno 4cm zip e decorazioni tipo pizzo forbici, spilli filo macchina da cucire FASE TAGLIO Dopo aver disegnato la sagoma delle parti del pesce sulla carta, dovrete ricavare della stoffa i pezzi. Come si vede dalle immagini noi abbiamo scelto due fantasie differenti per l'interno ed esterno del sacco. Dal primo metro in fantasia si tagliano il pezzo superiore della coperta (sagoma con le 3 pinne e occhi) e la parte superiore del materasso. n.b. Usate sempre gli spilli per bloccare carta e stoffa insieme prima di tagliare. Se decidete di far il sacco con un'unica fantasia Dal secondo pezzo di stoffa si ricavano l'esterno del sacco, interno della parte che fa da coperta e la pinna esterna. Con le due sagome (coperta e fondo) dovrete ritagliare l'imbottitura, che andrà inserita tra i due pezzi di stoffa. Meglio lasciare un paio di centimetri in più di imbottitura rispetto alla sagoma, dopo l'assemblaggio con la stoffa asporterete l'accesso con le forbici. FASE CUCITO Abbiamo pensato di prendere due pezzetti di tessuto a forma circolare o ovale, sovrapporli per realizzare i due occhietti del pesce, con una cucitura a zig zag a vista potranno essere cuciti alla parte esterna della coperta. Il passaggio successivo è quello di applicare il pizzo a festone (effetto denti) al tessuto. Applicate il pizzo sul dritto del tessuto, (vedi foto) seguite la linea curva con la macchina da cucire, poi prendete l'imbottitura e unitela alla stoffa. Continuate con le cuciture lungo il profilo della sagoma così l'imbottitura sarà bloccata al tessuto. Per evitare dopo il lavaggio che l'imbottitura si muova, blocchiamola con delle cuciture diagonali. Calcolate la diagonale maggiore e poi tracciate con il gessetto delle linee a lisca di pesce, ripassatele poi con la macchina da cucire. Ora potete eliminare l'eccesso di ovatta con le forbici e passare a cucire coperta e zip insieme. Prendete il fondo imbottito del sacco, la sagoma interna della coperta e la zip, cucite insieme lungo il lato. Prendete il tessuto destinato al retro pinna al rovescio e unitelo con una cucitura all'interno sacco. Dopo aver assemblato tutte le parti, risvoltate il sacco, cucite l'ultima parte di stoffa. Ed ecco dopo un colpo di ferro da stiro il vostro sacco nanna finito! Sul retro sacco la fantasia con i pinguini che ritroverete aprendo la cerniera laterale all'interno della coperta. Se vi manca qualche passaggio, guardate il video con il recap di tutti i passaggi! Buon lavoro!
Nell'era digitale e in questo periodo difficile le belle idee non mancano, vi raccontiamo di Phil di cotone, oggi una piccola realtà di Bologna che ci auguriamo possa crescere e intrecciare tante altre strade dell'handmade italiano. Vi invitiamo a scoprire il sito e lo shop online Etsy, un piccolo atelier sartoriale 100% fatto a mano e ricamato con amore per i dettagli, ecco per voi la storia di Silvia... Silvia raccontaci come sei e il tuo mestiere, sei una sarta digitale? "Risulta sempre difficile descrivere se stessi. Diciamo che non amo le etichette, ma preferisco parlare di identità. In questo senso allora sono sarta, maestra di scuola dell’infanzia, amante dell’illustrazione e della grafica, ma soprattutto esploratrice. Si dice spesso di imparare qualcosa dai bambini, stando insieme a loro. Credo che la formula più corretta non sia imparare, ma ricordare. Riuscire a ricordare quello stato infantile in cui si è liberi di sperimentare. Ecco la sarta che sono, una sarta che ama sperimentare e sperimentarsi. Il mio mestiere è pieno di scoperte ma anche di tanti errori, incastri, tentativi. La formazione professionale è importantissima per dare struttura a quello che fai, ma non è abbastanza. Per questo credo sia importante sapere che quando si acquista da un artigiano non si paga solo il suo prodotto, ma la storia che si porta dietro, le fatiche e le soddisfazioni. In poche parole, un prodotto che è stato amato e curato con passione. Così traggo ispirazione dai molteplici incontri con le persone, il paesaggio, il tempo e perché no, il digitale. Sono una sarta che utilizza il digitale come strumento, per presentarmi, farmi conoscere e qualche volta vendere, ma non amo considerarmi solo questo. Il progetto di aprire un atelier qui a Bologna, in cui si possano incontrare i propri clienti e aprire collaborazioni, lentamente si compone. Ci vuole tempo, dedizione e soprattutto pazienza. In Italia, ormai, anche tanto tanto coraggio." Phil di cotone, come é nato il nome e il brand? Spiega meglio il tuo progetto personalizza la tua t-shirt. "Il nome del mio brand è un gioco di parole e di suoni. Phil era nato come soprannome, poi nickname sul web. Il cotone è una delle mie fibre preferite perché ha origine dal mondo vegetale e si presta a moltissimi usi, dunque molte sperimentazioni. Insieme diventano il nome di un progetto sartoriale che allude a una persona. Perché dietro al brand e ai tessuti che lo compongono si celano le mani di una persona in carne ed ossa, le mie. In questo progetto ci sono due modi di lavorare: la creazione di piccole collezioni limitate, spesso in pezzi unici e il su misura. La nuova idea delle t-shirt personalizzate cerca in qualche modo di fondere alcune caratteristiche di questi due. Uno dei capi più apprezzati e semplici come la maglietta e la possibilità di scelta del cliente. Grazie a voi questo è possibile. Ho sempre trovato il vostro progetto un’idea che solo un vero sperimentatore potesse avere. Grazie al vostro sito le persone possono scegliere la grafica con cui fare la propria maglietta personalizzata. Io provvedo a tutto: la richiesta di stampa sul tessuto in cotone, la confezione e la spedizione. Credo possa essere anche una bella idea da regalare." I tuoi tessuti preferiti quali sono? Hai uno stile che ti contraddistingue? "Come dice il nome del brand è ovviamente il cotone. Amo questo tessuto per le possibilità di utilizzo che concede, dagli accessori all’abbigliamento e tanto altro. Un vero amico delle sperimentazioni. Più in generale, però, la mia ricerca si concentra sempre sulle fibre naturali, come anche la lana, possibilmente pure ma non sempre sono facili da trovare. Quest’anno nella mia collezione ho utilizzato molto il fresco lana, perché essendo una grammatura tessile della lana più leggera si adatta bene ad essere portato durante la stagione fredda in diversi ambienti e situazioni. Quando progetto il design di una collezione cerco sempre di mantenere una linea pulita, semplice e poco caotica. Mi piacciono gli accostamenti tra tessuti differenti, come appunto il fresco lana e il cotone, ma in generale ogni scelta è sempre ragionata. Produco spesso dei modelli con ampia vestibilità, per dare comodità al capo. Spesso però mi sono state fatte delle richieste in piccole variazioni di taglie più grandi o più piccole." Come mai hai scelto la grafica di Insusit tra le centinaia del catalogo, cosa ti ha colpito? "Perché è un’illustratrice. Quella è stata una scelta per creare un campione del progetto “personalizza la tua tshirt”, dunque il gusto era il mio. La seguo sempre sui social, ma ho aspettato a incontrarla di persona per fare un acquisto, sempre perché amo gli incontri e le condivisioni. Trovo che abbia un gusto affine al mio nelle cose che fa. Le sue spille in legno le amo e le grafiche dei suoi tessuti sono magiche, le vorrei tutte! Mi piace perché credo sia anche lei un’esploratrice, prende spunto dalla natura e usa materiali come il legno e la pittura. Quando incontro persone come lei mi sento bene. Forse è per questo che ho scelto di indossare una sua grafica." Quanto credi sia importante personalizzare i tessuti e i capi di moda oggi "Credo sia importante restituire alle persone la possibilità di scegliere. Scegliere cosa indossare, in questo caso. Le grandi catene di moda ci hanno tolto questa consapevolezza. Il mondo dell’artigianato, invece, oltre che riappropriarsi di una vera qualità e umanità delle produzioni, credo costituiscano un mercato sempre più ampio, in cui ogni persona possa trovare il suo riflesso. Perché ogni prodotto nasce dall’individualità e dalle caratteristiche personali di chi lo lavora. D’altra parte, le nuove tecnologie dell’industria della moda, come quella della stampa digitale che utilizzate voi, possono fondersi con l’artigianato in un progetto innovativo. Forse pian piano qualcosa sta cambiando nel nostro modo di vivere." Progetti per il futuro? "Luoghi e collaborazioni. Sono in cerca di artigiani qui a Bologna per costruire un progetto comune, un luogo che possa unire diverse arti, esperienze e contaminarsi a vicenda. Sartoria, ceramica, falegnameria, illustrazione. Tutto ciò che creano le mani e che possa comunicare. Ma la strada è ancora lunga, un giorno arriverà. "
Tania adora tutto quello che si può fare con le mani, dall'uncinetto, alle sculture, passando per la serigrafia, il fimo e la marmellata. Ama imparare sempre cose nuove, nel suo nuovo shop Etsy trovate la sua ultima passione le toppe realizzate partendo dai suoi disegni e stampate sulla tela di microfibra. Dietro questa mela si nasconde una delle tante creative italiane, con un sacco di idee e fantasia, sarete anche voi catturati dalle sue parole, buona lettura... Tania raccontaci chi sei "Mi chiamo Tania Marino, disegno in modo compulsivo, canto da cani e parlo senza pensare, ma lo faccio sempre con amore. Ho una compulsione per l'apprendimento, negli anni ho provato e sperimentato qualsiasi cosa possa essere prodotto con le mani, ora mi ritrovo una casa simile ad un magazzino delle meraviglie, se vi serve qualcosa, passate di qua. Come artista ho vinto molti concorsi d'arte contemporanea internazionali, ma dipingere quadri mi ha sempre limitato, tra un dipinto ed un altro creo in continuazione piccoli oggetti handmade. Vivo in campagna, con due splendidi cani che svegliano regolarmente mio figlio di due anni e un compagno fantastico che mi commuove ogni volta che mi dice di essere orgoglioso di me." Patch it now, come è nato questo brand? "Ho sempre pensato che le toppe termoadesive in stoffa fossero una grande idea, sono sottilissime rispetto alle toppe classiche e questo permette di applicarle su tante superfici, ma i miei tentativi non mi soddisfacevano mai abbastanza. Poi ho incontrato TheColorSoup ed è nata la magia, la tela di microfibra è brillante, sottile e morbida, le mie illustrazioni stampate su questo supporto, vivono di vita propria. Io ne sono entusiasta. Riesco a trasformare vecchi capi d'abbigliamento che non mi piacciono più in qualcosa di unico, dalle maglie ai cappelli, passando per i calzini, senza considerare che potendo anche applicarli su carta la mia agenda ora è coloratissima!" Dove prendi ispirazione per le illustrazioni? "Disegnare per me è fondamentale, quasi come mangiare cioccolato al latte, ho iniziato da bambina e non ho mai smesso. Le illustrazioni sono elaborazioni della mia quotidianità, sono lo specchio di ciò che sono dentro, quelle simpatiche buffe illustrazioni, vivono, saltano e danzano dentro la mia testa. Io mi limito solo a portarle fuori." Sei un'appassionata anche di cucito o sei solo un'ottima disegnatrice? "Lo ammetto tra i tanti progetti, negli anni ho provato anche a cucire, ma dopo un paio di pantaloni con una gamba più corta, un cappellino che avrebbe fatto inorridire la famiglia reale, e qualche pupazzetto con emorragia di ovatta, ho deciso di lasciar perdere. Ovviamente non si può avere una propensione per tutto." Pensi di ampliare questo progetto in futuro e magari iniziare a trasferire i tuoi disegni anche su stoffa oltre che sulle toppe? "Non ho mai pensato di disegnare stoffe, ho decorato diversi supporti, con svariate tecniche, ma l'idea di creare stoffe che altri potessero utilizzare, non mi aveva ancora sfiorata. Fino a questo momento, perchè questa domanda per me è anche una sfida personale, dentro la mia testa si stanno già azionando migliaia di piccoli ingranaggi e sto già visualizzando qualche bellissima stoffa. A questo punto credo che tra non molto ne proporrò qualcuna. Creare qualcosa che altri possono trasformare è affascinate, Patch it now è nata con lo stesso scopo, permettere alle persone di creare sempre cose nuove." Ecco il suo motto è quello che anche noi condividiamo, per questo motivo Tania è entrata subito in sintonia con noi! Se vi piace il suo mondo seguitela sul suo profilo Instagram nuove illustrazioni, vi aspettano!
Tra i tanti nostri clienti abbiamo raccolto un pó di idee e questo articolo vi risolverà il problema dei regali di Natale: ecco una piccola lista di brand ed e-shop adorabili da cui comprare oggetti personalizzati! Vi racconteremo brevemente di aziende attente ai dettagli, e-commerce e piccoli artigiani che fanno dell’handmade la propria attività principale. Speriamo vi possa essere utile per il Natale ormai alle porte ma anche per altre occasioni. Anche quest’anno vorremmo sotto l'albero regali creati con il cuore, passione e tanta creativitá da tante piccole aziende che credono nell'handmade come Noi. Nella nostra wishlist troverete idee per l'homedecor, abbigliamento e accessori per i più piccoli, borse e pochette, capi su misura e molto altro...mettetevi comodi perchè ora ve li presentiamo :) Ricordate che nella nostra sezione creazioni della community trovate tanti altri crafter e artigiani, con molte altre idee. Partiamo dalla soleggiata e calda Sicilia, oltre alle sue borse d'arte Lidia Mallia nel suo shop online vi propone una meravigliosa sciarpa in dobby plain, con misure 50x145 cm, avvolgente e morbida, non passerà inosservata a chi la indosserà grazie alla splendida illustrazione di Giulia Caliò. Se la persona a cui volete far il regalo ama le gonne fatte a mano troverete tantissimi modelli sullo shop di Filomoon. Come scrive Roberta: "Realizzo gonne a palloncino ed altri capi di abbigliamento tutti confezionati da me. Ogni capo realizzato è un pezzo unico come unica vorrei che si sentisse la donna che lo acquisterà." Noi tra le tante proposte abbiamo scelto questa in tela di cotone canvas con una pioggia di foglie autunnali disegnate dall'illustratrice LaTrentinelli. Sotto l'albero non possono mancare scalda-collo, sciarpe e berrette sullo shop The Bazar Wow, un mix di cucito&illustrazione, un progetto nato nel biellese tra Selene e Monica mente e braccio di queste bellissime creazioni e di molte altre. Visitate il loro negozio online c'è un mondo fantastico di coperte di pile e caldi piumini che vi aspettano. Silvia Ferrari realizza a mano in digitale le sue creazioni per abbigliamento e accessori baby, nello shop online di OneplusOne troverete anche tutine, cuffiette e imbottiti ma anche soffici copertine. Noi ci siamo innamorati di questa coperta double face in jersey di cotone con un grande pupazzo di neve pronto ad abbracciare la principessa di casa. Cosa dirvi altro? Se siete amanti delle toppe come noi, guardate cosa crea Tania con la tela di microfibra e le sue illustrazioni... Potrebbero essere il decoro per un accessorio creato da voi o acquistato. Lo shop appena nato ha tantissimi disegni che aspettano solo di essere attaccati... Volete fare un regalo unico per un'amica scegliete un tessuto, una grafica della notissima Insusit oppure cercate nel suo shop uno dei suoi astucci portamonete, come non averne uno in borsa? Per i momenti di coccole o per dar colore alle vostre camerette, cosa ne dite di questo cuscino a forma di stella marina e del suo amico baby fish? Scoprite il sito di Cou.Cou.Ja dove piccoli scampoli di stoffa colorati prendono vita in oggetti di design unici come questi... Avremmo tantissime altre idee e proposte per i regali di Natale, seguiteci sui nostri social vi daremo molti altri suggerimenti. Ricordate che ogni settimana troverete tante nuove storie di crafter e artigiani sul nostro blog da cui poter far acquisti con il cuore e fatti a mano! Buono shopping a tutti!
Siete pronti a farvi qualche risata? Scoprite l'intervista a Giuditta una sorridente ragazza che ha scoperto a vent'anni l'amore per il cucito... Raccontarci chi sei e le tue passioni "Modello n.4... Giuditta! É un modello scintillante, intimo, malinconico e... com’era?… sincero! Ma è un modello soprattutto... adatto per saltare! Questa Giuditta!” (Roberto Benigni, “Il Piccolo Diavolo”, 1988) Non so se ricordate questa scena del film "Il Piccolo Diavolo"... Roberto Benigni che trasforma una Messa in una sfilata di moda, con una schiera di vecchiette come modelle, capitanate dall'attore che indossa una tunica bianca da chierichetto perfettamente adatta per... saltare! Ecco, questa sono io... Giuditta, 21 anni, un po' fuori dalle righe, una chioma indomabile di ricci e tanta voglia di entusiasmare il mondo con i miei capi." La mia passione per il cucito è nata quasi per caso: dopo essermi diplomata come addetta ai servizi alberghieri e dopo aver lavorato per un anno nell’attività di famiglia, ho capito che la mia vocazione era quella di creare con le mie mani cose belle e utili e ho trovato nel cucito il miglior modo per potermi esprimere. Sewing Studio è il tuo brand, da quando ti sei creata questa attività e qual è lo stile che ti appartiene? "Le mie prime incursioni nel mondo del taglio e cucito risalgono al 2014, ma é dall'aprile del 2016 che ho cominciato a dedicarmi in modo professionale alla creazione di abiti su misura, studiando con il metodo Sitam nella sede di Udine. Nasce così Giuditta Sewing Studio, più che un’attività io la definisco la mia storia, dove documento ogni mio miglioramento e ogni passo in avanti che faccio per raggiungere il mio sogno: fare della mia passione il mio lavoro! Passo il tempo a sperimentare creando abiti con tessuti sempre diversi, ideando nuove combinazioni ma cercando di mantenermi fedele a uno stile personale: allegro, originale, fresco e perchè no... anche adatto per saltare, nel senso che per me la comodità del capo è un fattore importantissimo." Gonna a ruota grafica cosmos di Insusit stampata sul twill di cotone 290gr, adatta per la stagione autunno-inverno. Hai delle icone di stile? Da dove prendi ispirazione? "La maggior parte delle volte in cui devo creare qualcosa ho le idee chiare e precise su quello che voglio realizzare, ma mi piace prendere ispirazione da diverse fonti. Sono follemente innamorata del romanticismo degli abiti di Elie Saab, che, giocando con pizzi e merletti, riesce a creare quella che per me è pura magia; poi qualche mese fa ho scoperto Lazzari Store, un’azienda italiana da cui c’è tanto da imparare, che produce degli abiti estremamente curati nel dettaglio, dalle linee semplici con uno stile retrò." Come scegli le grafiche e i tessuti per i tuoi capi? "Normalmente si parte dall’idea di un abito e si scelgono di conseguenza i materiali e le grafiche, io invece parto dal procedimento opposto: vedo una grafica e mi viene immediatamente in mente un capo grazie al quale verrebbe valorizzata al meglio. Grazie a The Color Soup posso sfogliare le grafiche e sbizzarirmi al meglio con le idee. I tessuti li scelgo in base al modello che ho in mente tenendo conto della consistenza, della pesantezza e dal modo in cui cade addosso." Grafica floreale del nostro catalogo stampata su jersey di cotone, abbinata ad un tessuto tinta unita per una bellissima tunica dai colori autunnali. Cosa significa per te cucire e creare qualcosa di unico? "Per me partire da un’idea, trasferirla su un foglio disegnando un modello e infine realizzarla, è la massima espressione di me stessa. Riesco a descrivere le mie emozioni, raccontare la mia storia, creando dei pezzi unici pensati per chi li deve indossare cercando di nascondere i difetti e valorizzare i pregi di ognuno. Aiutare a far diventare realtà l'abito che le mie clienti hanno in mente è un autentico privilegio. Per me cucire, ma anche disegnare ogni capo, e soprattutto vederlo realizzato è pura Gioia." Abito in tinta unita in jacquard, ideale sotto un cappottino melange. Progetti per il futuro… "Prossimamente partiró per la Spagna per una collaborazione con una sartoria locale. Sono una gran sostenitrice dell'importanza dello scambio di idee ed esperienze tra chi fa questo mestiere, c'è sempre cosí tanto da imparare... Intanto sto lavorando a una nuova collezione che vedrà la luce in primavera. Per il momento non posso svelare di piú... ma ci sará da divertirsi!" In grosso in bocca la lupo per i tuoi progetti Giuditta, seguitela sui canali social Instagram e Facebook!
Pausa caffè? Legge con noi la storia di due sorelle amanti del disegno , del cucito del fare a mano...Il centro Italia è il loro paesaggio e da qui è nato il brand di Lida Ziruffo...Le sue illustrazione le trovate nel suo sito, fatevi ispirare e se volete contattarla per farvi fare qualcosa di unico è la persona giusta! Raccontatemi chi siete e il vostro brand artigianale. "Siamo due sorelle, Lida e Giada. Ad Orvieto condividiamo con Massimo uno spazio creativo che si chiama Ciclostile. Qui convivono grafica e illustrazione, ciclofficina, filati e artigianato. Un posto che brulica di idee!" Lida, tu che disegni raccontaci la tua tecnica e il tuo stile "Disegno maggiormente in digitale con la tavola grafica, ma mi piacciono anche l'acquarello e la china. Il mio stile è una rappresentazione metafisica e intimista della natura e della mia quotidianità." Chi delle tue sceglie la stoffa per stampare i tuoi disegni? Quali oggetti vi piace di più realizzare? "Scegliamo la tipologia di tessuto insieme, in base agli oggetti che vogliamo realizzare, il nostro cavallo di battaglia sono delle piccole pouches da borsa, ma creiamo tanti altri accessori: dagli chou-chou per i capelli, ai bottoni ricoperti." Per Natale avete in mente qualche pezzo speciale? "Durante il periodo delle festività natalizie Orvieto ospita Umbria Jazz Winter e in occasione di ciò abbiamo pensato a delle creazioni con un tessuto ad hoc ispirato alla musica." Le vostre icone di stile e d'ispirazione quali sono? "Ci ispiriamo molto alla natura, ai libri, alla musica, al cinema, e adoriamo i giochi di parole. È il mondo la nostra icona di ispirazione." Idee per il futuro? "Abbiamo tantissime idee, siamo sempre in fermento. Seguiteci su Facebook, Instagram e vedrete!"
Siete in cerca di dolcezza? Andate sullo shop di Pastiglie Leone per regalarvi tante caramelle, zuccherini e cioccolato per le vostre feste, noi abbiamo pensato a un piccolo cadeaux per voi. Per chi effettuerà un ordine superiore a 50€ sullo shop online di Pastiglie Leone avrà diritto a una di queste tre piccole shop in tela di cotone personalizzate con una grafica natalizia speciale. Cosa aspettate a riempire il vostro carrello di dolciumi? Nella shopper c'è un promocode del 15% di sconto che vi aspetta! Il codice sconto è valido fino al 31 Marzo 2017 per effettuare un ordine senza minimo di spesa, utilizzabile anche per l'acquisto di cartella colori e kit campioni greggio.
Abbiamo conosciuto Silvia tramite le sue grafiche pubblicate sul nostro catalogo e poi il suo piccolo brand di abbigliamento e accessori per neonati. Con i suoi disegni ha dato vita al nostro tessuto felpa a calde cuffiette, tutine e baby pants colorate e tenerissime. Per chi fosse curioso la trovate su Facebook, buona lettura a tutti! Silvia, mamma, designer e...descriviti in poche righe "Sono una folle designer: innamorata della propria bimba e del proprio lavoro! Diventare mamma è stata un'esperienza stupenda e mi ha dato lo spunto per prendere il coraggio a due mani e coniugare un'idea con una passione. Sicuramente non è facile portare avanti tutte queste attività, ma ho una collaboratrice d'eccezione, che mi sprona, mi consiglia e già a due anni è una giudice molto severa dei miei lavori!!!" "1+1=3" il tuo brand come è nato e il significato che ha per te "La mia famiglia si è arricchita con l'arrivo della nostra piccola, per cui l'operazione matematica 1+1= 3 , racchiudeva tutta la magia e la perfezione che solo un marchio pensato e nato per i bimbi può esprimere. Da qui la scelta di realizzare ogni singolo passaggio di questi prodotti in Italia, in modo tale da offrire un prodotto d'eccellenza, 100% made in Italy con amore. Con la nascita del brand 1+1= 3 si sono concretizzati un desiderio e una passione, di quelli che tieni chiusi in uno scrigno per tanto tempo e coccoli con amore. Per me quindi ha significato il raggiungimento e la realizzazione di un sogno." Disegni a pc o mano, cosa ti emoziona di più? "Ho sempre scarabocchiato a mano per studiare un'idea, un concetto, per dare forma ai miei pensieri. Il disegno finale lo realizzo a pc, cercando però di trasmettere il più possibile le mie emozioni e mantenere la freschezza del tratto a mano. Da qui la scelta di un font handmade per il mio logo: vorrei far percepire l'amore ed il sentimento che vivono dietro ad ogni singolo elemento grafico. Ci sono riuscita??! :)" I tuoi prodotti sono in vendita su Etsy, vai anche a mostre-mercati e fiere, hai prossime date in cui poterti venire a conoscere? "1+1= 3 è in vendita su Etsy e devo dire che sta riscuotendo diversi consensi anche grazie i canali social : Instagram e Facebook. Con l'anno nuovo inizieremo anche ad essere più presenti a mostre-mercati e fiere! Seguiteci per essere aggiornati sulle date :) ! La tua ispirazione da dove nasce, segui i trend moda o è tutto fantasia e cuore? Il cuore è sempre il protagonista principale: alimenta ogni idea grafica sviluppata per i nostri cuccioli, tant' è che è diventato uno dei simboli ricorrenti e caratterizzanti della nostra collezione!! Ma essendo anche una designer, cerco di reinterpretare in chiave 1+1=3 i trend del momento! Spero che il risultato finale vi piaccia :) !! Natale si avvicina ed ecco le novità del brand per questa occasione speciale. Sono idee molto carine adatte per fare piccoli cadeaux per i cuccioli di casa, come vedete ci sono soffici coperte personalizzate per i lettini e le culle dei più piccini, noi ci mettiamo il nostro meglio per stampare queste opere d'arte uniche! Grazie a Silvia e a tutte voi, che ci seguite e ci fate stampare i vostri progetti, alla prossima settimana ;)
Un veloce tutorial per creare una borsa per la palestra coloratissima, ampia e lavabile in lavatrice! In meno di due ore avrete la vostra sacca personalizzata e cucita con le vostre mani...prendete ago e centimetro ed iniziamo! MATERIALI NECESSARI: 150×100 cm di twill di cotone elastan (oppure twill di cotone/canvas) grafica del nostro catalogo zip 65cm forbici, spilli filo macchina da cucire TAGLIO MODELLO: Piegate la stoffa in doppio sul tavolo e puntate con gli spilli le parti che compongono la sacca, dovrete ricavare: n°2 rettangoli con misure: 92cmx12cm per la tracolla n°2 cerchi per i lati laterali con diametro 32cm Per la tasca esterna invece tagliate in semplice la stoffa in misura 46cmx26cm ed un rettangolo con misura 91cmx66cm (laterali sacca). CONFEZIONE: Iniziamo dalla cucitura della tasca, piegate i lati del rettangolo della tasca e con la macchina da cucire create l'orlo. Mettete da parte questo pezzo che andrà poi applicato sul lato lungo della borsa. Per ricavare il fondo della sacca (se volete potete anche rinforzarlo con un cartone foderato di stoffa) prendete il pezzo di stoffa da 66x91cm, misurate la metà larghezza (33cm) e aggiungete circa 9cm a destra e sinistra dei 33cm. Da questi due punti cucite un piccolo bordo a rilievo (stoffa in dritto, vedi foto). Piegate a 1 cm i 3 lati, stirate per creare gli orli della sacca e cucite. Stirare va a sostituire l'imbastitura degli orli, se non vi sentite così sicure, armatevi di ago e filo ;) Ora applicate la tasca sul lato. Abbiamo pensato di creare la doppia tasca, quindi calcolate la metà della larghezza e cucite in verticale il rettangolo. La stessa tasca può essere messa all'interno per gli effetti personali. Lungo la larghezza borsa cuciamo la cerniera di circa 65cm, fate molta attenzione a tendere bene tessuto e zip mentre si cuce. (vedi foto) Dopo aver cucito la cerniera al tessuto, girate al rovescio il tessuto ed iniziate a cucire i due cerchi laterali della borsa. Per rifinire le cuciture nell'interno sacca, utilizzate una cucitura a zig zag. L'ultimo passaggio è la cucitura della tracolla. I due rettangoli vanno ripiegati ai lati circa di 1 cm e con il ferro appiattite i bordi. Con la macchina da cucire chiudete il rettangolo formando le due strisce che userete come tracolla. Per fissarla calcolate circa 4-5cm nell'interno tasca e fissate i lembi con una cucitura doppia. Controllate tutte le cuciture, rifinite i fili in eccessp e la vostra sacca è pronta per essere usata! Vi serve un aiuto guardate il video qui!
Noi siamo curiosi e ci piace scovare ogni settimane nuovi creativi per presentarveli, con noi oggi virtualmente c'è Selene. Se amate gatti e robots le sue illustrazioni vi colpiranno di sicuro, buona lettura a tutti ;) "Sono "un'artista creativa tuttofare", un'autodidatta nata con la matita, amante di tramonti, divoratrice di fumetti e di serie tv, manica dell'ordine e veneratrice di caffè! Ho sempre amato il disegno, fin da quando a 3 anni liberai la mia vena artistica creando un murales sul muro dietro al divano. Non ho frequentato scuole d'arte ma ho sempre coltivato la mia passione disegnando ogni volta che avevo del tempo libero. Lo scorso anno, spinta dalla curiosità verso le illustrazioni digitali e la possibilità di vedere stampati su tessuto i miei disegni, ho acquistato un tablet e scaricato un programma di disegno ed ho cominciato a dare vita a nuovi progetti. Giuro che evolverò passando dal tablet ad un PC ed una tavoletta grafica." Raccontaci il tuo progetto di prodotti handmade e disegnati dalla tua fantasia... "Il mio intento è quello di poter trasmettere emozioni tramite il tratto di una matita o attraverso una creazione, che sia un pupazzo od una sciarpa. Selinum è il luogo in cui nascono le mie idee, in cui visualizzo i miei disegni o le mie creazioni, è il mio laboratorio onirico ed il nome della mia scrivania (ad ognuno le sue follie) in cui prendono forma i miei progetti: i Babaciosi, buffe creature nate da bozze chiuse in un cassetto, realizzati principalmente come pupazzi di feltro e The BazarWow, linea di abbigliamento ed accessori, nato in collaborazione con Monica Rizzo di "Cucito con il cuore" (scoppiettante crafter con mani di fata). Da quest'ultimo progetto, dal connubio tra cucito ed illustrazione digitale, prende vita un mercato fatto di colori basato sulla volontà di reinventarsi e stupire." Da dove prendi ispirazione solitamente per i tuoi progetti? "Il mondo che mi circonda, i piccoli dettagli, gli odori ed i sapori sono fonte continua d'ispirazione. A volte basta uno rumore per accendere la lampadina e sfornare idee per nuove creazioni." Cosa ti ha spinto a personalizzare il tessuto? "Sicuramente la voglia di reinventarsi ed imparare tecniche nuove, basti pensare che fino a qualche mese fa non avevo idea di come funzionasse una macchina da cucire e conoscevo solo il "punto festone" utilizzato per i miei pupazzi in feltro. Avevo delle idee e volevo realizzarle, la curiosità alla base del mio lavoro mi ha portato a scoprire TheColorSoup ed a poterle vedere così stampate su tessuto." Cosa sogni per il tuo futuro? "Spero di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissata e veder realizzata una parte dei miei sogni. Poter continuare a fare della mia passione il mio lavoro dando sfogo alla mia fantasia... questo è il futuro che vorrei." Ecco per voi le coordinate del suo nuovo sito neneartwork.blogspot.it della pagina facebook di The BazarWow.
Pesci, casette per uccellini e lampade, tessuto a stampe floreali e giapponesi, tessuti naturali e sete preziose...terra, mare cristallino e vento l'artigianato e la creatività arrivano dalla sardegna questa settimana, vi presentiamo Cou.Cou.Ja Chi c'è dietro a cou.cou.ja? "Cou.cou.ja è una bimbetta vivace e terribilmente chiacchierona che trascorre i giorni sotto il cielo blu di una bella isola al centro del mediterraneo. Da qualche lustro in qua quella bimba chiassosa e confusionaria s’è accorta di avere una manciata di centimetri in più, una dignitisissima e contenuta chioma argentea in sostituzione delle piccole code rossicce di un tempo, un esasperante ed esasperato marito entusiasta della vita, un bimbetto a propria immagine e somiglianza, ossia vivace e terribilmente chiacchierone (è la legge del contrappasso)." Cosa significa il nome del vostro brand è una parola sarda, vero? "In una terra riscaldata dal sole e scompigliata dalle fredde folate di maestrale, tra le onde del mare blu e il be-beee delle pecorelle, sopra il frastuono delle grandi città e nel silenzio delle pietre dei nuraghi, si sente ancora parlare una lingua antica che chiama “cucuia” la mandorlina non ancora matura. Nel pieno rigoglio degli anni Settanta, tra pantaloni a zampa, stampe optical e zazzere cotonate, “cucuia” era anche il delizioso vezzeggiativo con cui donne e uomini di casa festeggiavano i rari momenti di quiete – e silenzio! – della logorroica frugoletta. Senonché gli anni passano e le passioni crescono. Così, distorcendo un poco la grafia, quel nomignolo tanto grazioso è diventato un acronimo francofilo di passioni profonde: cou.leurs, cou.ture e ja.poneserie (ma tu continua a leggere “cucuia”!)." Raccontaci come e quando è nato il vostro progetto di produzione di oggetti fatti a mano "Con la nascita di un cou.cou.baby, la spunta delle infinite gioie materne si è felicemente arricchita della voce “uso/abuso della prole nella pratica di sperimentazioni sartoriali”, tanto più esaltante quanto meno, specie in età neonatale, la cavia potesse opporre resistenza. Così inizialmente mi sono dedicata anima e corpo al servizio di una immane, ma necessaria impresa: svestire orde di bimbi infelici degli ancor più infelici panni monocromi, rigorosamente ripartiti per sesso (ohibò, il cromatismo di genere!), che i più conoscono sotto la denominazione di grembiuli scolastici della prima infanzia; da lì una neppure tanto rapida incursione nel settore “camice maestra”, perché, parliamoci chiaro, se i bimbi piangono a causa delle loro tristi vesti, le maestre non ridono di certo, cinte come sono di candide divise simil-ospedaliere; poi un interesse prossimo alla nevrosi maniacale verso gli accessori del pianeta di cucciolandia: bavaglini, copri-libretto pediatrico, quaderni prima infanzia, sacchi nanna, completi culla … E poi, in un batter di ciglia, eccoti cou.cou.baby trasformato in cou.cou.junior. Archiviate le pappe, i biberon, i ciucci, insomma tutto quanto necessario a sopravvivere senza (troppi) danni alla travolgente esperienza neogenitoriale, si punta la rotta verso Oriente, lì dove soffia una brezza leggera che racconta di fiori di pruno e rami di ciliegio, di motivi iconografici dalle antiche geometrie, di tessuti naturali dai colori naturali, di forme semplici di un’eleganza commovente. La passione per il Giappone riempie il cuore e la testa: e, volendo dare casa al cucu simbolo del marchio, le birdhouse, nella leggiadria del mero oggetto déco, si vestono in japan style senza, per questo, rinunciare a raccogliere dovunque e comunque i più disparati spunti di ispirazione improvvisando un tuffo nel mare... ah, già, il mare...e i pesci! È bastato scendere dai monti (eh, perché qui, da noi, ci sono anche le montagne... sì, insomma, colline, ma alte, alte colline!), partecipare ad un evento espositivo fortuitamente fissato il primo giorno di aprile, per farsi sedurre dal fascino delle ricorrenze navigando a vele spiegate nell'oceano senza fondo delle associazioni d’idee: sono nati così i cou.cou.ja’s fish, grandi, grandissimi o piccoli, piccolissimi, in scatola e no, appesi alle pareti o adagiati su letti, divani, tappeti, fauna atipica di case – e proprietari – dalla forte personalità." Chi cuce, incolla e costruisce i vostri prodotti? "Riflettendoci su, più che di una cou.cou.ja, si dovrebbe parlare di una cou.cou.ja’s family. Il fatto è che da sempre, fin da quando, ancora verdina, morbida e vellutata, la tenera mandorlina esprimeva i primi, incerti vagiti, il cou.cou.jesco coniuge ha sostenuto e arricchito di personali e guizzanti interpretazioni la fase progettuale fino ad aggiudicarsi (ed autoinfliggersi) l’onere della lavorazione e realizzazione dei manufatti lignei di cui si compone buona parte della produzione, recuperando così, da adulto (pure un pelo attempatello, diciamocelo!), le buone pratiche di bimbo cresciuto a pane e “Fare e Costruire” dei Quindici. Per di più, dato che in casa cou.cou.ja non si butta via niente, l’esperienza da ingegnere – consumata nel quotidiano tra le mura di uno studio assai poco poetico e per niente colorato, ma solo illuminato dalla luce spettrale delle lampade al neon – trova nuova linfa nella progettazione CAD della linea déco. Da parte sua, cou.cou.ja propriamente detta è e rimane regina incontrastata di ago, filo e macchina da cucire, con interessanti e non troppo veloci divagazioni nel settore della pittura, tinteggiatura, scartavetratura e incollaggio, nonché (rispolverando la pratica di editor di una vita fa) autrice, e colpevole, dei testi astrusi e troppo prolissi. Quanto a cou.cou.junior, responsabile del controllo qualità (ché, se una cou.cou.ja sopravvive ai suoi maneggiamenti, supera il test col massimo del punteggio!), modello recalcitrante e non troppo paziente dei surreali set fotografici, costituisce un’inesauribile e preziosa fonte di idee nuove e pure un tantino azzardate che, foglio e pastello alla mano, mai manca di fissare su carta a beneficio di una coppia di genitori piuttosto duri di comprendonio." La scelta dei materiali quanto tempo vi porta via e quanto ci vuole per creare queste splendide casette o i cuscini, raccontateci il dietro le quinte del vostro lavoro creativo manuale. "Per usare una metafora cinematografica, Holly sta alle luccicanti vetrine di Tiffany, come il team cou.cou.ja sta al monitor del pc, fulgente di splendidi tessuti provenienti dalle più disparate regioni del globo terracqueo. E così, nello spazio di un click, una città di provincia diventa l’ombelico del mondo. Certo, la scelta non è facile, tanto più che le possibilità sono tante, troppe, spesso fuorvianti. Sono le gioie e i dolori dell’universo parallelo del web: apri una finestra, che apre una finestra, che apre una finestra, che apre... Ma succede anche che, quando stai per naufragare tra i burrascosi marosi virtuali, si palesa tra le onde un’idea, un tratto, una combinazione di colori e forme da farti strabuzzare gli occhi. È così che abbiamo conosciuto Insunsit, potevamo dunque rinunciare alle sue stampe? L’acquisto su TheColorSoup si è concluso con la stessa prontezza con cui si afferra una ciambella di salvataggio. A questo punto, quando gli occhi e la mani si riempiono di tanto preziosi tesori, quando la gioia di scovare il materiale giusto ti fa fremere di entusiasmo manco fossi la reginetta al gran ballo delle debuttanti, i confini spazio-temporali si annullano e le ore, i giorni (e le notti, quante notti?!) passati a tagliare, imbastire, cucire, risvoltare, appiattire, imbottire, definire dettagli con la pittura manuale, sagomare il legno, rifinirlo e dipingerlo, incollare, assemblare... e chi se li ricorda più?!" Progetti futuri pre-natalizi? "Illuminare d’immenso! Nel mese di settembre è nata la prima cou.cou.lamp: la birdhouse di sempre, ora non solo rivestita di tessuto ma anche finemente traforata al laser a riprodurre i motivi tanto cari dell’iconografia giapponese, si trasforma in lampada da parete, ma anche lampada da tavolo e applique. L’obiettivo è di intensificare la produzione diversificando le stampe e i colori, modificando, e combinado, le texture. E, a proposito di combinazioni, che ne pensate di dare finalmente vita all’idea delle idee, il very big fish sardo-giapponese (ché cou.cou.ja viene dalla Sardegna, l’avevo detto?), accoppiando i pattern giapponesi alle geometrie tipiche della tradizione tessile della mia terra? Certo semplice non è: si tratta di disegnare e poi stampare un tessuto creato per l’occasione: e chi può farlo se non TheColorSoup?" Noi accettiamo la sfida di produrre nuovi tessuti sardo-nipponici ;) Grazie Francesca per averci raccontato la sua storia, siamo rimasti affascinati dalla tua parlantina e dalla bambina che è rimasta in te! Continuate così siete una famiglia veramente speciale ;) Seguiteli su instagram e facebook, non rimarrete delusi!
Ci ha colpito ed oggi lasciamo lo spazio a Serena, una giovane creatrice di immagini napoletana, amante dell'arte e della personalizzazione. Il suo tratto grafico unico e fresco come lei, decorano da poco tempo anche foulard e borse. Se siete curiosi di scoprire tutto su di lei, sedetevi con una tazza di thè e buona lettura! "Serena Marra, classe 1987, nata a Napoli, cresciuta e pasciuta a Casalnuovo di Napoli, sorella minore di Luca. Sono una grafica pubblicitaria e illustratrice ed ho studiato fotografia e cinema all'Accademia di Belle Arti. Della vita amo soprattutto: il cibo, la letteratura per l'infanzia, disegnare e il guardare... Per lavoro creo immagini, per hobby pure." "Perché quello che più apprezzo in un'immagine - e in ogni forma d'arte - è proprio la capacità di suscitare domande." Questa frase è molto bella, cosa significa per te? "E' una cosa che ho imparato nei musei, durante le lezioni di storia dell'arte. Che mi trovassi di fronte a un'opera classica, a una moderna o (e forse soprattutto) di fronte all'arte contemporanea, ho notato che le opere di cui riuscivo a vedere <<l'aurea>> erano quelle che pur avendo una forma precisa, mi suggerivano altre mille forme, che pur raccontando una storia, potevano, volendo, raccontarne altre ed altre ancora. Ho capito che per me un'opera buona è quella che quando la guardo, la leggo, l'ascolto...mi provoca dei punti interrogativi, ai quali non sempre so dare risposte, ma dai quali spesso nascono storie con tante possibilità narrative." Personalizzare il tessuto era un sogno o un'idea nata da una nuova esigenza? "Mia madre da bambina mi lasciava giocare con i colori per tessuti, personalizzando le t-shirt estive, spesso è lei stessa a dipingere i foulards che indossa; credo di esser stata abituata a percepire la stoffa come un supporto quasi al pari della carta o della tela. Le illustrazioni che faccio nascono tutte digitali, perché non amo molto il mio tratto "analogico" e credo che la stampa sia più adatta del pennello per il tipo di immagini che creo. Insomma per me è un po' l'evoluzione di una quasi tradizione di famiglia." Sai anche cucire oltre ad essere un'artista con i colori? "In 29 anni credo di aver cucito maldestramente solo un bottone, forse due. Dei progetti su stoffa realizzati fino ad ora, i cuscini e i foulards sono stati fatti in una sartoria del mio paese, mentre le borse sono di Barbara Bruno di BBAGDESIGN, un architetto napoletano che ho scovato sul web, che disegna e cuce borse meravigliose, rifinite in maniera impeccabile." Hai una tua icona di stile o figura a cui ti ispiri per i tuoi progetti? "Ne ho tante, non di tutte sono consapevole. Sono cresciuta in una casa piena di immagini che mi hanno influenzato: le mattonelle di casa mia riproducono le illustrazioni di Piero Fornasetti e Ruben Toledo, sia mia madre che mio padre dipingono e la mia immaginazione devo molto alla loro. Quando ero bambina nella camera dei miei genitori c'era una stampa del "Giardino delle delizie" di H. Bosch, credo che i toni degli azzurri e dei rosa utilizzati dal pittore fiammingo abbiamo in qualche modo segnato molto il mio gusto, perché quando scelgo i colori delle mie illustrazioni, spesso mi torna in mente quella tavolozza." Raccontaci come sono nate le tue storie timide e i prodotti che hai creato con i nostri tessuti. "Prima di iniziare assiduamente a illustrare mi dedicavo quasi esclusivamente alla fotografia ma soffrivo la mancanza di uno stile. Quando ho cominciato a disegnare mi sono detta che dovevo iniziare da questo punto, dalla definizione di uno stile ed ho pensato che per farlo fosse utile lavorare a un progetto unitario, magari a un libro. Tuttavia non ci sono riuscita subito, perché tutte le immagini che mi venivano in mente bastavano a loro stesse, svilupparle in più pagine mi sembrava voler strafare, così, un giorno, in preda a una giocosa frustrazione ho detto ai miei disegni: << ... perché siete timidi, abbandonatevi ad altri fogli, non c'è bisogno di star chiusi tutti in una sola tavola...>> così, sono nate le storie timide." Potete seguirla sulla sua pagina Facebook e Instagram per innamorarvi anche voi della sua creatività!
L'evento mostra mercato Week Hand del 24-25 settembre all'interno della corte del Palazzo Trinci a Foligno ha mostrato come il mondo del fatto a mano stia crescendo moltissimo in Italia e quanto interesse ci sia per questo mercato. Questa seconda edizione con tantissimi visitatori e partecipanti è stato il frutto della varietà dei laboratori proposti, accompagnati da eccellenze di prodotti artigianali italiani. Gli artigiani di oggi sono dei veri professionisti e trasformano il loro talento in professione. Noi di TheColorSoup abbiamo deciso di rivolgere il nostro servizio di stampa digitale per grandi clienti anche a chi ha bisogno piccole metrature di stoffa personalizzata per dar valore a chi vuol un prodotto di qualità e personalizzato al 100%. Abbiamo avuto la possibilità di creare un corner accanto a molti crafters che già utilizzano il nostro tessuto per creare i loro prodotti. Che emozione poter dire ai visitatori che avrebbero potuto acquistare dei prodotti fatti a mano agli stand accanto creati con il nostro tessuto! Vogliamo ringraziare Francesca Tasselli, una delle menti e organizzatrice dell'evento che in maniera impeccabile ci ha fatto sentire a casa nostra! Sei stata una vera forza! Gli organizzatori e i 50 crafters presenti hanno dato vita ad una manifestazione ricca di emozioni, "contaminazione" di idee e passione per il proprio lavoro, chi non ha potuto partecipare si inizi ad organizzare per il prossimo anno ;) Il nostro workshop nel centro della corte del palazzo è stato un successo! Tantissimi bambini hanno disegnato e colorato su carta il proprio sacchetto porta caramelle offerte da Pastiglie Leone. In pochi minuti con la nostra stampante abbiamo trasferito i loro disegni su stoffa, facendo brillare loro lo sguardo! Un grazie speciale va a tutte le ragazze del gruppo di A Little Market per averci aiutato a cucire i sacchettini :) questa è anche la forza di questa manifestazione. Personalizzare il tessuto per i più piccoli non è stata la sola cosa creata a Foligno, abbiamo anche fornito il tessuto per il workshop di cucito creativo con Burda Style, per creare un porta oggetti da tavolo. Guardate qui come sono diventate brave le nostre followers con la macchina da cucire ;) Stupiti ed entusiasti di questo evento speriamo di esserci anche in una futura terza edizione con moltissimi nuovi progetti da sviluppare con tutti voi!
L'intervista di oggi racconta di un'altra donna con mille passioni, che con noi ha iniziato a creare prodotti fantastici...scoprite chi è :) "Ciao! Mi chiamo Giusy, sono una mamma a cui piace definirsi artista, maker, designer e daydreamer. Creo stampe per tessuti, che poi plasmo per creare piccoli oggetti utili nell'uso quotidiano, ma soprattutto sono una grandissima sognatrice." Illustratrice ma anche produttrice di tessuti stampati, raccontami come è nato il tuo brand "Da diversi anni mi dedico con costanza e passione alla manualità senza mai aver avuto il coraggio di andare fino in fondo. Sette anni fa, alla nascita del mio bambino, ho arrestato quello che stavo pian piano costruendo con i miei shop sull'allora neonati Marketplace Etsy e Dawanda. Quello che in tutto questo periodo non ho mai smesso di fare è stato coltivare la mia passione. Ho continuato a studiare da autodidatta ed ho ripreso in mano colori e pennelli per illustrare le storie che io ed il mio bambino creavamo insieme nei momenti di gioco. Da ragazza avrei voluto iscrivermi al liceo artistico, ma la scelta mi è stata preclusa in virtù di studi tecnici che mi avrebbero aperto più facilmente le porte del mondo del lavoro. La fibra però è rimasta quella dell'artista, ed oggi posso dire che fare quello che ci piace è l'unica scelta possibile per vivere una vita piena e felice. Ora che mio figlio è più grande posso dedicare più tempo a coltivare il mio sogno, e da febbraio ho deciso di cominciare a fare sul serio. E da li è nato il brand JDEEBELLA che racchiude in esso il mio nome (un francesizzato Giuseppina in Josephine - peraltro scelto in onore di Jo March - il mio personaggio preferito di Piccole Donne - e Dee Bella da Di Bella il mio cognome)." Sei mamma, crafter, illustratrice e molto altro, come fai a far tutto? "Tanta costanza ma soprattutto una grande passione. Per me fare quello che faccio è come respirare, ne ho bisogno per vivere bene. Poi è vero che bisogna anche fare delle piccole rinunce, le quali però per me non sono tali. Ho l'abitudine di svegliarmi molto presto la mattina, capita qualche volta che io sia già sveglia alle 5.40 e nei week end non mi alzo mai più tardi delle 6.20. Al mattino concentro molto lavoro, già prima che mio figlio si svegli per andare a scuola. Poi dedico a questa attività ogni momento che posso rubando lo spazio ad altre come per esempio lo shopping, il parrucchiere, la socializzazione in generale. Ho pochi amici scelti con cui preferisco prendere un tè o cenare in ambienti familiari e poco rumorosi, preferisco la tranquillità al caos; tutto ciò può suonare noioso, ma posso assicurare che la mia vita è tuttaltro che noiosa, non c'è limite quando si ha una mente creativa ed una fervida immaginazione." Hai usato il nostro tessuto per realizzare degli astucci, hai un tessuto preferito tra i nostri? "Io adoro i tessuti naturali. Per gli accessori che creo il lino è il tessuto che amo per eccellenza, e poi il cotone. Tra i vostri amo particolarmente il Puro Lino, il Twill di cotone 290gr e il Popeline di cotone." Vendi solo online o frequenti anche eventi? I prossimi apputamenti dove poterti conoscere? "Finora si, ma da questo autunno parteciperò ad alcuni mercatini dell'handmade finemente selezionati, ovvero quei mercatini dove le persone vanno per trovare delle cose uniche e ne riconoscono il valore, e non quelli da hobbista dove si gira giusto per fare la passeggiata domenicale. Trovo l'incontro con i veri appassionati del genere sempre molto stimolante ed energizzante. Apro le porte a questa nuova esperienza cominciando con uno degli eventi cittadini tra i più belli e chic di Trieste, la mia città: Barbacan Produce, che arrivata alla nona edizione, e che raccoglie il fiore dei produttori handmade del Triveneto e Paesi confinanti come Austria, Slovenia, Croazia. Essere stata scelta mi ha motivata se possibile ancora di più a dare sempre il meglio." Progetti di personalizzazione nuovi per l'autunno? Puoi svelare qualcosa? "Quest'autunno voglio concentrarmi sulle cose che ho impostato quest'estate accompagnando per mano il mio brand per farlo crescere amorevolmente come si fa con un bebè. E' un po' come avere un figlio in tarda età, ma di bello c'è che con i miei 20 anni di esperienza è ora di fare il passo e fare uscire tutto l'amore insieme a ciò che ho appreso ed accumulato in questi due decenni. Quindi al momento non mi sento di anticipare molto, ma credo che a volte un pizzico di mistero faccia parte della magia di creare qualcosa con le proprie mani insieme alla gioia della scoperta finale per chi ha atteso tanto." Se volete sapere di più ecco i suoi contatti: Facebook @jdeebella Instagram @jdeebella
Il workshop di cucito di sabato 8 Ottobre 2016, presso il Museo Ettore Fico in collaborazione con Dreamers è stato un successo! Per chi di voi non ha potuto partecipare, come promesso abbiamo racchiuso qui i momenti salienti della giornata. Le dieci iscritte al workshop si sono dilettate come stiliste per un pomeriggio, creandosi un capo unico da indossare. La fantasia e la creatività, accompagnate da risate e trucchi del mestiere, sono state il mood della giornata. Come anticipato sui social, abbiamo realizzato una maglia in felpa a manica scesa, modello detto a kimono, con un taglio oversize comodo e adatto ad ogni vestibilità. Con l'aiuto di cinque "maestre del cucito" del gruppo Miroglio, in solo due ore e mezza le partecipanti hanno cucito la proprio maglia, ma non è tutto... il tocco di personalizzazione di ogni partecipante è stato anche quello di creare una grafica ad hoc per questo capo d'abbigliamento o sceglierlo tra il nostro catalogo grafiche. Con l'aiuto delle sarte, ognuna ha piazzato il carta modello sulla propria stoffa. Come spiegato a loro ad inizio workshop, il modello scelto é composto da due fronti e un retro. (Eccovi un bozzetto del cartamodello da poter riprodurre a casa).Dopo la spiegazione sul cartamodello si è passati alla fase di taglio della stoffa. Prima di tagliare occorre puntare con gli spilli il modello di carta, ponendo attenzione se il disegno stampato é un pattern all-over. Piegando in doppio la stoffa si ricava direttamente il modello oppure se la grafica non all-over si deve piazzare il cartamodello nelle aree che desiderate. Di seguito vedete un esempio di disegno piazzato tagliato singolarmente e una stoffa con fantasia all-over. Il passaggio successivo é stato "prendere confidenza" con la macchina da cucire messa a disposizione dal gruppo Miroglio, ma tra risate e consigli siamo passati subito all'opera. Per cucire senza andare storti o far errori, fate combaciare i segni o taglietti che trovate già nel cartamodello. Le cuciture andranno tutte rifinite a zig zag o con un sorgetto. Il capo è terminato ma se volete è possibile arricchirlo con una cintura, passamanerie di vario genere e colore e ovviamente tutto quello che rende il capo perfetto per il vostro stile. Ringraziamo tutte le partecipanti e le sarte per la bella giornata passate insieme a creare qualcosa di unico, come piace a noi di Thecolorsoup ;) e vi lasciamo con una piccola pillola video della giornata. [video id=20197]
Questo tutorial con il canvas di cotone vi insegnerà a realizzare un piccolo papillon per gli ometti di casa. E' un semplice fiocco per cui se volete poi trasformarlo in una decorazione per gonna o come fiocco per i capelli, potrete riadattarlo alle vostre esigenze. Se volete un maggior aiuto seguite il video riassuntivo, sarà facilissimo! MATERIALI NECESSARI: tela di cotone canvas forbici spilli, ago, filo in tinta forbici elastico Confezione Ritagliate due rettangoli di tessuto misure: 21cmx14cm e 11cmx6cm. Poi dal lato rovescio piegate il tessuto a metà e cucite le estremità insieme. Creata la striscia prendete il lembo destro e sinistro piegandola a metà. Modellate una piccola piega centrale e fermatela con ago e filo. Il fiocco ora ha preso forma, come vedete manca solo più l'anello per coprire e rifinire il papillon. Per realizzare l'anello piegate le due estremità a 0,5cm lungo il lato lungo ed aiutatevi con il ferro da stiro, per pressare bene il tessuto. Ora passate intorno la striscia corta al fiocco e cucite a mano per bloccare il fiocco. Per finire, passate un pezzo di elastico nell'anello ed il papillon sarà pronto per essere indossato ;) Se il tessuto vi è piaciuto potrete realizzare anche altri accessori, tra cui una piccola gonna a ruota e delle scarpette per neonati.
Tratti sottili, disegni a mano e tanta fantasia, il nostro canvas prende vita con i disegni di Burabacio... Leggete la nostra intervista di oggi: "Mi chiamo Sabrina anche se Burabacio è ormai il mio secondo nome, ho 35 anni, sono di Torino ma vivo a Perugia. Ho un compagno, una casa in affitto, tanta voglia di viaggiare e una grande passione per l'espressione artistica. Burabacio è una mia creatura nata nel 2012 ed è il nome che uso per firmare tutti i disegni che faccio. Sono una grafica pubblicitaria e illustratrice, ho sempre amato molto disegnare e col tempo ne ho fatto un lavoro. Amo anche raccontare e spesso disegno e racconto si uniscono per finire in quaderni artigianali che vendo su Etsy. Mi piace spronare grandi e piccoli a colorare, a raccontarsi e a disegnare, lo considero un mezzo di espressione molto forte, che spesso viene abbandonato dopo la prima infanzia. Amo la natura, camminare, osservare gli altri e trovare il lato comico di ogni cosa (anche se poi spesso vengo colpita dal pessimismo cosmico finché non lo esorcizzo con una risata). Amo meravigliarmi e cercare il bello perché il brutto lo vediamo fin troppo bene." Burabacio, da dove arriva il nome del tuo brand? Burabacio arriva da un momento delicato della mia vita in cui avevo bisogno di una svolta. Ho iniziato con una pagina Facebook in cui pubblicavo disegni, racconti e piccoli fumetti. Al momento di scegliere il nome della pagina non ho dovuto pensarci molto: Burabacio, era lì sulla punta della lingua. Burabacio è una parola dialettale piemontese che vuol dire "scarabocchio" ma anche "pupazzo", "fai altri burabacio?" me lo ripeteva sempre mia nonna vedendomi disegnare. Burabacio ha dentro le radici (il piemonte, la nonna) ma anche la parola "bacio" che non fa mai male. Da una pagina facebook è diventato un blog in cui raccontare le cose buffe e quelle serie che mi capitavano il tutto attraverso i disegni: "diario disegnato, disegno diariato" era la mia definizione del blog. Disegno dopo disegno quel che pensavo sarebbe rimasta una grande passione è diventato un lavoro, ho iniziato a fare illustrazioni su commissione, vignette per i social per aziende, ho illustrato libri per bambini e per adulti. Parallelamente ho capito che volevo vendere dei quaderni artigianali, quaderni che non avevo mai visto in commercio: scritti a mano, curati in ogni dettaglio e molto bizzarri. Tutto questo è burabacio: una continua ricerca della meraviglia. Sei un'illustratrice, ma crei cuscini e borse sai cucire, dove hai imparato? Non ho mai imparato a cucire, anzi sono una schiappa! Da tempo volevo arricchire il mio shop on line su Etsy, in cui vendo disegni, stampe e quaderni artigianali, con borse e shopper. Inoltre ho sempre guardato con molto interesse al mondo dei tessuti e della creazione delle texture, morivo dalla voglia di stampare un tessuto burabacio con gli elementi che mi identificano: sirene, gatti, barchette, cappuccetti rossi... però, come ti dicevo, non so minimamente cucire. Ne ho parlato con la mia amica stilista Ivana Celentano (aka La Singer di Marla) che si è resa disponibile a realizzare per me tutte queste cose! Senza di lei non avrei mai potuto realizzarle. Da tempo volevo stampare delle shopper ma la qualità del cotone e la fattura delle shopper già cucite non mi soddisfacevano molto, burabacio su etsy vende solo articoli artigianali molto curati e volevo un prodotto simile come cura e impegno ai quaderni. Grazie a Ivana ora non ho solo borse e shopper ma anche cuscini e astucci! Abbiamo da poco realizzato un cuscino sirena di cui siamo particolarmente molto orgogliose. Hai una tua musa ispiratrice? "Una sola musa ispiratrice non saprei identificarla ma ho molte influenze: il giappone con Miyazaki e i manga, Lisa Congdon con le sue opere coloratissime, molte brave illustratrici per l'infanzia come Satoe Tone ma anche molti grandi pittori della storia dell'arte come Chagall ma anche Schiele. Fumettisti con Hugo Pratt e Gipi." E' la prima volta che stampi sul tessuto le tue opere d'arte? Come ti sei trovata? "Si è stata la mia prima volta e non sapevo proprio cosa aspettarmi. Fortunatamente c'era Ivana che aveva già una bella esperienza altrimenti non sarebbe stato così facile. Mi sono trovata bene, il tessuto è arrivato nei tempi richiesti e la stampa era bella. Non avevo mai visto i miei disegni su cotone ed è stato... strano! Emozionante! Vederli poi trasformarsi in borse, astucci, cuscini, oggetti tridimensionali è stata una vera sorpresa." Idee per il futuro e sogni per il futuro? "I sogni e le idee per il futuro sono molte: vorremmo provare con Ivana a realizzare degli zainetti e una serie di cuscini ispirati alle favole. Anche maxi maglie, chissà... Per quel che riguarda il "mondo della carta" ho appena terminato l'agenda 2017 e ho un elenco di nuovi quaderni lunghissimo, mi manca solo il tempo per poterli disegnare tutti! In futuro vorrei creare delle texture per Burabacio, molte texture!" Le sue coordinate social le trovate qui: Instagram e Facebook.
Siete pronte alla fiera della creatività più attesa della stagione? Noi vi aspettiamo ad Abilmente di Vicenza dal 13-16 ottobre presso il Padiglione n°7 Stand 836 Saremo a vostra disposizione per domande, dubbi e informazioni. Porteremo i nostri tessuti quindi potrete toccare con mano la qualità e scegliere quello ideale per i vostri progetti...passateci a trovare numerosi!! Se acquisti il kit o la cartella colori presso il nostro stand ricevi uno sconto da utilizzare entro il 31 dicembre 2016! Nello spazio atelier Fatto da Mamma sarà presente anche l'Associazione Little Dresses for Africa. L’iniziativa prende spunto da Rachel O'Neal, fondatrice del progetto negli Stati Uniti. L’obiettivo sarà quello di realizzare abiti per i bambini dell’Africa con il tessuto offerto dalla nostra azienda (Gruppo Miroglio). Little Dresses for Africa è un’associazione fondata da Rachel Alexander O'Neal nel 2008 negli Stati Uniti. La sua missione è portare un aiuto ai bambini di tutto il continente africano e di tutte le altre zone disagiate del mondo. Distribuisce vestitini alle bambine che a causa della larga diffusione della pandemia dell’AIDS, molto spesso rimangono le uniche a doversi prendere cura dei fratelli più piccoli; l’associazione realizzando un vestito cucito apposta per loro, cerca di farle sentire uniche e speciali. I volontari sono sparsi negli Stati Uniti, Canada, Australia, Singapore, Inghilterra e adesso anche in Italia, che spesso si ritrovano insieme dando vita a gruppi di cucito per confezionare vestitini. Little Dresses for Africa si occupa con i propri team di gestire tutti gli aspetti arrivando a spedire i vestiti a tutte le comunità che ne fanno richiesta e che vengono accuratamente selezionate. Ad oggi l’associazione complessivamente ha spedito circa 3.500.000 di vestitini, distribuiti in 47 paesi dell'Africa ma anche in Guatemala, Filippine, Cambogia, Messico e Haiti.L'associazione Madre negli Stati Uniti ha ufficialmente riconosciuto l’Associazione “Little dress for Africa Italia” come centro raccolta ufficiale per l'Italia. Little Dresses for Africa Italia è stata riconosciuta come Onlus nel dicembre 2005, entrando così a far parte dell'Albo del CESVOT delle Associazioni di VOLONTARIATO TOSCANE, nonchè iscritta al registro delle associazioni del comune di Livorno e a quello provinciale.
Questa settimana con il canvas di cotone abbiamo pensato di fare un pò di accessori per i bambini facili da realizzare con la macchina da cucire. Insieme faremo una gonnellina a ruota per bimba, delle mini scarpine e un piccolo papillon, i tre tutorial da seguire sono anche correlati di video riassuntivo. Iniziamo con realizzare la gonna eccovi la lista della spesa ;) MATERIALI NECESSARI: tela di cotone canvas forbici biadesivo ganci spilli, ago, filo in tinta forbici elastico h 6mm Confezione della gonna Scelta la fantasia dal nostro catalogo che più vi piace per personalizzare il vostro tessuto, applicate il carta modello sulla stoffa con gli spilli e ritagliate il fronte/retro della gonna a ruota. Abbiamo calcolato come consumo di tela circa 100x29x46 in doppio, poi andremo a decorare il modello con piccolo fiocco. Per questo serviranno due rettangoli con le seguenti misure: 10x5cm e 29x8cm. Il modello a ruota prevede delle piccole "pizziche" o pieghe per dar movitento alla gonna, puntatele prima con gli spilli e poi cucitele a macchina. La gonna andrà cucita al rovescio sui lati per unirla. In vita andrà inserito l'elastico alto 6mm, fatta l'asola inseritelo all'interno aiutandovi con una spilla di sicurezza. Tirando l'elastico si arriccerà la gonna e sarà più comoda da portare. Ultimo passo per concludere la gonna, è fare l'orlo al fondo della gonna. Ripiegate la stoffa a circa 1 cm, poi se avete la sorgettatrice rifinite il fondo gonna con il filo a contrasto. Noi abbiamo pensato di fare un piccolo fiocco di stoffa da applicare con un bottone automatico. Ritagliati i due rettangoli applicate il biadesivo all'interno, aiutandovi con il ferro create le due strisce che diventeranno più rigide. Con le dita aiutatevi a formare un anello, poi fermatelo con una cucitura. Ripetete il procedimento per la seconda striscia e sovrapponetele, otterete così il fiocco. Ecco la nostra gonna terminata, ora con lo stesso tessuto passiamo a fare un paio di scarpine seguite il prossimo tutorial qui.
Il canvas di cotone è un tessuto molto resistente e versatile, seguite il tutorial per realizzare delle piccole scarpette da bimba, che potranno essere abbinate alla gonna a ruota. Pronti con ago e forbici? Dai iniziamo... MATERIALI NECESSARI: tela di cotone canvas forbici finta pelle per fondo decorazioni nastro/bottoni spilli, ago, filo in tinta forbici elastico Confezione scarpette Con un cartamodello di carta che segua la forma dei piedini, abbiamo ritagliato come primo passaggio il fondo della scarpina con un tessuto di eco pelle. Successivamente fate la stessa cosa sul tessuto canvas, da cui si dovranno anche ritagliare i due lati della scarpetta (come in figura). Se volete rendere le scarpette più elastiche, potrete mettere un elastico nel tallone prima di rifinire con il sorgetto il tessuto. La sagoma della suola in stoffa e in eco pelle devono essere cucite insieme, poi unite la striscia di tessuto. La cucitura andrà fatta in verticale nella zona del tallone per chiudere insieme la scarpa. Ecco il risultato finale. Le scarpette saranno foderate in cotone all'interno per proteggere al meglio il piede. A piacere potete aggiungere una piccola decorazione sulla scarpa. Per seguire tutti i passaggi ecco il tutorial video, buon lavoro!
Creazioni di piccola sartoria fatte a mano, con una particolare attenzione alla ricerca dei tessuti, ecco come si presenta il brand di abbigliamento Filomoon. Roberta personalizza i suoi capi scegliendo dal nostro catalogo grafiche, si affida ad alcuni nostri artisti come per esempio Nina Masina, Illumino Home Ideas, Insusit e Laura Guglielmo. Ciao Roberta, raccontaci chi sei e quali sono i tuoi hobby? "Sono una ragazza di Nave (provincia di Brescia) con la passione per i viaggi che mi portano a scoprire ed esplorare posti nuovi. Adoro leggere, passeggiare e stare con la mia amata cagnolina Filomena che ha ispirato il nome del mio brand. Da sempre sono affascinata dall’handmade e dalle attività artigianali in tutte le loro forme. Ogni prodotto fatto a mano è espressione della passione di chi lo realizza." Quando è nato il tuo brand? Oltre a gonne ed abiti, cosa crei? "Dentro di me da sempre. Ma Filomoon è diventata una realtà circa un anno quando ho capito l’importanza di dedicare davvero del tempo alle proprie passioni. L’estate scorsa durante una vacanza in Portogallo sono entrata in una piccola merceria e ne sono uscita con la valigia piena di tessuti. La valigia che ha dato il via alle prime creazioni nate non solo per il mio armadio ma pensando di poter rendere felici altre donne. Vorrei realizzare capi che lascino il segno con semplicità e le gonne sono l’oggetto che prediligo perché sono l’emblema della grazia e della femminilità. " Quando hai imparato a cucire, hai avuto una maestra di cucito? "Da piccola nella taverna di casa mia non è mai mancata la macchina da cucire accesa, ma ho realmente imparato a cucire in un piccolo laboratorio Fabrique-handmade gestito da due ragazze incredibili che hanno il “fatto a mano” come loro stile di vita." Raccontaci quali sono i tuoi tessuti preferiti e lo stile che ami per i tuoi capi Amando le gonne a palloncino trovo che il cotone piqué sia l’ideale per la loro realizzazione grazie alla consistenza del tessuto. Il double jersey lo trovo perfetto per la vestibilità degli abiti. In TheColorSoup ho trovato la possibilità di rendere unici i miei capi grazie alla personalizzazione delle grafiche. Idee per la tua collezione d'autunno? Continuerò a confezionare gonne ma con stampe e colori invernali ed ho intenzione di introdurre nella collezione autunnale delle felpe abbinate per dare a chi le indossa la possibilità di sentirsi belle con un capo funzionale. Cosa aspettate a visitare il suo shop Etsy? I suoi contatti Instagram Facebook
Erika, in arte Pretty in Mad, chi sei e come coltivi l'handmade italiano? "Ciao sono Erika e sono una delle tante persone che, in questo tempo di crisi e incertezze, hanno deciso costruirsi da sole proprio il futuro: ho scommesso tutto sulla mia attività, prima approcciandomi al mondo del cucito e successivamente decidendo di fare sul serio, aprendo partita IVA e diventando artigiana a tutti gli effetti. Coltivo l'handmade Italiano, direttamente da casa mia, più precisamente dal mio studio/laboratorio dove passo la maggior parte del tempo, e lo faccio cercando di offrire sempre qualcosa di innovativo, di originale, mettendoci del mio il più possibile, prendendo ispirazione il più lontano che posso, per differenziarmi dal resto e rendere riconoscibile il mio stile a colpo d'occhio." Raccontaci il tuo brand quando e come è nato "Il nome in sé è un ricordo dei sei mesi passati in UK a Manchester nell'ormai lontano 2008, sono tre parole che mi sono fatta tatuare sul braccio prima di lasciare la città per sempre. Dapprima le ho usate per dar nome al mio blog, che era inizialmente incentrato sulla fotografia analogica. Quando poi, tre anni fa, ho cominciato a cucire, il nome è finito sulle etichette delle mie creazioni ed è diventato di fatto il mio brand vero e proprio." Ami i gatti, la pellicola e il cucito, cosa ti emoziona di più? Alle volte si uniscono queste passioni? "Sicuramente ciò che mi emoziona di più sono i gatti, in particolare i miei, che per me sono come figli. I gatti sono creature magiche, dalle quali c'è moltissimo da imparare ogni giorno e vivere con loro è ogni giorno una scoperta e un privilegio. Tra il cucito e la pellicola sicuramente al momento è il cucito ad avere tutta la mia attenzione. Quando ho una passione mi ci butto a capofitto, la vivo in modo totalizzante, e non c'è spazio per viverne due appieno contemporaneamente. La pellicola è stata questo per diversi anni. Ed è grazie ad essa che ho creato attorno a me una community così affezionata che mi ha seguita anche nel mio progetto imprenditoriale artigianale. Queste passioni si incontrano perché spesso uso stoffe con gatti o fotocamere, che rimangono sempre tra i miei soggetti preferiti." Hai cercato ispirazione per personalizzare i tuoi prodotti dal nostro catalogo, come mai la scelta delle grafiche di Insusit? Mai pensato di disegnare qualcosa tu stessa? "Conosco il lavoro di Giulia da diverso tempo e ho avuto anche il piacere di conoscerla personalmente , la stimo molto e adoravo le sue illustrazioni su stoffa già da quando le usava solo per sé. Quando ha annunciato che le aveva rese disponibili sul vostro sito non ci ho pensato due volte e ho fatto subito il mio ordine. Sì, ho pensato moltissime volte di disegnare qualcosa da me (ho un taccuino dove raccolgo i miei timidi tentativi di creare pattern) e non escludo che succeda in futuro!" Sei super social, quanto aiuta per la promozione dei tuoi prodotti? Consigli da dare a chi si approccia a questo mondo? "La promozione on line per un piccolo brand come il mio è fondamentale. I social permettono di far conoscere le proprie creazioni, ma soprattutto consentono di instaurare un vero e proprio rapporto con la community, e di portare avanti il proprio personal branding che è alla base di ogni piccola impresa di questo tipo. I consigli che mi sento di dare su questo argomento sono: investi tanto in formazione (corsi, ebook, risorse on line), in pratica studia, studia, studia e non smettere mai: se usati per lavoro i social non sono un passatempo e vanno utilizzati con metodo. Per quanto riguarda foto, captions o qualsiasi altro tipo di contenuto, non copiare lo stile altrui: TI rende ridicolo e fa perdere di credibilità. Allenati a trovare il TUO modo di comunicare. Evita le scenate sui social network: la reputazione on line è importante per il tuo brand e accendere situazioni di violenza verbale in pubblico ti danneggia, ti fa apparire insicuro, negativo e soprattutto molto poco professionale." Nei prossimi anni come immagini il tuo brand? Hai anticipazioni per l'autunno? "Immagino il mio brand in crescita costante, con uno stile che oramai sarà riconoscibile, un'immagine ben definita e uno stuolo di clienti che impazzirà per collezioni in edizione limitata. Per l'autunno ho in ballo una mini linea di abiti, per cominciare, e una super super super collaborazione - più avanti - per quanto riguarda i tessuti, di cui però ancora non conosco le tempistiche, che mi elettrizza a livelli che non so nemmeno spiegare. E per quanto riguarda quest'ultima se, come credo, andrà in porto, voi di The Color Soup sarete i primi a saperlo per ovvi motivi ;-) "
Facciamo un piccolo riassunto di cosa puoi trovare nella sezione del tuo account nel momento in cui sei registrato. Nella voce di menù bacheca trovi il riepilogo di tutti gli ordini effettuati e puoi verificare lo stato (in lavorazione, in spedizione, spedito, cancellato ecc). Dentro ogni ordine c'è il codice track per monitorare la tua spedizione. Se hai delle grafiche in vendita sul nostro marketplace nella stessa pagina di menu hai il contatore vendite. Se raggiungi 50€, puoi scriverci per richiedere il pagamento. Nella voce di menù libreria grafiche, abbiamo suddiviso le tue grafiche tra salvate e non salvate. Le grafiche non salvate ogni mese vengo cancellate, per cui se vuoi conservarle sul nostro server ricorda di salvarle automaticamente le ritroverai alla voce di menù libreria grafiche. I tuoi lavori grafici approvati e visibili nel nostro catalogo grafiche li trovi archiviati nella voce di menù "grafiche pubblicate", mentre quelle non approvate potrai cancellarle. Ricorda se non sei registrato, puoi caricare le grafiche ma avrai solo un paio di giorni per ritrovarle nel tuo account nel momento in cui ti sarai registrato. Se vuoi ritrovare le grafiche votate da te nel catalogo, sono tutte racchiuse nella voce di menù "grafiche preferite".
Endless summer Un’estate senza fine, un’avventura infinita, finalmente viverla. Quando abbiamo progettato questo tessuto, ci siamo lasciate ispirare dalla vegetazione che cresce spontaneamente a Maiorca, l’isola magica che è diventata la nostra casa. I cactus che accompagnano le stradine sterrate che ti portano alla spiaggia. Le piante grasse che crescono e fioriscono tra le rocce, sotto un sole luminoso. I tramonti sul mare, di un incredibile arancione, i cieli azzurri di un solstizio d’estate. La luna che illumina le notti e riempie il mare di scintille. L’acchiappasogni che abbiamo appeso in auto, per non lasciare scappare nemmeno un sogno fatto ad occhi aperti. Abbiamo immaginato di mettere questa estate infinita nei nostri abiti, insieme al profumo della terra bruciata dal sole, al sapore salato del mare. Vogliamo regalare a chi scegle uno dei nostri abiti un pezzetto di questa estate infinita, una storia da indossare tutto l’anno. Gli abiti realizzati nel tessuto cactus motel orange e cactus blue si possono acquistare su sunvibes.it/shop
Dalla passione per la moda a quella del mangiar bene e sano, vi presentiamo Valeria. Bottoni colorati, filati e tessuti circondano Valeria ogni giorno nel suo lavoro di stilista, ma poi a casa si trasforma in una cuoca veg a domicilio. L'articolo di oggi ha un sapore un pò diverso dal solito, buona lettura a tutti ;) Valeria, racconta in poche righe chi sei, che lavoro fai e quali sono i tuoi hobby "Difficile definirmi in poche parole. Ho studiato architettura e dopo un’esperienza di lavoro tra Torino e Utrecht ho deciso di seguire la mia passione per la moda e di partecipare al master in Fashion coordinator. Quasi sette anni fa è iniziata la mia avventura in Miroglio Fashion e ora sono stilista per il marchio Motivi. Oltre all’interesse per moda, arte e fotografia ho una passione per la cucina veg (sono vegetariana, “quasi vegana”, da più di 2 anni). A maggio 2016 è nato il progetto RosaRegina, in collaborazione con mia sorella Simona." Quando è nata la passione per il disegno&moda? "Mi piace disegnare da sempre: da bambina trascorrevo pomeriggi interi a disegnare e colorare. E fin da bambina ho iniziato a creare disegni di abiti per le mie bambole che poi mia mamma mi aiutava a confezionare. Da lì non ho più smesso disegnando prima abiti per me stessa e ora anche per lavoro. Ciò che preferisco disegnare sono i capi in maglia: partendo da un filo è possibile creare un’infinità varietà di soluzioni giocando con punti, volumi, lavorazione, applicazioni…" Raccontaci il tuo progetto “RosaRegina” "Io e mia sorella Simona ci appassioniamo di alimentazione sana da molti anni, essendo la nostra dieta quotidiana. La cucina è una passione di famiglia: nostro nonno Carlo avviò negli anni ’70 un’attività di catering a domicilio che, dopo anni di successo, dovette abbandonare a causa di un problema di salute. Noi, con una nuova filosofia culinaria, riprendiamo questa sua attività. Insieme abbiamo accettato la sfida: crediamo nel nostro lavoro per un beneficio altrui, non solo per chi gusta i nostri piatti ma anche per il rispetto di tutte le forme di vita. Con la nostra attività vorremo diffondere l’idea che il benessere comincia a tavola e sfatare il mito che l’alimentazione vegana sia incompleta, triste e insapore proponendo una cucina sana, stuzzicante e salutare. Offriamo un servizio di cucina e catering a domicilio, lezioni di cucina private, organizzazione e allestimento di eventi veg, servizio di consulenza. Una curiosità sul nome: è l’unione dei nomi di due nostre bisnonne." Voi date un servizio 100% personalizzato vero? dal cibo fin alla mise en place? Il nostro servizio di cucina-catering a domicilio prevede un servizio completo: inizia con la spesa (prediligiamo la scelta di prodotti naturali, stagionali e il più possibile locali), prevede la preparazione dei piatti a domicilio e il servizio a tavola. Offriamo ai nostri clienti anche un servizio di allestimento della tavola e/o del locale in cui avverrà l’evento. Proponiamo un innovativo table setting green per il quale utilizziamo materiali e tessuti naturali." Raccontaci la tecnica usata e i dettagli per realizzare le tovagliette in puro lino che hai realizzato con Thecolorsoup "È nata l’idea di creare un tessuto personalizzato con cui realizzare tovaglie, tovagliette, grembiuli. Partendo dal nostro logo e dagli ingredienti principali delle nostre ricette ho disegnato a mano un pattern, poi digitalizzato, che con TheColourSoup ho stampato sul tessuto 100% lino. Il tessuto in fibra vegetale e con un aspetto un po’ rustico corrispondeva perfettamente all’immagine che intendevamo ottenere. Nei prossimi mesi offriremo ai nostri clienti la possibilità di avere tessuti personalizzati per arricchire la mise en place. Realizzeremo inoltre alcuni articoli di biancheria da cucina (tovagliette, grembiuli, runner…) personalizzati RosaRegina." Progetti futuri? "Da settembre saremo impegnate, oltre agli eventi privati, con lezioni di cucina naturale ad Asti e Torino e brunch veg la domenica. Per essere informati su tutti i nostri eventi, ricevere sempre nuove ricette, consigli alimentari, proposte di table setting seguici su Facebook e Instagram. Per avere maggiori informazioni sui servizi offerti visita il nostro sito." ...A noi è venuta fame e a voi?
Thecolorsoup ha il piacere di presentarvi DREAMERS: è un inedito evento emozionale (dal 5 al 9 Ottobre a Torino) dove la moda non è soltanto prodotto, mercato, marchio, marketing, ma anche, e soprattutto, un oggetto culturale che parla del progetto che c’è dietro, del corpo, dell’anima, del tempo, parla di sogni e futuro. Luogo di mostre, vendita e conoscenza, Dreamers è un’occasione unica per incontrare, ascoltare e toccare la creatività della moda e la sua poesia. Un racconto articolato del saper fare e della visionarietà progettuale contemporanea. Protagonisti sono maestri, giovani talenti, pensatori, artisti e imprenditori che contribuiscono a immaginare, fare, pensare e rinnovare la moda, a raccontarla, a costruirne – o destrutturarne – l’immagine, a immortalarla attraverso le parole e i segni. Dreamers porta in scena i loro progetti, le loro visioni e le loro storie in un pluralismo di linguaggi e contaminazioni disciplinari. Tra moda, arte, cinema e musica. Sono stati organizzati laboratori per adulti e bambini condotti da tutor d'eccezione, per cimentarsi con il fare e il progettare della moda, i suoi meccanismi, i suoi dettagli. Ma anche occasioni per mettere in relazione mani e idee, avvicinando la cultura del progetto alla vita di tutti i giorni. Sabato 8 ottobre alle ore 15 vi aspettiamo al workshop: UNICI E INIMITABILI KIMONO. Il kimono, nella sua interpretazione corta, minimale e contemporanea, è un capospalla raffinato e confortevole, da abbinare a look freschi e sbarazzini. Entro il 25 Settembre è possibile personalizzare al 100% il tessuto, noi lo stamperemo per te e insieme realizzeremo un kimono unico da indossare nelle prime serate autunnali, per un tocco chic, o per impreziosire i weekend più oziosi. Se volete le informazioni e il programma dell'evento vi invitiamo a collegarvi al sito dreamerstorino.it Vi aspettiamo numerosi!!
Il tessuto dobby plain ha una trama resistente di filo di poliestere che può essere utilizzato per rivestire sedute. Il tutorial con anche l'aiuto del video vi permetterà di creare un bel sacco poltrona, per arredare il vostro salotto o la cameretta dei bambini. Armatevi di ago e filo si inizia ;) MATERIALI NECESSARI: 1,5x2 m di tessuto dobby plain in fantasia zip 60cm imbottitura forbici, spilli filo macchina da cucire REALIZZAZIONE Disegnate sulla carta il modello: due cerchi (circa di 30cm e una di 70cm di diametro) 4 fasce (circa alte circa 120cm) una tasca (15x20cm) Tagliate la stoffa e date i "taglietti" che vi aiuteranno per le congiunzioni tra le parti del sacco. Le cuciture fatte al rovescio del tessuto, consigliamo di fare uno zig zag o un sorgetto. Per permettere di lavare il tessuto abbiamo previsto tra due fasce centrali una zip per sfoderare la poltrona in futuro. Dopo aver cucito insieme le quattro fasce e la zip, aiutatevi con gli spilli per posizionare la tasca sul tessuto. Scelta la posizione, fate l'orlo alla tasca e fissartela al sacco con una cucitura a vista. Ultimo passaggio per concludere è attaccare i due cerchi e il sacco sarà pronto per essere imbottito di ovatta sintetica. Ecco il sacco riempito, prendete un bel libro e accomodatevi per un momento di relax.
A quasi un anno dalla nascita di thecolorsoup.com non abbiamo mai smesso di migliorarci, grazie al vostro aiuto e segnalazioni per offrirvi un servizio più ampio e professionale, oggi vi presentiamo le migliorie apportate al nostro sito. Nella nuova homepage vi accoglierà una nuove veste grafica, attenti alla vostra esigenza di personalizzare il tessuto con un semplice click del mouse su "crea il tuo tessuto" potrete caricare il vostro file in formato .tiff, .jpg o .png. Nella nuova pagina che vi appare oltre all'indicazione della dimensione immagine e risoluzione in dpi, avete la possibilità di modificare il disegno piazzato sul tessuto, applicando una sfalsatura del pattern in orizzontale o verticale. Questa novità vi permette anche di rendere uniche le grafiche del nostro catalogo, ognuno di voi avrà il suo tessuto dei sogni! Inoltre se cercate il vostro designer preferito, da oggi il nuovo filtro di ricerca "Autore" vi renderà tutto più facile. Nuova sezione AIUTO Qualsiasi informazione voi stiate cercando è stata racchiusa in questa pagina, a vostro supporto troverete ogni spiegazione dettagliata suddivisa per argomenti, insomma non la solita faq ;) Nuova sezione CREAZIONI Una sezione tutta dedicata ai vostri lavori, mandateci le foto dei vostri prodotti creati con il nostro tessuto stampato. Saremo felici di essere la vostra vetrina sul web! Nuovi TESSUTI Arriva l'autunno e porta con se il calore del misto lana viscosa per realizzare caldi foulard e uno jersey di viscosa elasticizzato, cosa aspettate a stampare la vostra nuova collezione autunno/inverno? Tante altre novità stanno arrivando, noi non ci fermiamo e siamo sempre a vostra disposizione, Grazie del vostro supporto!
Qual'è oggi l'accessorio più trendy tra i ragazzi e gli uomini? Regala un tocco di stile hipster ...Il papillon! Allora scoprite la storia di Angela e Omar, che con cura, arte e maestria dedicano tutto il loro tempo e passione per creare accessori unici handmade. Dal cuore dell'Italia questa settimana per voi...Officina del papillon Angela e Omar siete i genitori di Officina del Papillon, ci raccontate da quanti anni è nato il vostro brand e qual'è il vostro segno distintivo? "Officina del Papillon nasce nel maggio 2014 in modo del tutto casuale, ossia dall’esigenza di trovare un papillon originale per Omar, ma anche dalla voglia di creare un’alternativa lavorativa in un momento di recessione cercando di rimanere coerenti con gli ideali ed i valori della tradizione della nostra città Terni e con il mondo e la passione della cultura handmade. Il segno distintivo del nostro progetto è senza dubbio identificabile nel connubio tra la ricerca dall’alta qualità della fattura di ogni prodotto e dal forte legame con la nostra terra: Terni, l’Umbria, e l’Italia, tutto ciò è sintetizzabile nel nostro motto “tradizione italiana, qualità artigianale”. Il papillon è un accessorio d’altri tempi ed oggi è di nuovo un trend. Come nasce la vostra passione per questo elemento distintivo di un look? "Sicuramente oggi il papillon è una tendenza molto forte nel panorama della moda, ma non si può dire fosse lo stesso quando la nostra avventura ha avuto inizio. La nostra curiosità per questo accessorio è la conseguenza logica dei nostri interessi e del nostro stile di vita, entrambi infatti siamo amanti di vintage, modernariato ed arte moderna, in particolare futurismo, razionalismo e stile liberty: il risultato è la passione per gli outfit ispirati alla moda dei primi del ‘900 e all’accessorio simbolo di quel periodo." Angela, dove hai imparato a cucire? chi è stata la tua musa ispiratrice? Omar, pensi al design delle forme o cuci anche tu? "Nonostante avessi sempre mostrato particolare interesse verso la ricerca del capo unico cimentandomi anche nella realizzazione di abiti, con l’aiuto degli insegnamenti sulla tecnica del cucito che sin da bambina ho ricevuto da mamma e nonna, ottime sarte, posso affermare di essere essenzialmente un’autodidatta e di aver perfezionato conoscenze e metodologie del cucito principalmente sul campo, con dedizione, curiosità e tenacia. Omar apporta il suo contributo occupandosi di marketing e dell’area commerciale, ma anche con le sue nozioni di web design e di grafica acquisite nelle precedenti esperienze lavorative, anche se non disdegna di armeggiare ago e filo nella realizzazione e cucitura delle parti in pelle delle nostre bretelle." Anche voi siete attenti all’unicità ci raccontate come avete creato il papillon Girardengo? "Unicità e qualità sono due dei fattori che contraddistinguono il nostro progetto ed i nostri prodotti, per questo motivo una realtà importante come TheColorSoup ci è parsa subito il mezzo ideale per cercare di realizzare stoffe esclusive per confezionare prodotti unici. L’occasione si è concretizzata con la nostra partecipazione in veste di sponsor tecnico de La Valentiniana, VI tappa del Giro d’Italia d’Epoca e dalla necessita di creare un papillon da donare alle partecipanti della manifestazione. Per questo motivo abbiamo pensato di omaggiare Girardendo, il grande campione del passato, con una stampa su cotone caratterizzata da piccole bici da corsa vintage in due diverse nuance: avio e borgogna, ovvero i colori rispettivamente della tappa e della manifestazione." Vendete online e partecipate a fiere dell’handmade, quali sono i prossimi eventi da segnalare per riuscire a toccare con mano la vostra qualità? "Dopo due mesi passati in laboratorio a ricaricare le pile e a pianificare la stagione autunno inverno siamo pronti a partecipare come l’anno passato agli eventi più importanti del panorama handmade italiano. La prima tappa del nostro tour ci vedrà impegnati nella nostra regione, a Foligno, il 24 e 25 settembre tra gli espositori di Week Hand, manifestazione cui teniamo moltissimo e che nella precedente edizione ha segnato per noi il trampolino di lancio verso i market del Nord Italia. Successivamente saremo presenti con i nostri prodotti il 5 e 6 Novembre nella splendida cornice di Officine Farneto a Roma in occasione di Fall in Love, evento dedicato al matrimonio creativo e alle nuove tendenze nel settore wedding. Inoltre cercheremo di essere confermati con il nostro banco da lavoro e la Officina da viaggio nei market che ci hanno visto protagonisti negli scorsi mesi come East Market Milano, San Salvario Emporium Torino, Factory Market ad Alzano Lombardo, V-Market a Roma e alcune interessanti novità che aggiorneremo sui nostri canali social e alla pagina eventi" Nuovi progetti per l’autunno? Nasceranno nuove linee o modelli? "Come accennato la “pausa” estiva ha rappresentato per noi un ottimo periodo in cui abbiamo cercato di sviluppare al meglio la stagione alle porte. A breve presenteremo la nostra linea AI 2016-17 in cui cercheremo di proseguire e completare il percorso intrapreso con la Linea Centurini, esperienza segnata dalla partecipazione alla manifestazione A Bag, A Tie & Shoes in occasione di Pitti Uomo 90, sviluppando una collezione segnata ancor più da un forte legame con la nostra territorialità, dall’uso di tessuti di altissima qualità quali lane fini, super fini, e cashmere realizzati con trame e pattern al passo con le tendenze del futuro prossimo venturo. Oltre alla nuova collezione di papillon però abbiamo in serbo tantissime sorprese, prima tra tutte l’inaugurazione di un nuovo laboratorio nella nostra città in cui potremo ospitare tutti quelli che desiderano toccare con mano le nostre stoffe. Altra novità sarà la creazione di un servizio esclusivo per la personalizzazione dei prodotti sul nostro shop e per finire la presentazione ufficiale di alcune delle creazioni che abbiamo realizzato in via del tutto eccezionale, ma che a breve vedranno il loro ingresso in pianta stabile tra i nostri prodotti, insomma vi consigliamo di seguirci perché ne vedrete davvero delle belle." Se vi abbiamo incuriosito, visitate il loro sito officinadelpapillon.com e i loro canali social Facebook, Instagram.
Siamo a Settembre!!! Ripartiamo con le nostre interviste del giovedì, la nostra ospite di oggi è Jenny, conoscete già il suo brand JenCrea? Questa mamma creativa realizza bambole, orsetti imbottiti e accessori per il mondo bimbi. Le illustrazione sono state realizzate da Pinkfrilly e stampata in digitale con le nostre macchine da stampa sulla tela di microfibra, con fantasia e creatività Jenny poi le rende uniche per i vostri bambini :) Ora prendetevi 5 minuti e ascoltate come nascono queste meraviglie handmade! Jenny raccontaci il tuo brand handmade, chi sei e come vendi i tuoi prodotti "Sono conosciuta sui social come JenCrea il brand nasce principalmente dopo essere diventata mamma, dalla mia voglia di vendere e condividere i prodotti che creavo per le mie bambine. Vendo tramite i social come Instagram o nel mio shop sul portale di misshobby, quando riesco faccio anche qualche fiera e mercatini creativi." Da quanto produci bambole e orsetti imbottiti? Cuci da molti anni? Personalizzi anche altri tessuti, magari su richiesta? "Ho iniziato a cucire bambole e orsetti questa primavera, per la realizzazione ho avuto bisogno di un aiuto grafico e per questo ringrazierò sempre la bravissima Manuela Pinkfrilly che ha espresso graficamente con tanta pazienza il mio sogno e le mie richieste specifiche. Il cucito mi affianca da moltissimi anni praticamente ho iniziato che ero piccolina copiando e imitando mia mamma, adoravo creare i vestiti per le barbie. Poi quando sono cresciuta ho integrato le mie capacità autodidattiche facendo una scuola di modellismo, taglio/cucito e da li è esplosa la mia passione, ho iniziato a creare di tutto: abiti per me per le mie bambine, giocattoli, accessori e quant'altro." Ora che puoi personalizzare il tessuto come è cambiato il tuo brand? "Aspettavo questo momento da tempo, già parecchi anni fa pensavo come sarebbe cambiato il mondo del handmade se ognuno di noi poteva personalizzare il proprio tessuto. L'unicità della stoffa personalizzata rende il tutto più speciale, la gente comprando un mio prodotto sà con sicurezza di avere tra le mani, una cosa unica che non può trovare in nessun'altro luogo." A chi o a cosa ti ispiri quando lavori e crei i tuoi prodotti unici? "La mia primissima ispirazione sono le mie bambine, tutti i lavori che faccio sono sempre pensati per soddisfare il loro gusto e desideri, se credo che un gioco alle mie bimbe possa non piacere allora non lo faccio neanche. Infatti le bambole stampate nascono principalmente così, sapevo che sarebbero diventate uno dei loro giochi preferiti ed ho avuto ragione ci giocano tantissimo, cambiano gonne e mi richiedono sempre nuovi vestiti e accessori, ed io soddisfo con piacere le loro richieste creative." Settembre è il mese dei nuovi propositi per la nuova stagione, quali programmi hai? "Beh io lavoro d'anticipo e ho gia cominciato a pensarci a giugno e la mia mente è sempre carica e piena di nuove idee. Ho in programma qualche bambolina nuova a tema invernale e natalizio, le adoro e non vedo l'ora di presentarle, in più sto lavorando a nuovi set creativi sempre rivolti al mondo dei piccolini." Ringraziamo Jenny, per averci raccontato la sua storia tutta handmade, se volete contattarla potete scriverle al suo indirizzo e-mail, visitare il suo shop online o su Instagram.
Se Agosto è il mese del relax e delle vacanze, già da Settembre ci aspetta un calendario fitto di eventi: ecco le fiere e gli eventi dell’handmade a cui parteciperemo nella seconda metà del 2016. Il 24 e 25 Settembre saremo a Foligno (PG), al festival Week Hand "Un contenitore di idee, talenti, creazioni, sperimentazioni e divertimento, tutto dedicato al mondo dell’handmade". Presso il porticato di Palazzo Trinci nel cuore della città umbra, vi accoglieremo con il workshop: "La fabbrica del disegno per le tue caramelle" in collaborazione con Pastiglie Leone. Questa attività ha l’obiettivo di avvicinare i bambini alla stampa del tessuto e dà la possibilità di apprendere e sperimentare le prime fasi della tecnica di stampa digitale, con l’aiuto di personale tecnico specializzato. Venite a trovarci numerosi ci sarà anche una nostra stampante!!! Sono aperte le iscrizioni al workshop di cucito creativo in collaborazione con Burda Style, per realizzare con le tue mani e l’aiuto di un’insegnante un elegante e morbido cestino porta tutto in cotone. Solo le prime 10 iscritte potranno personalizzare il tessuto, iscrivetevi qui, l'evento si svolgerà presso Multiverso Foligno - Coworking. Vi segnaliamo la nostra presenza presso Creattiva a Bergamo dal 6 al 9 Ottobre presso lo stand Burda Style per realizzare insieme la giacca in pile per bimba che vedete qui in foto, per iscrivervi al workshop cliccate qui. Ultimo evento della stagione autunnale è l'ormai consolidata partecipazione ad Abilmente di Vicenza dal 13 al 16 Ottobre. Presso lo stand di Burda Style tante novità solo per voi! Iniziate a segnarvi tutti questi eventi, sarà l'occasione per conoscervi di persona! Buone vacanze a tutti!
Dopo un lungo fine settimana ricco di incontri e nuove ispirazioni al ritorno del Weekendoit di Ancona, dobbiamo raccontarvi chi abbiamo intervistato: "la mitica Pollaz". Eravamo talmente felici di collaborare con lei che abbiamo fatto più di 600km per esserci durante il suo workshop "pizza festone". Paola ha disegnato gli ingredienti per farcire le fette di pizza e noi li abbiamo stampati sul twill di cotone. Creando la vostra grafica preferita potete cucire anche voi il vostro originale festone per le feste. E' facile da fare a casa in compagnia dei vostri bimbi, guardate come erano felici le crafter a fine workshop :) Pollaz, ci racconti qualcosa di te? "Ciao sono Paola e vivo a Verona dove mi sono laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti. Molti anni fa alcuni amici hanno iniziato a chiamarmi Pollaz…non ho mai capito perché ma questo soprannome mi è subito piaciuto quindi oramai è così che tutti mi conoscono. Ho sempre adorato riempire fogli e quadernetti con disegni e scarabocchi sognando un modo per portarli in tre dimensioni. Grazie a mia mamma mi sono avvicinata e ho imparato ad apprezzare da molto piccola il cucito, che mi è sembrato il modo migliore per dar vita a tutti i miei disegni e quindi ho iniziato ad usare tessuti, ago e filo per farlo." I tuoi primi lavori quando hai iniziato a realizzarli? "Con un'amica abbiamo iniziato a fare astucci, borsette e accessori vari per i concerti che frequentavamo e da li ho perfezionato la tecnica del cucito. " Come nascono i pupazzi che produci? "I primi pupazzi grandi sono nati in occasione di una mostra collettiva a cui ho partecipato, l'ispirazione nasceva da tutto quello che mi circondava: dal signore con orecchie buffe in Posta al testo di una canzone. I primi lavori non erano volti ma pupazzi interi in piccole dimensioni. Poi è arrivata la prima richiesta da parte di un amico di far un ritratto, da li non ho più smesso: coppie di fidanzati, famiglie, due sorelle gemelle, coppie di amici, ecc." Qual è il progetto che ti ha più lasciato il segno? "Aver potuto allestire delle vetrine con i miei Pillow Face imbottiti d'ovatta per il brand di abbigliamento femminile Lazzari. Uno degli animali la volpe è stata anche riprodotta su un bellissimo maglione." Il pizza festone è stato il tuo primo workshop, come è stata quest'esperienza? "La prima volta si è sempre emozionati e aiuta a perfezionarsi per il futuro. Ad esempio gestire il tempo, come dare aiuto a chi magari è la prima volta che cuce e quindi ha bisogno di più supporto, sicuramente ho spunti per il prossimo" Tra i vari prodotti che fai ci sono i quadretti con gli imbottiti, ci parli di questi? "La faccia è di stoffa e imbottita mentre il busto è un collage di carta e cartoncino, il tutto è inserito in una cornice che solitamente misura 20x30cm. Come si vede nella foto la resa è di un quadretto tridimensionale con le vostre persone o animali più cari." Speriamo di averti di nuovo presto sul nostro blog per raccontare nuovi progetti, grazie Paola! Per seguirla eccovi le coordinate: Sito Facebook @pollaz
Iniziamo questa intervista con questa foto, è adorabile la piccola modella! Per noi è stata una gioia aver stampato questi maxi gelati per Pamela, l'ideatrice di Babylab Handmade. Lasciamo a lei la parola per farci raccontare il suo brand artigianale e di come abbia personalizzato i nostri tessuti, insomma noi realizziamo i vostri sogni! Se non leggete fino in fondo non potrete scoprire la sorpresa che vi ha fatto Pamela...quindi prendetevi 5 minuti per voi ;) "Ciao, mi chiamo Pamela e ho quasi 35 anni. Abito in Romagna vicino al mare, sono mamma di una bimba di 3 anni e mezzo, sposata da oltre 5, e ho un bulldog di nome Hugo ormai famosissimo per chi mi segue sui social...Quando non sono in ufficio mi trovate a casa nel mio laboratorio (perennemente in disordine) dove realizzo accessori per neonati e decorazioni per le camerette." Come è nato il tuo brand? In che modo ti rispecchia? "Babylab è un progetto nato circa 3 anni fa, dopo la nascita di mia figlia ma diciamo che ho iniziato a dedicarmici seriamente da poco più di un anno! Sono completamente autodidatta per quanto riguarda il cucito... nell'ultimo anno ho investito tanto anche in formazione e, anche se la strada è ancora lunga, inizio a raccogliere grandi soddisfazioni! Chi mi conosce mi descrive come una persona dolce (non mi conoscono bene forse ;) ma soprattutto solare e allegra. Ecco, credo di trasmettere me stessa nelle mie creazioni!" Da quanto tempo sei diventata una handmaker e come è nata questa passione? "Fin da bambina ho sempre amato il fai da te e l'artigianato ma la cosa strana è che ho sempre odiato il cucito e credetemi se vi dico che fino a 3 anni fa non sapevo neanche attaccare un bottone! Poi dopo essere diventata mamma, non so cosa sia scattato esattamente ma ho iniziato ad appassionarmi al cucito creativo e grazie a tutorial sul web e a qualche lezione privata da una sarta della mia zona, mi sono sempre più appassionata fino a farlo diventare un lavoro. Ci tengo a dirla questa cosa perché spero sempre di essere un input per tutte quelle persone che vorrebbero provare ma pensano di non essere all'altezza... E invece se vuoi, puoi!!!" Raccontaci come crei la tua collezione di prodotti, come crei i disegni, come scegli i materiali da usare, cosa creare? "Le ultime collezioni di prodotti sono stata realizzate grazie alla collaborazione con un'amica grafica, LaLuisa Handmade. Con Luisa ero già in contatto in quanto mi ero affidata a lei per la realizzazione del logo e dell'immagine grafica di Babylab e ho scelto nuovamente lei per far realizzare la grafica delle ultime collezioni, dove per la prima volta grazie a TheColorSoup ho stampato dei tessuti personalizzati che devo dire hanno riscosso parecchio successo, in particolare la grafica a tema gelati! Da poco è nata una nuova collaborazione di cui non posso ancora svelare nulla ma non vedo l'ora di mostrarvi il risultato perché sono certa vi piacerà moltissimo! Adoro queste collaborazioni nate grazie al web e sono uno stimolo continuo, sia dal punto di vista lavorativo che personale perché spesso nascono vere e proprie amicizie che continuano anche nella vita di tutti i giorni.... distanza permettendo!" Vendi online e anche in fiere, dove possiamo trovarti? "Finalmente ho aperto lo shop online! Ho approfittato delle nuove collezioni appunto con la stoffa personalizzata per il lancio e, anche se è aperto davvero da pochissimo, è stata oltre che una grande soddisfazione per me, un punto di svolta per il mio brand! Se vi va di passare a trovarmi mi trovate su www.babylabshop.it - Troverete anche i saldi in questo ultimo periodo estivo! Ho pensato di farvi un regalino... se fate un acquisto digitate il codice sconto THECOLORSOUP e avrete le spese di spedizione GRATIS fino alla fine di Agosto!!!!!! (valido per acquisti superiori a € 25) Per quanto riguarda fiere e mercatini ho in programma diversi eventi, in particolare tra settembre e novembre, ma ancora nulla è confermato per cui vi invito a seguirmi sui canali social Instagram e Facebook dove sicuramente vi terrò informati." Come ti prepari all'autunno, nuovi prodotti, nuovo mood di grafiche, raccontaci i tuoi nuovi progetti. "Per l'autunno/inverno ho in progetto nuove collezioni con tessuti personalizzati, abbinati a nuovi articoli su cui sto lavorando proprio in questo periodo.... Non entro nel dettaglio ma posso dire che amplierò la gamma dei set nascita ma soprattutto degli accessori per le camerette, ispirati in particolare allo stile nordico e alla natura. Se tutto va secondo i programmi già dai primi di settembre lancerò le prime novità... e questo cosa significa? Semplicemente che non andrò in vacanza! Qualche giorno di relax completo ovviamente me lo concederò ma devo ammettere che abitando in una località vicino al mare sono spesso in spiaggia, non solo nei fine settimana, ma anche qualche ora con la bimba durante la settimana quindi non posso certo lamentarmi! Anzi, sono proprio fortunata!" I prodotti che avete appena visto, sono stati stampati su tela di cotone 125 e morbido jersey di cotone, da oggi se volete potete anche richiedere queste bellissime grafiche, stampate su altri nostri tessuti correte ad ordinarle dal nostro catalogo. Per ogni informazione potete scrivere a babylabshop@gmail.com e seguirla su Facebook e Instagram. Alla prossima intervista!
Oggi lasciamo la "parola" ad Elisa che ci racconta come nascono le capsule della sua collezione Sunvibes linea estiva per il tempo libero, il mare e per chi ama la libertà... "Arriva l'estate, la voglia di libertà, di nuove destinazioni e nuove avventure. Dalla passione per la vita on the road e dal piacere del viaggio inteso come scoperta, nasce VANLIFE, una capsule collection di t-shirt inspirate alla libertà, all'avventura, a uno stile di vita nomade. Capi dal sapore un po' rock, che compongono una valigia leggera e ideale per le avventure di due amiche che partono per un weekend vicino al mare, in roulotte. Top facili e freschi che si abbinano facilmente, per giornate lente e piene di sole, fatte di bagni in mare all'alba, profumo di caffé appena fatto, colazioni lente con frutta a km 0, e serate davanti al fuoco a raccontarsi nuovi progetti. Come è nata la capsule Vanlife? "Le nostre t-shirt sono nate dalla passione che abbiamo per il viaggio come stile di vita. Pensiamo che ogni giorno, se vogliamo, possiamo trovare un' avventura speciale da vivere, e le frasi delle nostre t-shirt sono un "manifesto" dello spirito di chi sceglie di portarle: Island girl, Vanlife, Glamping e Sister of the dusty road Abbiamo creato queste t-shirt nel nostro laboratorio di Palma di Maiorca, a poche centinaia di metri dal Mediterraneo, partendo dalle sensazioni che abbiamo quando scopriamo qualcosa di nuovo che ci emoziona. Da qui sono nate le frasi scritte a mano, i pattern, e abbiamo confezionato ogni capo in modo diverso, per renderlo unico, e poi abbiamo messo tutto in valigia per un vero weekend di glamping (glamorous glamping)." VANLIFE è prodotta in edizione extra limitata, con un tessuto di viscosa 100%, ed è acquistabile online su sunvibes shop Enjoy! :)
Personalizzare è una caratteristica di Giovanna come ascoltare e parlare con il suo cliente per rendere unico il suo progetto. Happening Lab è proprio l'incontro tra più artigiani che insieme creano oggetti unici, visitate il suo sito per scoprire molto di più ;) Giovanna come ti descriveresti in poche righe? "In tutti i tentativi fatti per provare che 2+2=4, non si è mai tenuto conto della velocità del vento." (cit. Raymond Queneau) Happening è sinonimo di collaborazione, ci spieghi meglio il tuo brand e come nascono i progetti? "Happening rimanda ad una idea di partecipazione che si trasforma poi in collaborazione. Mi spiego meglio, inizia tutto con un confronto con il cliente, che sia per personalizzare un oggetto o che sia alla ricerca di un’idea. Da questo confronto, che prosegue comunque per tutto l’iter progettuale, inizia la mia fase di ricerca intorno ai temi da lui suggeriti, dalla quale si sviluppano idee diverse. Quando trovo l’idea giusta cerco il modo migliore di realizzarla ed e’ a questo punto che entrano in gioco le collaborazioni. Sono profondamente convinta che si possa gestire da soli un’idea ma che la tecnica artigiana, qualsiasi essa sia, abbisogni di così tanta esperienza, pazienza e fatica che sia indispensabile rivolgersi ad una persona “del mestiere”. Sarebbe stato altrimenti impossibile per me in così poco tempo spaziare dai pupazzi ai piatti in ceramica passando per le lampade dalle incisioni sul vetro fino ad arrivare ai vestiti, tutto con la medesima passione e soprattutto con la stessa qualità finale. Inutile dire che oltretutto questi confronti sono entusiasmanti e istruttivi anche umanamente. I progetti nascono così. Ricerca, esperienza, conoscenza." Disegni e trasferisci su più supporti quali e quale differenze trovi tra loro? Ami personalizzare anche per gli altri o solo per te stessa? "Personalizzare un prodotto è l’altra parola chiave del mio lavoro. Direi personalizzo quasi esclusivamente per gli altri. Faccio sempre moltissima ricerca su un argomento, una passione, una caratteristica del cliente, per trovare un corrispettivo in immagini che poi diventano disegni. Durante queste ricerche escono sempre altri temi che mi affascinano da cui partono altre idee che sviluppo per me stessa e per qualcuno che magari arriverà ad adottarle. Per quanto riguarda i supporti è difficile rispondere, ognuno ha le sue caratteristiche, per alcuni progetti trovo che il disegno a mano sia più efficace e mi rilassa anche moltissimo, come per altri funziona meglio la stampa e quindi devo passare attraverso il computer. Ho il mio preferito ma in linea di massima mi piace tutto quello che riesce a soddisfare le mie aspettative." Come nasce un tuo pattern, dove prendi ispirazione? "Sono molto curiosa percui passo moltissimo a tempo a fare ricerche su argomenti di tutti i generi, a volte anche solo su una parola. Amo le immagini e mi faccio regalare quintali di riviste invendute da un’amica giornalaia che poi ritaglio e archivio. Mi sposto molto, soprattutto in treno e autobus perché non amo guidare e perché così ho tutto il tempo per guardarmi attorno. Poi si fa un gran casino in testa ed escono dei disegni che provo almeno sulla carta ad armonizzare…!" Da quanto tempo stampi su stoffa, cuci e crei pezzi unici? "Dire che già da bambina ritagliavo e incollavo tutto è un po’ come dire che siccome da piccola giocavo con i lego ho fatto architettura, lo so, però è vero che avendo mamma e zie tutte maestre d’arte è stato naturale giocare con i colori invece che con le barbie. I pupazzi sono la prima cosa che ho realizzato, li amo li adoro e ad un certo punto dovevo fare un regalo ad un amico, Enrico, e il suo pupazzo ritratto era un’idea geniale! Non so dirvi perché e come ma è stato così. Da li poi sono arrivati altri tipi di pupazzi, delle collane, i piatti e così avanti fino ad oggi. La stampa su stoffa invece è una cosa recente, nata quando ho conosciuto “TheColorSoup”." Racconta brevemente cosa hai creato con le nostre stoffe ai lettori e se hai consigli utili da dar loro per personalizzarli. "Con le vostre stoffe al momento ho creato dei vestiti in collaborazione con Valentina Amoroso di Come le Ciliegie, brand di abbigliamento handmade di base a Cesena (potete trovarla su FB/ComeleCiliegieModa). Per i pattern ho utilizzato il disegno a mano poi rielaborato digitalmente. Il primo consiglio che darei è sicuramente quello di comperare il kit campione dei tessuti, perché è assolutamente necessario per testare la consistenza del materiale e perché mostra anche la resa del colore. L’altra cosa che consiglierei è quella di far sempre delle prove di stampa. Io, ad esempio, provo sempre a stampare un metro di tessuto con vari disegni per vedere il risultato, come faccio anche prove su carta per vedere le dimensioni dei pattern. Non è semplice all’inizio capire come sarà un disegno addosso…" Progetti futuri? "I miei progetti futuri sono quelli di continuare così il mio lavoro, di elaborare e perfezionare la linea di abiti e magari trovare altre collaborazioni per fare cose ancora diverse. Gli appuntamenti dove potrete incontrarci invece sono ancora in evoluzione, forse qualcosa a Bologna, quasi sicuramente a Firenze la prossima primavera…potete comunque trovare tutti gli aggiornamenti sulla pagina FB/HappeningLab…oppure passatemi a trovare sul Lago di Garda!" La trovate sui social a questi link: https://www.facebook.com/giovanna.andreis Facebook e Instagram
Con Thecolorsoup è possibile avere un bikini e pareo unico!! Con il tessuto beachwear, scegliete o caricate la grafica che più vi piace, preparate la macchina da cucire e dopo un'ora avrete il vostro set da spiaggia pronto! Seguite i passaggi sarà facilissimo ;) MATERIALI NECESSARI: 150 cm di tessuto beachwear in fantasia e 50 cm bianco (per fodera) fettuccia para in gomma elastica forbici, spilli filo nylon e di cotone macchina da cucire e sorgettatrice REALIZZAZIONE Dopo aver ricavato il cartamodello con le proprie misure, posizionare la carta sopra il tessuto per estrarre i pezzi che compongono il modello. Aiutatevi con gli spilli per fermare la carta al tessuto. Il bikini è composto dai seguenti elementi: n°2: laccio collo n°2: laccio seno n°2: fascia laterale coppe del reggiseno passante per decorazione centrale slip fronte e retro Il pareo è un pezzo unico con fondo tondo e bordo superiore dritto, basterà tagliare il tessuto e fare una cucitura a sorgetto (oppure a zig zag) per orlare tutto il perimetro. Come vedete in dettaglio il sorgetto renderà anche un bel "motivo" ondulato sul bordo gonna grazie all'elasticità del tessuto. Dal tessuto bianco (da utilizzare come fodera) ritagliate i pezzi dello slip, delle coppe e le fasce laterali. I lacci andranno piegati a metà e cuciti al rovescio, dopo averli confezionati otterrete 4 lacci, che dovranno essere uniti nel punto esatto alle coppe del reggiseno. Unite fodera e tessuto delle coppe, in mezzo inserite la fettuccia para elastica per il bordo superiore e inferiore per rinforzare il tessuto. [gallery size="medium" ids="9745,9746,9747"] Per completare il reggiseno stringete con un arricciatura a metà coppe, chiudete con un passante ricavato da un piccolo rettangolo di stoffa, chiudendolo ad anello. Passate poi a creare lo slip, dovrete fare gli stessi passaggi fatti per assemblare il reggiseno. Quindi accoppiate il tessuto, la fettuccia elastica e la fodera, cucite a macchina e rifinite. Ecco il vostro set da mare pronto all'uso, se vi è piaciuto fate come noi personalizzate anche la borsa e il fondo del telo mare in spugna. Se ti sei perso qualche passaggio, guarda il video qui. Buone vacanze!
"Mi chiamo Caterina, in arte Caterina Pervinca. Ho 35 anni, un marito e due gatti, vivo a Roma, e, soprattutto, sono una ex bambina che è sempre stata innamorata dei tessuti e dei vestiti e che guardava con occhi pieni di desiderio gli armadi della mamma e della nonna. Ad un certo punto della mia vita mi sono accorta che, nonostante gli anni trascorsi e le strade intraprese che mi avevano portato altrove, in fondo ero rimasta quella bambina. E mi sono messa subito in sua ricerca. Caterina Pervinca e' il risultato di questa ricerca." Inizia così la chiacchierata di oggi con Caterina che oggi ci racconta dei suoi abiti ispirati alle icone di stile e ci riporta in un'epoca fantastica per la moda femminile! Puoi raccontarci brevemente, la tua passione per la moda trasmessa da nonna Italia? La tua icona di stile è una diva dei film anni 50-60? "Nonna Italia - anzi, nonna Italia Romana Vittoria - era la mamma di mia mamma, un generale di ferro, una gran criticona, un genio della canasta, una gattara e una viaggiatrice, ma anche un'esteta. Aveva una vecchia Singer e lavorava a maglia e all'uncinetto. Quando ti vedeva nonna Italia ti squadrava dalla testa ai piedi e commentava il tuo outfit senza mezzi termini, ti acchiappava per i vestiti e ti tirava a se' accarezzandoli tra le mani per sondarne il tessuto e la fattura. E dando il proprio parere senza peli sulla lingua. Al di la di qualsiasi Accademia di Moda, nonna Italia e' stata la mia più grande maestra. Era un'amante dei vecchi film e grazie a lei ho scoperto le due donne che rappresentano per me due modelli di femminilità e di eleganza che nessuna attrice moderna riesce ad uguagliare: Grace Kelly e Kim Novak." Come nascono i tuoi capi e il tuo brand? "Il mio brand, Caterina Pervinca, e' appena nato. Quella che vedete nelle foto infatti è la mia prima collezione ufficiale. Ad un certo punto della mia vita e' esplosa dentro di me la voglia di riconnettermi alla bambina che ero stata e così ho cominciato a prendere lezioni di Moda e Disegno Tecnico. Ho cominciato a disegnare capi per me e per amici e parenti, che hanno riscosso un successo inaspettato. Così ho preso coraggio ed è nata Caterina Pervinca. Caterina perché sono io. E Pervinca perché una volta mia mamma mi disse che i miei non erano dei comuni occhi azzurri, ma degli occhi blu pervinca. E il nome di questo colore mi rimase impresso. E poi è un colore bellissimo, un blu con dentro un po' di viola, il colore che hanno gli occhi dei bambini appena nati. E mi è sembrato di buon auspicio. I miei capi nascono dalla fantasia, da quello che mi succede, da qualsiasi spunto, non saprei neanche io dire bene come. Una volta che mi viene l'idea disegno il capo, scelgo il tessuto, e porto il tutto alla modellista con cui lavoro, e insieme creiamo il prototipo." Vendi online o in fiere, come pensi di far crescere il tuo brand? "Per il momento vendo on line su Etsy. Mi piacerebbe crescere on line, creare un mio e-commerce, che ho in mente di connotare non come un semplice negozio quanto piuttosto come una finestra sul mondo di Caterina Pervinca. Ho il progetto ambizioso di proporre attraverso il web una moda anti-televisiva, non mi piace la moda mordi e fuggi, non mi piace il fast fashion, vorrei proporre invece una nuova immagine di donna, più femminile ed elegante, proporre una donna che non debba piacere a nessuno se non a se stessa e che si vesta di bei tessuti e di belle linee. E sto immaginando una moda che segua la donna in tutte le tappe della sua vita, dei vestiti che crescano e vivano assieme alla donna che li indossa. Scoprirete presto di cosa sto parlando!" Stai già pensando alla collezione del prossimo autunno? Tessuti, mood e colori cosa ci puoi svelare? "Si! Sto pensando alla collezione autunno inverno e in verità l'ho anche già disegnata tutta, e io è la sarta stiamo già preparando i prototipi! Non voglio darvi particolari informazioni perché tengo all'effetto sorpresa. Però posso darvi due anticipazioni: TheColorSoup sarà sicuramente coinvolta..... Ed inoltre questa collezione sarà ispirata ad una attrice e ad un film che adoro e che forse i lettori di Dylan Dog conosceranno.... Vi dicono qualcosa Kim e Cagliostro? Il cuore della collezione sarà portare la magia nella vita di tutti i giorni. Ed ora basta, vi ho già detto troppo!!!" Come ci hai scoperti? ti piace l'idea di personalizzare i capi? "Ho conosciuto TheColorSoup grazie ad un articolo su La Stampa. Avevo già in mente la grafica a righe che voi poi avete realizzato, perché per la primavera estate volevo una collezione che sprizzasse estate, sole e mare da tutti i pori. Avevo girato ovunque per trovarle un tessuto adatto, inutilmente. Così mi sono ricordata di quel vecchio articolo e vi ho contattato, e voi avete reso realtà le mie idee!" Per contattare Caterina potete visitare il suo blog e se vi abbiamo stuzzicato la voglia di avere uno di questi capi della collezione estiva eccovi il link dello shop :) Buon mare a tutti! Concept&styling: Caterina Pervinca Foto: Miriam Sierra www.miriamsierra.com
Vi proponiamo un modello di top smanicato con scollatura a cappuccio molto veloce da cucire. Sonia ci ha realizzato in pochi passaggi un capo evergreen in tessuto beachwear. Questo modello è adatto per una serata in barca o per l'aperitivo a bordo piscina e poi ricordatevi questo tessuto è comodo, non si stropiccia e facile da lavare ;) MATERIALI NECESSARI: tessuto beachwear 100 cm cartamodello forbici spilli filo in nylon macchina da cucire REALIZZAZIONE: Dopo aver ricavato il cartamodello nella propria taglia, spillato al tessuto ed aver tagliato i pezzi, vi ritroverete con due parti: il davanti ed il dietro. Procedete con le cuciture, sovrapponendo i due pezzi con il diritto all'interno, mettete gli spilli sui fianchi e assemblate con una cucitura di 1 cm. Rifinite la scollatura del davanti e del dietro con doppio ripiego di 0,5 cm fissato con impuntura a filo. Infine piegate l'orlo a fondo top a 2 cm e fissatelo con impuntura semplice o un motivo a zig zag.
"Giovani stilisti crescono ad Alba" questo potrebbe essere il titolo dell' intervista di oggi. Abbiamo incontrato gli allievi del primo e terzo anno del corso professionale Apro Fashion di Alba e dintorni. Le foto che vedete sono state scattate durante una sfilata organizzata dai ragazzi con gli accessori e i capi che hanno realizzato durante il corso scolastico, con i tessuti on demand Thecolorsoup. Conosciamo meglio gli autori di questi pezzi unici: Melania, Romina, Irene, Claudia, Stefanija, Martina e Alice. Brevemente il corso che state frequentando come si sviluppa? "Il corso prevede l’alternanza di ore di materie teoriche ad altre di materie tecniche professionali, adoriamo la materia "Figurino" perché la principale passione è per il disegno sempre accompagnata dalla fase di modello e confezione senza le quali non si darebbe vita alla propria creatività (in foto borsa da spiaggia) Che cos'è per voi il cucito? Melania: "Il metodo per realizzare nuovi progetti con idee proprie, per realizzare e promuovere il proprio stile" Romina: "Per me è un modo per esprimere ciò che penso attraverso il cucito, per far conoscere il mio pensiero ad altre persone" Stefanjia: "Per me è un momento di relax, mi piace ma preferirei confezionare cose personali, le attività proposte in classe non mi entusiasmano ma so che sono necessarie per avere le conoscenze di base in questo settore" Martina: "Il cucito per me è dare vita alla propria creatività, io mi vesto come mi sento, vorrei dare alle altre persone la stessa possibilità, attraverso le mie creazioni" Alice: "Cucire mi rilassa, mi entusiasma vedere il lavoro finito e sapere che sono riuscita a farlo io. Mi dà la possibilità di indossare ciò che voglio, cambiando anche e rendendo particolare quello che io acquisto" (in foto il gruppo di studenti) Come è nata la passione dell’ago e filo? Il vostro primo progetto legato al cucito, quale è stato? Romina: "Da piccola mia nonna ricordo che aveva la storica macchina singer, a pedale, inserivo sotto l’ago i fogli di carta eseguivo delle cuciture senza filo e poi posizionavo il foglio contro luce e mi affascinava il gioco di luce creato immaginando che forma potesse avere." Melania: "Da piccola vedevo mia madre cucire le scarpe, aveva in casa il macchinario Singer per cucire la pelle." Claudia: "Da piccola, quando andavo per le vacanze in Polonia, a trovare mia nonna materna, la vedevo cucire all’uncinetto: realizzava i centrini per i sottovasi delle piante. Mia madre, invece si confezionava le gonne per sé e per la sorella per andare a ballare" Stefanjia: "Quando ero piccola ero spesso dalla mia vicina di casa, sarta. Mi faceva fare dei punti a mano, la vedevo realizzare i quadri di mezzo punto." Martina: "A me è sempre piaciuto creare cose personalizzate. Quando ero piccola attendevo che mia nonna terminasse di cucire e mi avvicinavo alla macchina per utilizzare la poca carica che rimaneva in atto, mi preparavo un tessuto e facevo delle piccole cuciture." Alice: "Ricordo quando ero piccola osservavo mia madre, lei mi faceva cucire cose semplici a macchina o a mano, da lì ho iniziato ad appassionarmi all’abbigliamento provando a personalizzare il mio stile" (in foto telo mare) Qual è la vostra icona di stile? Irene: "Valentino, presenterò nella tesina d’esame questa grande icona di stile." Stefanija: "Cocó Chanel" Romina: "Marilyn Monroe" Claudia: "Ewa Minge" Martina: "Adoro lo stile estroverso che hanno cantanti come Katy Perrie e Lady GaGa ma adoro anche l’eleganza e la femminilità di Marilyn Monroe e Sophia Loren." Cosa fate quando siete a corto di ispirazione? "Sfogliamo le riviste di moda, effettuiamo ricerche su internet, social network." Martina: "Ascolto la musica, faccio una passeggiata, mi guardo intorno.2 Alice: "Ascolto musica, mi collego su internet valuto le idee di altre persone e le cambio. Osservo le altre persone." (in foto borsa a sacco) Ci raccontate le varie fasi di realizzazione del progetto con la scuola del Portogallo? "Siamo alla prima fase, cioè alla selezione. Dopo l’esperienza, appena conclusa dell’Erasmus a Barcellona, effettuata da Claudia, Romina, Irene e Soukaina...non vediamo l’ora di ripartire." Alice: "Vorrei partecipare anche io a questa esperienza, per ora la mia classe non partecipa ancora a questo progetto" Ringraziamo i ragazzi e facciamo loro tanti auguri per un futuro pieno di soddisfazioni...e unico! proprio come i nostri tessuti ;)
Simone l'ideatore del brand Riot Clothing ci ha fatto una sorpresa, un piccolo tutorial per creare un sacca porta lavoro realizzata con la sua grafica e stampata sulla nostra tela di microfibra. Prendete appunti e fateci vedere cosa sapete fare... "Oltre ad essere un artigiano stilista sono anche uno knitter incallito, con sempre progetti sui ferri (mai solo uno) e mi trovo spesso ad avere bisogno di una sacca contenitore dove mettere i miei lavori in corso per continuare a sferruzzare mentre sono in viaggio, o per rilassarmi su una panchina al sole durante la pausa pranzo. Ho pensato che potessero esserci altri che come me, che avessero questa necessità ed ho quindi deciso di condividere questo tutorial." cit. Simone MATERIALI NECESSARI: Il tessuto scelto è la tela di microfibra, la grafica è Dancing Soul disponibile nel nostro catalogo grafiche e i materiali per poter realizzare la sacca sono: forbici da tessuto carta, squadretta e matita per fare il modello spilli cordoncino da usare come coulisse (90 cm) ferma coulisse nastro per bordature, va benissimo anche lo sbieco (circa 200 cm) 1 spilla da balia macchina da cucire REALIZZAZIONE: Disegnare il cartamodello con le misure come da foto (vedi schema). Piazzare il cartamodello sul tessuto e procedere al taglio. Piegare il lato corto del pezzo della parte alta della sacca, su sè stesso, di 1 cm e cucire. Sovrapporre il davanti e dietro della sacca, e cucire ad 1 cm tutto attorno lasciando aperto il lato superiore. In seguito posizionare il nastro e bordare tutto attorno ricucendo tutto attorno sempre ad 1 cm. Piegare su se stesso il pezzo della parte alta della sacca e puntarlo all'interno del lato aperto della sacca utilizzando degli spilli andando a sormontare la parte iniziale con quella finale e formando così un passante dove inseriremo la coulisse. Cucire dove puntato con gli spilli e successivamente bordare con il nastro. Rigirare la sacca sul dritto, inserire la coulisse aiutandosi con una spilla da balia, inserire le due estremità del cordino nel ferma coulisse ed annodare. Ora la sacca è pronta per essere utilizzata, è molto capiente ed allo stesso tempo leggerissima! Quando la coulisse è tirata potete anche portarla in spalla e potete lavorare anche passeggiando!
Conoscete già gli accessori handmade del marchio "Stan portami con te"? Il tenero pinguino del logo ha una bellissima storia di collaborazione tra due ragazze, scoprite con noi chi sono Stefania&Anna. Rimarrete estasiati dai loro accessori in tessuto piqué e sughero :) Ciao Stefania e Anna raccontateci come vi siete conosciute Stefania: "Sono grafica multimediale, ho 30 anni, mi piace fare trekking, leggere, andare per musei e mercati e sono una grande appassionata di borse! Non riesco a trattenermi dal collezionarle, di tutti i tipi e dimensioni! Io e Anna ci siamo conosciute nella Rete al Femminile di Torino, Anna a pelle mi è subito piaciuta e quando mi ha parlato del suo lavoro e abbiamo scoperto il comune amore per i pattern e gli accessori, è scoccata la scintilla!" Anna: "Ciao, faccio la stilista, ho 31 anni e sono appassionata di disegno, arte e natura. Amo viaggiare per visitare musei e angoli unici da fotografare. L'amore per gli accessori mi ha sempre accompagnata, negli ultimi anni mi dedico più alle borse che agli abiti su misura. Con Stefania, ho potuto sviluppare questo bel progetto, stuzzicante per colore e forme, frutto delle nostre personalità che viaggiano bene insieme!" Stan è l'acronimo dei vostri nomi, ed è un brand handmade italiano, ci raccontate qualcosa di più sul logo? Come mai l'uso del sughero nella vostra linea Stefania: "Il sughero è stato introdotto nelle nostre collezioni solo dalla scorsa stagione, prima abbiamo sperimentato vari abbinamenti di stampe e di ecopelle in tinta unita. L'ho visto utilizzato negli accessori durante una vacanza in Portogallo, quando poi l'abbiamo trovato in fiera e fatto i primi esperimenti, abbiamo visto che presentava le giuste caratteristiche di resistenza, elasticità e richiamo alla natura che cercavamo, e si adattava alla nostra linea e al nostro Manifesto di linee guida di prodotti fatti a mano, in Italia, con fornitori italiani." Anna: "Con il progetto Stan vogliamo fortemente sviluppare un'idea di accessorio il più possibile ecocompatibile. Il sughero è il chiaro evolversi di questo sentimento. Il pinguino, invece è nato quasi da solo... Un pomeriggio d'estate, del 2014, Stefy ed io stavamo sviluppando i desideri sul nostro progetto. Volevamo che il logo "volasse", cercavamo un riferimento al volo, alla freschezza, alla serenità, una forma dinamica: ecco che spunta un pinguino, non vola in aria, ma lo fa in acqua talmente è agile. Ci ha stupite fin dal'inizio e continua così!" Anna è la stilista e sarta, scegliete insieme i materiali e le grafiche? Dove prendete l'ispirazione e qual è la vostra icona di stile? S: "Anna si occupa della scelta dei materiali adatti all'assemblaggio e della minuteria e della confezione. Per le grafiche, creiamo di solito un moodboard condiviso di trend visti e selezionati e dopo vari confronti e proposte, scegliamo quali e quante mandarne in stampa e come abbinarli al materiale in tinta unita. Icone di stile... Ognuna ha le sue preferenze, non ne abbiamo scelta una di riferimento per questo progetto." A: "Mi occupo della realizzazione, dal prototipo alle collezioni. Tutte le scelte tecniche sono proposte da me e vagliate insieme a Stefania. Il confronto è un punto cardine della nostra collaborazione. La mia ricerca personale è da sempre declinata alla ricerca di materiali versatili. Con Stan posso davvero progettare creativamente!" Come ci avete conosciuto? Raccontateci come avete creato gli accessori con i nostri tessuti.. è stato facile? vi è piaciuto? vi abbiamo stimolato per altri progetti? S: "Ho letto di voi su un giornale, VanityFair, e ho visitato il vostro sito. L'esperienza di Anna nella realizzazione dei modelli, con il tessuti da voi fornito, è di grande aiuto e ci permette di risolvere le piccole impasse nella trasposizione da cartamodello a prototipo. Per il futuro, vista la voglia di sperimentare nuovi materiali e abbinamenti, saremo ben contente di continuare a realizzare le stampe da TheColorSoup!" A: "Vi avevo visti tempo fa sul profilo Instagram di una collega, che si era rivolta a voi, quindi è stata una questione di feedback positivo. Quando Stefy ed io stavamo progettando la collezione, cercavamo un tessuto in cotone, da abbinare al sughero. Mesi prima avevo richiesto il vostro campionario: toccare con mano è un'esigenza ormai dichiarata!" Vendete on line o anche nei mercati/fiere? qual è la piattaforma che preferite? S: "Etsy perchè per ora ci riteniamo soddisfatte come visibilità e traffico che porta, con un target attento a prodotti di questo tipo, soprattutto dall'estero. Una sezione e-commerce integrata nel sito è comunque in fase di valutazione. A: "La vendita on line è sicuramente un fattore fondamentale per un brand come il nostro, giovane e dinamico, infatti lo stiamo sviluppando sempre di più. Il piacere della vendita diretta però rimane al primo posto, parlare con le persone e ricevere feedback guardandosi negli occhi è un valore aggiunto a cui non vogliamo rinunciare!" Siete giovani, come pensate di far crescere il brand? S: "Non molliamo! Continuiamo a vedere la buona accoglienza da parte del pubblico, il valore riconosciuto e l'attenzione verso quello che produciamo, così continueremo a dare vita al nostro progetto." A: "Stan è un po' la nostra scappatoia, nel lavoro di freelance il rischio di fare unicamente progetti da sole è dietro l'angolo. Avere un progetto condiviso significa che la passione e gli stimoli siano doppi, una sferzata di energia in più, e in qualche caso una sorregga l'altra. Il futuro di Stan è adesso e vogliamo che si sviluppi in modo naturale, con i suoi tempi. L'obiettivo è di ampliare la gamma prodotti, per ora abbiamo messo le radici, ci seguite nella nostra crescita?" Noi continueremo a seguirle e magari a suggerire nuovi tessuti, fatelo anche voi visitando il loro sito e canali social! Facebook Instagram
Per chi si avvicina al mondo del fashion e ha bisogno di consigli utili, vi suggeriamo questo servizio legale online, leggete e fatene tesoro ;) "Consulenza Legale Moda" è un team di avvocati specializzato nella consulenza legale esclusivamente dedicata alle imprese del settore moda. Data l’esperienza maturata, hanno deciso di focalizzarsi su questo ambito e di far conoscere la loro preparazione specifica, perché è chiaro che al giorno d’oggi non è possibile che “tutti facciano un po’ di tutto”. Nel settore legale questo è più che mai vero. È impensabile che un avvocato possa essere aggiornato su tutto e sia in grado di risolvere i problemi in qualsiasi branca del diritto. Per questo hanno strutturato ed offrono una consulenza esclusivamente agli imprenditore del Fashion. Questa consulenza comprende tra l'altro: la redazione di contratti anche internazionali, la registrazione marchi, la richiesta di pareri telefonici e scritti, la revisione documenti aziendali (statuto, regolamento, codice etico), la redazione e l’implementazione di Modelli 231, la verifica adempimenti normativi in tema di sicurezza sul lavoro e normativa ambientale, la gestione audit di conformità dei fornitori, la strutturazione e la comunicazione di progetti in materia di sostenibilità etica e ambientale ecc. Sostanzialmente si occupano di tutti gli aspetti legali connessi all’attività d’impresa, consentendo all’imprenditore di dedicarsi alla gestione della sua impresa, allo sviluppo di nuovi progetti, all’attività di marketing sapendo che tutti gli aspetti legali sono sorvegliati in modo preciso e puntuale. Seguendo un segmento di clienti con problematiche omogenee la consulenza è molto più efficace in quanto conoscono i problemi dei loro clienti prima ancora che li spieghino, sanno esattamente come funziona il processo produttivo, quali problematiche può generare e quali sono le soluzioni a disposizione. Questo consente loro di rispondere prontamente alle esigenze dell’imprenditore e spesso di anticipare le questioni che dovrà affrontare per svolgere in totale sicurezza il proprio business. Hanno poi voluto rendere fruibile per tutti le loro conoscenze in tema legale attraverso il sito consulenzalegalemoda.it. E' infatti il primo sito in Italia totalmente gratuito dedicato alla consulenza legale per il settore della moda. Come spiega Manuela Soccol: "Riteniamo infatti che debba essere creata una cultura d’impresa volta a considerare il diritto come strumento per la realizzazione degli obiettivi dell’imprenditore." Seguiteli anche su Facebook e quali errori non dovrebbe mai fare una start-up che voglia avere successo? Ecco un breve video
Due ragazze intrecciano la loro vita all'università di Venezia, crescono e uniscono la loro passione del disegno e dei tessuti in una nuova realtà. Vi presentiamo la collezione di borse di Melinda Pix! Benvenute Elisa e Deborah, raccontateci chi siete e come collaborate insieme? "Ciao, sono Elisa ho 39 anni e sono nata a Voghera. Ho sempre amato l'arte e l'architettura e finite le superiori ho deciso di coltivare la mia passione andando a studiare a Venezia dove mi sono laureata in Storia e Conservazione dell'architettura (e dove, soprattutto, ho conosciuto Deborah!). Subito dopo la laurea ho avuto la fortuna di iniziare subito a lavorare presso una fondazione nazionale che si occupa di restauro architettonico e dove ho lavorato per 10 anni. All'arrivo, però, del mio secondo figlio le mie priorità sono cambiate, se a questo aggiungiamo che sul lavoro non trovavo più quella soddisfazione che mi aveva accompagnato negli anni precedenti, è facile capire la mia scelta di prendermi un periodo sabbatico. Ho iniziato quindi a fare la mamma a tempo pieno ma, siccome con le mani in mano non so stare, ho deciso di avvicinarmi ad un mondo che mi aveva sempre attirato: quello del cucito. E mi è piaciuto così tanto che sono ormai 3 anni che cucio senza sosta, da autodidatta, cercando di migliorare giorno per giorno. Con Deborah ho condiviso studi, tesi, casa, amici e posso dire che, per me, lei è come una sorella: ci capiamo con uno sguardo. Lei ama disegnare, io amo i tessuti e quando abbiamo scoperto l'esistenza della vostra azienda ci è sembrato di vincere alla lotteria: dovevamo solo trovare il progetto giusto." "Sono Deborah, lavoro a Venezia, condivido lo studio di architettura con un collega, un caro amico. Ci occupiamo di interior design. Insieme curiamo ogni dettaglio degli ambienti che realizziamo, disegnando praticamente tutto: i mobili, le lampade, le moquette e i tessuti. Le stoffe sono un elemento molto importante nei miei progetti, ricopro le pareti di tessuti tesati con motivi che riprendo da pezzi storici o da ambienti del passato, li rielaboro e li ripropongo più lievi, più adatti ai nostri giorni. E poi ci sono i progetti con Elisa, ed è il momento in cui metto da parte damaschi e velluti e lascio correre la matita sul foglio, liberamente creativa, spensierata come quando eravamo studentesse." Melinda Pix come è nato questo nome? Da quanto ti sei avvicinata all'handmade? Elisa: "Melinda Pix è il nome che diedi al computer che mi comprai con il mio primo stipendio. Era un Mac, da qui Melinda, e aveva un pixel bruciato, da qui Pix. Poi questo nome mi è sempre rimasto in mente, mi piaceva proprio tanto e quando ho deciso di creare una pagina Facebook per pubblicare i miei lavori è stato naturale pensare che il mio "nome d'arte" sarebbe stato quello. Diciamo che fino ad un anno fa non pensavo che l'handmade sarebbe potuto diventare la mia occupazione, ma poi ho iniziato a ricevere sempre più incoraggiamenti e parole di apprezzamento per il mio lavoro, sempre più richieste di ordini personalizzati e ho scoperto che non potevo più fare a meno della gioia che provavo quando, consegnando i lavori, vedevo i clienti così soddisfatti!" Raccontatemi come è nata la collezione Under Venice? L'ispirazione da dove è arrivata? Deborah: "Under Venice è nata pensando all'estate, alle vite d'acqua. I disegni sono stati inizialmente realizzati a mano, ispirandoci alla carica decorativa dei zentangle, in seguito li abbiamo elaborati sulla base di palette di colori che ci suggerivano vitalità, caldo, vacanze...È stato entusiasmante lavorare insieme, le idee saltellavano da una parte all'altra del telefono (si, perché io abito a Venezia ed Elisa a Pavia!), abbiamo scoperto una professionalità che all'epoca della nostra convivenza ancora mancava. Abbiamo curato ogni dettaglio: i pesci che nuotano tra le onde sulla fascia esterna, le tasche interne con riproposti piccoli pesciolini, la fodera a onde e i manici con un susseguirsi di conchiglie." Chi ha scelto il tessuto? Chi ha cucito le bags? Elisa: "La scelta del tessuto, il twill di cotone 290gr, è nato dal fatto che avevo bisogno di una stoffa resistente ma allo stesso tempo morbida per dare struttura alla borsa senza renderla rigida. Le bag sono interamente cucite a mano da me e questo mi permette di curare le finiture nei minimi dettagli." Elisa, tu vendi su A Little Market e fai mercati quale dei due canali preferisci? "Mi sono avvicinata da poco alla vendita on line, non perché non ne fossi attratta ma perché non ho avuto materialmente il tempo per seguirla con la cura e l'impegno che serve per creare uno shop accattivante e piacevole. Ci tengo molto alle fotografie, a creare uno styling per contestualizzare gli oggetti ma è un'attività che richiede tanto tempo e, per fortuna, tutto quello che avevo a disposizione nei mesi passati l'ho speso per lavorare ed evadere gli ordini che ho ricevuto! Sicuramente, la crescita del mio shop on line è uno degli obiettivi che mi sono data per i prossimi mesi. Per quanto riguarda i mercatini sono una realtà interessante perché ti permettono di percepire facilmente cosa attira di più le persone e cosa no. Si ha un feedback immediato di quale potrebbe essere la strada giusta da seguire. Inoltre c'è la possibilità di parlare con i clienti per raccontare meglio come lavoro e quali caratteristiche hanno le mie creazioni. Nei mercatini un altro aspetto interessante e molto stimolante è lo scambio con altri creativi che espongono: ci si confronta, si chiacchiera e magari potrebbe essere l'occasione per far nascere nuove collaborazioni." Cosa vuol dire voi personalizzazione, ogni pezzo è unico e irripetibile? Elisa: "La personalizzazione è un aspetto al quale tengo molto. I lavori che realizzo sono oggetti interamente personalizzati nei tessuti, nell'accostamento dei colori, nelle forme e dimensioni. I clienti, con i quali si instaura un rapporto di conoscenza e, a volte, di amicizia, mi raccontano i loro desideri e mi passano delle indicazioni generiche. Mi piace molto fare ricerca sulle stoffe e propongo degli abbinamenti di fantasie e di colori che creino un effetto armonioso ed elegante. Curo ogni dettaglio, compresa la fodera interna che non è mai banale. Il cliente poi sceglie, tra le mie proposte, quella che preferisce. Sullo shop carico accessori che hanno colori e forme definiti da me e generalmente sono pezzi unici perché mi piace il fatto che chi acquista abbia un oggetto esclusivo. Inoltre, questa strategia mi permette di spaziare nell'acquisto dei tessuti scegliendo tante fantasie ma senza esagerare nelle quantità (cosa che mi costringerebbe a nascondere i tessuti anche nelle antine della cucina, ormai non ho altri spazi da riempire ma chissà... magari un giorno avrò un laboratorio tutto mio!). Per la collezione Under Venice la personalizzazione è a monte: in questo caso quello che rende unici queste borse sono i tessuti, pensati in esclusiva per la linea di beach bag e di tote bag." In vista dell'estate avete nuovi progetti? "Per l'estate il nostro grande progetto è stata la collezione Under Venice alla quale presto si aggiungerà un ulteriore accessorio, oltre alle beach bag e alle tote bag. Con la mente siamo già a settembre, quando usciremo con un'altra linea alla quale stiamo lavorando e che ci sta facendo divertire un sacco!" Il vostro progetto è più bello o complesso? Elisa: "Il mio progetto più bello e complesso è crescere i miei figli e farli diventare adulti sereni e responsabili. Dal punto di vista professionale, mi piacerebbe far si che Melinda Pix possa diventare il mio lavoro a tempo pieno e sto lavorando il più seriamente possibile affinché questo sogno si realizzi." Deborah: "Un progetto difficile è riuscire a ritagliare uno spazio dove elaborare le nostre ispirazioni. Noi donne, in particolare, siamo sopraffatte dagli impegni della quotidianità, dai figli, dal lavoro.. da tutto; chiudiamo le nostra creatività in una scatola chiamata "quando-ho-tempo" pensando che il resto sia più importante." Cosa vi piace di TheColorSoup? "Abbiamo apprezzato la possibilità di stampare un tessuto ideato da noi, con la grammatura che ci serviva e con un'ottima qualità dei materiali e, come ultimo aspetto ma non ultimo come importanza, il fatto che fosse realizzato in Italia. La possibilità poi di avere una persona disponibile e professionale che ci ha accompagnate quando abbiamo avuto necessità di un'assistenza, ha fatto la differenza!" Per acquistare i loro prodotti e seguirle, eccovi le coordinate: Sito, Shop, ordini@melindapix.it Facebook, Instagram, https://idealicreative.wordpress.com http://instagram.com/Ide_Ali_Creative debo.cutillo@gmail.com
Pensate a una bella cena con amici in terrazza, non potete presentarvi con il solito grembiule, noi siamo qui per dare colore al tessuto e questa volta abbiamo scelto tra le centinaia di grafiche e poi il tema geometrico cubista ci ha colpito! Il tessuto non poteva non essere che il puro lino pregiato e grezzo allo stesso tempo, adatto per un grembiule signorile e fresco. Il tutorial è molto facile e vi serviranno solo pochi materiali ;) MATERIALI NECESSARI: puro lino 100x50 cm forbici spilli filo macchina da cucire RealIzzazione: Il modello in carta con pettorina e due tasche, deve essere puntato con gli spilli sul tessuto in dritto filo. Oltre a questi pezzi avremo il rettangolo principale, il cinturino della vita, il cinturino per il collo e i due legacci. Per ricavare i legacci basterà tagliare in doppio il tessuto. Ricavate tutti i pezzi e poi con gli spilli segnate le pence sul davanti del grembiule. Con gli spilli segnate anche dove porrete la tasca sulla pettorina e sul grembiule. Per realizzare le tasche (dimensione finite 14x15), dopo il taglio della stoffa dovrete rifinire i lati con un piccolo orlo a macchina, poi potrete cucirle nella posizione corretta. Fatta questa operazione potete cucire il cinturino a metà e sigillarlo con una cucitura lungo il lato lungo. Ultimo passo per completare la pettorina è quello di cucire i due lati sulla parte superiore della pettorina. Potete fare un'impuntura a vista sulla tasca per fissarlo al grambiule.Fate l'orlo al grembiule sui 4 lati e poi andrete ad aggiungere la striscia del cinturino della vita, che farà da unione alla pettorina. Ultimo passaggio i due legacci orlati (50x3cm) e cuciti a metà lungo il lato lungo, devo essere cuciti al cinturino della vita. La lunghezza finita del grembiule è 42cm con un cinturino in vita di 3 cm, ognuno di voi potrà farlo con le proprie misure. Siete pronte a cucinare?
I fiori di Insusit riscuotono sempre un successo grandissimo, non potevamo non chiedere a Giulia come li crea e dove possiamo acquistare i suoi prodotti unici. Il suo "artigianato illustrato" a noi ci fa impazzire e a voi? Giulia raccontaci di te... "Eccomi, ciao! sono nata a Verona 33 anni fa e, dopo aver cercato di scappare più volte, ci sono felicemente tornata (penso sempre però che non siamo alberi, perciò chi lo sa cosa riserverà il futuro?). Dopo una laurea in Storia dell'Arte e alcuni anni come libraia, ho iniziato ad investire su di me e Insunsit, il mio progetto di illustrazione e autoproduzione, è diventato da pochi mesi il mio vero lavoro. Quando non disegno o taglio o dipingo, cerco di camminare più che posso, leggere più che posso, uscire e cercare nuovo nutrimento." Raccontaci del tuo brand Insunsit come è nato, della tua passione di disegnare fiori e matrioske. Dove nasce la tua ispirazione? "Come dicevo, uscire, camminare, leggere, confrontarsi, sono il seme da cui nascono i miei piccoli frutti. Amo da sempre disegnare, sebbene per diverso tempo me ne sia dimenticata. Poi in un determinato periodo della mia vita ho avvertito la necessità di riscoprire il disegno e ho ritrovato l'amore. Insunsit è nato così, la soddisfazione di un bisogno primario. I soggetti che prediligo in effetti riguardano la natura, e le matrioske (le colleziono e me le faccio tatuare); questo credo sia dovuto a quelle fascinazioni che ognuno di noi, in maniera incontrollata e inconscia, subisce." Da quanto disegni e cuci? "Disegno appunto più o meno da sempre, ma pur avendo una nonna sarta mi sono decisa ad affrontare la macchina da cucire solamente cinque-sei anni fa, da autodidatta e un po' per sfida (la sfida ahimè continua!)" Tu hai uno shop ma frequenti anche fiere e mercati, come preferisci vendere? "Nonostante internet sia forzatamente "impersonale", ho incontrato virtualmente clienti bellissimi con i quali sono riuscita ad avere uno scambio positivo e arricchente. Cosa che naturalmente avviene più facilmente durante gli eventi in esterna: lavorando tutta la settimana a casa e sfiorando spesso il soliloquio, il momento del mercato mi da la possibilità di chiacchierare moltissimo con visitatori e "colleghi". In queste occasioni puoi parlare apertamente del tuo lavoro, spiegare esattamente cosa fai. Si tratta di un confronto diverso, che vale moltissimo per me anche come feedback immediato (i volti e le parole credo abbiano un peso diverso rispetto ai like)." Come non darle torto ;) anche a noi piace parlare con voi al telefono, via email e incontravi ad eventi e fiere... Come ti trovi a stampare con noi, vorresti raccontare la tua esperienza con il nostro cotone 290 alle nostre lettrici? "Scoprire TheColorSoup è stato per me, come mi immagino per moltissimi altri, stupendo, e non è una marchetta. Da tempo sognavo di poter stampare i miei disegni senza dover "attraversare" l'oceano. I tessuti sono molto belli: inizialmente ho stampato su tela di cotone, di cui apprezzavo moltissimo la liscezza, ma ho poi realizzato che per il mio tipo di lavorazioni è più adeguato il twill, morbidissimo e resistente." I tuoi prodotti sono molto apprezzati e anche i tuoi disegni, raccontaci il tuo segreto per aver successo? "Oddio successo, è successo! Non saprei, i social sono parecchio importanti sia per farsi conoscere e creare rete ma, come accennavo poc'anzi, funzionano anche per testare la validità di una proposta. Avere un supporto virtuale ad alcune scelte per te dubbiose o azzardate mi aiuta a veicolare i miei pensieri. E poi naturalmente c'è la vita, fatta di tutti quei tentativi e fallimenti e prove e felicità e soddisfazioni improvvise. Cerco di ascoltare e di ascoltarmi, procedendo con questo approccio mi pare di riuscire ad agire in maniera più misurata." Collabori anche con altre creative per nuovi progetti o vecchi? "Certamente, adoro le collaborazioni: credo che unire diverse abilità e attitudini possa realizzare sogni all'apparenza irrealizzabili e ad arricchire moltissimo chi ne prende parte, sia dal punto di vista professionale che umano. Lo scorso autunno è nata la linea di borse disegnate e cucite dalla bravissima Isabò con tessuti disegnati da me (e naturalmente stampati da TheColorSoup): un'esperienza magnifica. Al momento sto collaborando con una talentuosa sarta, Valentina di Fils de Reves, assieme alla quale stiamo stampando, questa volta a mano e con timbri Insunsit, i tessuti con i quali lei confeziona deliziosi abiti, maglie e gonne." Per il futuro hai nuove idee, ci puoi anticipare qualcosa? Prossime eventi dove incontrarti? "Per il futuro ho moltissime idee, alle quali ho bisogno di dedicare tempo e studio; mi aspetta quindi un periodo di ricerca e approfondimento e davvero non vedo l'ora! Per questa ragione gli eventi di questa prossima estate non sono ancora stati definiti ma chi mi segue sui miei profili Facebook e Instagram avrà modo di tenere monitorati i miei spostamenti!" E' stato bellissimo ascoltarti, grazie Giulia! INSUNSIT - artigianatoillustrato La trovate qui: Shop Alittlemarket - Facebook - Instagram
Vi ricordate di Illumino Unusual Home Ideas? Oggi ci racconta di più dei suoi progetti che ha realizzato in questi mesi. Non solo personalizza casa sua.. ma potrebbe aiutarvi con la vostra!!! Lasciamo la parola a Silvia che vi racconterà come è nato il suo brand tutto handmade ;) "Ciao! Sono una che ha studiato tanto nella vita (sono arrivata alla laurea in Lettere indirizzo Artistico), ma che ha la necessità viscerale di creare con le mani. Infatti per il momento ho due lavori: faccio biscotti e dolcetti per la bottega di famiglia e poi da 8 mesi mi sono creata un brand, Illumino, perché sono un’appassionata di arredamento e provo a mettere la mia manualità, il buon gusto formato da anni di studi in storia dell’arte e la mia creatività nel felice compito di rendere più belle le case e gli ambienti dove viviamo." Raccontaci meglio come è nato Illumino? Fai tutto da sola? "Illumino (con lunghissimo sottotitolo Unusual Home Ideas, ma mi piace che ci sia) è nato un po’ per volta nella mia testa. Sono una drogata di interior design, divoro riviste di arredamento come fossero caramelle, ho arredato tutta da sola casa mia e dopo averlo fatto, mi sono personalizzata i mobili, perché fondamentalmente non sono per l’omologazione e l’idea di avere pezzi unici mi fa brillare gli occhi. Le cose che ho fatto in casa mia piacevano a chi passava per di qua e in particolare una mia amica, guardando dei piatti decorativi fatti da me appesi al muro della mia cucina, un giorno mi disse: Che belli! Io questi se li trovassi in un negozio li comprerei. Questa affermazione è stata un piccolo seme che piano piano è germogliato, diventando Illumino. Sono da sola al momento in questa avventura, ma ho tutta la mia claque di amici e parenti a cui sottopongo idee e prototipi prima di metterli in vendita e loro mi danno una gran mano, sia fisica che metafisica! ;)" Come nascono le tue creazioni dipingi prima, disegni a mano, fai il disegno direttamente a pc? "Dipende un po’ dalla creazione. Per quanto riguarda il design delle stoffe, generalmente disegno prima su carta, perché è una manualità più diretta per me, ho l’impressione che la mia idea possa sgorgare meglio attraverso la matita che attraverso uno schermo. E poi, io che non sono una professionista del disegno, le cose le rifaccio mille volte prima di avere un’idea realizzata degna di questo nome. Successivamente passo allo schermo e da bozza diventa qualcosa di più concreto e definitivo. Per altre creazioni, come ad esempio i miei paralumi a cui tengo molto, l’ispirazione è arrivata a schiaffo, senza preavviso. E allora quando capita così, metto subito mano al prototipo perché il disegno è già chiaro nella mia mente, senza metterlo su carta." Che rapporto hai con la macchina da cucire, hai un'icona di stile che influenza il tuo mood o segui il tuo istinto? "Ammetto di non essere (ancora!) una virtuosa della macchina da cucire, è nei miei progetti futuri approfondire tutto ciò che è taglio e cucito. Quindi per il momento seguo il mio istinto e gli insegnamenti di mia mamma e di una cara signora, che sono coloro che mi hanno introdotto in questo mondo." Bellissima idea quella della tenda con i cactus, tanto di moda oggi, ci racconti qualcosa di più di quel progetto? Come hai scelto la stoffa, il disegno.... "Sono molto contenta del lavoro che ho fatto per il Bamboo Eco Hostel di Torino. Avevano in progetto un nuovo ufficio, conoscevano i miei paralumi Peonia e ne volevano tre, quindi siamo partiti da quelli. Poi hanno visto le tovagliette con i cactus in twill di cotone (la prima stoffa stampata con voi!) e se ne sono innamorati a tal punto che mi hanno chiesto di farne delle tende. Ho deciso di ridisegnare per loro i cactus, di farne una versione più stilizzata e minimalista che meglio si adattasse allo stile dell’ufficio. I colori li hanno scelti loro, la stoffa l’ho consigliata io. Ho scelto la tela di cotone, perché essendo le tende molto alte, ma la stanza abbastanza piccola, volevo che arredassero senza appesantire e che potesse filtrare la luce anche con le tende tirate. Piccola chicca che vi mostro in anteprima: con la stoffa avanzata delle tende, ho anche rivestito la cuccia di Apple, la bella schnauzerina mascotte del Bamboo! Anche lei ora ha il suo “ufficio” in pendant! ;)" Idee per il futuro, nuovi progetti, fiere o altro? "Idee per il futuro, tantissime! Per fortuna quelle non mi mancano mai. A breve termine, vi anticipo che sto lavorando alla realizzazione di un altro tipo di lampada in cui credo molto, ma al momento la sto ancora perfezionando. Mi piacerebbe continuare anche con il design di stoffe che mi diverte moltissimo e mi dà grandi soddisfazioni. Parlando un pochino più a lungo termine, l’obiettivo è di dedicarmi esclusivamente a Illumino a partire dal prossimo anno. Spero di riuscirci!" Cosa ne pensi di questa opportunità di stampare sul tessuto, ti piace, vorresti più tessuti altre richieste per noi? "Lasciatemelo dire, non è per piaggeria, ma io adoro TheColorSoup dal momento stesso in cui ne ho scoperta l’esistenza! Io che baso tutto il mio lavoro sulla personalizzazione della casa, non potevo che avere gli occhi a cuore quando ho visto cosa facevate! Il mio emisfero destro si illumina e metaforicamente lancia coriandoli quando lo informo che è il momento di disegnare una nuova stoffa! Ho un debole per il cotone e devo dire che il twill di cotone che ho usato per le mie tovagliette è favoloso. Sono molto curiosa di provare il jersey! Non ho richieste da fare in particolare, le vostre stampe sono perfette e brillanti. Un servizio iper professionale, ma anche molto informale e questo binomio rende TheColorSoup una realtà più unica che rara." Cosa dire altro, noi siamo molto fieri e onorati di essere gli stampatori dei sogni di Silvia e molti altri makers, sosteniamo anche noi l'handmade italiano e queste interviste servono anche a questo a farvi scoprire tante bellissime realtà! Per acquistare i suoi prodotti il suo shop Etsy è ben fornito e poi potrete seguirla su Facebook e Instagram.
Valeria è la nostra ospite di oggi nel nostro salotto virtuale, il suo brand Rosa e Turchese. Nostra cliente affezionata stampa i suoi quadri sui nostri tessuti e li trasforma in accessori e complementi d'arredo casa. Come avrete capito dal nome del marchio handmade italiano dietro c'è una bella storia piena di colore, per prendetevi 10 minuti e leggetevi l'intervista di oggi :) (Tessuti twill di cotone 290, tela di cotone 125) Ciao Valeria, raccontaci un pò di cose di te... "Con una laurea nel cassetto e dopo molti anni di lavoro nella comunicazione e nel turismo, circa nove anni fa con la nascita del mio primo figlio, ho riscoperto la mia creatività. Ho iniziato a sperimentare varie tecniche pittoriche, avvicinandomi poi al mondo dei tessuti e del cucito creativo; da alcuni anni ho avviato un'attività e grazie a Thecolorsoup, ho unito queste mie passioni ed ho creato una mia linea di accessori personalizzati ed unici." Quando e come è nata l'idea di creare il tuo brand "Rosa e Turchese"? "L'idea di Rosa e Turchese è nata 3 anni fa quando decisi di aprire il mio blog. Il brand che ho scelto non è per niente casuale, dato che il "Rosa" richiama il mio animo bambino, stupito e sempre pronto a mettersi in gioco, mentre "Turchese" evoca in me il ricordo del mare della Sardegna che porto sempre nel cuore. "Rosa e Turchese" sono anche i miei due bambini che mi ispirano ogni giorno e che assecondano con la loro energia e positività la mia voglia di creare; la filosofia del mio brand è quella di indossare l'arte, di portarla sempre con sé grazie ad accessori unici realizzati con amore e passione, nati dal desiderio di trasformare la pittura in un oggetto da indossare tutti i giorni o da adattare al proprio arredamento di casa: da qui, l'idea – pazza forse ma certamente particolare – di ricreare la magia di un quadro in una pochette, in una borsa o in un paio di orecchini." (Tessuto popeline di cotone) L'amore che hai per la pittura è trasmesso nei tuoi quadri, ora sei diventata anche sarta provi le stesse emozioni quando cuci? Dove hai imparato e da quando tempo cuci? "La pittura per me è creatività allo stato puro: miscelare i colori, trovare tonalità sempre nuove, modificare un quadro in corso d'opera. Spesso parto con un'idea e finisco per realizzare qualcosa di diverso, assecondando l'estro del momento o il colore che in un attimo mi ispira; per me pittura e cucito non sono espressioni diverse del mio animo ma il naturale connubio delle mie emozioni. Ho imparato a cucire grazie ad una cara amica che mi ha insegnato i primi rudimenti; e poi, da sola e con costante impegno, ho migliorato la mia tecnica grazie a tanti tutorial su internet e se mi passi l'ironia, dopo molti aghi rotti e tante prove nella mia piccola craft room!" Immagino tu ci abbia conosciuto attraverso la Colibrì Academy, ci racconti come ti hanno aiutato nel tuo business? "Sì, ho conosciuto la Vostra realtà proprio grazie a Colibrì Academy che con i suoi corsi ed i costanti consigli mi ha aiutato a trasformare una passione in una attività. Colibrì Academy infatti tiene corsi di primo e secondo livello di personal branding, branding avanzato, marketing e commercializzazione del proprio handmande online e nei negozi." (Tessuto tela di cotone 125) Spiega alle nostre amiche come trasferisci i tuoi quadri sul nostro tessuto, hai dei consigli da dar loro, ormai sei una nostra cliente affezionata...Pensi di provare nuovi tessuti? "Trasferire un quadro su tessuto non è difficile anche perché Thecolorsoup è sempre disponibile per qualsiasi dubbio o difficoltà sia via email che per telefono. Basta caricare la propria grafica, (io utilizzo file con le foto dei miei quadri con risoluzione medio alta), scegliere il tipo di tessuto e la metratura a seconda del prodotto che si vuole realizzare ed il gioco è fatto. Consiglio l'acquisto del "Campione tessuti" in modo da verificare con le proprie mani la consistenza. Ho provato il twill di cotone, popeline di cotone e come ultimo il voile di seta e la riuscita è stata molto positiva. Grazie all'ottimo riscontro sicuramente ne proverò di nuovi anche perché non posso fare a meno dell'emozione che ogni volta mi provoca il ricevere la confezione dei vostri prodotti." I progetti per il futuro con i tuoi quadri e il tessuto quali saranno? "Nei miei progetti futuri ci sono sicuramente collaborazioni con altri brand ed altre creative, tra cui Madebyeleonora che già realizza con me gli orecchini coordinati con le pochette. La creazione di altre linee di accessori tra cui borse, pochette, foulard, orecchini, bracciali ed ancora complementi tessili come cuscini, runner per la tavola, teli da cucina ed altre mille idee che mi frullano sempre nella testa!" Potete acquistare suoi lavori su A Little Market, la principale piattaforma handmade italiana o contattarla via email per le personalizzazioni. Eccovi i suoi contatti: sito: rosaeturchese.com email: rosaeturchese@gmail.com Seguitela anche su Facebook e Instagram
Oggi un tutorial facile facile, tirate fuori la vostra macchina da cucire, Paola mamma e creativa vi mostra come fare una sacca portagiochi o porta scarpe in meno di mezz'ora. "Io e i miei figli siamo molto appassionati di Lego, così ho voluto fare una sorpresa a loro, ho preso la mia reflex e ho fotografato qualche mattoncino colorato. Poi ho caricato la foto in alta risoluzione sul sito thecolorsoup.com, ho scelto la dimensione ed infine la stoffa un voile di poliestere su cui stampare la mia foto. Dopo solo 6 giorni la stoffa era nelle mie mani pronta per essere cucita :) Solo 10 passaggi ed ecco pronta una comodissima sacca, quando è vuota sta in una tasca, ma all’occorrenza diventa molto capiente!" MATERIALI NECESSARI: voile di poliestere forbici cemtimetro da sarta spilli, ago e filo macchina da cucire cordoncino nero REalizzazione: Tagliate un rettangolo di stoffa di 100x35 cm, create un sorgetto su tutti i lati per non far sfilacciare il tessuto, poi piegare a metà il tessuto (diritto con diritto) in modo da ottenere un rettangolo 50x35cm. Iniziate cucendo i lati lunghi ad un cm dal bordo, lasciando un tratto di 6 cm aperto. Dopodichè stirare le cuciture è necessario per appiattire il tessuto, anche l’ultimo tratto lasciato aperto dovrà essere stirato. Molto importante, bloccate con un’impuntura l’ultimo tratto come in figura. Realizzate un orlo di 2 + 2 cm e bloccatelo con un’impuntura finale. Risvoltate la sacca al diritto e nella parte in fondo create un motivo impunturato a triangolo per far passare il cordoncino. Piegate gli angoli e fissate la cucitura con una travetta. Tagliate 2 cordoncini lunghi 100 cm, inseriteli aiutandosi con una spilla di sicurezza all'interno della coulisse e bloccate con un nodo. Eccolo finito per nuove avventure con i bimbi! Se volete seguire Paola, collegatevi alla pagina di instagram CUCILAB.
Ragazzi arriva l'estate, avete già scelto il costume da portarvi con voi al mare? Vi presentiamo l'atelier By Alis di Forlì, che con il nostro tessuto beachwear ha creato una mini collection bikini tutta personalizzata e dai colori brillantissimi, un vero succo d'energia come il loro packaging :) Chi si racconta è Alessandra un architetto con una vena da sarta professionale... Raccontaci in poche parole chi sei e come è nato il tuo brand? "Ho studiato architettura e mi sono laureata nel 2009 pensando di intraprendere la carriera di progettista. La crisi con i pochi posti di lavoro, la grande quantità di neo laureati architetti e il fatto che la provincia di Forlì, da cui vengo e in cui avevo deciso di risiedere, non offra di per sé un panorama così ricco di opportunità sono i motivi per cui, dopo una prima esperienza lavorativa come aiuto progettista e tecnico, mi sono trovata a valutare l'idea che il piccolo hobby che coltivavo potesse diventare un lavoro effettivo. Col tempo mi sono resa conto che la mia formazione è e continua ad essere in realtà determinante per supportarmi nel processo creativo e progettuale, anche se ciò che di fatto creo non sono edifici o quartieri residenziali, ma abbigliamento." Crei da sola i tuoi abiti? Da quanti anni sai cucire, come è nato questa attività? Curi sempre disegno e scelta stoffa come hai fatto per i bikini? "Sì il mio brand è totalmente autoprodotto, cucio nel mio piccolo laboratorio in casa, in quella che una volta era la mia cameretta di bambina. Ora lì ci sono il mio show-room, il mio magazzino, il mio set fotografico, il mio tavolo da taglio e cucito, il mio studio e il mio ufficio stile, tutto in meno di 14 mq! Sembra incredibile a me per prima, ma lì dentro da sola in un anno mediamente sforno sugli 800 capi. E' pur sempre una produzione a tiratura limitata. Da sei anni produco abiti freschi e romantici, che hanno come carattere comune e riconoscibile la semplicità e praticità dei tagli, la versatilità nell'uso giorno/sera e l'ampia vestibilità per poter vestire qualunque corpo. Normalmente utilizzo tessuti pronti, che scovo tra i tanti piccoli e grandi grossisti, o in magazzini, o fine stock, purché rispondano al mio gusto riguardo alla praticità e alle stampe originali e raffinate. Ho avuto l'opportunità di creare però una intera collezione su mio disegno per la primavera 2015, che si chiamava Leggera, e da quei disegni sono partita per creare due delle quattro grafiche della mia nuova linea di costumi da bagno." La linea di bikini è la prima che hai realizzato, pensi di aumentare i modelli in vista dell'estate? Ci racconti come sono nati? "Dallo scorso anno rimuginavo l'idea di creare una linea di bikini, ma di fronte alla difficoltà di trovare stampe che mi convincessero davvero stavo per mollare. Fino al giorno in cui non mi sono imbattuta in TheColorSoup, su cui ho concentrato ogni mia speranza e che mi ha riacceso l'entusiasmo. Facevo bene perchè ha risposto perfettamente alla mia necessità di personalizzazione in tempi rapidi e con risultati davvero ottimali. Dal momento in cui ne sono venuta a conoscenza alla produzione del primo costume con le mie stampe personalizzate sono passate non più di tre settimane! Penso di aver creato 4 grafiche accattivanti che fin da subito hanno riscontrato consenso ed attenzioni inaspettate, al pari del tempo e della mia convinzione che ho messo nel disegnarle, quindi per ora voglio concentrarmi su di loro. Vista però la miriade di idee che mi girano in testa e che cerco di tenere a bada, probabilmente potrebbe nascere qualche novità presto o tardi! A livello tecnico ho scelto un modello unico, quasi universale per quanto classico, con una fascia liscia ma foderata (grazie a due taschine interne è possibile inserire delle imbottiture per chi lo desidera), e uno slip allacciato sul fianco, anch'esso rigorosamente foderato. Sono partita con la volontà di non creare il classico bikini striminzito, ma uno slip coprente e regolabile in base a quanto lo si allacci più o meno stretto. Io sono una taglia 50, e sono particolarmente sensibile all'argomento taglie comode! Quindi i miei costumi sono proposti sì in due sole taglie (S/M ed M/L) ma vestono fino ad una taglia 50 ed una quarta abbondante di seno." Hai un'icona di stile a cui ti ispiri? Gli stili o trend che ami di più? "Sarà perché non ho una formazione classica nelle discipline della moda, ma non ho una icona da seguire. Amo osservare e documentarmi sugli stilisti contemporanei e sui nuovi designers, mi lascio ispirare senza un diktat preciso, benché io sia una discreta amante anche a livello personale delle mode del momento." Le tue idee per il futuro? "L'obiettivo per il futuro è sicuramente il consolidare ciò che sto creando dal 2010, mantenendomi attiva nei tanti market in giro per l'Italia, e proponendo continue novità nella produzione come lo sono i miei nuovi costumi. Presto o tardi sicuramente mi piacerebbe riuscire a trovare uno spazio logisticamente più ampio per la mia produzione e per la vendita, e grazie all'enorme apprezzamento che mi viene costantemente dimostrato per il mio lavoro sono sicura che è ciò che accadrà." Trovate By Alis in laboratorio a Forlì (riceve su appuntamento) e in fiere ed eventi in giro per l'Italia, i prossimi appuntamenti sono 21/22 Maggio Piacenza "A Mano Market" e 29 Maggio Commonplaces a San Mauro Pascoli" Se comunque non avete la possibilità di incontrare Alessandra dal vivo ma volete acquistare le sue deliziose creazioni i suoi contatti sono: Sito web: www.byalis.it email: info@byalis.it Facebook: byalislab e byalis_atelier Instagram: byalis_atelier
Nascono nuove collaborazioni in casa TheColorSoup, molte volte ci avete chiesto supporto per realizzare una grafica o realizzare un abito, eccovi IntuitivaLAB nata da un’idea di Alessandra, Laura e Lorena un team tutto creativo della provincia di Torino. Conosciamo meglio le nostre nuove amiche! Alessandra, 34 anni, è la creative director: "Ogni giorno deve essere una scoperta, ricerco nuovi stimoli in ogni cosa intorno a me per progettare ed inventare sempre qualcosa di nuovo… fantastico, penso e creo. Sono affascinata dalla magia della fotografia e da tutte le sue manifestazioni espressive amo frequentare circoli fotografici, perdermi nei mercatini più dimenticati per cogliere cimeli vintage intrisi di passato e ricordi…collezionare bottiglie di vetro, stampe d’epoca e spillette." Laura, 32 anni, è la graphic designer: "Ogni giorno mi diletto tra guide, colonne e margini da definire; ogni elemento deve essere armonicamente posizionato…mi sposto agilmente da uno strumento all’altro per realizzare con efficacia ogni progetto ottimizzando i tempi previsti… analizzo, elaboro e risolvo. Sono appassionata da sempre a tutte le arti manuali e al disegno, amo dipingere e circondarmi dei miei colori ad acquerello…mi potreste ritrovare persa nei miei collage tra carta, pennelli e colle; a comporre, tagliare e rifinire!" Lorena, 33 anni è la fashion designer: "Ogni giorno sono alla scoperta di nuovi mondi, nuove ispirazioni, sto molto attenta a tutto quello che mi circonda per prendere dalla vita di tutti i giorni gli spunti per i miei nuovi progetti; dinamica e sempre in movimento. Ho una grande passione per la natura, amo stare negli spazi verdi ad osservare i suoi colori e ad ascoltare i suoi rumori, amo fare lunghe camminate in montagna per osservare dall’alto ciò che mi circonda." Dall’interazione di due differenti realtà complementari e da un’analoga passione per il fashion e il design nasce il loro studio creativo di stile che coniuga il background maturato nel campo della moda, della comunicazione e della grafica. Ci raccontate meglio quale servizio offrite? Ci occupiamo di consulenza Stilistica e Grafica, sia per le aziende che per i privati. "Affianchiamo le aziende del settore moda e i relativi satelliti produttivi che necessitano di una consulenza stilistica completa. Traduciamo le esigenze aziendali in una style-guide ricercata in linea ai trend richiesti dal mercato e dal target. Il nostro artwork include più aree di sviluppo: dalla creazione di collezioni - uomo, donna, bambino - fino allo studio del design grafico con la realizzazione di logotyping, labelling, packaging e below the line. Creatività, innovazione, dinamismo e versatilità sono i punti cardinali della nostra filosofia: graphic couture." Siete uno studio creativo di stile… la cura del dettaglio e un'attenzione quasi sartoriale sono garanzia di qualità, raccontateci meglio come nasce un vostro capo d’abbigliamento… "Successivamente all’incontro con il cliente, è importante analizzare il brief per riuscire a soddisfare al meglio le esigenze richieste. In primo luogo avviene una ricerca creativa mirata ad uno studio personalizzato di stile & grafica. Obiettivo primario: creare un capo unico e originale per modello, colore e selezione delle stoffe. Come secondo step si realizzano alcune proposte di bozzetti del capo di abbigliamento; definita la proposta scelta con il cliente, si passa alla realizzazione del cartamodello e il passaggio è diretto alla sartoria che darà vita al vostro capo." Lorena, vi occupate anche di confezione? Raccontateci le fasi che compongono questo processo e gli elementi utili per voi, per poter realizzare questo desiderio. "Sì offriamo il servizio completo, dalla studio creativo fino al capo finito. Collaboriamo infatti con alcune sartorie di fiducia della Provincia." Lavorate solo con clienti del territorio piemontese, siete già pronte a soddisfare richieste da altre regioni? "Siamo orientate a lavorare sia sul territorio piemontese che su quello nazionale perché siamo costantemente alla ricerca di nuove stimolanti collaborazioni al di fuori anche del nostro contesto purchè sia possibile soddisfare le esigenze richieste nel nostro ambito." Se vi abbiamo incuriosito ecco i loro contatti lab@intuitiva.it
Come ogni settimana è giunto il giovedì...il giorno delle interviste! Oggi vi vogliamo presentare SUNVIBES. Una linea di abbigliamento fondata da Elisa Bozzolini, che dopo aver studiato fashion design a Barcellona e poi Londra, ha deciso di trasferirsi a Palma de Mallorca portando con sé sull'isola il suo atelier mobile su due ruote. Gli abiti e gli accessori di SUNVIBES sono interamente progettati e realizzati a mano e in edizione limitata per rendere ogni pezzo ancora più unico e speciale. Elisa ha realizzato, con i nostri tessuti e grafiche da lei disegnate a mano, la nuova collezione SUNVIBES, Sister of the Dusty Road, ispirata a un roadtrip tra Australia e isole Baleari. Ecco alcune domande che le abbiamo posto. Qual è il tuo primo ricordo legato al cucito? "Mi ricordo la mia bisnonna e la sua Singer dei primi del '900, io avevo credo 5 o 6 anni e la osservavo lavorare incantata dalla magia che sapeva creare dal nulla con le sue mani e la sua creatività." Ci racconti come crei i tuoi modelli? "Ogni creazione per me parte dal momento in cui mi arriva l'ispirazione, che è come un colpo di fulmine: ti fa sognare, immaginare, inventare. Da lí disegno, poi passo ai cartamodelli e quando arriva il primo prototipo è sempre un momento speciale." Qual è la tua icona di stile? "Brigitte Bardot" Cosa fai quando sei a corto di ispirazione? "Viaggio, corro, o vado nei miei posti del cuore" Che cos'è per te il cucito? "Il cucito è uno strumento magico per tradurre in realtà ciò che mi sono immaginata. L'immaginazione è come un super potere: da lí parto e realizzo ciò che fino a quel momento era solo nella mia mente. Dare forma reale alle idee per me è la soddisfazione più grande." Qual è la creazione più difficile che hai fatto? "Disegnare per la prima volta i miei tessuti, quelli di "Sister of the dusty road", l'ultima collezione SUNVIBES, ma mi sono anche divertita moltissimo." Ti ricordi qual è stata la tua prima creazione? "Gli abiti per le mie amatissime Barbie." Se volete acquistare un prodotto di Elisa, visitate il suo shop online oppure passate nel suo negozio di Palma de Mallorca, in Calle Soler 21/B ;) Sito: sunvibes.it Concept&styling: Elisa Bozzolini Photos: Lina Schüzte www.menigma.com Make up&hair: Marta Lula www.martalula.com Model: Laura Sophie Breuning
Oggi vi raccontiamo come due giovani imprenditrici sono riuscite a far nascere una bellissima collaborazione ;). Questa è la storia di Federica e Valentina. Ciao ragazze ci raccontate come vi siete conosciute? "Ciao, siamo Federica di Fii design e Valentina di Le idee della Vale. Ci siamo conosciute lo scorso anno ad un corso di formazione per imprenditrici creative nella nostra città: Bologna." Vale, sei una handmaker da quando è la tua unica occupazione? Ci racconti le tue passioni? Oltre lo shop, frequenti anche eventi e fiere, corretto? "Mi dedico a tempo pieno all’attività di maker da circa un anno. Oltre a vendere online, ho preso parte alle ultime due edizioni de ‘Il Mondo Creativo’ e questa primavera, insieme a Federica, abbiamo deciso di partecipare ad alcuni eventi in tutta Italia dedicati all’handmade di qualità." Fede, sei una giovane designer, da quanti anni? Come è nata questa attività? "Sono sempre stata interessata alla grafica, infatti è stato anche il mio campo di studi e la mia attività ha da poco compiuto 4 anni. Inoltre partecipo a fiere ed eventi dedicati all’ handmade dove espongo creazioni realizzate utilizzando le mie grafiche." Vi completate a vicenda!! Quindi Vale insegni ad usare ago e filo e Fede come utilizzare photoshop...e viceversa! :) Vale: "Mi piacerebbe imparare creare le grafiche a pc" Fede: "Io ho da poco acquistato la mia prima macchina da cucire e grazie a Valentina sto imparando." Quando parte l'estro creativo per un progetto nuovo, chi è la prima a chiamare l'altra? Scegliete insieme il tessuto per le grafiche? Fede: "Dipende. L’idea iniziale può venire ad entrambe, poi ci consultiamo su come svilupparla insieme fino alla scelta finale del tessuto che dipende dalle creazioni che vogliamo realizzare." Come è nata la linea di unicorni e gattini? E quella dei cactus? Vale: Unicorni e gattini sono soggetti che volevo da tempo utilizzare e partendo da un mio disegno, Federica mi ha aiutato rendendolo vettoriale, a creare i pattern per i pupazzi e le fantasie per le stoffe. Fede: "Visto il mio amore per i cactus, ho deciso di realizzare delle grafiche a tema che poi Valentina mi ha aiutato a trasformare in piccoli cuscini." Prossime idee/progetti per il futuro, continuerà questo genere di grafica o magari ci saranno new entry? Fede: "Sicuramente si, io e Valentina lavoriamo molto bene insieme perché abbiamo competenze complementari: io mi occupo della parte grafica e lei della parte più legata al mondo dell’handmade." Beh avete letto come nascono le cose belle? Le loro grafiche sono state stampate sul twill di cotone e trasformati in morbidi imbottiti che potete acquistare direttamente sul loro sito, eccovi i loro contatti: Fii design Le idee della Vale Allora prossima settimana, continuate a seguirci!
"Dal 12 al 17 Aprile si è svolto l'annuale Salone del Mobile nella location del quartiere fieristico di Milano-Rho. Evento milanese tra i più importanti che tiene testa anche alla tanto osannata Fashion Week. Anno dopo anno si conferma uno degli eventi di maggior successo e visibilità per le aziende del settore e non solo. Infatti è sempre più frequente la presenza di fantastiche collaborazioni tra moda e design. Quest'anno ha registrato oltre 2000 espositori per 270.000 mq di superficie netta espositiva con un record di presenze pari a 372.151. Impossibile dunque non pensare di lasciarsi influenzare da questa combo perfetta che riesce ad amalgamare il fashion con il design allo stato puro, ma sopratutto da cosa potremmo ispirarci per personalizzare qualche articolo visto durante la Design Week grazie al nostro amato TheColorSoup? Semplice, basta curiosare nella sezione "Grafiche" del sito thecolorsoup.com per venir travolti dalle infinite possibilità di stampe divise per tema e trovare tra queste la similitudine perfetta che, ad esempio, ci riporta alla mente brand come Pijama e Papier Tigre che hanno creato una capsule collection tutta colori e fantasie tra cui spicca una bustina in neoprene da rifare molto simile. Oppure prendere spunto dal dipinto-tappezzeria "Giardino Incantato" ospitato nella boutique di Via Manzoni di Twin-Set e pensare subito ad un abito primaverile floreale utilizzando una grafica personalizzata nel tema Fiori di TheColorSoup. Viene fin troppo facile riuscire a trovare l'idea giusta. Come servita su un piatto d'argento e basta davvero solo scorrere la loro gallery di grafiche a vostra completa disposizione. E come non pensare anche al brand Piaget che rende omaggio alle creazioni della stilista Paula Cademartori dove la natura fa da padrone e di cui TheColorSoup è ben fornito in tantissime alternative quasi identiche? Ma non solo, pensiamo all'esordio di Brums al Salone del Mobile in cui ci presenta la poltroncina realizzata da Luca Boffi con le fodere che prendono ispirazione alle collezioni di abbigliamento del brand. E perché no, una fantasia tutta colorata tra un effetto optical o scultoreo ripresa dal mix del progetto di Lorenzo Vitturi per Valextra? Senza dimenticare la capsule collection "Graphic Creatures" e le sue tre creazioni con i tessuti che hanno reso famoso il brand CO|TE inserite nei prodotti di SlobsCasa. E Marni? Le sue gonne dedicate alla danza della Cumbia sono favolose, chi non ne vorrebbe ricreare una simile? Finendo con l'ideare qualcosa in pizzo macramè grazie alla lampada Tatì di Kartell rivisitata dal brand N.21. Se invece vi riesce più facile farvi contagiare dalle collezioni Home dei grandi brand della moda nell'atmosfera leggera e minimale con richiami orientali di Armani/Casa, quelle di Loewe che gioca con l'arte dell'intarsio e patch in pelle che formano disegni e decorazioni ricordanti la it-bag Puzzle, Fendi che riedita una serie di oggetti progettati dal designer Guglielmo Ulrich negli anni 30 e mai realizzati e Louis Vuitton che aggiunge la Chaise Longue disegnata da Marcel Wanders alla collezione ispirata al viaggio "Objects Nomades" sono certa troverete la risposta giusta. Insomma, non c'è che dire, questa edizione del Salone del Mobile ci ha fornito innumerevoli fonti di ispirazione da cui lasciarci contagiare per rivoluzionare non solo i nostri ambienti con nuovi elementi di design ma anche il nostro cambio di stagione del guardaroba e grazie a The Color Soup tutto questo può essere ancora più facile e divertente con la giusta e fondamentale dose di fantasia e personalità. Potere del Salone del Mobile vieni a me! Perché "O ci sei. O ci devi essere". E tu? Da chi ti sei lasciato/a conquistare? Dai frigoriferi Smeg di Dolce & Gabbana, vero? ;)" Scritto da Fashion Snobber
L'intervista questa settimana si intreccia con il mondo dell'uncinetto di Maria di Archi Crochet, la nostra tela di cotone è diventata il rivestimento interno delle sue borse handmade creando una personalizzazione anche della fodera. Se siete curiosi di saperne di più, seguite le scarpette che sbucano da questa foto :) Ciao Maria, ci racconti un pò di cose di te? "Vivo a Fabriano da quattro anni ma sono di origini napoletane. Sono un architetto e spero presto di poter vivere di artigianato. La mia attività parallela è iniziata con un blog di cucina lacaccavella.com e presto si è arricchita anche con l'attività artigianale, soprattutto con lavori all'uncinetto. Ho conosciuto TheColorSoup attraverso il lavoro di colleghe artigiane e mi ha subito incuriosito il progetto." Sei artigiana del web, frequenti anche fiere e mercati? Come è nato il nome del tuo brand? "Ho uno shop online su Etsy, ma mi piace partecipare anche a fiere e mercati. Il contatto con il pubblico è fondamentale per avere un riscontro diretto. Il nome ArchiCrochet è nato per caso dalla volontà di conciliare la mia formazione di architetto alla passione per l'uncinetto. Tra l'Art Nouveau e il movimento Arts and Crafts ci sono tutti i miei riferimenti preferiti, che hanno accompagnato gli anni di studio. Il progetto ha dunque trovato il suo nome in modo del tutto naturale. ArchiCrochet esprime alla perfezione tutte le mie intenzioni. E un progetto aperto e in divenire, formato da una serie di collezioni, ognuna ispirata e dedicata ad un architetto del Novecento o un'opera in particolare." La tua passione per l'uncinetto come si è unita con il cucito? E' da tanto tempo che hai questa attività e come nata l'ispirazione? "Cucire è stata inizialmente una necessità, soprattutto per rifinire i dettagli delle borse. Pian piano mi sono appassionata, e quando ho scoperto che potevo disegnare le mie stoffe ho iniziato subito a progettare nuovi prodotti. La mia attività artigianale è abbastanza recente, l'idea si è concretizzata quasi da un anno. L'ispirazione nasce dal mondo dell'architettura, soprattutto del Novecento. L'intento è quello di creare collezioni dedicate ai miei architetti preferiti. Il primo è stato C. R. Mackintosh con le sue splendide sedie e adesso sto lavorando ad una nuova collezione, dedicata ad uno dei grandi maestri dell'architettura, Le Corbusier." Crei i tuoi patter personalmente o qualcuno ti aiuta? Ti piace poter trasferire i tuoi disegni sulla stoffa? E' una tua scelta usare sempre nero/bianco oppure è il tuo segno distintivo? "Creo da sola i miei pattern, mi piace seguire e controllare tutte le fasi del processo creativo. Mi piace molto vedere le mie idee su stoffa, soprattutto toccare con mano gli effetti diversi che si ottengono passando dal piquè alla viscosa, dal popeline alla tela di cotone. Lo stesso disegno assume caratteristiche particolari a seconda del supporto. La prima coppia di colori, quella con cui ho iniziato, ha caratterizzato la prima collezione. Doveva interpretare l'atmosfera dèco. Ogni nuova collezione avrà i suoi colori, la RonchampCollection, per esempio, è caratterizzata da giallo e azzurro." Hai una musa ispiratrice per questo lavoro che fai con tanta passione? "La mia musa ispiratrice è l'architettura, che ha accompagnato tutta la mia formazione e le mie esperienze di lavoro. Esprimerla attraverso un lavoro artigianale mi da tanta soddisfazione. Una magica alchimia che trasforma un semplice filo in un manufatto che esprime tutte le mie passioni." Le tue idee per il futuro, hai nuove creazioni in mente? "Per il futuro immagino una serie di collezioni arricchite con foulard e tessuti per la casa. Le nuove idee sono sempre in agguato e quando si ha a disposizione i mezzi per renderle concrete, prendono vita e invadono le mie giornate creative." Grazie Maria per le belle parole d'ispirazione, saranno utili per tante altre ragazze, che come te sono appassionate dell'handmade. In bocca al lupo per i tuoi prossimi progetti! :) Per contattarla o acquistare i suoi prodotti, cliccate qui: Shop online Etsy Facebook Instagram Email: info.archicrochet@gmail.com